Gruppo Albatros Il Filo: Nuove voci. Domna

"Michela Steffani, nata a Udine un po' di anni fa. Vivo in un piccolo paesino della provincia di Udine. Percorso scolastico? Regolare e senza intoppi fino alla maturità, non mi sono potuta spingere oltre per scelta personale. I costi erano troppo alti da affrontare per la mia famiglia e ho preferito rinunciare per andare a lavorare. Ho dovuto accantonare il sogno di diventare una criminologa, prendere il posto di Gil Grissom a Las Vegas sarebbe stato troppo anche per una persona ambiziosa come me. Simpatica, intelligente, modesta, testarda, impulsiva, razionale ma sentimentale, estremista, non mi piace il grigio (solo le 50 sfumature di Cristian Grey) per me o è bianco o è nero. Dolce, decisa, matura. Non mi piacciono le prese in giro anche se il mio animo troppo buono mi fa capitolare ogni volta. Emotiva, molto emotiva, incline alla lacrima facile anche guardando la pubblicità. Credo nei sogni e credo che si possano persino avverare... Questo libro ne è la dimostrazione. Single e lo sarò ancora per molto tempo. Mamma di una splendida bambina di 5 anni, unica mia vera gioia, il mio capolavoro e unica ragione di vita. Vuoi sapere altro? Allora siediti, respira, preparati una buona tazza di tè o se preferisci un buon bicchiere di vino rosso e inizia a leggermi... Ti porto con me nella mia vita... Buon viaggio." (L'autrice)

L'autrice affronta il delicato tema della violenza sulle donne, da quella fisica a quella psicologica; aspetti che purtroppo oggi coinvolgono donne di tutte le età e di ogni ceto sociale, come spesso purtroppo ci racconta la cronaca, soffermandosi su tematiche complesse come il rapporto di dominio e sottomissione, le reazioni della vittima e il tentativo dell'aggressore di giustificare i suoi gesti, la sindrome di "Wendy" e quella di "Stoccolma", il pericolo del silenzio e dell'isolamento della donna e offrendoci alcuni spunti per una riflessione sull'analisi socio-culturale di un fenomeno che ognuno di noi deve cercare di combattere.

Cassandra ha avuto per tanto tempo paura di sentire, di sbagliare, paura di fidarsi e di innamorarsi del ragazzo sbagliato. Per un periodo della sua vita ha vissuto in bianco e nero. Si è snaturata pur di compiacere chi diceva di amarla, pur di sentirsi protetta e accettata. Non sono mancate le delusioni, le frustrazioni, non è mancata la solitudine. Cassandra ha una sensibilità spiccatissima, che le consente di entrare in sintonia con coloro che ama. Un'empatia profonda, che le consente di condividere gioie e dolori. Più difficile è lasciare che gli altri entrino in lei, che scoprano le tante sfumature di un'anima fragile... Crescendo, trova nel tempo nel mondo dello yoga e dell'esoterismo un bozzolo sicuro in cui rifugiarsi, ma giunge anche per lei l'inevitabile momento di trasformarsi in una meravigliosa farfalla, capace di volare al ritmo del suo cuore.

Il cuore di questo libro è lo spirito d’amore che si è acceso in una donna di fronte alle sofferenze di tanti bambini abbandonati. È apparso all'improvviso, inaspettato, come una saetta in un cielo senza nuvole e l'ha travolta. Cosa ha toccato così profondamente Giusy tanto da farle fare scelte così radicali? Il suo passato di bambina cresciuta in una povertà estrema che lei ha voluto riscattare aiutando altri bambini soli, abbandonati e bisognosi. Questa è una storia vera che emoziona per la sua umanità e per i colpi di scena da batticuore che avvengono. La lettura di questo libro è una spinta a sviluppare quel coraggio che ci rende fieri di noi stessi e ci porta gioia. Giusy Maccari, la nostra eroina, e Flora Giardina, l'autrice, sono due amiche sempre in contatto tra loro, malgrado le distanze, per l'affetto profondo che le lega.

