Il Leone Verde: Leggere è un gusto
Il delitto è servito. I menù di Agatha Christie
Maurizio Gelatti
Libro: Libro in brossura
editore: Il Leone Verde
anno edizione: 2021
pagine: 124
Hercule Poirot e Jane Marple, pagina dopo pagina, ricetta dopo ricetta, accompagnano il lettore alla scoperta di un protagonista discreto dei romanzi gialli più famosi al mondo: il cibo. Con il fiato sospeso, fra veleni che si mischiano a bevande o pietanze, e cucine o sale da pranzo che si prestano come cornice di delitti ingegnosi, si possono rileggere i romanzi dell'autrice in un continuo svelamento di relazioni reciproche tra suspence, letteratura e piaceri del palato.
I segreti della tavola di Montalbano. Le ricette di Andrea Camilleri
Stefania Campo
Libro: Libro in brossura
editore: Il Leone Verde
anno edizione: 2021
pagine: 168
Un'indagine sull'universo gastronomico di Andrea Camilleri, espresso attraverso il suo illustre personaggio: il commissario Montalbano, goloso e continuamente affetto da un "pititto" smisurato. Ne viene fuori un'antologia gustosa come una tavolata ben imbandita, con rievocazioni di alimenti e pietanze tratte dai suoi ricordi dell'infanzia in Sicilia. Il cibo diventa protagonista trasversale di tutte le storie, e acquista una valenza affettiva molto forte, sinonimo di materializzazione dell'amore materno. Da qui si deduce l'importanza che questa passione ha per il commissario, così prepotente da prevaricare anche la passione amorosa. Per lui, il cibo è l'oggetto del desiderio, più importante degli altri piaceri e deve essere conquistato a tutti i costi; ma i segreti delle gustose pietanze sono custoditi da altri, la "cammarera" Adelina, Calogero, Enzo. Le ricette sono svelate in queste gustose pagine da assaporare in silenzio e solitudine, con animo lieto e mente sgombra, una per volta, come quando Montalbano si siede a degustare i suoi piatti preferiti.
Dove la terra finisce. Il viaggio gastrosofico di Eugenio Montale in Normandia e Bretagna
Pierpaolo Pracca
Libro: Libro in brossura
editore: Il Leone Verde
anno edizione: 2021
pagine: 82
Cibi e bevande che accompagnarono Montale nelle sue meditazioni sulla vita e sull'esistenza, durante i soggiorni nel nord della Francia tra il 1951 e il 1956. Un materiale documentario minimalista che, tra curiosità culinarie e considerazioni gastrosofiche, invita a cogliere il sottofondo umano, troppo umano, di questo grande poeta.
La luna, il cibo e i falò. La cucina sulle colline di Cesare Pavese
Giovanni Casalegno
Libro: Libro in brossura
editore: Il Leone Verde
anno edizione: 2020
pagine: 130
Cesare Pavese è diventato un'icona del turismo enogastronomico. Il suo nome, insieme a quello di Fenoglio, viene utilizzato come sostegno per molte presentazioni di quell'eden di cibi e di vini che sono diventate le Langhe. Citazioni tratte dalle sue opere le ritroviamo accostate a ristoranti, vini, tartufi, inserite in tante promozioni turistiche. In buona parte della sua opera c'è un forte radicamento verso quest'area piemontese, che si è manifestato attraverso pagine notissime con rappresentazioni di paesaggi, riti, persone, stagioni di un mondo rurale così com'era più di cinquant'anni fa. Pavese pur immerso in questo specifico microcosmo geografico e sociale appare a prima vista carente come narratore delle abitudini alimentari del mondo contadino. Il cibo fa capolino solo in modo occasionale. I suoi personaggi, soli o in compagnia, mangiano, certo, però è pressoché assente una loro precisa caratterizzazione gastronomica. Una attenta ricognizione delle sue pagine dimostra invece che la presenza del cibo ha un ruolo niente affatto marginale.
