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Giovane Holden Edizioni: Versi di segale

Poesia da usare

Poesia da usare

Olga Rita Rovai

Libro

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2020

pagine: 128

"Collettivamente e culturalmente abituati come siamo, a leggere, studiare, imparare e analizzare la poesia, la proposta di Olga Rita Rovai ci arriva spiazzante: usare la poesia come elemento catalizzatore ed evocatore delle nostre emozioni, delle nostre memorie emozionali, delle nostre immagini interne. Olga Rita ci propone questa raccolta di versi non solo come il frutto della sua intima urgenza di espressione, ma anche come una sorta di laboratorio emotivo su carta. Poesie da usare appunto per generare uno spazio dentro il quale le emozioni possano esprimersi con maggiore consapevolezza. Da sempre gli scrittori sono consapevoli del potere magico delle parole; alcune sono creature del giorno, le si percepisce nella veglia e sono infinitamente numerose. Alcune sono invece entità misteriose che vivono nascoste nell'oscurità della notte, sono timide ed escono dai loro nascondigli quando dormiamo. Spesso le udiamo senza comprenderle e non sono molte. Sorelle di queste parole sono quelle della poesia, esse nascono dal silenzio e la loro verità è celata, non è mostrata, è solo evocata. Sono potenti, il solo evocarle suscita sensazioni, emozioni, rivela una verità che si cela dentro di noi e che risiede nei nostri sogni e nei nostri frammenti di vita rimossi. Ogni volta che le pronunciamo, rinnovano la loro magia, rinascono ogni mattina e ci conducono in un paesaggio della nostra anima che in termini psicologici si chiama inconscio. L'inconscio non è altro che l'insieme delle parole che giacciono silenti dentro di noi e che trapelano contro le nostre intenzioni consapevoli. Fare uso della poesia servendoci delle metafore, ci permette di scavalcare gli abissi del tempo e dello spazio e di aprire la porta dalla quale affiora la nostra autenticità." (dalla prefazione di Giuseppe Del Bianco e Giuseppina Tazzioli)
12,00

Mi piacciono le donne (come te)

Maurizio Gavinelli

Libro: Libro in brossura

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 88

C’è un tempo che non passa, che resta sospeso tra la memoria e il desiderio, tra ciò che è stato vissuto e ciò che, forse, è accaduto solo nell’anima. Ogni componimento è un incontro, o un ritorno, con una donna. Alcune sono figure che hanno segnato la vita dell’io lirico in modo indelebile; altre, invece, sono presenze sfuggenti, appena sfiorate, ma capaci di accendere un pensiero, un’ossessione, un attimo eterno. Attraverso un dialogo ideale e a tratti confessionale, il poeta interroga i volti del passato: amanti, amiche, muse, sconosciute incrociate per caso. Nessuna di loro è del tutto reale, eppure ciascuna incarna un frammento autentico della sua esperienza affettiva e sensuale. La poesia diventa così il mezzo per ricostruire un mosaico affettivo frantumato, per restituire voce a ciò che è stato taciuto o dimenticato, per abitare di nuovo il tempo dello sguardo, del corpo, del silenzio condiviso. I versi oscillano tra tenerezza e inquietudine, tra ironia e nostalgia, con una lingua asciutta e luminosa che rifugge ogni facile lirismo, scegliendo invece la densità emotiva del dettaglio, della parola essenziale. Non c’è giudizio, ma piuttosto una resa: alla bellezza dell’incontro, all’ambiguità del ricordo, alla malinconia sottile dell’assenza. Un viaggio nei territori fragili dell’amore e della memoria, una silloge intima e universale che parla a chiunque abbia amato o perso, a chi ha conservato un nome, un profumo, un gesto. È la testimonianza di come ogni donna lasci un’impronta, lieve o profonda, nell’invisibile biografia dell’anima.
13,00

