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Giovane Holden Edizioni: Versi di segale

Fiori di luna

Valeria Cipolli

Libro: Copertina rigida

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2021

pagine: 56

Silloge intensa, cui la poetessa affida l'arduo compito di esplorare l'animo umano e cogliere senza lacrimevole pietismo emozioni e sofferenze vissute durante la Pandemia. Nei giorni sempre uguali e senza certezze, la solitudine diventa l'unica compagnia e spinge a scavare nell'io profondo, rivelando con una sincerità sconvolgente emozioni forti e vibrazioni d'inquietudine esistenziale sulla sorte del vivere. Ben consapevole della piccolezza di noi uomini e donne, l'autrice invita a riflettere sui nostri comportamenti e sull'importanza di valori fondanti come l'amore per la natura, l'amicizia, il gusto della lentezza, la bellezza in tutte le sue forme. Un cammino intimo che una moderna versificazione rende percepibile, reale. Le cose si fanno veste, colore, involucro di brandelli d'anima, metafore di voci e silenzi, albe e tramonti, allegorie di un sentire, che la poliedrica artista offre alla sensibilità del lettore. Diventa allora naturale scorgere un forte legame tra il suo linguaggio pittorico e la scrittura, mai banale, alla ricerca di percorsi sempre nuovi. Anche il titolo, messaggero dell'anima, evoca notti illuminate dalla luna e fiori pallidi dalla vita breve, straordinari nella loro semplicità, elementi di un panismo vissuto, di fondamentale importanza quando la realtà sembra sfuggire. I versi, brevi, ricchi d'immagini surreali e metaforiche, liberi dalla prigionia di una punteggiatura classica, incidono a fuoco gli attimi sofferti grazie a un lessico denso che rende al meglio il pensiero nell'appassionata e riuscita sperimentazione di uno stile felicemente personale.
12,00 11,40

Fantasy blues

Loredana Bottaccini

Libro: Copertina rigida

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2021

pagine: 80

"Il ritmo cadenzato del blues sembra guidarci nel mondo profondo di Loredana Bottaccini, che con versi puliti, frementi, immediati rivela le due anime della sua poetica. Se ama infatti perdersi in paesaggi brumosi che richiamano descrizioni dal sapore gotico, non trascura di certo momenti in cui affetti e sentimenti irrompono sinceri e coinvolgenti. Davanti ai nostri occhi si dipanano così immagini di vita lontana, ricordi ancestrali, paesaggi di un'Africa solitaria o dell'Irlanda, terra amata e desiderata; la natura si popola di fanciulle che danzano lievi, i capelli al vento, lo sguardo ridente, farfalle capaci di colmare la sua solitudine, rondini che migrano verso oltremare... Non è possibile rimanere insensibili a questo grido d'amore e ci accorgiamo di provare le stesse emozioni, di condividere lo stesso moto di meraviglia di fronte al creato. Corrispondono anche all'animo della poetessa prati e giardini in cui crescono senza controllo piante e fiori selvatici. Una vita apparentemente fragile, alla ricerca continua di un calore regalato dal sole, metafora dell'amore che scalda il suo animo, altrimenti gelido e solitario. Solo l'amore, infatti, è capace d'infondere gioia, nella consapevolezza che la pace può nascere solo dalla capacità di leggere dentro noi stessi."
12,00 11,40

Il destino di un poeta

Il destino di un poeta

Vittorio Di Ruocco

Libro: Copertina rigida

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2021

pagine: 56

Silloge in cui i temi si rincorrono, creando intrecci e immagini che colpiscono l'animo e la mente del lettore in una ridda di emozioni e visioni toccanti. Con la sensibilità profonda che lo caratterizza, il poeta ci guida nei meandri cupi della migrazione o nella notte scura, o ancora nel vortice di una sofferenza, dove ogni riferimento è vano e la mancanza di parole diventa un ostacolo, una tempesta di vento che cancella il sentiero e rende arduo il viaggio della vita; viaggio reale e al contempo metaforico, che ognuno si trova prima o poi ad affrontare. La vita, suggerisce il poeta, è un affiorare silenzioso di ricordi, spesso bagnati di lacrime, di sogni che cadono in frantumi. La linea del tempo segna lo scorrere degli anni fino a diventare eternità, dove il silenzio sancisce l'essere insieme e l'abbandono tra le braccia dell'essere amato dà la forza di superare ogni tristezza, alla ricerca di una difficile pace, di un futuro, arricchito di bellezza. Solo le parole ritrovate permettono allora di esprimere sensazioni, sentimenti e la Poesia diventa strumento salvifico che disperde il dolore e combatte l'oblio di chi rimane.
12,00

