Il Nuovo Melangolo: Filosofia della formazione
Filosofia dell'educazione (im Grundiss)
Anna Kaiser
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2013
pagine: 180
"Filosofia dell'educazione (im Grundriss)" è un testo che prende parte all'attuale ampio dibattito sulle scienze che studiano l'educabilità dell'uomo e il prendere forma della sua umanità; esso riguarda una delle scienze dell'educazione più antiche, sviluppatasi dall'incontro dei saperi pedagogici con quelli filosofici. Trascelti alcuni punti di riferimento quali M. Heidegger, A. Banfi, N. Hartmann e H.-G. Gadamer, il volume si sviluppa affrontando temi fondamentali che riguardano la conoscenza scientifica e l'interpretazione, l'esistenza e l'essenza dell'uomo, il problema politico e quello etico. Accanto ad essi, trovano espressione teoretica fenomenologie dell'umano quali la Bildung, la ludicità o l'armonia; esse sono colte da un pensiero problematico incentrato sulla relazionalità educativa coinvolgente l'uomo di qualsiasi età.
L'ebreo don Milani
Paolo Levrero
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2013
pagine: 141
"Questo libro costituisce un punto di svolta nella storiografia milaniana. Per la prima volta, la vita di Lorenzo Milani viene reinterpretata attraverso la sua appartenenza ebraica: palese, dichiarata o celata che sia. Le origini familiari, la giovinezza, la conversione, il sacerdozio cattolico, l'impegno educativo e civile sono indagati attraverso la lente focale dell'ebraismo, su cui poggerà tutta l'esperienza cristiana di Don Lorenzo Milani. Con una prosa efficace, Paolo Levrero intreccia la biografia e la bibliografia (ma anche la critica) coinvolgendo il lettore in un viaggio che sembra percorrere a ritroso, tra immanenza e trascendenza, il cammino di un ebreo errante: da Barbiana a Gerusalemme. "(M. G.)
Il mito nazi
Jean-Luc Nancy, Philippe Lacoue-Labarthe
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2013
pagine: 60
Dalla fine del Terzo Reich a oggi il mito nazi ha continuato a persistere nella xenofobia, nel razzismo e nell'antisemitismo contemporanei. Questo mito - ossia "la potenza che riunisce le forze e le direzioni fondamentali di un individuo o di un popolo, la potenza di un'identità sotterranea, invisibile e non empirica" - permane come una minacciosa presenza sulla storia dell'Europa e nella formazione dell'uomo europeo. Il nazismo - scrivono Philippe Lacoue-Labarthe e Jean-Luc Nancy - "non è stato un mero incidente della storia", ma il tentativo riuscito e sempre presente di fare del "sangue" e della "terra" la giustificazione estetico-politica per la più distruttiva mitopoiesi antiumanistica dell'Occidente. Introduzione di Mario Gennari.
Prometeo s-catenato
Mario Gennari
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2012
pagine: 44
Come in certi quadri, tutto si confonde quando il testo assume un carattere teatrale. Ma interpretare il mondo quale "grande teatro" - dove nello spazio scenico si avvicendano le figure del tempo - costituisce già un rivolgimento cosmogonico. La trasparenza delle parole mantiene una disposizione epilogatrice se gli umori del mondo traducono le fantasmagorie del passato in un effabile attimo onniavvolgente. Questo non ritualizza il mito ma ne mette in scena lo spirito ascoso, lasciando che l'uomo vi ritorni a parlare: del mondo e dei suoi dèi volgari, di se stesso e della propria forma prometeica la cui azione s-catena la libertà del pensiero quando c'è un pensiero della libertà, posto oltre l'aura mitopoietica del suo luogo d'origine.
