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Laterza: Percorsi Laterza

Fare umanità. I drammi dell'antropo-poiesi

Francesco Remotti

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2013

pagine: 234

La specie umana non è l'unica specie culturale. E però la specie più culturale: l'uomo non solo produce cultura, ma è esso stesso un prodotto culturale. Questi sono i presupposti bio-antropologici della teoria dell'antropo-poiesi, cioè della fabbricazione sociale degli esseri umani. Dopo avere distinto un'antropo-poiesi che ci modella in ogni istante, con i gesti minuti della vita quotidiana, e una antropo-poiesi programmata e consapevole, Remotti si sofferma sulla grande varietà degli interventi estetici sul corpo, una ricerca quasi ossessiva della bellezza, persino in contrasto con la funzionalità fisiologica e anatomica dell'organismo umano. Anche in questo modo, l'autore intende sottolineare le implicazioni drammatiche dell'antropo-poiesi: se infatti gli esseri umani sono da un lato condannati a fare umanità, dall'altro i loro modelli sono nulla più che invenzioni culturali, dunque instabili, revocabili, discutibili. Non riconoscere questa precarietà, ovvero presumere di possedere le chiavi risolutive e permanenti dell'antropo-poiesi, ha generato il 'furor' antropo-poietico e con esso le maggiori tragedie.
22,00 20,90

Tra linguistica e filosofia del linguaggio. La lezione di Tullio De Mauro

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2013

pagine: 183

Questo libro è un invito al pensiero e al lavoro scientifico di Tullio De Mauro, fra i maggiori linguisti italiani, che ha spaziato nella sua lunga carriera da Saussure alla storia della filosofia del linguaggio, dalla semantica alla lessicografia, dalla sociolinguistica all'educazione linguistica, influenzando profondamente gli studi e formando decine di ricercatori, in Italia e in altri paesi. Il libro ripercorre le fasi principali dell'esperienza intellettuale di De Mauro e propone riletture di alcune sue opere fondamentali: la Storia linguistica dell'Italia unita, introduzione alla semantica, gli studi di semantica teorica e storica, le ricerche sulla comprensione. Si impegnano in questo rinnovato confronto sia studiosi affermati, a vario titolo legati scientificamente a De Mauro, sia giovani allievi, che provano a utilizzarne la lezione in rapporto a temi di ricerca oggi in via di sviluppo (l'espressione delle emozioni nel linguaggio, le lingue segnate dei sordi, i lavori indologici di Saussure). Il lettore ha così gli strumenti non solo per conoscere una delle personalità scientifiche ed educative più ricche della nostra storia recente, ma per introdursi ai temi di maggiore attualità al crocevia fra linguistica teorica, storia della lingua italiana, filosofia del linguaggio, linguistica educativa.
22,00 20,90

Dalla patria allo Stato. Bertrando Spaventa, una biografia intellettuale

Fernanda Gallo

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2013

pagine: 159

"Raccomando caldamente questo saggio di Fernanda Gallo ai molti adepti della recente scuola di pensiero che ha annunciato, novello Verbo, che il Risorgimento italiano non è stato esperienza di emancipazione ma anticipazione del fascismo. Altro che antesignano del fascismo! Il pensiero politico del Risorgimento, in particolare quello di Spaventa, ha anticipato, attraverso un'affascinante rilettura del Rinascimento, l'idea della 'religione della libertà' che ha ispirato e guidato gli oppositori più intransigenti del fascismo. Nel caso di Bertrando Spaventa, la filosofia nasceva dai bisogni e dagli scopi della vita e diventava forza operante nella città dell'uomo. Per questo Fernanda Gallo non si è fermata all'analisi del pensiero morale e politico, ma ha narrato anche la vita dell'uomo nel suo tempo, il sodalizio commovente con il fratello Silvio, l'ambiente napoletano prima e quello torinese poi e cosi ci ha dato la possibilità di cogliere quella che è stata la sostanza morale del Risorgimento, oggi deturpata o dimenticata perché troppo nobile." (Dalla Prefazione di Maurizio Viroli)
18,00 17,10