Depositi ingombranti

Depositi ingombranti

Maria Vera Quattrini

Libro: Copertina rigida

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2021

pagine: 56

Silloge di esordio, dove le poesie si posano sulla carta affiorando dal mare del passato della poetessa, come relitti impreziositi da conchiglie incrostate di memorie. Per Maria Vera Quattrini, la poesia diventa strumento per rimuovere dal buio degli abissi ricordi di abbandoni, paure, solitudini, incontri, rifiuti, fatiche, ma anche inattese e fugaci gioie luminose, che squarciano all'improvviso l'oscurità. Le spoglie ingombranti delle sue memorie - da cui il titolo - vengono lavorate con l'immediatezza e la precisione delle parole, che intagliano come con un cesello le superfici più scabrose, restituendo grazia e leggerezza al dolore dei contenuti. Incessante è la ricerca di dialogo con il lettore attraverso immersioni continue nel corpo fisico, da cui la poetessa fa emergere le vibrazioni di emozioni inaccessibili, rammendate con fili di compassione ravvivati qua e là da punti di colore.
12,00

Viandante comunque straniero

Viandante comunque straniero

Pierluigi Gronchi

Libro: Copertina rigida

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2021

pagine: 80

Silloge intensa e profonda che segue e allo stesso tempo arricchisce il pensiero e la poetica di Pierluigi Gronchi. Il poeta approfondisce, infatti, i temi che più gli stanno a cuore, guidando il lettore nei meandri del suo sentire. I versi che si dipanano complessi, in stretta fusione tra forma e contenuto, raccontano i dubbi, le inquietudini del vivere. Ecco allora una malinconia che attanaglia i pensieri e allo stesso tempo si mostra composta, la coscienza del male di vivere e di una solitudine che fa parte della vita di ognuno. Su tutto, i ricordi si caricano di nostalgia, nella consapevolezza dello scorrere del tempo. Il titolo, "Viandante comunque straniero", di grande spessore, suggerisce immagini di solitudine sofferta lungo la strada impervia della vita. Il viandante che esplora l'ignoto è consapevole della sua estraneità alle vicende che gli si offrono nuove; il suo cammino solitario gli impedisce di tessere rapporti, di trovare una pace, sia pure momentanea, e le cose, le persone sono solo attimi che fuggono via. Affiorano a tratti i ricordi, sostanza e stimolo per capire il senso più profondo della vita e la caducità delle esperienze passate. Un percorso difficile, in cui pochi sono i momenti felici, centellinati e poi pagati a caro prezzo. Ricordi come cartoline, che rinverdiscono il passato e che il poeta vorrebbe riporre per superare le angosce dell'immediato presente. La poesia diventa così strumento insostituibile per fare un bilancio del proprio vissuto e trasmettere immagini, filtrate dalle emozioni improvvise, più vere e più autentiche. Al lettore non resta che lasciarsi andare ai versi, certo di trovare in essi corrispondenza e specchio fedele.
12,00

Voce minore. Pietre

Voce minore. Pietre

Lucilla Chiaradia

Libro: Copertina rigida

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2021

pagine: 64

Seconda silloge per Lucilla Chiaradia, voce interessante e originale nel panorama poetico italiano. Si compone di liriche che accompagnano il lento cammino della poetessa, segnano il passo nell'arco della sua vita, come delle pietre miliari. Esplorano temi quali solitudine, incontri, esperienze, interrogativi identitari, ricerca e svelamento della propria essenza più intima. Esse sono, negli anni, dei punti fermi, delle tappe, sono la voce minore, segreta, oscura e a tratti lieve, sempre ricca, umida, femminile anche nell'apparente aridità e viva difficoltà del momento vissuto. Una dopo l'altra, testimonianza di un percorso, fino ad arrivare all'apertura all'Altro, alle poesie d'amore, all'espressione dell'Amore più puro. Un tributo a chi tanto ha dato - e parecchio ha ricevuto. Compaiono l'ironia, il nonsense, l'invenzione linguistica, fertile materiale dell'eterogeneo e personale gioco poetico.
12,00