Già la mensa è preparata. Ricette all'opera e a concerto
Corrado Rollin
Libro: Libro in brossura
editore: Il Leone Verde
anno edizione: 2020
pagine: 78
Musica e cucina hanno molto in comune, uno chef a suo modo è un direttore d'orchestra (e viceversa) e chi ama un'arte spesso indulge anche ai piaceri dell'altra. All'opera si mangia, si beve, si brinda, si banchetta - magari approfittando dell'occasione per avvelenare qualcuno. In Spagna nel Cinquecento era in voga una forma di composizione musicale detta ensalada. Nell'opera barocca un'aria cantata da un comprimario mentre il pubblico era distratto e magari si dissetava si chiama aria di sorbetto. Un bicchiere stretto e alto è una flûte.
Bar Hemingway. Citazioni e proverbi a media e alta gradazione alcolica
Giovanni Casalegno
Libro: Libro in brossura
editore: Il Leone Verde
anno edizione: 2020
pagine: 94
Il piacere del bere è stato decantato da moltissimi autori sin dall'antichità: pregi, effetti miracolosi e addirittura consigli su come preparare o consumare determinate bevande. Questo libro, come una sorta di bar letterario, offre un ricco menu di citazioni d'autore: aforismi, battute, massime e sentenze, gocce di sapienza, parole distillate per celebrare l'ebbrezza dionisiaca e scacciare i brutti pensieri. In appendice, 11 celebri cocktail d'autore da preparare e sorseggiare con la giusta moderazione.
Il guscio delle uova. La tavola nelle pagine di Pirandello
Lina Grossi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Leone Verde
anno edizione: 2020
pagine: 144
Dentro l'uovo è racchiusa l'esistenza dell'essere umano, fatta di emozioni, sentimenti, modi di vivere. Quando questo uovo viene bevuto, facendo un piccolo foro sulla sua superficie, non rimane che un guscio intero ma vuoto e insignificante, che può rimanere pura esteriorità, essere schiacciato tra le mani o gettato via. Esplorare l'universo narrativo di Pirandello attraverso i sapori, gli odori e i cibi che attraversano la sua opera è un modo insolito ma affascinante di indagare la dimensione esistenziale dei suoi personaggi e addentrarsi, con gusto, nel "giuoco" della vita.
Alla ricerca della madeleine. Le ricette di Marcel Proust
Luca Glebb Miroglio
Libro: Libro in brossura
editore: Il Leone Verde
anno edizione: 2020
pagine: 88
La memoria è essenziale per chi, come Marcel Proust, va alla ricerca del tempo perduto ma è pure fondamentale per chi va alla ricerca delle ricette del tempo che fu. Curiosando nelle cucine dei Guermantes, dei Verdurin, di Françoise e del Grand Hotel di Balbec questo volume ci conduce nel mondo della Belle Epoque proponendo i piatti del romanzo più sontuosi come la Salade Japonnaise, più tradizionali come il Boeufen gelée e più semplici come la Madeleine, quel dolcetto dal nome tanto grazioso che scatenò nella mente del romanziere francese il viaggio a ritroso nel tempo nel quale le papille gustative diventano l'organo che scatena i ricordi più deliziosi ma anche più terribili. Ecco una guida alla cucina della Recherche che farà gola agli ammiratori di Proust e stuzzicherà nuovi lettori, invitandoli ad assaporare uno dei più grandi romanzi europei.
Il banchetto del Gattopardo. A tavola con l'aristocrazia siciliana
Elena Carcano
Libro: Libro in brossura
editore: Il Leone Verde
anno edizione: 2020
pagine: 95
La raffinatezza quasi eccessiva che caratterizza gli ultimi bagliori della nobiltà siciliana è divenuta essa stessa un classico, grazie soprattutto al romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, che ha descritto meglio di chiunque altro gli individui, le consuetudini, gli scenari, i cibi di quell'aristocrazia feudale ormai in declino, nell'epoca dell'affermarsi della società moderna. Le ricette sontuose ed elaborate tratte dalle descrizioni del celebre Gattopardo, unite ad altre attinte alla vasta memorialistica dell'aristocrazia siciliana, diventano così un piccolo tributo a un mondo raffinato e decadente che non perderà mai il suo fascino, e che possiamo nostalgicamente rievocare portando in tavola un lussureggiante timballo.
