Le Monnier: Quaderni di storia
Macerie d’Italia. Storia politica di una nazione in lotta contro la natura
Salvatore Botta
Libro
editore: Le Monnier
anno edizione: 2020
pagine: 310
Le calamità si presentano come un’interruzione della vita quotidiana che costringe i sistemi politici ad una risposta capace di mettere in mostra l’essenza e il significato ultimo dell’azione di governo in tempo di pace. Affrontare terremoti, frane, esondazioni, eruzioni – dalla prevenzione alla ricostruzione, passando per i soccorsi – significa impiegare risorse normative, tecniche, finanziarie, culturali e umane che mettono in gioco gli equilibri politici e soprattutto svelano il rapporto sempre problematico tra lo Stato, le sue articolazioni e la società civile. Nel caso dell’Italia questi eventi traumatici hanno da sempre scandito non solo la storia del territorio della penisola, ma anche quella politica e sociale. Il volume getta lo sguardo sulle principali catastrofi naturali che dal secondo dopoguerra hanno interessato la penisola, con l’obiettivo di farne un «termometro» per misurare la salute delle istituzioni pubbliche della nostra storia repubblicana e democratica.
Oltre i confini. Le occupazioni italiane durante la Seconda guerra mondiale (1939-1943)
Paolo Fonzi
Libro
editore: Le Monnier
anno edizione: 2020
pagine: 272
L’occupazione di Albania, Francia, Jugoslavia, Grecia e URSS durante la seconda guerra mondiale è rimasta per decenni una pagina non scritta della storia del fascismo. Basandosi su fonti di provenienza internazionale e sulla più recente letteratura pubblicata in diverse lingue, il volume ricostruisce le vicende dei territori europei occupati dall’Italia tra il 1939 e il 1943. Ne esce un quadro ricco e ragionato di come, parallelamente ai suoi partner dell’Asse, il fascismo inseguì il sogno di creare un proprio «spazio vitale», un impero centrato su Roma e includente territori europei ed africani. Andando oltre la sola prospettiva politica e militare il volume indaga, inoltre, le rapide trasformazioni e le violente contraddizioni che guerra e occupazione generarono nelle società occupate, conducendo l’impero fascista sull’orlo della dissoluzione ben prima della caduta del regime.
La genesi del neofascismo in Italia. Dal periodo clandestino alle manifestazioni per Trieste italiana (1943-1953)
Nicola Tonietto
Libro
editore: Le Monnier
anno edizione: 2019
pagine: 362
Questo libro affronta un tema finora esplorato solo parzialmente dalla storiografia: le vicende, le dinamiche, i protagonisti del neofascismo italiano nei suoi primi anni di vita, a partire dai piccoli gruppi che si formarono nel Sud Italia occupato dagli Alleati, per passare alla nascita del Movimento Sociale Italiano e alla piena legittimazione acquisita all’interno del panorama politico del dopoguerra. Grazie alla ricca documentazione d’archivio, italiana e straniera, la ricerca segue i percorsi e le reti di quanti si mossero nel solco dell’eredità fascista. Approfondisce il monitoraggio dei gruppi di destra da parte delle autorità di polizia e degli ambienti politici nazionali e angloamericani, nonché le differenze e tensioni interne al MSI, che si rifletterono nelle posizioni assunte rispetto ai grandi temi della politica nazionale e internazionale. Tra questi temi non poteva mancare la questione di Trieste: non solo simbolo ma anche terreno di lotta per il partito tra la fine degli anni Quaranta e la prima metà degli anni Cinquanta.
Diplomazia culturale e propaganda attraverso l'Atlantico. Argentina e Italia (1923-1940)
Laura Fotia
Libro
editore: Le Monnier
anno edizione: 2019
pagine: 424
Nel periodo tra le due guerre l’interdipendenza tra Americhe ed Europa ha assunto nuove forme, che hanno dato impulso ad un’intensificazione della circolazione transatlantica di conoscenze, idee, proposte politiche. In questo contesto, il progressivo emergere di un confronto internazionale tra totalitarismi e democrazie non ha riguardato soltanto l’ambito strettamente politico-ideologico, economico e sociale, ma ha interessato e investito la «cultura», tanto nelle sue forme, quanto nei suoi contenuti. Il conflitto tra proposte politico-culturali diverse ha trovato, in quel periodo, un terreno fertile in Argentina, dove la difesa formale dei principi democratici persisteva, accompagnata però dal rafforzamento di movimenti nazionalisti sensibili al messaggio fascista. Il volume, basandosi su una documentazione ampia e diversificata, argentina e italiana, propone un’analisi delle forme di politica culturale realizzate tra Argentina e Italia negli anni Venti e Trenta, mettendo in luce gli orientamenti ideali e la molteplicità di attori e di strutture materiali argentine, italo-argentine e italiane che accompagnarono la circolazione di intellettuali e gli scambi accademici tra i due paesi, le forme e le strategie di propaganda del regime fascista nella Repubblica, e l’atteggiamento di settori della società civile e del mondo politico argentini.