Requiem dal buio e dal frastuono

Alessandro Izzi

Libro: Copertina rigida

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2020

pagine: 112

Il Requiem dal buio e dal frastuono non vuole essere semplicemente una preghiera per i morti. Al contrario, come tutte le messe cantate della tradizione occidentale, la silloge parla ai vivi della vita; racconta, sì, il lutto, ma per metterlo al centro di un percorso di risalita, di ritorno alla luce ostinato e inestinguibile. Canto del dolore e, al tempo stesso, sua elaborazione nella compassione, intesa nell'accezione più vera ed etimologica di cum patior, soffrire con, il Requiem dal buio e dal frastuono è una celebrazione laica che si assorbe tutta nella speranza, davvero umana, della condivisione e dell'affratellamento con l'altro. I trentaquattro canti che lo compongono, distribuiti nelle parti canoniche della tradizionale Missa pro defunctis, più due di appendice, costituiscono un caleidoscopio ideale di ritmi e intonazioni, di ombre e di anime, di reale e di onirico in cui ognuno è chiamato a riconoscersi in un anelito a un'utopica universalità del sentire. Ma essi sono anche una ricerca di quella parola che ancora non dice da opporsi al vuoto frastuono dei proclami cui ci ha tristemente abituati il mondo contemporaneo; un non dire ancora in cui l'Amen che arriva, infine, a chiudere il cerchio, in realtà, è lì solo per aprirsi a nuove, infinite possibilità.
12,00 11,40

Ho nuotato al largo

Ho nuotato al largo

Simone Sagripanti

Libro: Copertina rigida

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2020

pagine: 56

La poesia di Simone Sagripanti è un flusso di immagini, pensieri e sensazioni e come tale non risponde ad alcuna logica di rappresentazione formale. La poesia offre di per sé il ritmo, le giuste pause, senza obbligo di virgole, di punti, di maiuscole, senza bisogno di ridefinirsi nel corpus della pagina. Emozioni, da cui trarre epifanie essenziali e fulminee che comportano la distruzione della metrica tradizionale: i versi vengono spezzati e ridotti talvolta a pochi lemmi. L'abolizione della punteggiatura e della metrica classica è viatico per una poesia che molto ha in comune con il flusso di coscienza: frammenti di storie vissute, ricordate, sognate. Uomini e donne. Con le loro speranze e le loro debolezze. Ritratti nei peggiori momenti di rabbia, altre volte divorati silenziosamente dal passare degli anni. Oppure colti nei momenti in cui possono permettersi di vagare leggeri fra le pazzie del mondo che li circonda. Salvati da una canzone dimenticata, rapiti improvvisamente da un nuovo quadro appeso in casa. Fino a quando non torna troppo forte la nostalgia o tocca a qualche bicchiere di troppo intrappolarli, inchiodarli delusi in una vita senza amori. In una vita in cui tutto sfugge. E dove persino Dio sembra scappare via da loro, abbandonandoli in mezzo a battaglie quotidiane, grandi e piccole. Una poesia che sa farsi ascoltare, e nell'ascolto sollecita una riflessione disincantata.
12,00

Aria di mare aria di vento

Aria di mare aria di vento

Carla Rosco

Libro

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2020

pagine: 88

Silloge che si caratterizza per la versificazione prosastica, chiara e trasparente. Attinge direttamente dalle esperienze di vita e dalle inquietudini-riflessioni della poetessa. Le tematiche affrontate sono molteplici e varie: dal legame con la terra di origine e di adozione, all'importanza degli affetti presenti e passati; dal disagio di vivere in una società che non si comprende appieno, a una sempre più forte necessità di riconciliazione con la Natura... Nell'economia della silloge, composta non solo da liriche ma anche da illustrazioni a mano libera, sono rilevanti i suoni e, di conseguenza, le distanze dalle quali essi giungono; modulati in volume e timbro, depositano suggestioni e memorie, oltreché nostalgie, che nutrono la voglia di scrivere, leggere, tratteggiare.
12,00