Sull'esser-bambino
Alfred Kolleritsch
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2009
pagine: 70
"Che cos'è un bambino? Alfred Kolleritsch non lo sa ma cerca le parole per dirlo. Ad occhi chiusi recita il suo testo sull'essere bambino. "Chiudete gli occhi nell'ascolto, bambini, lettori, e vedete vostro padre, che come fosse vostro figlio siede nell'angolo della sua stanza su un mucchio di cuscini e tiene i suoi discorsi. Che cos'è un bambino? Un essere di cui non hai il diritto di pensare nulla, devi solo cercare di parlarne con fervore, negli attimi di lucidità, di una lucidità perciò tanto più grande."
Heidegger e la pedagogia
Giancarla Sola
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2008
pagine: 197
A oltre trent'anni dalla morte di Heidegger, questo testo si prefigge di ritornare sul pensiero e l'opera di uno dei maggiori filosofi del Novecento, tenendone in considerazione anche la discussa (e discutibile) biografia. Nel setacciare le opere tedesche, il libro attraversa l'ampia e articolata speculazione heideggeriana, osservandola però attraverso la lente focale della pedagogia. Due le questioni fondamentali del volume: da un'interpretazione di Heidegger attraverso la sua pedagogia, emerge un altro Heidegger? Dalla reinterpretazione della pedagogia attraverso Heidegger, emerge un'altra pedagogia? Ponendo Heidegger di fronte alla pedagogia ma anche la pedagogia dinanzi a Heidegger, l'articolazione interna del libro costruisce una risposta affermativa a entrambe le domande.
Introduzione alla pedagogia clinica
Giancarla Sola
Libro
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2008
pagine: 130
Andavo a scuola nel Terzo Reich. Ricordi di scrittori tedeschi
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2008
pagine: 292
Com'era realmente l'epoca in cui ovunque sventolavano le bandiere con la croce uncinata e marciavano le SA "con passo tranquillo e sicuro"? Sugli avvenimenti storici siamo informati, le opere specialistiche non mancano. Di continuo ci vengono proposti documenti relativi al Terzo Reich, assieme a fatti e dati di ogni tipo. Che cosa accadde al livello in cui viene decisa la Storia, è più o meno noto. Ma come stavano le cose per l'altra parte, quella del livello più basso, quella da cui la storia viene subita? In che modo tutto ciò che accadde quaranta o cinquanta anni or sono si riflette sull'esistenza degli individui, specie di quelli che allora erano bambini e adolescenti? Come vedevano le cose? In questo libro è stato chiesto a un certo numero di scrittori tedeschi di metter per iscritto i ricordi relativi l loro periodo scolastico nel Terzo Reich. Nessuno di loro tenta di abbozzare un quadro dell'epoca, e neppure di una sua piccola parte, ma ciascuno, piuttosto, riferisce unicamente le sue esperienze personali. Ne sono nate altrettante autodescrizioni che danno forma insieme al quadro di un'epoca, e tale quadro può contribuire a rispondere all'interrogativo su quel che accadde allora e su come fu possibile che accadesse.
Pedagogia della storia
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2017
pagine: 232
Rispondere alle domande "cosa insegna la storia?" e "che cosa si deve imparare dalla storia?" rientra nei compiti della pedagogia della storia. Essa aiuta a ripensare la storia per il profilo pedagogico che sottende o riverbera. Conferire ordine al passato, facendolo però nei termini di una pedagogia umanistica, diventa il primo passaggio nel cammino verso la formazione di una coscienza della storia. La storia porta con sé un carico possente di fatti e cause, di atti ed effetti dei quali la storiografia cerca di dipanare gli ordini di senso più evidenti o anche meno palesi. La storia ci consegna dunque, se sappiamo correttamente interpretarla, le eredità del passato da cui possiamo trarre, se ne abbiamo la volontà, gli utili insegnamenti. La storia, però, non si ripete mai. Come il tempo, non è affatto ciclica. Muta e ci muta. Cambia direzione e ci costringe a inseguirne i significati spesso lasciandoci sorpresi dalla piega degli eventi. Così è la storia e con lei l'uomo che la fa. Agli esseri umani l'ufficio ermeneutico di interpretarne i generatori culturali e gli ordini di senso, affinché una pedagogia della storia aiuti a vivere il presente in vista del futuro, secondo la conoscenza e la coscienza del passato. Il testo curato da Paolo Levrero - con saggi di Miario Gennari, Paolo Levrero, Giancarla Sola e Edoardo Valter Tizzi - compie una ricognizione così articolata: 1. Pedagogia della storia e storia della pedagogia (P. Levrero) - 2. Sull'originarietà delle storte (G. Sola) - 3. Filologie della storia e Bildungsgeschicbte (G. Sola) - 4. Per una civitas humanitatis (E.V. Tizzi) -5.1 generatori culturali della storia (M. Gennari, G. Sola) - 6. Pedagogia della storia e geopolitica europea (M. Gennari).
