Le Lettere: Il nuovo melograno
Le storiche. Con testo a fronte
Eavan Boland
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2022
pagine: 130
Durante i suoi quasi sessant'anni di carriera, l'acclamata poeta Eavan Boland è diventata nota per la sua squisita capacità di intrecciare mito, storia e vita quotidiana di una donna comune, in una poesia affascinante. Voce essenziale sia nella letteratura femminista che in quella irlandese, elogiata per la sua "precisione tagliente" e per la "straordinaria simpatia e calore umano" (J.D. McClatchy). Il suo ultimo volume, The Historians, è il culmine dei suoi temi distintivi, ed esplora i modi in cui le storie nascoste, a volte del tutto cancellate, della vita delle donne possono farci ripercorrere e rivedere il nostro senso del passato.
Lettere rivoluzionarie. Testo inglese a fronte
Diane Di Prima
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2021
pagine: 332
"Lettere rivoluzionarie" di Diane di Prima è un dono, un viaggio senza bussola dentro tumultuose ed emozionanti decadi di trasformazione. In Italia, fino ad oggi, l’unico testo tradotto di Diane di Prima rimane "Memorie di una beatnik", ma la sua produzione conta più di quaranta libri. Lettere rivoluzionarie è il lavoro seminale della scrittrice, che David Stephen Calonne definisce così: «Lettere rivoluzionarie cerca di creare un nuovo laboratorio della coscienza in America». All’esperienza come avventura consumerista da entrepreneur, Diane di Prima oppone un’azione collettiva sotto forma di amore volto alla rottura del dualismo tra uomo e natura, tra spirito e corpo e per questo si affida alla saggezza del Buddismo. Nell’opera la poetica della rivoluzione è capovolgimento della gerarchia del sapere; di Prima sostituisce la ragione con la magia appoggiandosi, tra gli altri, agli studi di Pico della Mirandola, Giordano Bruno, Marsilio Ficino e John Dee. Allo stesso tempo, il suo lavoro è marcato dalla lunga corrispondenza e collaborazione con giganti della poesia del Novecento come Ezra Pound, Charles Olson, Robert Duncan e Audre Lorde, e come i suoi mentori, Diane di Prima si serve della poesia sottolineandone il carattere di notizia, “archivismo”, storiografia. Attingendo dalle tendenze linguistiche del suo tempo di Prima fa emergere una poetica dell’essere. Il testo diventa così un manuale che presenta liste, consigli, avvertimenti, macabre realtà di ingiustizia. Insieme ai suoi amici Allen Ginsberg, Jack Kerouac, William Burroughs, Amiri Baraka, Diane di Prima ha segnato un’era. Le sue Lettere sono un appello che continua a tornare: un prezioso dono della sua voce.
Distici distanti. Poesie 2014-2018
Enzo Minarelli
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2019
pagine: 179
"Stendhal suggeriva di partire da un fatto di giornata, io ho optato per la parola stessa, come aveva già detto e fatto Raymond Roussel. In ogni distico la scintilla ispirante viene provocata da quella inesauribile musa che appare sotto forma di parola ad hoc, tale parola resta la guida e il fine del distico stesso." (Enzo Minarelli)
Poesie. Testo svedese a fronte
Karin Boye
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2018
pagine: 161
L'opera in versi della svedese Karin Boye (1900-1941), di cui questa antologia, fin dalla sua prima edizione nel 1994, ha offerto e offre in Italia la più ampia testimonianza, è fra le più rilevanti del secolo: e non solo in Scandinavia, dove il suo magistero poetico è stato da subito fertile e di potente suggestione. La Boye fu donna di grande passionalità, di intensi amori etero e omosessuali che, per essere vissuti con tormento ma senza menzogna, suscitarono non poco scandalo nella Svezia del suo tempo. Fu intellettuale animata da un sincero ardore civile e politico, tanto da militare attivamente nelle file del movimento radicale «Clarté»; ma anche tanto da sentire, con un orrore che la condusse al suicidio, la violenza e il sangue della guerra: ciò che accadde del resto alla Woolf la cui morte ispirò alla Boye una delle poesie più belle. Inoltre, fu la sensibile e lungimirante organizzatrice di cultura che promosse la fondazione della rivista letteraria d'avanguardia e di tendenze freudiane «Spektrum», dove pubblicò la prima traduzione di "La terra desolata" di Eliot. Pubblicò anche novelle e romanzi, fra cui "Kallocaina" (1940) oramai un classico della fantascienza. Nei versi della Boye c'è un tono meditativo, serio e in apparenza sommesso, che è in realtà il discorrere denso e spontaneo dell'anima capace di esplorare in profondità le proprie «terre nascoste». Ne scaturisce un'opera quietamente musicale, di grande formalizzazione, ma altamente comunicativa; di un inconsueto nitore classico, frutto di una lingua che, pur conoscendo aspetti dell'uso culto, fluisce tuttavia con infinita facilità: quella del parlato, senza averne i vezzi e le sciatterie. Nel cuore palpitante della poesia di Karin Boye, il lettore troverà, limpida e autentica, una straordinaria tensione spirituale, uno slancio etico verso la bellezza, l'assoluto, che conferiscono ai suoi versi i tratti memorabili della grande poesia.
