Il Saggiatore: La cultura
Misteri e magia nella filosofia antica. Empedocle e la tradizione pitagorica
Peter Kingsley
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2007
pagine: 411
Nato ad Agrigento nel V secolo a.C., Empedocle ebbe un ruolo cruciale nello sviluppo della cultura occidentale. Questo è il primo studio basato su documenti di recente scoperta interamente dedicato alla sua figura. Con uno scrupoloso approccio filologico, l'autore colloca i frammenti dei poemi di Empedocle nel loro contesto originario, scardinando l'interpretazione razionalista che, dall'Illuminismo in poi, ne ha determinato il fraintendimento. Tali scritti non costituiscono infatti un'espressione grezza e arcaica del pensiero razionale, ma sono pervasi da una forte componente mistica. Per Empedocle la filosofia era un autentico stile di vita, un percorso individuale che mirava all'emersione della propria parte divina. Prove alla mano, parte del libro traccia inoltre una secolare linea di continuità tra i primi pitagorici, l'Egitto meridionale e il mondo islamico.
La mafia imprenditrice. Dalla Calabria al centro dell'inferno
Pino Arlacchi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2007
pagine: 318
Fino alla Seconda guerra mondiale, il fenomeno mafioso ha avuto una connotazione precisa: gli uomini d'onore appartenevano a ceti subalterni e conducevano una vita sobria e poco appariscente. A partire dagli anni sessanta e settanta, la nuova imprenditoria mafiosa afferma e consolida il proprio potere all'interno della vita economica, politica e sociale di interi settori produttivi su scala nazionale e internazionale, scoraggiando la concorrenza con metodi brutali, evadendo il sistema previdenziale e violando i diritti dei lavoratori. Onore e ricchezza divengono sinonimi, e lo stile di vita del mafioso cambia: compaiono vistosi simboli di agiatezza e potere, un buon livello di istruzione, frequentazioni altolocate, un'accresciuta autonomia all'interno della politica e una certa dimestichezza con i media. In Italia l'imprenditorialità mafiosa si è rivelata una delle più gravi minacce alla democrazia e allo sviluppo. Il suo "spirito animale" violento e predatorio ha avuto e continua ad avere effetti devastanti sulla società e sulle istituzioni.
Il nuovo libro della comunicazione. Che cosa significa comunicare: idee, tecnologie, strumenti, modelli
Ugo Volli
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2007
pagine: 314
Tutta la realtà umana e sociale appare oggi costruita sulla comunicazione. La politica, il mercato, l'intimità stessa delle persone si presentano come una rete sterminata e infinitamente complessa di messaggi, codici, atti linguistici che si incrociano, si sovrappongono, si determinano a vicenda. L'idea di comunicazione oscilla tra lo scambio di informazione e la seduzione, fra il dialogo e la manipolazione, tra un dominio assoluto del comunicatore e una libertà altrettanto assoluta del destinatario. La ricerca e la riflessione scientifica hanno prodotto un'imponente mole di studi specialistici e settoriali in guesto ambito: di qui l'esigenza di una comprensione unitaria e sistematica del fenomeno.
Menti morali. Le origini naturali del bene e del male
Marc D. Hauser
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2007
pagine: 505
L'attuale senso comune ritiene che si prendono decisioni morali in base a ciò che la società ritiene sia giusto o sbagliato. Questa prospettiva ha consolidato la convinzione che la psicologia morale delle persone sia determinata esclusivamente dall'esperienza e dall'educazione. La tesi di questo libro riconduce la morale alla teoria evolutiva di Charles Darwin: secondo Marc Hauser le regole morali avrebbero una radice profonda e inconscia, da lui definita "grammatica morale universale", sviluppatasi nel corso di milioni di anni, la cui individuazione è possibile grazie all'adozione dei parametri dei più moderni studi di linguistica (con particolare riferimento alla grammatica generativa di Noam Chomsky). Per supportare questa tesi l'autore cita fatti di cronaca, illustra i risultati di test empirici effettuati su oltre 250mila individui di 120 nazioni differenti e valuta la conoscenza morale nei casi di psicopatologie, individuando i momenti fondamentali della storia della filosofia morale.
La nostalgia del futuro. Scritti scelti 1948-1989
Luigi Nono
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2007
pagine: 345
Dotato di una ricca formazione culturale e affascinato dalla musica polifonica rinascimentale, per tutta la vita l'autore ha esplorato nuove forme tecniche ed espressive (approdando anche all'elettronica) in cerca del veicolo idoneo a suscitare una riflessione sul tema della guerra, dello sfruttamento, della tirannide. Di Nono rimangono memorabili i concerti degli anni sessanta eseguiti nelle fabbriche e nei circoli studenteschi. Viaggiò e lavorò molto all'estero: in Germania, Francia, Unione Sovietica, Spagna, Cuba e America Latina. Nel 1967 fu arrestato ed espulso dal Perù per ragioni politiche. Gli scritti eterogenei di questo volume ne rispecchiano la riflessione artistica e la sensibilità ai problemi sociali.