Bildung e umanesimo
Hans Georg Gadamer
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2012
pagine: 240
A dieci anni dalla morte del filosofo tedesco Hans-Georg Gadamer - nato a Marburgo nel 1900 e deceduto a Heidelberg nel 2002 -, il volume raccoglie sette saggi, inediti in Italia, del padre dell'ermeneutica contemporanea il cui centro focale è costituito dal tema dell'umanesimo, pensato nei suoi rapporti con la questione della Bildung: la formazione umana dell'uomo. Nel ricuperare il significato autentico e il valore profondo del termine umanesimo, l'autore muove costanti riferimenti all'educazione, alla scuola, all'istruzione, all'università, alle professioni, all'arte e alla scienza, facendo così emergere una visione del mondo e una cultura dell'umano che hanno le proprie radici nella formazione umanistica dell'uomo. Esplorando tanto le possibilità ideali quanto le potenzialità pratiche di una umanizzazione dell'uomo, Gadamer delinea le linee costitutive di un implicito progetto culturale dove la fertilità degli umanesimi della storia sostanzia la realtà di un futuro che coinvolge già il presente. Il saggio introduttivo di Giancarla Sola, curatrice del volume, pone in rilievo l'importanza filosofica e pedagogica della riflessione gadameriana intorno all'essenza dell'umanesimo, nonché al significato storico e alla portata ermeneutica del concetto di Bildung.
Le tre pedagogie di Rousseau. Per la riconquista dell'uomo-di-natura
Franco Cambi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2011
pagine: 203
Rousseau è stato e continua ad essere il pedagogista-chiave del Moderno. Da cui prendono corpo un fascio di innovazioni educative di lunga e lunghissima durata. Anche se la presenza pedagogica di Rousseau è stata connessa soprattutto all'Emilio: opera fondamentale ma da rileggere meglio in tutto il pensiero del ginevrino. Riletto in questa ottica globale Rousseau si fa maestro di tre pedagogie, tutte coordinate al nucleo centrale del suo "sistema": il malheur, inteso sia come male sia come condizione alienata dell'uomo. Per oltrepassare questa condizione bisogna riattivare '"uomo di natura" e vi sono, appunto, tre vie (e tutte pedagogiche) per farcelo oggi riconquistare. Il volume ripercorre il pensiero rousseauiano in questa ottica globale, discutendone la struttura (sempre) pedagogica e i compiti (diversi e alternativi) educativi.
Il bambino e la sua arte. Novantanove tesi
Cesare Ghezzi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2010
pagine: 130
Questo libro postumo di Cesare Ghezzi raccoglie i risultati della sua esperienza di maestro nella scuola elementare italiana, unendo le "Novantanove tesi" dedicate al bambino e alla sua arte con alcuni dei bellissimi (capo)lavori che, nel corso dei decenni, i suoi alunni hanno realizzato. Non si tratta soltanto di una delle più interessanti e importanti esperienze didattiche avvenute in Europa durante il secondo Novecento nel campo dell'educazione estetica e artistica, visiva e iconica, ma anche della costruzione - durata un quarantennio - dell'itinerario pedagogico al cui centro Ghezzi aveva posto la formazione e l'educazione del pensiero nell'infanzia.