Harmonya

Enrica Giannelli

Libro: Libro in brossura

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 112

Una energia splendida e impetuosa si fa specchio di una sensibilità non comune per costruire una raccolta di liriche intense. Nel cuore di ognuna pulsa, come tratto distintivo e unificatore di istanze diverse, una libertà potente e assoluta, che sa sbocciare in mille forme differenti ma resta sempre fedele al principio che più profondo la ispira. È un ritmo irregolare, frenetico, quello in cui il pensiero si dispiega lungo i versi: imprevedibile come la vita, fatto della stessa preziosa e sfuggente difformità che sta nella verità più intima di ogni uomo. Si mescolano emozioni e registri, pulsioni e fantasie, talvolta sfidando lo stesso medium poetico ad assecondare la necessità espressiva in forme inusuali. Ma non ci sono costrizioni che possono essere accettate in un momento di ricerca interiore autentico e senza freno. Ci sono le suggestioni della mitologia, ora più solenni, ora calate a declinare il proprio archetipo fin nel quotidiano; ci sono i ricordi, vuoi prossimi vuoi distanti, radicati in un tempo di infanzia vividissimo; ci sono visioni di istanti incancellabili, attorno ai quali si radunano interi universi emozionali; ci sono le riflessioni sincere, in cui la spontaneità illumina dettagli ordinari di sfumature personali e inattese. È umanità completa, nel senso più imperfetto e meraviglioso, a sgorgare dalla coscienza e a riaffermare con fierezza se stessa, definendo attraverso la poesia, incanto affrancato da ogni digitale grigiore, la propria peculiare naturalità del conoscere il mondo.
13,00 12,35

L'età inquieta

Pierluigi Gronchi

Libro: Libro in brossura

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 80

"L’età inquieta" è un viaggio poetico nel cuore dell’inquietudine, una condizione che non appartiene a una sola stagione della vita, ma si insinua come un sottile filo d’ombra nell’esistenza umana. Pierluigi Gronchi esplora questa tensione interiore con versi che si muovono tra luce e oscurità, tra l’anelito al cambiamento e la paura di smarrirsi. L’inquietudine è la voce silenziosa che ci interroga, il battito segreto che accompagna il desiderio e il dubbio, la spinta verso l’oltre e il timore dell’abisso. È un sentimento ambiguo, capace di nutrire la creatività e al tempo stesso di generare spaesamento. Può essere slancio o prigione, fuoco che accende la ricerca o nebbia che avvolge il pensiero. Non è un semplice disagio, ma una dimensione dell’essere, una soglia tra ciò che siamo e ciò che potremmo essere. Nei versi, l’inquietudine prende forma in paesaggi interiori e immagini evocative, si insinua tra le parole come un’eco sottile, si fa domanda senza risposta, attesa senza certezza. Attraverso una scrittura raffinata e intensa, Gronchi dà voce a questo stato d’animo universale, facendo della poesia uno specchio in cui riconoscere la nostra fragilità, il nostro slancio vitale, la nostra eterna oscillazione tra desiderio e smarrimento.
13,00 12,35

Latte in spalla. Un viaggio di ritorno

Valeria Cipolli

Libro: Libro in brossura

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 104

Un viaggio poetico tra latte e memoria. La silloge non si limita a raccontare, ma si fa pelle, nodo in gola, carezza e graffio. La poetessa ci invita a intraprendere un viaggio di ritorno verso la nostra infanzia, non con nostalgia accomodante, ma con la consapevolezza che solo attraversando le crepe si può rinascere interi. Il latte, elemento quotidiano e intimo, diventa metafora stratificata: nutrimento, veleno, legame e distanza. Ogni sezione della raccolta – dal latte scaduto al latte intero – segna una tappa di crescita e riconciliazione, un cammino dall’ombra alla luce, dal trauma al riscatto. Il dialogo interiore tra l’Io adulto e il bambino che è stato è vivo, potente, a tratti lancinante. Cipolli dosa con maestria un linguaggio che parte dalla filastrocca e si eleva in una lirica matura, capace di scolpire immagini memorabili e vibrare nell’intimo del lettore. Come in una sorta di atto alchemico, trasformare il dolore in forza, la memoria in seme. Latte in spalla è molto più di una silloge poetica: è una mappa dell’anima, una fiaba moderna cucita con la stoffa cruda della verità e con l’oro sottile della speranza. Perché crescere significa anche imparare a portare con sé il bambino che siamo stati. E scegliere, ogni giorno, se essere per noi stessi nutrimento o peso.
13,00 12,35

