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Il Nuovo Melangolo: Opuscula

Solo un io ci può salvare

Diego Fusaro

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2022

pagine: 180

Il volume presenta un'analisi storico-filosofica della Prima introduzione alla dottrina della scienza di Johann Gottlieb Fichte tesa a esplorarne estesamente i principali plessi teorici, a problematizzarne alcuni passaggi argomentativi e, non da ultimo, a prospettarne una precisa collocazione in quel percorso niente affatto lineare né esente da ridefinizioni e rimodellamenti che è il cammino filosofico fichtiano. Emerge una filosofia permanentemente concepita in vista di un obiettivo pratico e che troverebbe così la propria verità nella cosiddetta "filosofia applicata" ossia in quella che, tradizionalmente, è stata presentata come secondaria e di minore interesse rispetto alle esposizioni "scientifiche" della dottrina della scienza. Il compito del filosofo, ma poi anche, per estensione, dell'uomo comune che sappia innalzarsi all'orizzonte di senso schiuso dalla dottrina della scienza, coincide con la difficile opera della conformazione dell'esistente ai princìpi della razionalità, in altre parole: "l'io deve essere assolutamente autonomo, tutto deve essere dipendente da esso". Una lezione di libertà radicale quanto mai attuale oggi.
18,50 17,58

L'eredità creativa. Preghiera e testimonianza tra cristianesimo e psicoanalisi

L'eredità creativa. Preghiera e testimonianza tra cristianesimo e psicoanalisi

Nicolò Terminio

Libro: Libro in brossura

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2022

pagine: 117

«La tesi sovversiva di Terminio è che grazie alla psicoanalisi possiamo imparare a pregare in un modo nuovo. Non si tratta in questa nuova forma della preghiera di invocare un Altro magico e protettore, ma, innanzitutto, di "affidarsi al silenzio". In fondo a chi ci rivolgiamo quando preghiamo, si chiede, senza sconti, Terminio, se come psicoanalisti crediamo nell'inesistenza dell'Altro? Nella preghiera il primo passo non è quello — diversamente da quello che pensava Freud — di consolidare l'Altro della fede come prolungamento dell'imago paterna idealizzata, ma di operare il suo radicale svuotamento; "anziché riempire la mancanza dell'Altro si tratta di acconsentire che l'Altro faccia emergere la nostra mancanza". Il capovolgimento è risoluto: non si prega per essere perdonati o amati dall'onnipotenza dell'Altro, ma si prega, se si vuole pregare, per incontrare la nostra mancanza, per scorgere come questa mancanza possa trasfigurarsi in un atto di donazione verso l'Altro. E questa la sovversione profonda che sconcerta il paradigma freudiano: non si prega affinché l'Altro esaudisca le nostre richieste, ma per amare l'Altro». (Massimo Recalcati)
18,00

Lo stato futuro

Pavel Aleksandrovic Florenskij

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2022

pagine: 124

Uomo dall'erudizione multiforme, versato nei più diversi campi del sapere e delle arti, Pavel Florenskij (nato a Evlach nel 1882, deceduto a Lodejnoe Pole - Leningrado nel 1937) è oggi ricordato anzitutto per la sua speculazione teologica, in quanto autore di La colonna e il fondamento della verità, e per i suoi scritti di estetica, tra cui spicca L'iconostasi. Florenskij, che pur nelle tempestose vicissitudini rivoluzionarie e poi sotto il regime sovietico mai aveva voluto rinunciare al sacerdozio né tantomeno interrompere gli studi scientifici e umanistici, mantenne sempre un dignitoso riserbo intorno alle questioni politiche. Sarà però la politica a irrompere nella vita del pensatore russo, deportato nel lager "Solovetskij" e fucilato a Lodejnoe Pole. Proprio e soltanto allora, costretto all'isolamento, Florenskij rompe il suo silenzio politico e stende un testo intitolato Una presumibile struttura statale nel futuro. Il manoscritto, requisito e danneggiato dal KGB, sarà edito in Russia solo nel 1991. Si tratta di un lavoro rapido e intenso, capace di far convergere tematiche etiche, estetiche, economiche, culturali e pedagogiche verso il polo attrattivo di un possibile Stato futuro. Illuminante pare il confronto con un ulteriore testo florenskijano, Sull'obiettivo e sul significato del progresso, anch'esso finora inedito in Italia e qui accluso. A orientare il lettore, approntando insieme un apparato esegetico e una esauriente critica politico-filosofica, provvedono in primo luogo l'Introduzione e il Glossario della curatrice, Kristina Mamayusupova, quindi il Saggio parallelo a firma di Edoardo Valter Tizzi e Claudio Borello, infine la Postfazione di Francesco Simoncini.
18,00 17,10