Storia della rivoluzione del 1848

Daniel Stern

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2013

pagine: LXXXVI-802

Marie Catherine Sophie de Flavigny, contessa d'Agoult, in arte Daniel Stern. Nella metà dell'Ottocento è lei che anima a Parigi un salotto letterario e politico frequentato dai maggiori intellettuali del tempo. Dopo la separazione dal marito, il conte d'Agoult, sarà scrittrice prolifica e gran viaggiatrice in compagnia del compositore Franz Liszt; da lui avrà tre figli e la seconda, Cosima, futura moglie di Richard Wagner, sarà ideatrice del famoso teatro di Bayreuth. Da testimone privilegiata, Marie racconta in prima persona le giornate rivoluzionarie del 1848 che infiammarono Parigi e avranno ripercussioni in molti paesi d'Europa. Le sue pagine sono un documento storico di grande valore, scritto nel clamore di una rivoluzione che dapprima sembrò non violenta e simbolicamente efficace, ma presto si trasformò in altro. Vi si trovano i momenti salienti della ribellione, con al centro i loro protagonisti: Luigi Bonaparte, Buchez, Thiers, Lamartine, Girardin, ma anche gli uomini e le donne del popolo di Parigi e di tutte le altre nazioni coinvolte, tra cui l'Italia dove spicca la figura di Mazzini, amico e corrispondente dell'autrice. Si va dai giorni lenti e rigidi della formazione dell'opposizione al governo, pieni di discussioni politiche e di 'banchetti', a quelli impegnati e veloci delle barricate, sino all'inevitabile spargimento di sangue. L'autrice entra nella discussione pubblica sull'economia e sulla politica, cita i giornali e la stampa dell'epoca...
48,00 45,60

Associazionismo ed emigrazione. Storia delle colonie libere e degli italiani in Svizzera

Toni Ricciardi

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2013

pagine: 306

Le miniere di carbone in Belgio, le industrie in Germania, gli ultimi viaggi transoceanici nell'America Latina o verso l'Australia: sono queste le immagini che vengono subito in mente pensando agli italiani all'estero. Al contrario, la Svizzera, che dal secondo dopoguerra e fino alla metà degli anni Settanta del secolo scorso ha accolto da sola quasi il cinquanta per cento del flusso migratorio italiano, per lungo tempo è stata sottovalutata e quasi dimenticata dalla storiografia nazionale, nonostante abbia attirato milioni di italiani, prevalentemente del Nord-Nordest e poi, a partire dagli anni Sessanta, del Sud. Come poco conosciuta è anche la storia della tragedia di Mattinarle, la Marcinelle dimenticata. È proprio in Svizzera che viene fondata nel 1943 la Federazione delle Colonie Libere Italiane in Svizzera (FCLIS), un'eccezione senza precedenti nella storia dell'associazionismo italiano in emigrazione, nata dall'esigenza di assicurare una rappresentanza unitaria di tutti gli italiani e degli esuli del fascismo. Toni Ricciardi racconta la presenza italiana in Svizzera a partire dal secondo dopoguerra e durante tutta la fase della Guerra fredda. Una presenza che sarà caratterizzata da stagionalità e precarietà, oltre che da un alto tasso di clandestinità, la pagina più buia e poco conosciuta dell'immenso mosaico dell'emigrazione italiana, con protagonisti migliaia di bambini.
20,00 19,00

Il medico delle mummie. Vita e avventure di Augustus Bozzi Granville

Giorgio Cosmacini, Paola Cosmacini

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2013

pagine: 207

"Il protagonista di questo libro esibisce una carta d'identità con generalità che mutano nel tempo. Infatti, il nome e il cognome registrati all'anagrafe nel 1783 sono quelli di Augusto Bozzi, milanese; però, già da giovane, egli manifesta la propria anglofilia appropriandosi di una lontana ascendenza parentale inglese che gli permette di raddoppiare il cognome: Bozzi Granville. Da adulto, poi, l'inserimento compiaciuto nella high society della Londra georgiana e la graditissima nomina a membro della Royal Society fanno sì che nel registro di quest'ultima il cognome italiano venga accorpato al nome proprio latinizzato, mentre il cognome inglese resta unico come si conviene a un personaggio completamente anglicizzato: Augustus Bozzi Granville. È lui il "medico delle mummie", il primo a sottoporle ad autopsia, e le sue tante imprese sono proprie di un ingegno multiforme e di una personalità versatile, a volte contraddittoria, la cui microstoria si inscrive coerentemente nella macrostoria d'Europa nel periodo a cavallo dei due secoli - XVIII e XIX". Giorgio e Paola Cosmacini raccontano la storia di questo bizzarro personaggio e della sua "egittomania", sostenuta dall'essere ginecologo e anatomista chirurgo, ma anche del suo essere diventato un paleopatologo ante litteram oltre ad essere solerte curante dei colerosi londinesi, medico di famiglia dei Bonaparte, medico termale ai bagni di Baviera, igienista militante.
19,00 18,05

Pensare il Novecento. Fatti, problemi e idee di un secolo denso di suggestioni storiche