Il dettaglio. La pittura vista da vicino
Daniel Arasse
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2007
pagine: 412
Per la critica tradizionale, a partire dal Rinascimento l'opera pittorica è stata concepita per essere guardata a distanza. Dalla distanza "ragionevole" si vede, e si apprezza, compiutamente la bellezza e l'armonia dell'insieme. Arasse ha smontato il principio della distanza classica in pittura. Ha dimostrato che dentro l'ordine generale di ogni quadro, dentro l'insieme della composizione, s'annidano dettagli che sfuggono a quest'ordine, e che arrivano a sovvertirlo e ad annullarlo. Queste piccole parti del quadro vengono percepite soltanto se si guarda da vicino. Dalla distanza ravvicinata si colgono gli elementi "segreti" del quadro, quelli a cui il pittore ha affidato il suo messaggio, quelli che riservano le "vere" occasioni di godimento della pittura. Attraverso la visione ravvicinata di Arasse, molti capolavori a tutti noti, e da tutti ripetutamente visti, si scoprono come "inediti", visti per la prima volta. Improvvisamente, attraverso un dettaglio, spunta una nota ironica, o un'allusione erotica, in un dipinto d'argomento sacro. Oppure affiora l'intento di forte critica politica, o la testimonianza umana ed esistenziale, in un quadro apparentemente convenzionale, a destinazione "ufficiale". O, infine, mediante il trattamento del dettaglio, il pittore può rivelare le sue più autentiche scelte stilistiche, la sua "idea" dell'arte.
Madri cattive. Una riflessione su bioetica e gravidanza
Caterina Botti
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2007
pagine: 250
Medicalizzazione della gravidanza, imposizione del parto cesareo; donne incinte tossicodipendenti che, negli Stati Uniti, sono state sottoposte a provvedimenti legali; donne che in stato di morte cerebrale vengono mantenute in vita esclusivamente per portare a termine la gravidanza. A partire da questi casi eclatanti, il libro si interroga sul motivo del silenzio sulla gravidanza nel dibattito pubblico odierno, come pure in quello più specialistico (morale e bioetico), e sulle difficoltà di colmarlo con le categorie che la riflessione filosofica tradizionale fornisce. Sulla base di alcuni sviluppi del pensiero femminista, l'autrice propone una rivisitazione di categorie fondamentali come quelle di soggetto, autonomia e responsabilità. L'assunto del titolo è che comunemente siano considerate "buone madri" quelle che rinunciano a ogni loro prerogativa dedicandosi interamente alla crescita del figlio. Al contrario, la possibilità di riconoscersi come soggetti e agenti morali a pieno titolo anche durante la gravidanza è diritto imprescindibile di ogni donna.
Aut aut. Vol. 334: Compiti del traduttore
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2007
pagine: 199
"Questo fascicolo di "Aut aut" è un tentativo di affrontare la grande questione del tradurre e della traduzione da una prospettiva meno consueta e ovvia per una rivista di filosofia. Le pratiche del tradurre sono diversificate e diffuse, e tra queste pratiche, che possono cominciare su un banco di scuola o quando sentiamo un annuncio alla stazione di Bolzano, e la considerazione filosofica attorno al nodo della "possibilità" o "impossibilità" della traduzione di un testo saggistico o letterario, ci sono canali di comunicazione rari e non sempre battuti. Il tentativo è appunto quello di favorire questo transito (nei due sensi) declinando il "compito" del traduttore di benjaminana memoria, che è già una prima e importante mossa dalla speculazione verso la pratica, nei compiti del traduttore intesi come agenda ampia e plurale di problemi che agiscono su dimensioni diverse e che dovrebbero trovare nello sguardo filosofico non un imbuto ma un moltiplicatore, non un esito concettuale ma un operatore che ci riconduce alle pratiche specifiche, alla formazione dei punti ciechi, alla descrizione dei compromessi tra lingue, insomma alle "esperienze di traducibilità" contrapposte ai paradigmi di pensiero più o meno idealizzati." (dalla Premessa di Pier Aldo Rovatti)
Nostalgia dell'antico e fascino della macchina. La storia della Kunstkammer e il futuro della storia dell'arte
Horst Bredekamp
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2007
pagine: 128
Le "Kunstkammern" erano luoghi deputati a una particolare forma di collezionismo, che prevedeva la catalogazione con criteri enciclopedici di oggetti preziosi e curiosi delle arti, delle scienze e della tecnica raccolti in base al gusto personale del proprietario. Analizzando in modo originale questo aspetto della storia dell'arte, l'autore cita aneddoti, interpreta dipinti celebri, consulta filosofi o teorici dell'arte e fa luce sull'imprevista affinità tra sculture antiche e macchine. Al centro, l'idea dell'uomo come "secondo Dio" che, in quanto "creatore", aspira al superamento della barriera tra arte e tecnica, tra arte e natura.