Preghiera di donne

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2021

pagine: 178

Voci di donne hanno scandito il corso del Novecento e fino ai giorni nostri con l'autorevolezza di chi ha guardato a fondo in se stesso. Voci altresì consapevoli della crisi irreversibile della modernità e dell'urgenza di indagare le vie necessarie a una profonda rigenerazione delle espressioni del pensiero e della vita sociale. Di qui la tonalità spirituale che le accomuna e che nella figura della preghiera trova, in senso contrario al sentire dell'epoca, l'approdo in cui conciliare caducità e infinità, perdita e pienezza. Al centro della scena il lettore troverà qui le tre figure che più lucidamente si sono confrontate col cuore di tenebra del Novecento: Hillesum, Stein, Weil, misurate sulla loro aspirazione a una comprensione esistenziale del mistero di Dio. Prima e dopo questo spartiacque, il confronto sarà con la problematica ricerca intellettuale e poetica di Catherine Pozzi, di Cristina Campo e di Chandra Livia Candiani, con la teologia mistica di Adrienne von Speyr, infine con l'ispirazione religiosa che sostiene l'arte di Serena Nono, le cui opere illustrano il volume.
18,00 17,10

Il canto della luce. Scritti sull'arte

Paolo Repetto

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2021

pagine: 438

In un'epoca come la nostra, dominata da immagini molteplici e veloci, in cui prima la telecrazia poi internet hanno reso il mondo eccessivamente spettacolare e superficiale, tutto incentrato su un tragicomico "esibizionismo isterico", può avere ancora senso la discreta e intima attività della poesia e dunque della letteratura e della critica? Questa raccolta di scritti sull'arte, ora brevi ora lunghi, che partendo dagli antichi Egizi arriva fino alla nostra più viva contemporaneità, vuole riscoprire le origini, i modelli universali, gli archetipi di quelle immagini. Festina lente, "affrettati lentamente". Così da Antonello da Messina a Giulio Paolini, da Luca della Robbia a Pier Paolo Calzolari, da Veermer ad Anselmo, da Fiissli a Monet, da Turner a Munch, da Millet a Morandi a de Staèl, e molti altri, l'Autore ha voluto ricomporre le forme e le luci di una ritualità: quella sacra attenzione, oggi apparentemente perduta.
30,00 28,50

Vittime al bivio. Tra risentimenti e bisogno di riparazione

Vittime al bivio. Tra risentimenti e bisogno di riparazione

Marco Bouchard

Libro: Libro in brossura

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2021

pagine: 120

La vittima è una figura epocale e centrale della modernità a tal punto che si può parlare di "protagonismo vittimario" come categoria per leggere la cifra sociale e politica del nostro tempo. È tempo di provare a ricercare le cause del fenomeno e provare a operare una critica di questo paradigma. Il libro di Marco Bouchard ricostruisce in tutta la sua ambivalenza l'ascesa vittimaria. Da un lato ricostruisce le ragioni che hanno portato la vittima ad uscire dal dark age nel quale era stata accantonata per secoli; dall'altro, indica una possibile via d'uscita dai rischi insiti nella prospettiva vittimaria attraverso il riconoscimento delle vittime reali e il governo dell'ambivalenza e delle dinamiche sostitutive che la vittima porta con sé, verso una possibile transizione dal trauma al thauma.
16,00

Altitudo. Perché l'essere umano desidera elevarsi?

Riccardo Panattoni

Libro: Libro in brossura

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2019

pagine: 142

«L'ascesa comporta una particolare forma di staticità, perché avviene comunque attraverso il mantenimento in sé del proprio punto di partenza, della base da cui il movimento si è innalzato. Il salire in verticale può indicare allora, più che un elevarsi, un approfondimento di sé rispetto all'inizialità del proprio gesto. Nell'anelito verso l'altezza, nell'andare oltre se stessi, più che la paura della propria caduta, dovrebbe permanere in atto la trepidazione verso una profondità al di sotto di sé. Il concetto di altitudo infatti implica il riferimento sia all'altezza che alla profondità, il che spiegherebbe perché nella costante comparazione tra base e vertice si mantenga in atto qualcosa che potremmo indicare come un momento drammatico ».
15,00 14,25

Machiavelli. Becoming and virtue

Machiavelli. Becoming and virtue

Paolo Vincieri

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2019

pagine: 215

Venuta meno l'idea che migliori rapporti di produzione avrebbero tolto agli uomini il fattore determinante della discordia, si sono affermate nuove e varie posizioni metafisiche. Anziché riportare all'attenzione la precarietà del contesto naturale e di conseguenza storico, in cui gli uomini da sempre si trovano a vivere (anche quella di Machiavelli e non solo quella di Hobbes, per questo verso, è una metafisica!), quindi il nesso tra la ragione e le passioni, con tutto il rilievo dovuto alla epithumia, alla pleonexia e alla ciclicità delle forme di governo, con la tirannia che si rinnova, in tali paradigmi interpretativi si va sostenendo che tutti i guai della nostra specie sarebbero derivati da ciò che avvenne, in un tempo storico databile, nella rivisitata "santa casa della logica".
18,00

Il segreto di Abramo. Una lettura mistica di «Timore e tremore»

Il segreto di Abramo. Una lettura mistica di «Timore e tremore»