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2013

pagine: 436

Fatti, problemi e idee sono le parole chiave del volume, attorno alle quali si snoda il percorso di analisi e approfondimento dei crocevia che hanno segnato il ventesimo secolo: un progetto per recuperare la memoria storiografica attraverso le ricerche più aggiornate e comprendere le radici storico-culturali da cui gli eventi sono scaturiti. La prima parte del testo pone l'attenzione su alcune pagine significative della storia nazionale e offre spunti di riflessione sulla storia di genere, sulle vicende della grande emigrazione, sui modelli di sviluppo industriale e sulle trasformazioni della società italiana negli anni Settanta del Novecento. La seconda parte, invece, legge in chiave problematica le interpretazioni sul fascismo, il tema dell'antisemitismo, il concetto di totalitarismo e il lungo corso della legislazione speciale per il Mezzogiorno. La terza parte, infine, tratta il delicato aspetto delle idee: dalle nuove ricerche in tema di pacifismo democratico in età liberale, l'itinerario si snoda attraverso il dibattito su unità e federalismo nella storia d'Italia, sui percorsi del linguaggio simbolico e iconico-artistico negli anni della formazione dell'unità nazionale, sul socialismo riformista novecentesco e sulle scelte politiche e dottrinarie del mondo cattolico negli anni Sessanta.
28,00 26,60

Scienziati, patrioti, presidenti. L'Accademia Nazionale dei Lincei (1874-1926)

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2012

pagine: 197

Il volume riannoda - attraverso alcune parole chiave (scienza, patria, cosmopolitismo, guerra, dittatura e ricostruzione) - i fili della storia dell'Accademia dei Lincei dagli anni immediatamente successivi all'ingresso delle truppe italiane a Roma fino a quando entrò in rotta di collisione, nel 1926, con l'Accademia d'Italia del regime fascista, concentrandosi sulla vita e sull'attività di cinque dei suoi presidenti-scienziati: Quintino Sella, Francesco Brioschi, Eugenio Beltrami, Pietro Blaserna e Vito Volterra. È stato Sella, geologo, ad esempio, a capire l'urgenza politica di una riforma dell'alta cultura italiana, umanistica e scientifica, tramite un'Accademia che, in quanto diretta emanazione dello Stato, fosse il fulcro della vita intellettuale della nuova Italia. L'ingegnere Brioschi e il matematico Beltrami hanno poi raccolto il testimone proseguendo nell'opera di rinnovamento nazionale: il primo, sottolineando il valore delle competenze tecnico-scientifiche; il secondo, guardando al progresso in corso sul fronte internazionale della ricerca. Il lascito cosmopolita è stato realizzato soprattutto dal fisico Blaserna e dal matematico Volterra. L'Accademia fu tra le prime a sostenere nel 1899 una rete europea con le analoghe consorelle entrando negli organismi internazionali più importanti; mentre Volterra ha portato in dote l'International Research Council e l'International Académie Union, istituzioni fondate alla fine della prima guerra mondiale.
20,00 19,00

Falce e tortello. Storia politica e sociale delle feste dell'Unità (1945-2011)

Anna Tonelli

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2012

pagine: 219

Dalla "scampagnata" del '45 a Mariano Comense come momento di libertà e liberazione, per arrivare alle feste degli anni '90 senza il Pci, passando per le trasformazioni del boom economico, i sentimenti ribellistici della stagione dei movimenti, il consumismo degli anni '70 e l'edonismo dell'era craxiana, Anna Tonelli racconta com'è cambiato uno dei riti politici più importanti dell'Italia del dopoguerra. Come una festa cattolica, infatti, le Feste dell'Unità hanno il corteo, la parata e la figura religiosa rappresentata dal segretario di partito che chiude la cerimonia con il comizio. Come i Soviet, la festa rende omaggio alla "madre Russia" con l'esposizione dei simboli e dei padri storici del comunismo. Poi arrivano le esigenze del mercato a trasformare gli appuntamenti in feste commerciali con stand, spettacoli, lotterie, ristoranti, concerti a pagamento: il post-Liberazione e i concorsi di Miss stellina; il miracolo economico con i nuovi consumi e il beat; il '68 con le marce dei giovani e il trionfo della cosmonauta Valentina; gli anni '70 con i cantautori e le manie di "gigantismo"; gli anni '80 fra riflusso e voglia di disco dance fino al tramonto della Festa dell'Unità con il cambio del nome in Festa democratica conseguente alla nascita del Partito Democratico nel 2007. L'unica cosa a non cambiare sono i veri protagonisti della festa: i volontari che costruiscono le cittadelle o lavorano agli stand, con il traino della fede rossa a creare senso di comunità.
15,00 14,25