Le pietre false di Marrakech. Appunti di storia naturale
Stephen Jay Gould
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2007
pagine: 476
Avviandosi verso la fine del millennio, ma anche verso la fine della propria esistenza, nei ventitré saggi raccolti in questo volume Stephen J. Gould fissa una precisa cornice di riferimento storica, oltre che teorica, in cui inserire le più "storiche" di tutte le scienze: la paleontologia, la geologia e la teoria dell'evoluzione che, come scriveva Darwin, non è altro che una grandiosa "visione della vita". Il libro si apre gouldianamente con tre sguardi singolari sui fossili: dai falsi venduti oggi ai turisti sprovveduti in Marocco, al mistero della "pietra vulva", ai clamorosi abbagli di Galileo e dei suoi confratelli lincei. Gould gioca come sempre sulla varietà dei toni, sul piacere di scoprire e provocare, sulla critica a ogni ottusità e pregiudizio, e questo lo porta a indagare nuove prospettive sul contributo dato all'evoluzione darwiniana dagli scienziati ottocenteschi. Gould spazia dalla critica al darwinismo sociale e ai pregiudizi di stampo razzista di cui fu intrisa ai suoi albori la genetica, all'avversione per la costruzione di armi sempre più efficienti, prendendo spunto dalla comparsa delle armi chimiche e biologiche durante la Grande Guerra, fino a una visita alla chiesa del Santo Sepolcro divisa tra le varie confessioni cristiane, che si contendono stizzosamente gli spazi dell'edificio sacro.
Stati falliti. Abuso di potere e assalto alla democrazia in America
Noam Chomsky
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2007
pagine: 347
Per giustificare la propria politica estera, gli Stati Uniti hanno ripetutamente rivendicato un presunto diritto di agire contro gli "stati falliti" del globo, senza rendersi conto di condividerne drammaticamente alcune caratteristiche. Gli stati falliti sono infatti i paesi incapaci o poco propensi a "proteggere i propri cittadini dalla violenza e dalla distruzione" e che si pongono "al di là del diritto nazionale e internazionale". Anche se mettono in pratica alcune funzioni della democrazia, soffrono di un "deficit democratico" che priva le istituzioni del loro potere sostanziale e che mette in serio pericolo i propri cittadini e il resto del mondo: proprio come l'America.
La parola ai barbari. Come i popoli conquistati hanno disegnato l'Europa romana
Peter S. Wells
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2007
pagine: 382
Dalla Gallia cisalpina a quella transalpina, dalla Germania alla Britannia, l'espansione romana verso Nord ingloba nell'impero territori abitati per secoli da popoli che gli autori greci e latini identificavano con il nome di "celti" e "germani". I conquistatori li chiamano "barbari" e, in pagine memorabili, Cesare e Tacito ne descrivono gli usi primitivi, lo stile di vita selvaggio, le elementari forme di organizzazione politica: popolazioni senza alcuna tradizione scritta, con una scarsa identità sociale, dedite ancora secondo la testimonianza di Cesare - al sacrificio umano. E per secoli la storia ci è stata consegnata in questi termini. Barbaro, quindi, è stato a lungo sinonimo di arretratezza e inciviltà, divenendo il nome comune con cui stigmatizzare l'altro ritenuto inferiore. Negli ultimi decenni studi e ricerche di carattere archeologico hanno profondamente modificato la percezione di queste popolazioni. All'interno di questa nuova prospettiva Peter S. Wells propone un'articolata ricostruzione delle civiltà dei più antichi abitatori dell'Europa e una storia alternativa dell'epoca romana. Il risultato è un viaggio nel tempo che dall'età del Ferro giunge fino al III secolo d.C.: resti di mura e templi, vasellame, gioielli, manufatti e monete provano l'esistenza di società evolute, che dopo la conquista entrano profondamente in contatto con la cultura dei "vincitori" e svolgono un ruolo importante nella trasformazione degli assetti della società romana.