Ragazzaluna. Poesie d’eterni attimi

Michela Dellanoce

Libro: Libro in brossura

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 64

Nel chiaroscuro dell’anima, tra sogni evanescenti e ricordi scolpiti nella pelle, nasce una silloge poetica che si muove come il riflesso argentato della luna sulle acque inquiete dell’esistenza. Michela Dellanoce intreccia versi vibranti, sospesi tra il reale e l’onirico, per raccontare il viaggio di un’anima in cerca di se stessa. Le sue poesie sono frammenti di luce e ombra, schegge di un vissuto che si fa universale: la fragilità dell’amore, l’eco della nostalgia, la sete di libertà. Ogni componimento è un respiro profondo, un passo danzante tra la solitudine e l’incanto, tra il dolore della perdita e la meraviglia di un nuovo inizio. Eppure, il cammino della sua poesia non si chiude mai in una verità definitiva, ma si fa movimento circolare, un eterno ritorno di sé che sfugge alla presa, che si frantuma e si ricompone in forme sempre nuove. C’è la tensione del volersi afferrare e, al tempo stesso, la consapevolezza che la vera essenza è nel continuo ridefinirsi, nel lasciarsi attraversare dal mistero del proprio essere. Con uno stile evocativo e un ritmo incalzante, accarezza la pelle del lettore come un sussurro segreto e al tempo stesso lo scuote con la forza di un’onda improvvisa. È un viaggio poetico che si imprime nell’anima, un’esperienza di parole che si rincorrono e si rifrangono, proprio come la luna sulle acque della notte, lasciando nel cuore il brivido di una scoperta che si rinnova a ogni lettura.
12,00 11,40

Gemmatura

Eleonora Bassi

Libro: Libro in brossura

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 88

La parola poetica si fa seme e rinascita, forza viva che si intreccia alla trama dell’esistenza. Eleonora Bassi ci guida in un percorso di rinnovamento interiore, dove i versi sono radici e fioriture di un sentire autentico, un fluire di immagini e pensieri che cercano la limpidezza, la verità dell’esperienza vissuta. Le sue poesie esplorano il desiderio di cambiamento e la riscrittura di sé, intrecciando emozioni intime e riflessioni civili, natura e memoria, fragilità e resistenza. Il rinnovamento individuale si lega alla rinascita affettiva ed esistenziale, in un viaggio attraverso l’amore, la perdita, il tempo e il risveglio. La parola diventa elemento vivo, capace di illuminare il quotidiano e trasformarlo in visione, di dare voce al silenzio e corpo all’invisibile. La silloge alterna testi che vibrano di echi antichi e dettagli moderni, componimenti in cui la natura si fa contemplazione e metafora, mentre le relazioni umane rivelano le loro infinite sfumature. Lo stile, essenziale eppure evocativo, modella immagini incisive e atmosfere sospese, conducendo il lettore in una dimensione in cui il tempo si dilata, le emozioni si sedimentano, e ogni parola lascia un’impronta duratura. Come una gemma che schiude il proprio potenziale, Gemmatura è un invito a scoprire la poesia come viaggio e trasformazione. Il linguaggio si fa respiro, i versi accolgono il lettore in un luogo in cui la bellezza è rivelazione e il pensiero si trasfigura in suono. Un libro che celebra la poesia nella sua essenza più pura: quella di un’arte capace di dare forma all’anima, e di renderla, nel suo incessante farsi e mutare, libera.
13,00 12,35