Poche sono le attrici che, per la loro grazia, bellezza e indescrivibile fascino, possono competere con un mito intramontabile come è stata ed è tutt'ora Audrey Hepburn. Dagli anni dell'infanzia, quando (aspetto biografico quasi sconosciuto) fu toccata dalle tragiche vicende del secondo conflitto mondiale, in quanto, come la coetanea Anna Frank, anche lei visse in prima persona le conseguenze dell'occupazione nazista; agli anni del successo che la consacrarono icona di eleganza e di stile, immortalata in pellicole indimenticabili come "Vacanze romane", "Colazione da Tiffany" e "Sabrina"; fino agli anni della maturità, quando, ritiratasi dalle scene, divenne modello di impegno verso i più bisognosi, nel suo ruolo di ambasciatrice Unicef nei paesi poveri. "Ho nostalgia di Audrey" non è il solito libro sulla vita di un artista scritto da un familiare o da un biografo, ma un omaggio, a tratti toccante, scritto da un'ammiratrice che parla sinceramente delle sue emozioni di fan e di ciò che l'attrice ha rappresentato per lei.

Strettamente aggrappato alla realtà odierna, "Sarà l'alba di un nuovo giorno?" narra le vicende di Anita, un'arzilla vecchietta di quasi novant'anni, la quale viene ricoverata, contro la sua volontà, in una casa di riposo dal figlio Massimo, esuberante e ribelle, nato dal suo primo matrimonio. La protagonista è attorniata da alcuni personaggi minori tratteggiati per lo più in forma bozzettistica. Un romanzo epistolare che tocca alcuni temi di attualità quali l'omosessualità, il femminicidio, gli angeli, il dolore, il senso della vita... E che infonde coraggio e speranza...

Nora era tornata da poco in paese, dopo molti anni vissuti lontano, appresso ad un uomo, ad un matrimonio, ad un lavoro, a non si sa bene cosa. Nessuno le aveva chiesto niente e tutti fingevano che fossero solo affari suoi... La morte di Nora è avvolta nel mistero; il suo corpo a terra, a pochi passi dal piccolo paese adagiato su un fazzoletto di pianura circondato da una natura prepotente. A poco a poco si ricostruisce la storia personale di questa donna, la fuga dal paese, la sua misteriosa vita, e spesso la verità è molto diversa da quello che si immagina. Ecco allora che l'indifferenza, la difficoltà di comunicazione e la paura di crescere prendono il sopravvento e il malessere interiore può soffocare il cuore in una stretta che toglie il respiro. L'amicizia però ha la magica capacità di sciogliere anche i cuori più induriti.

Salina è una ragazza che scopre di aver vissuto tutta la vita tra bugie e falsità, solo il coraggio e la determinazione riusciranno a farle ritrovare la serenità. Roula, invece, è una donna di origine nigeriana che incontra, dopo tanti anni, la ragazza che l'aveva salvata da un incidente stradale, scoprendo che fa la prostituta. Matilde, infine, è una bambina giovanissima quando viene rapita da un uomo che la porta nel campo nomadi in cui vive. Lì viene ribattezzata Maria e costretta a vivere secondo gli usi dei Rom, mendicando elemosine e adeguandosi alle loro leggi.

Essere genitore ha un valore che va al di là del concepire e del partorire, è un ruolo che ci si assume giorno per giorno, crescendo nel corpo e nello spirito un individuo che è altro da noi, ma che allo stesso tempo conserva nel proprio intimo qualcosa di nostro. Lo sa bene Agnes, che dopo innumerevoli sofferenze e umiliazioni può finalmente coronare il suo desiderio di essere madre; e lo sa bene anche Andres quando, trascorsi molti anni, riesce a trovare nel volto di Angelica la risposta a una domanda rimasta in sospeso per troppo tempo. Sullo sfondo di un Cile martoriato dalla dittatura di Pinochet, l'autrice tesse la trama di un racconto che attraversa tre generazioni, regalando al lettore una riflessione acuta e appassionata sull'amore e le sue infinite declinazioni.

Quella casa immersa nel verde, dolcemente adagiata accanto a un ruscello, è sempre stata per l'autrice un rifugio accogliente e sicuro, dove far riposare il proprio cuore e la propria mente durante i momenti burrascosi della sua esistenza; lì ha vissuto gli anni dell'infanzia e dell'adolescenza, tra giochi spensierati all'aria aperta e primi timidi amori. A questi scenari sono legati anche molti momenti piacevoli della sua maturità, quando trascorreva le vacanze natalizie o estive in quella che era diventata ormai una casa di villeggiatura. Ora che un importante capitolo della sua vita sta per chiudersi definitivamente, è naturale che questo sia il luogo privilegiato per accogliere le sue riflessioni, consolare le sue amarezze e donarle nuova energia per il futuro: il senso di fallimento per la fine del suo matrimonio, pian piano cede il passo all'orgoglio per quanto ha saputo costruire; se ciò che ha passato era indispensabile per diventare la persona che è adesso, allora forse ne è valsa la pena.