Voce minore. Canti d'oblio

Voce minore. Canti d'oblio

Lucilla Chiaradia

Libro

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2020

pagine: 72

Elegante silloge di esordio, destrutturata nei tempi di scrittura e ricomposta sul filo di un diario anomalo in cui non è il riferimento temporale l'elemento essenziale quanto piuttosto il sentire pulsante nel momento della rilettura. Un caleidoscopico groviglio esistenziale che dipana fili e voci. Il filo della femminilità. La ricerca, il senso e l'espressione dell'essere donna. Lucilla Chiaradia canta il suo corpo, la sua carne e i suoi umori. Canta il suo corpo, le sue ferite e le sue cicatrici. Questa è la voce, spesso dimenticata, di un corpo che respira, che piange, che sanguina, che grida, che gioisce, che gode. Un corpo che vive. Il filo della maternità. La terra fertile, i semi, i frutti e il mistero della trasformazione. Cui si accompagnano ricordi, domande, paure. Il filo della natura. L'ascolto, l'osservazione, la ricerca di quiete. La pace che in essa, sempre, è necessario cercare e, a volte, possibile trovare. L'amore che in essa si esprime e, ancora una volta, si cerca. Il filo della religione. Ciò che la lega al passato, alla sua storia, alle sue radici. E ancora domande e ricerca, la ricerca di Dio. La solitudine, la notte, il buio, la luna, le lacrime. Il rapporto con l'Altro. Sono tutte legate le voci. In ognuna la Poetessa canta la propria voce più segreta, più intima.
12,00

Porto un nome pagano

Porto un nome pagano

Venusia Marconi

Libro

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2020

pagine: 56

"Porto un nome pagano" è la storia di un amore che esplode in tutta la sua potenza per poi consumarsi fino al totale esaurimento. Ma è anche la storia di una rinascita, o, almeno, di una speranza che si affaccia timidamente dopo il faticoso raggiungimento di una consapevolezza del sé in tutti i suoi stati. La silloge si apre con quello che potrebbe essere definito quasi un brevissimo prologo per poi passare alla narrazione della vicenda amorosa. L'incontro con un uno sconosciuto col quale nasce subito un'intensa sintonia, prima sul piano prettamente fisico, poi emozionale. La passione si fa amore e abnegazione e guarda al futuro. Ma l'inquietudine di entrambi - che pur declinandosi in maniera diversa scuote comunque il rapporto - ne determina la condanna. Subentrano quindi la rabbia, la delusione, la disperazione e l'annichilimento. Fino a quando erompe improvvisamente un'epifania salvifica. La strada sarà lunga e faticosa, ma la presa di coscienza riesce a farsi strada tra mesti ricordi e fugaci speranze. Nel viaggio poetico e sensuale che Venusia Marconi dipana, l'amore famelico, sebbene possa risultare logorante, riesce tuttavia a ispirare sogni in technicolor, e così come induce alle lacrime acuisce anche la sensibilità che fa percepire l'impercettibile: i sentimenti.
12,00

Riflessi unici

Riflessi unici

Luca Bucciantini

Libro

editore: Giovane Holden Edizioni

anno edizione: 2020

pagine: 80

Parole distese, nella cadenza di un equilibrio maturo e sistematico, adempiente a trasmettere emozione attraverso il filtro di una personale e meticolosa riflessione, in un lirismo controllato, ma delicato, elegante, che rifiuta ogni abuso e che inequivocabilmente non si distacca mai dal più dolce calore umano. Nelle liriche, si canta una presenza alla vita e nel mondo che trova il proprio primo respiro nella comprensione del fatto che esistere rappresenti, prima di ogni altra cosa, una precipua esigenza di notare, di sentire insieme, di far scintillare; da un ascolto sì privo di pregiudizio ma fiero della propria unica storicità, un principio di empatia con gli altri. Accanto alla contezza della reiterata trasformazione come basilare elemento di costituzione di ogni attimo della vita, trova spazio il pensiero intimistico, mai lasciato in balia di una angustiata deriva malinconica, bensì riconosciuto nella propria discreta essenza costruttiva del presente, e soprattutto di un futuro a cui orientarsi con trasparente coraggio. Il ripiegamento introspettivo, in necessari istanti da attraversare senza abbandonare la coscienza di sé e senza farsi spaventare dal vuoto, affianca l'affermazione del bisogno imprescindibile di una limpida libertà individuale non distinguibile dal più stretto significato dell'umanità. La poesia di Luca Bucciantini, con la sobrietà di colori espressivi che non depauperano la passione nella superficialità, è capace di tratteggiare significati pregnanti ai dettagli del quotidiano, in un complesso fenomeno di mosaici semplici.
12,00

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