D'amore e di lotta. Poesie scelte. Testo inglese a fronte
Audre Lorde
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2018
pagine: 193
Per la prima volta in traduzione italiana, questa antologia dà spazio alle poesie di amore e di lotta di una poeta, Audre Lorde, che ha saputo intrecciare le storie del proprio vissuto personale con le voci collettive dei movimenti femminista, Lgbt e delle persone di colore. Con il suo potente linguaggio poetico, Lorde ci regala istantanee della realtà filtrate attraverso uno sguardo acuto e mai distaccato. Nei suoi versi erompe il racconto di una donna Nera, lesbica, madre, guerriera, poeta, il cui linguaggio è intriso di ognuna di queste parti e dell'intersezione di tutte. Per questo il canto di Audre Lorde arriva a tutte e tutti noi, abbracciando la realtà da un punto di vista situato e proiettandosi oltre, fino a cambiare il nostro modo di guardare il mondo. Introduzione di Loredana Magazzeni, postfazione di Rita Monticelli.
Il ragazzo. Testo francese a fronte
Marina Cvetaeva
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2016
pagine: 287
Un mostro strano, triste, sonnolento, canterino, scrive Marina Cvetaeva (1892-1941) a Boris Pasternak nel 1926 per raffigurargli il suo poemetto Molodec (Il Prode), una sanguigna e insieme lunare storia vampiresca che, tre anni dopo, a Parigi, Cvetaeva tradusse in un francese stralunato e pervaso da un ritmo folle: così nacque Le Gars. Una sua amica, la pittrice Natal'ia Goncarova, eseguì i disegni per una edizione che tuttavia, finché Cvetaeva fu in vita, non vide mai la luce: Le Gars, infatti, fu pubblicato solo nel 1992, cinquant'anni dopo la sua morte. Il poemetto, di cui si presenta qui la prima traduzione italiana con il corredo di alcuni disegni della Goncarova, è ispirato liberamente alla favola di Alexandr Afanas'ev Il vampiro. È la storia, pulsante come una vena, della passione di Marusja per un ragazzo che dietro splendide fattezze cela la sua natura di vampiro. La verità non allontana Marusja che amerà il suo ragazzo fino a morirne e a trasformarsi dapprima in fiore e poi, di nuovo, in donna ben maritata e ancora lo amerà fino alla scelta finale, il vero lieto fine, il ricongiungimento con la sua passione: l'anima calda russa soffia contro il gelido mito di Orfeo. La voce poetica di Marina Cvetaeva fu apprezzata da poeti quali Rainer Maria Rilke e Boris Pasternak, che la definì una donna dall'anima mascolina, risoluta, guerriera, indomabile; eppure per alcuni decenni, in Occidente, a quella voce insieme struggente e tumultuosa non si è più prestato ascolto.
Le api
Carol Ann Duffy
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2014
pagine: 172
Con "The Bees", Carol Ann Duffy si allinea alla prestigiosa compagnia di poeti che, da Virgilio a Sylvia Plath, hanno tratto ispirazione dalle api, elogiandone la forza e le straordinarie attività, metafore di un ideale modello di creatività e laboriosa coesistenza. Le api, umili e valorose, operaie rassicuranti ma pungenti, fanno da intermittente filo conduttore di questa raccolta che tratta e approfondisce, in toni che vanno dal lirico al sarcastico, dall'intimistico al civile, i temi cari da sempre a Duffy: l'amore, il dolore, la perdita, l'impegno sociale, la guerra, il paesaggio, il ruolo della letteratura come testimonianza e resistenza. Un libro allo stesso tempo orgogliosamente "britannico", ma anche cosmopolita e disincantato.