Isabella Adinolfi

Libro: Libro in brossura

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2018

pagine: 200

Nei cupi anni '30 dell'Ottocento il vecchio mondo è ormai tramontato, ma il nuovo ha ambizioni modeste e tratti filistei. È ancora possibile, allora, che si dia grandezza nel secolo? È possibile vivervi felicemente? Agli occhi di Kierkegaard un'onesta ricerca filosofica non può che condurre a una saggezza amara, in cui la dignità intellettuale ed etica dei singoli è conservata al prezzo della rinuncia a ogni umana pienezza. Ma è la rassegnazione l'unica forma possibile di vita autentica? E qui che Kierkegaard introduce la figura, apparentemente tradizionale, del "cavaliere della fede", che non è il monaco ritirato dal mondo, eroe della cristianità medievale, ma Abramo, il padre dei credenti, che vive a suo agio nel mondo, colmo di benedizioni. Una figura problematica, tuttavia, chiara e nascosta a un tempo. Qual è infatti il segreto della sua fede? Quali i paradossi che implica, una vera sfida per la ragione, che non riesce a venirne a capo? Quali le prove che ha dovuto sopportare? Può, infine, essere proprio la fede di Abramo la sola possibilità di pienezza di vita per l'uomo moderno? Sono queste le domande intorno alle quali ruota Timore e tremore, un testo unico nella produzione letteraria del filosofo danese, il suo capolavoro.
16,00

L'ultimo eroe. Filottete, straordinarie fortune di un arciere greco

L'ultimo eroe. Filottete, straordinarie fortune di un arciere greco

Federica Boero, Margherita Rubino

Libro: Libro in brossura

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2018

pagine: 180

Sulla scena greca, nel 409 a.C., il Filottete di Sofocle soffre e agisce come l’ultimo, estremo eroe tragico. Ancora pochi anni e il ciclo creativo della tragedia antica si arresterà. L’eroe tragico isolato e possente, il cui carisma condiziona e determina tanto gli altri personaggi quanto il contesto generale e che suscita identificazione emotiva in lettori e spettatori, di qui in avanti non esisterà più. Sarà altro, sarà l’eroe che via via richiedono i tempi. L’arciere Filottete, abbandonato dai compagni sulla rotta per Troia su un’isola deserta perché malato, ripugnante e inavvicinabile, domina interamente l’azione, benché menomato nel corpo e umiliato nell’anima. Prima figurazione letteraria dell’esperienza disumana di chi deve vivere solo su un’isola, egli non comunica, non tratta, non cede se non, alla fine, a un dio. Protagonista di quella che Alfieri definì “la più bella tragedia greca”, ha ispirato per tre secoli scrittori, poeti, musicisti.
16,00

Introduzione a Sgalambro

Antonio Carulli

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2017

pagine: 211

"Nella forma apparentemente piana di una biografia intellettuale, in quella che si presenta come la prima monografia esaustiva su Manlio Sgalambro a tre anni dalla morte, l'autore ne svela le origini e gli inizi del cammino di pensiero, ricostruisce il paesaggio filosofico nel quale si compì la sua formazione, ne illustra e discute le vette speculative toccate nelle opere maggiori come 'La morte del sole' e il 'Trattato dell'empietà', ne segue gli sviluppi attraverso una paziente collazione degli articoli di giornale e rivista fino agli esiti degli ultimi libri filosofici e poetici, delineando in modo chiaro e distinto le posizioni del pensatore siciliano sul Vero, il Bene e il Bello, vale a dire negli ambiti della metafisica, dell'etica e della politica, dell'estetica. Quello che ne risulta è un vibrante 'esercizio di ammirazione' che non si sottrae al compito di segnalare le debolezze e i limiti del filosofo che rovesciò uno dopo l'altro con indiavolata lucidità alcuni tra i principali fondamenti inconcussi del pensiero occidentale." (Piercarlo Necchi)
16,00 15,20

Metafisica delle mestruazioni

Antonio Carulli

Libro: Copertina morbida

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2017

pagine: 100

Le mestruazioni rompono l'incanto, c'è poco da fare. Non più che in un horror movie come Carne. Lo sguardo di Satana di Brian De Palma poteva darsi un abbozzo di spiegazione della mestruazione, questo sangue rimosso dalla civiltà. Basta accennarvi perché cada un silenzio imbarazzato, un fastidio malcelato o l'invito maldestro e frettoloso a cambiare discorso. Che sia così, questo film ce lo conferma, sollevandoci da ogni dubbio, attribuendo il mestruo al diavolo più che a Dio. Epperò tutto ciò non è sufficiente: il film, pur con accenni all'altrove di questa storia, continua a muoversi nel perimetro per cui il mestruo è competenza del medico più che del filosofo. Questo libro aiuterà a riflettere sul fatto che tra le crura non vi sia solo l'universo nella sua indecenza primigenia, squadernato da Courbet, ma l'estinzione del mondo, il mistero della sua origine e della sua fine in uno.
13,00 12,35

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