Gruppo Albatros Il Filo: Nuove voci. Domna

"Quando il destino per anni ti dà tutto nella vita, si riesce a fronteggiare il primo dolore? La protagonista di questa storia è una giovane donna bella, ricca, con un marito che l'adora. Si illude che tutto le sia dovuto, si adagia nella convinzione che qualcuno, comunque, risolverà i suoi problemi. Ma quando deve affrontare la prima difficoltà della sua felice esistenza si accorge di quanto lei sia fragile e di quanto la realtà sia spietata. Sente di scivolare verso la depressione e, nel tentativo di migliorare la sua instabilità psicologica, commette un errore gravissimo che condizionerà tutta la sua vita." (dalla Prefazione) "Gli imprevedibili eventi della realtà" è un romanzo che riflette sulla precarietà della vita, sulla vulnerabilità delle donne e sui pericoli che minacciano ogni giorno la loro fragile esistenza, in una società disumanizzata e disumanizzante. Una storia toccante e drammatica dove a vincere è unicamente la forza di volontà: oltre il destino, oltre la passione, oltre i sentimenti.

Miranda è una giovane donna che si affaccia alla vita: l'obiettivo di raggiungere la laurea, tanto faticosamente sudato, si sta finalmente concretizzando e all'orizzonte si prospettano anche importanti sbocchi lavorativi. La tranquillità della sua esistenza, però, è da tempo turbata da terribili incubi, dai quali si risveglia spesso colma di angoscia. Per fortuna può contare sul supporto di Katherine, una ragazza semplice e gentile conosciuta all'università e con cui ha fin da subito stabilito un rapporto di stretta amicizia. Lo stesso non si può dire di Christopher, il ragazzo di Katherine, un tipo molto geloso e possessivo, non di rado incline a scenate anche piuttosto accese. Per questo la scelta dell'amica di troncare questa relazione non la sorprende più di tanto. Ma quando una terribile tragedia irrompe nella sua vita, mille dubbi si fanno strada nella sua mente, trascinandola pian piano in un vortice inquietante e pericoloso...

La pelle della ragazza ha ancora i segni di quell'estate appena trascorsa, di quell'ultima estate in Sicilia, l'abbronzatura ha un colore dorato e questo colorito fa spiccare ancora di più il tatuaggio che ha sulla spalla destra, lasciata scoperta, da una maglietta bianca con le maniche scivolate: una farfalla blu appoggiata sulla sua spalla, sembra vera. Ma di quell'estate, a parte l'abbronzatura, ha un altro ricordo... un nuovo tatuaggio! Un iris sul fianco sinistro, è molto legata a questo fiore, che d'altronde è anche il suo nome. Un'estate vissuta a pieno nel mare di Noto con la sua famiglia, mamma, papà e Virginia, sua sorella di undici anni, lascia spazio ad un nuovo autunno di cui non si conosce il sapore. Il trasferimento a Firenze la spaventa, iniziare una nuova vita le fa paura e ancora non sa che ci saranno incontri che le cambieranno per sempre la vita. Iris è una bellissima ragazza, vorrebbe essere come la sua farfalla, anzi no, non è ancora pronta per sfoggiare tutta la sua bellezza e volare in un cielo sconosciuto, ecco vorrebbe essere un piccolo baco, che lentamente si avvolge su se stesso, chiudendosi in una coperta di seta e si addormenta beatamente aspettando di diventare crisalide.

Se lei dicesse addio a Gianluca, dovrebbe dire addio a se stessa. Un legame troppo forte per farsi spezzare dalla morte. Un solo istante e quella moto si era schiantata sul guardrail, portandosi via la metà di una cosa sola. L'unione era tanto profonda da cancellare i confini; nessuno poteva più dire dove iniziasse lui e finisse lei. Una sorta di immensa lettera, questo libro, come un lunghissimo abbraccio che conserva nel suo calore ogni istante ed ogni dettaglio, anche quelli più piccoli, anche quelli dimenticati.

Una storia d'amore fuori dalle righe, proprio come colei che si racconta in queste pagine cariche di humor, una donna fortemente autoironica, indipendente, dinamica e piena di energie, che rispondendo a un singolare annuncio on-line, "A.A.A. cercasi fidanzata", gioca la più importante scommessa della sua vita.

Scorrono veloci e impalpabili, quasi fotogrammi di un film in bianco e nero, le immagini delle donne che popolano il quartiere alla periferia del borgo. Alcune non ci sono più, ma la loro presenza ancora sembra far capolino dalle finestre ormai sbarrate; altre sono da anni costante punto di riferimento per gli abitanti, cosi decise nel rimanere fedeli a se stesse senza cedere alle mode effimere del momento; altre ancora, nella loro fragilità, sono esempio di quella forza e di quella determinazione che spesso contraddistingue il genere femminile. Icone di donne, che, al pari della voce che narra queste storie, hanno lottato per la loro indipendenza rimanendo radicate nel paese di origine; e ora, come le ginestre di leopardiana memoria, spandono intorno il loro profumo.