Poesie. Testo tedesco a fronte
Rainer Malkowski
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2014
pagine: 252
A un lettore italiano le poesie di Rainer Malkowski (Berlino 1939 Brannenburg am Inn/Baviera 2003) offrono la possibilità di incontrare un poeta che scrive una lingua tedesca di particolare chiarezza sintattica e concretezza lessicale. Allo stesso tempo in esse troverà una Germania che non corrisponde per nulla all'immaginario italiano sulla vita e cultura tedesche viste come antagoniste e allo stesso tempo invocate come modelli da cui derivare soluzioni per superare crisi di ogni tipo e stagione. La Germania di Rainer Malkowski è fatta di accadimenti quotidiani, ai quali il poeta dà dignità attraverso la sua lingua, la sua arte, facendoli così assurgere a elementi costitutivi della nostra vita. Un realismo degli accadimenti lontano dalle grandi utopie e rivoluzioni perseguite dagli altri movimenti letterari, che gli saranno stati di stimolo, anche se non gli è stato certamente facile viverne gli stessi tempi.
Il vento e la foglia. Testo persiano a fronte
Abbas Kiarostami
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2014
pagine: 207
Poesie come istantanee catturano gesti quotidiani, dettagli della natura, ricordi di cui sono impregnate le case, gli oggetti, i suoni. Tradotta qui per la prima volta in lingua italiana con il testo originale persiano la nuova antologia Bád o bargh di Abbas Kiarostami, uno dei maestri del cinema mondiale. Oltre 350 frammenti poetici cristallizzano la vita attraverso una parola nuda di ornamenti, efficace nella sua immediatezza. Simili agli haiku giapponesi per i toni semplici, l'assenza di titoli e l'estrema concisione, i versi di Kiarostami lasciano spazio alle suggestioni del lettore e a un'indagine introspettiva che prende corpo grazie agli stimoli di una scrittura visiva. I suoi componimenti sono infatti frutto di una carriera polivalente dove cinema, letteratura e fotografia si influenzano fino a formare un'unica pellicola che racconta l'esistenza in tutte le sue tonalità.
Gli elementi del disastro
Álvaro Mutis
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2014
pagine: 326
La nuova edizione di questo volume vuole rendere omaggio a Álvaro Mutis (1923-2013), recentemente scomparso. Il titolo corrisponde alla prima raccolta poetica pubblicata da Álvaro Mutis nel 1953, presso la prestigiosa Losada di Buenos Aires, che lo lanciò in tutto l'ambito ispanico. Per quarant'anni Mutis si è dedicato esclusivamente alla poesia e solo a partire dal 1986, con "La neve dell'ammiraglio", ha iniziato, in maniera continuativa e costante, la sua esperienza narrativa, centrata sul personaggio Maqroll il Gabbiere, che l'ha fatto conoscere in tutto il mondo e tradurre in dodici lingue. Questa antologia riporta Maqroll il Gabbiere nella sua originale dimensione poetica e offre un panorama esauriente del percorso dell'autore. Il libro è corredato da un saggio introduttivo e da un apparato di note che forniscono la cornice storica, letteraria e filologica dell'opera, e da una conversazione con l'autore.
Giovanna d'Arco. Testo francese a fronte
Christine de Pizan
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2013
pagine: 118
Exotarium II. Corpo insicuro
José L. Reina Palazón
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2012
pagine: 196
Il poeta medita sull'estraneità del mondo nell'estraneità del canto, cioè da una prospettiva che è già un superamento di quella - altrimenti non canterebbe - ma accogliendo nel proprio stupore, per purificarle nel dolore, le esperienze della vita alienata. Dato che dal suo punto di vista l'alienazione attuale è prodotta dal falso o differito confronto dell'uomo col suo autentico - possibile - essere, dalla fuga davanti alle sue possibilità di auto creazione, in grado di manifestarsi come autentiche solo nell'accettazione dei suoi limiti, della sua condizione umana, della sua caducità ecc., il poeta ricorda al proprio io complementare tutti quei possibili modelli di salvezza che sono a loro volta trascrizioni di vicende autenticamente umane, illuminazioni che l'uomo suole vivere a volte dentro la sua alienazione, allorché si dimentica - attraverso la sofferenza o per caso - dei suoi falsi dei, e che raccolgono - producono - il canto.