Il faro di una lucciola

Marisa Cecchetti

Libro: Libro in brossura

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 72

Marisa Cecchetti ci guida in un viaggio poetico tra natura, memoria ed esistenza, restituendo immagini di straordinaria delicatezza e potenza evocativa. Ogni poesia è una finestra su un mondo fatto di sensazioni sottili, paesaggi che diventano specchi dell’anima, emozioni che si svelano nei dettagli più minuti. Nei suoi versi, la luce e il buio si alternano in una danza armoniosa, proprio come la tenue luminosità di una lucciola nella notte. I suoi paesaggi non sono solo scenari esterni, ma dimensioni interiori: la pioggia che accarezza le foglie e inzuppa le rose porta con sé il peso dei ricordi, il vento che soffia tra i filari della vigna sembra sussurrare voci lontane, le colline racchiudono la promessa di un ritorno o il rimpianto di un’assenza. La poetessa osserva il mondo con uno sguardo sensibile, restituendo la bellezza delle piccole cose e la malinconia del tempo che scorre. Il passato affiora tra le righe, non come rimpianto, ma come un dialogo con ciò che è stato, un modo per dare senso al presente. L’uomo, la natura e la memoria si fondono in un unico respiro, in un’armonia fragile tra perdita e rinascita. Il linguaggio è limpido e musicale, ricco di immagini vivide che coinvolgono tutti i sensi. I versi sanno essere dolci e avvolgenti come una brezza estiva, ma anche taglienti come il vento invernale. La sua poesia non è solo contemplazione, ma riflessione sulla precarietà della vita, sulla trasformazione di ciò che ci circonda e sul valore della bellezza, effimera eppure necessaria. Il faro di una lucciola illumina l’animo, invita il lettore a fermarsi, a osservare, a riscoprire il legame profondo con la natura e con la propria storia. Una silloge da assaporare lentamente, un cammino tra ricordi e stagioni, lasciandosi trasportare dalla magia della parola e dalla luce persistente della poesia.
12,00 11,40

Sguardi

Olga Rita Rovai

Libro: Libro in brossura

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 120

La poesia si fa specchio dell’anima, riflettendo emozioni, ricordi e attimi sospesi tra il reale e l’onirico. Ogni componimento è un frammento di vita colto nel suo fluire, un’invocazione alla bellezza nascosta nelle pieghe del quotidiano e nelle profondità del sentire. La parola poetica diventa un ponte tra il visibile e l’invisibile, tra ciò che si coglie con gli occhi e ciò che si svela solo attraverso il cuore. La poetessa ci guida lungo un percorso fatto di immagini nitide e suggestioni impalpabili, dove lo sguardo si posa su dettagli minimi, capaci di evocare emozioni universali. L’amore, il ricordo, la nostalgia e il desiderio di comprensione si intrecciano con la natura e il fluire del tempo, in una danza di luce e ombre che avvolge il lettore. C’è il respiro del vento tra le fronde, il calore di un tramonto che si scioglie nel mare, il battito silenzioso delle assenze e il soffio dolce delle presenze che restano impresse nell’anima. I versi si snodano con una musicalità avvolgente, creando un dialogo intimo tra l’Io poetico e il lettore, che si scopre parte di questo viaggio interiore. Un invito a rallentare, a soffermarsi sulle emozioni che spesso sfuggono, a riscoprire la potenza di uno sguardo capace di cogliere l’infinito nel dettaglio più piccolo. Con una scrittura raffinata e vibrante, Sguardi offre un’esperienza poetica intensa, in cui la parola si fa carezza, eco e rivelazione. Una silloge che non si limita a raccontare, ma accompagna chi legge in un sentiero di introspezione e meraviglia, lasciando nell’animo una scia luminosa di emozioni.
13,00 12,35

Coreografie di un lessico caro

Martina Muci

Libro: Libro in brossura

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 64

Coreografie di un lessico caro è una ginnastica della memoria, pedana lirica in cui la parola si fa corpo e spazio abitabile per l’esperienza umana. Il dolore quando arriva è informe e il rimedio non sta nell’arginarlo ma nell’offrirgli coordinate per orientarsi: ora una parentesi corale che accoglie, ora la coniugazione giusta in cui sostare. Sbattezzare, nominare, poi rinominare è un gesto che sfiora la geometria. Dare forma alle cose un bisogno antico quanto il linguaggio, capace di riconoscerle e dar voce all’indicibile. Se il movimento è parola e la parola è movimento, fonatorio e articolare, allora può essere disciplinato. Qui fa capolino la coreografia tra leggerezza e rigore: la voce poetica diventa unità di misura espressiva, un atto di contenimento incarnato che riorganizza i significati secondo il tempo emotivo. Con la cura riservata agli affetti più cari, la Poetessa guida i passi delle liriche, tra passato e presente, forza e fragilità, invitando il lettore nel vivo del suo corpo di ballo interiore, un ensemble di memorie pugili, assenze affilate e gioie rotonde che danzano in sincronia. Anche la struttura grafica si accorda a questo flusso verbale: i titoli introdotti da grate simboliche, diventano un ritornello visivo che scandisce il ritmo di lettura. Martina Muci non scrive, lei disegna con le parole, plasma il vissuto attraverso un lessico plastico e succoso che ha l’immediatezza di una composizione pittorica. La muscolatura del sottotesto agisce in un intreccio stratificato a sostenere la postura espressiva dell’opera, coi versi che si allungano come arti tesi o si contraggono in pause di precisione. Non è forzatura muscolare però, bensì quella tensione squisitamente misurata con cui le ballerine saggiano l’aria con le punte per trovare il loro equilibrio nello spazio.
12,00 11,40