La fine del colonialismo italiano. Politica, società e memorie
Libro
editore: Le Monnier
anno edizione: 2019
pagine: 296
Quando e come finì il colonialismo italiano? Quali furono i suoi principali lasciti per l’Africa e l’Italia? A queste domande gli autori dei saggi raccolti nel volume rispondono partendo da diverse prospettive disciplinari, argomenti e casi di studio. Nel volume vengono così poste a confronto la storia politica, sociale e delle relazioni internazionali con il diritto, l’antropologia e la demografia. Tre sono i nodi tematici affrontati in particolare: la rinnovata politica coloniale dell’Italia repubblicana nel secondo dopoguerra; il mutare dei rapporti politici e sociali tra colonizzatori e colonizzati nella lunga transizione all’indipendenza delle colonie; e infine la dimensione delle memorie e delle rappresentazioni del passato coloniale. Solo nel 1949, l’Italia riconobbe per la prima volta il diritto degli ex colonizzati all’autodeterminazione; ne seguirono tre differenti processi di decolonizzazione in Libia, Eritrea e Somalia.
Viva l'Italia. Narrazioni e rappresentazioni della storia repubblicana nei versi dei cantautori «impegnati»
Paolo Carusi
Libro
editore: Le Monnier
anno edizione: 2018
pagine: 200
Cosa contribuisce a formare il senso comune storico in virtù del quale un determinato gruppo sociale opera e sceglie politicamente? Le scienze sociali e la storia culturale hanno da tempo posto al centro della loro analisi tutti quei veicoli dell'uso pubblico della storia che, nella seconda metà del XX secolo, attraverso i grandi mezzi di comunicazione di massa, si sono sovrapposti ai saggi e ai manuali di storia. Seguendo questa impostazione, il volume intende valutare quanto le canzoni dei cantautori "impegnati", alla luce delle culture politiche da cui sono ispirate, siano divenute dei pervasivi agenti di senso comune storico: abbiano costituito, cioè, un bagaglio di narrazioni e rappresentazioni della storia repubblicana capace di sedimentarsi nella mentalità e nell'immaginario di una generazione di giovani italiani, quelli formatisi culturalmente e politicamente tra la metà degli anni Sessanta ed i primi anni Novanta.
Il «Giornale degli Economisti» e la cultura liberista nell’Italia liberale. Poteri pubblici e libertà individuali
Luca Tedesco
Libro
editore: Le Monnier
anno edizione: 2025
pagine: VI-218
Quale fu il tratto comune delle riflessioni sviluppate dai liberisti sulle pagine del «Giornale degli Economisti» tra la fine dell’Ottocento e la crisi dello Stato liberale? Oltre alla difesa delle libertà civili nella crisi di fine secolo e all’antiprotezionismo, la convinzione che, benché un ampliamento delle funzioni dei poteri pubblici fosse un dato ineluttabile della loro evoluzione in epoca moderna – convinzione evidente nei loro scritti scientifici –, ciò nondimeno tale ampliamento in Italia avrebbe dovuto essere procrastinato. Nei loro interventi si può avvertire sempre la presenza di un ‘secondo tempo’ cui rinviare la costruzione di un sistema di protezione sociale, giudicato irrealizzabile, nel momento in cui scrivevano, in un Paese povero di capitali come l’Italia in confronto ai Paesi europei più avanzati.
Il movimento politico delle donne. Una storia internazionale (XIX-XX secolo)
Elda Guerra, Elena Musiani
Libro: Libro in brossura
editore: Le Monnier
anno edizione: 2025
pagine: 346
La dimensione transnazionale e l’arco bisecolare costituiscono i tratti originali di questo volume dedicato alla storia del movimento politico delle donne nella pluralità delle sue declinazioni. Dalla circolazione delle idee innescata dalla modernità politica, al configurarsi delle prime forme organizzate nel corso del XIX secolo, fino ai femminismi novecenteschi e agli appuntamenti mondiali promossi dalle Nazioni Unite, le autrici approfondiscono singole figure, associazioni, gruppi, e le reti e le dinamiche collettive che ne hanno scandito gli svolgimenti. Emerge, da questa complessa trama, una visione d’insieme delle elaborazioni, delle iniziative e delle pratiche che, in tempi e spazi diversi, hanno posto al centro il cambiamento delle gerarchie di sesso e di genere nella prospettiva della conquista di sempre maggiori diritti e di più ampie libertà. Un percorso che ha attraversato e attraversa le crisi e i dilemmi del mondo contemporaneo.