Un ampliamento distico della propria visione può facilitare e accompagnare l'Essere Uomo e l'Essere Donna di oggi alla riscoperta della sacralità e della bellezza della vita, troppo spesso dimenticate. Con il counselor olistico è possibile co-creare il capolavoro della propria esistenza, tra essenza, Eet-etica, leadership con anima femminile, animo di coscienza universale e spirito consapevoli. Una vera sartoria dell'anima, inspirata e animata dalla verità del cuore. Mosaici di tessuti esistenziali si creano rigenerando, risvegliando e valorizzando l'anima stoffa di ogni persona". Questo libro è una proposta, da cuore a cuore, spoglia di appariscenza, esprime l'essenza, per approdare ad una nuova e più autentica relazione con noi stessi, con gli altri, in unità di coscienza universale.

Ricordi che ora la investono violenti e ora la accarezzano, poi tacciono lasciandole il tempo di contemplare il presente, infine ricominciano a bussare alle porte della mente, con dolcezza e con tormento. Ricordi che viaggiano sulle ali del vento, un amico invisibile capace di ascoltare, di scavare nell'animo di Sofia e riportare alla luce i rimpianti sepolti sotto detriti di sogni infranti. Una vita sacrificata in nome dell'unità della famiglia, la fatica di ogni giorno nel seguire il tortuoso sentiero della felicità, la fiducia più volte riposta in un uomo bugiardo e da lui sempre tradita, e poi i figli: i capricci, le incomprensioni, le parole mai pronunciate. L'anima di una donna si lascia spogliare da una gelida tramontana, e fatti i conti con un doloroso passato, può finalmente guardare avanti, nella convinzione che non è mai tardi per ricominciare a sorridere. Una storia vera che denuncia quanto la violenza psicologica possa essere devastante ma anche una storia di riscatto, a testimonianza che ogni donna può trarre da sé e dalle persone che la amano la forza per risollevarsi e per guardare al futuro con un sorriso fiducioso.

Sullo sfondo della città di Genova, nella quale si identifica e che costituisce gran parte della sua ispirazione, Ornella Gorziglia si dedica alla sua più grande passione, la scrittura, sulla spinta di nuove e numerose motivazioni: la voglia di reagire alla profonda frustrazione generata dal decadimento della società contemporanea; il desiderio di addormentare la rabbia impotente di chi vede frantumarsi il domani in cui aveva creduto; la capacità di ironizzare su se stessi, sulle proprie paranoie, sulle proprie debolezze; il bisogno di esternare la propria solitudine o l'inutile danza di tutti gli oggetti di casa di cui si crede di essere padroni quando invece se ne è schiavi; l'intenzione di allungare il proprio sguardo verso un orizzonte più ampio, scorgendo sì una desolazione crescente, ma la speranza che un futuro è, forse, ancora possibile.

Tutto è cominciato su una panchina. Ed è finito dopo poco lì, perché si è scelta un'altra strada. Lucia, la protagonista di questo racconto tutto al femminile di Daniela Bianchi, non ha avuto il coraggio di proseguire una storia d'amore "vera", di quelle che ti fanno tremare le gambe e palpitare il cuore. Tuttavia nel suo destino è scritto qualcos'altro, e un evento tragico la riporterà di nuovo a frequentare quella panchina. Ma questa volta le cose potrebbero andare in maniera diversa. Con un tono intimista, quasi diaristico, "La panchina" mostra gli aspetti cruciali del mondo femminile, quelli che talvolta le donne sono chiamate a mascherare per mancanza di coraggio o forse per un'apparenza di vita più "tranquilla".

Amore: un sentimento complesso, difficile da capire e da interpretare. Un ricordo che ti assale all'improvviso, magari mentre sei in metropolitana, su un autobus, magari nel momento meno indicato. E così, anche se sei stato proprio tu che hai deciso di interrompere quella storia, puoi ritrovarti a ripercorrere tutta una vita insieme, tutti gli errori, i bei momenti e soprattutto tutte le domande irrisolte che ancora aleggiano nella tua mente. Daniela Tarantino racconta dell'amore visto attraverso gli occhi e i pensieri di una ragazza, riuscendo con delicata abilità ad evidenziare la fragilità e la meraviglia di un animo davvero innamorato, nonostante la storia sia finita da tempo, nonostante tutto quello che è successo. Un'anima capace di attendere all'infinito che la sua gemella le torni accanto.

Maia e Sterope, due stelle tra le Pleiadi, luci nel cielo buio dell'inverno; nomi singolari, in cui sta scritto il destino di due sorelle gemelle, profondamente legate e profondamente diverse, che brillano l'una per l'altra nella notte lunga della più fredda stagione. Maia è timida, introversa, silenziosa e insicura; Sterope è disinvolta, disinibita, sfacciata e coraggiosa. È l'ancora cui Maia si aggrappa nel naufragio del primo amore, che l'aiuta a risollevare la testa nel tiepido mondo degli affetti che le circonda entrambe. Ma ecco che, inaspettatamente e inesorabilmente, fatta salva una stella, l'altra comincia a spegnersi; mentre Maia trova in Marco l'occasione per ricominciare a sorridere alla vita, Sterope inizia a cadere in una spirale di dolore che si trasformerà in un bruciante desiderio autodistruttivo. Un desiderio che si chiama "anoressia".