Partita per due

Franco Ortenzi

Libro: Libro in brossura

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 96

L’amore coniugale è un’arte sottile, una danza tra anime affini, un duello senza vinti né vincitori. "Partita per due" è una raccolta poetica che esplora, con intensità e raffinatezza, il legame tra due adulti coevi, culturalmente e intellettualmente paritetici, impegnati in un confronto continuo tra passione e ragione, desiderio e distanza, sogno e realtà. Divisa in tre movimenti – innamoramento, conflitto esistenziale e riflessione – la silloge si snoda come un racconto lirico, in cui i protagonisti si rispecchiano e si sfidano, cercandosi e smarrendosi tra le pieghe del quotidiano. Il primo atto è dominato dall’ardore dell’attrazione, dall’ebbrezza della scoperta, dal gioco di seduzione che si consuma tra sguardi e parole. Segue poi la fase del conflitto, dove emergono le tensioni dell’esistenza, le fragilità, i fraintendimenti che mettono alla prova l’intesa. Infine, la riflessione: un tempo di bilanci e di rivelazioni, in cui l’amore si sveste delle illusioni per mostrarsi nella sua essenza più autentica, solida e imperfetta, ma irriducibilmente vero. Franco Ortenzi tratteggia un ritratto poetico in cui l’amore non è mai sfondo, ma protagonista. Il dialogo tra i due amanti si fa ora scontro, ora complicità, mentre la parola poetica – precisa, evocativa, mai retorica – disegna con eleganza le dinamiche di una relazione che si costruisce giorno dopo giorno, tra desiderio e confronto. Rari slanci introspettivi lasciano spazio a un teatro di gesti e tensioni, in cui ogni poesia è un passo di questa danza ininterrotta. Partita per due è un viaggio nei sentimenti maturi, nell’amore che non si accontenta di esistere ma esige di essere vissuto, compreso, riconquistato. Una lettura che incanta e interroga, risuonando nella memoria di chiunque abbia amato davvero.
13,00 12,35

Latiboli

Stefano Coronella

Libro: Libro rilegato

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2024

pagine: 56

Rivedere se stessi nello specchio degli anni, in un dialogo interiore che usa la poesia per superare la legge del tempo. Ragazzo e uomo si aprono a confessioni intime, radicali, autentiche. Momenti diversi dell'esistenza riflettono ispirazioni dalle apparenze per certi versi distanti, ma in cui si riconosce un cammino di evoluzione segnato dai passi gravi dell'esperienza, che in un animo per sua natura sensibile lascia tracce indelebili. Il desiderio di verità echeggia in un universo che sembra troppo grande negli occhi della giovinezza. Al punto di far apparire illusoria la ricerca di un punto saldo, una certezza che sia in grado di scongiurare la corruzione che ogni cosa vorrebbe divorare. La percezione di realtà non ancora comprensibili e lo spaesamento di un animo ovunque straniero sono alla radice di un tumulto spirituale profondo, che confonde, stordisce, sospende. La maturità ha creato toni più cupi, intridendo i versi di amarezza e della scura consapevolezza di un destino in cui la felicità non riesce più a trovare spazio. Nell'incapacità di riconoscere se stesso e senza poter comunicare con gli altri, la solitudine si fa opprimente. Nelle vertigini di un infinito sempre incombente, ora altro non compare che la ripetizione angosciosa di un semplice simulacro di speranza, che appare ogni giorno più grottesco. Una silloge in cui le parole vengono soppesate con attenzione emotiva, evocando sì intense sfumature liriche, ma non cedendo mai a sofisticazioni retoriche forzate, che per certo sarebbero fini a se stesse e rischierebbero di distaccarsi dalla limpidezza di un pensiero che anche nelle espressioni più drammatiche appare lucido e determinato.
13,00 12,35

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