Italiani sulla «frontiera dell'uomo bianco». La costruzione della razza in California tra Otto e Novecento
Tommaso Caiazza
Libro: Libro in brossura
editore: Le Monnier
anno edizione: 2025
pagine: 256
Tra Otto e Novecento, migliaia di italiani emigrarono in California. Qui, dove i bersagli del razzismo antistranieri erano gli asiatici – cinesi, giapponesi, indiani –, gli italiani non dovettero aspettare per diventare «bianchi». Mentre altrove negli Stati Uniti la loro «bianchezza» veniva contestata, la partecipazione alla difesa della cosiddetta «frontiera dell’uomo bianco» garantì loro l’accesso immediato ai privilegi razziali sia materiali che simbolici propri della popolazione di origine europea in America. La disamina storica del caso degli italiani che si spinsero sul Pacifico mette a fuoco il paradigma – l’esclusione dell’«altro» ai fini della propria assimilazione – che permise alle masse emigrate dal Vecchio Continente di integrarsi negli Stati Uniti, riproducendone il sistema sociale basato sul razzismo.
Presidentesse. Le donne del Quirinale nell’Italia repubblicana
Anna Tonelli
Libro: Libro in brossura
editore: Le Monnier
anno edizione: 2025
pagine: 340
L’attenzione che gli storici hanno riservato ai presidenti della Repubblica italiana ha messo in ombra le figure femminili che ne hanno accompagnato la vita al Quirinale. Pur non avendo ruoli ufficiali, le mogli e le figlie (in caso di vedovanza) dei capi di Stato si sono distinte per una presenza significativa sulla scena pubblica. Lontane dagli stereotipi di donne ancillari e di pura facciata, le undici presidentesse hanno lasciato un segno nella definizione dell’immagine dell’Italia repubblicana. Seguendo il percorso che porta da Ida Pellegrini Einaudi a Laura Mattarella, si coglie la specificità di ognuna di loro e la capacità di interpretare il proprio tempo, influenzando lo stile presidenziale. Emergono così i ritratti e le biografie di donne poco conosciute, ma che diventano personaggi pubblici nei viaggi di Stato, nei cerimoniali, nelle ricorrenze del calendario civile, nell’accoglienza degli ospiti, nelle attività di assistenza, nella vicinanza ai cittadini durante gli eventi luttuosi.
I frati del popolo. I cappuccini alle elezioni del 18 aprile 1948
Graziano Mamone
Libro: Libro in brossura
editore: Le Monnier
anno edizione: 2025
pagine: 156
Poveri e umili, i cappuccini sono ritenuti i frati del popolo. Un prestigio, quello diffuso tra le classi subalterne, che agli albori della Guerra fredda può diventare un’efficace arma di contenimento dell’avanzata comunista. Attraverso il ritrovamento e lo studio di una corposa documentazione inedita, il volume intende ricostruire il ruolo dell’Ordine nelle elezioni del 18 aprile 1948. Dai campi alle fabbriche, dalle città alle più piccole frazioni, i frati cercano un contatto con le masse popolari diseredate per arginarne la scristianizzazione. Durante l’azione di apostolato sociale si scontrano con poteri locali, agguerrite cellule socialcomuniste, preti diffidenti, massoni e mafiosi. Con il loro racconto in presa diretta descrivono una vivida geografia della miseria, restituendoci una fotografia nitida e intensa degli italiani sopravvissuti al regime e al conflitto mondiale.
A domanda risposta! Il Parlamento giolittiano alla prova del Question Time
Salvatore Botta
Libro: Libro in brossura
editore: Le Monnier
anno edizione: 2024
pagine: 414
Questo volume intende fornire uno sguardo d’insieme sullo scenario politico e sociale della nostra penisola a inizio Novecento attraverso l’analisi di una fonte poco frequentata dalla storiografia: le interrogazioni e le interpellanze svolte alla Camera dei Deputati nel corso dell’«epoca giolittiana». La sfida è utilizzare in modo ampio il dibattito registrato negli atti parlamentari durante il cosiddetto Question Time per ricostruire attraverso la ‘viva voce’ degli onorevoli frequentatori l’aula di Montecitorio lo spessore del cambiamento che si delineò in Italia agli esordi del XX secolo sotto il profilo della classe politica, del sistema costituzionale, del ruolo delle istituzioni. Un confronto serrato tra deputati, ministri e sottosegretari, sulle materie più diverse, che pagina dopo pagina consente di far emergere dalle parole dei protagonisti, anche non ‘di prima fila’, il valore educativo della polemica parlamentare nel processo di costruzione e consolidamento di una giovane nazione sorta dall’epopea risorgimentale.