Voci del lavoro. Dagli anni Settanta a oggi, globalizzazione e cambiamenti in una fabbrica Pirelli

Roberta Garruccio

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2012

pagine: 430

Oltre trenta interviste in profondità, realizzate su supporto audiovideo tra il 2010 e il 2011, a un gruppo di lavoratori degli stabilimenti Pirelli di Settimo Torinese che oggi stanno vivendo le trasformazioni radicali per la chiusura di alcuni vecchi impianti e la contemporanea apertura di un Nuovo Polo ad alta tecnologia. A farne da perno, alcune questioni rilevanti: cosa significa tutto questo per le persone che hanno lavorato in fabbrica? Come cambia il loro lavoro? La ricerca, voluta dalla Fondazione Pirelli, ha almeno due obiettivi. Il primo: contribuire a mettere a fuoco i caratteri nuovi dell'attività industriale e le trasformazioni sociali e culturali dei suoi addetti, gli orientamenti e i valori degli operai e delle altre figure professionali dell'industria, in una fase in cui la fabbrica stessa ringiovanisce e viene abitata da generazioni diverse. Il secondo obiettivo, non meno importante: rendere visibile la rappresentazione del mondo della fabbrica per immagini, linguaggi e temi plurali. Gli intervistati, infatti, non sono solo operai ma anche capi, tecnici e manager. Le testimonianze affrontano temi importanti in generale per l'industria manifatturiera di oggi, come la sottrazione della fatica alla manualità del lavoro, la diffusione della qualità e la costruzione della sicurezza, ma anche le modifiche tecnologiche e organizzative, l'innovazione e la formazione sempre più intensa.
28,00 26,60

La Romagna nel Risorgimento. Politica, società e cultura al tempo dell'unità

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2012

pagine: 584

La sfida di questa ricerca, frutto di un lavoro d'archivio imponente, è molto semplice: ha senso studiare la fase culminante del Risorgimento, cioè l'apice del processo di costruzione della nazione, all'interno di uno spazio regionale? E come tenere intrecciati i diversi piani, quello locale, quello inter-statale (con lo Stato pontificio a far da cardine, in questo caso) e quello propriamente italiano? Le risposte offerte da un gruppo di studiosi della nuova generazione sono state sorprendenti. Allontanandosi dagli stereotipi propri delle ricostruzioni celebrative del periodo liberale e fascista, le analisi si sono concentrate sulle condizioni materiali, sui difficili equilibri tra i ceti, sulla radicalità della propaganda patriottica, ma anche su tanti elementi fino a oggi trascurati, dall'ultimo viaggio di Pio IX in provincia agli effetti del colera, dalle trasformazioni indotte dall'Unità nella vita quotidiana - i pesi, le misure, le monete - al difficile radicamento delle istituzioni laiche e liberali, alle prese con una terra in bilico fra 'rossi' (i mazziniani e i garibaldini) e 'neri' (i clericali). Lo spaccato che esce da queste pagine racconta la vicenda di una provincia italiana complicata e contraddittoria, ma anche ricca d'incredibili fermenti, che toccano l'istruzione primaria, la cultura, l'ansia di affermazione di una generazione di giovani.
28,00 26,60

Racconti della civiltà capitalista. Dalla Venezia del 1200 al mondo del 1939

Guido Carandini

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2012

pagine: XXI-536

Questo non è un libro di storia ma un libro di storie della civiltà capitalista che raccontano il suo secolare sviluppo e suggeriscono idee nuove su come analizzarlo. Così da vari testi, fra cui quelli degli storici Fernand Braudel, Marc Block, Immanuel Wallerstein, Giovanni Arrighi, Jacques Le Goff, Andrea Graziosi ed Emilio Gentile, dei filosofi Benedetto Croce e Paul Ricoeur, degli scienziati politici Karl Polanyi, Karl Löwith e Giorgio Israel, sono emerse le tracce del nuovo modello interpretativo per la trama di questo libro, nel quale gli attori della civiltà capitalista e il sistema che li comprende non sono quelli consueti. È il sistema formato dalla potenza sociale delle classi dominanti, di quella politica dello Stato che governano e di quella economica dei mercati che controllano; dall'accumulazione sistematica di profitti ricavati da commerci, produzioni, sfruttamenti, speculazioni, frodi e rapine, dalla religione del denaro, della proprietà, degli affari, del successo, del potere e del progresso, dalla scienza che trasforma l'esperienza in conoscenza, il mondo in carta geografica, i commerci in economia, la storia in racconti. Prefazione di Paolo Leon.
35,00 33,25

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