Pippi Calzelunghe, piccola grande cuoca. Comfort food in salsa svedese
Elisabetta Tiveron
Libro: Libro in brossura
editore: Il Leone Verde
anno edizione: 2020
pagine: 112
Chi, anche soltanto per una volta, non ha desiderato di essere seduto accanto a Tommy e Annika sul cassone della legna, davanti al fuoco scoppiettante, a guardare Pippi che ritaglia biscotti (almeno cinquecento!) o prepara frittelle di mele? Pippi Calzelunghe è una cuoca giocosa e gioiosa, vulcanica, esperta (nonostante le apparenze e la sua tenera età), che reputa il cibo un nutrimento non solo per il corpo ma anche (a volte soprattutto) per l'anima, e tiene in enorme considerazione i momenti di convivialità. Seguendo Pippi nelle sue avventure quotidiane, scopriamo una cucina, quella della Svezia meridionale, robusta, rustica e assolutamente deliziosa: tutta da provare.
A convito con Dante. La cucina della Divina Commedia
Rosa Elisa Giangoia
Libro: Libro in brossura
editore: Il Leone Verde
anno edizione: 2020
pagine: 88
La Divina Commedia è un'opera grandiosa, dalle molteplici sfaccettature, in cui anche gli aspetti gastronomici trovano una loro collocazione e un loro rilievo. Leggere la Commedia seguendo questo insolito percorso culinario si rivela allora una grande opportunità, perché oltre a consentire più sottili risvolti interpretativi dell'opera, apre spiragli sulla vita quotidiana dell'autore, che talvolta, anche solo con un semplice accenno linguistico, un paragone o qualche altro debole indizio, ci regala inaspettate possibilità di gettare un'occhiata sul modo di vivere suo e del suo tempo.
Il mio apprendistato in cucina. Le ricette di Colette
Graziella Martina
Libro: Libro in brossura
editore: Il Leone Verde
anno edizione: 2009
pagine: 140
Il cibo occupa un posto importante nell'opera di Colette, nata Gabrielle Sidonie, diventata madame Willy, poi baronessa di Juvenel des Ursins, e infine semplicemente Colette. Gli alimenti, il modo di cucinarli, il piacere provato nel gustarli sono una fonte d'ispirazione importante nella scrittura di questa donna gaudente e golosa, che ha saputo elevare la propria ghiottoneria trasformandola in una componente essenziale del suo genio creativo. Danzatrice, attrice di mimo, giornalista, oltre che scrittrice, Colette è una donna ambigua dalla personalità ricca e controversa, dotata di un'energia infaticabile, il cui merito lei attribuisce al cioccolato, consumato in grande quantità e considerato "un filtro che abolisce gli anni". Appassionata della natura e degli animali, lo è ancora di più della buona tavola e il suo potere verbale nel comunicare gli aromi e i piaceri del cibo, insieme a quello di risvegliare l'immaginario dei sensi del lettore, sono fuori del comune. Mettendoci a tavola con lei scopriamo i piatti dell'infanzia, come il dolce di Natale, capolavoro di Sido, il gateau cornu, la ciambella tradizionale della sua regione, e le ricche pietanze degli interminabili pranzi di nozze di campagna, da lei divorate fino a crollare esausta sul tavolo. Conosciamo i piatti ingegnosi del tempo di guerra, cucinati con i pochi ingredienti a disposizione, quelli portati con sé nei pic-nic vicino a Saint-Tropez e quelli, raffinati, del famoso ristorante del Palais Royal, dove Colette andava a mangiare la lepre alla royale e la torta di allodole. E, seguendo il suo insegnamento e i suoi suggerimenti, noi arriveremo a trasformare, per usare il titolo di uno dei suoi libri, le nostre prigioni quotidiane in piccoli paradisi.