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Le Monnier: Quaderni di storia

Il «deputato della nazione». Sidney Sonnino e il suo collegio elettorale (1880-1900)

Il «deputato della nazione». Sidney Sonnino e il suo collegio elettorale (1880-1900)

Francesco Fusi

Libro

editore: Le Monnier

anno edizione: 2019

pagine: 468

La figura di Sidney Sonnino, tra i principali politici dell’Italia liberale, è stata soggetta nel tempo a giudizi e fortune alterne. Il carattere spigoloso e riservato, la rigidezza e l’austerità con le quali intese l’ufficio politico ne hanno spesso fatto esempio di un modello politico integerrimo, alieno da compromessi e perciò destinato all’insuccesso. Se riportato alla sua duratura attività di deputato, tale giudizio appare però limitato. Contrario a pratiche negoziali di scambio tra elettorato e potere centrale e assertore di una concezione della rappresentanza parlamentare votata alla difesa dell’interesse generale della nazione, nel costruirsi un proprio consenso Sonnino dovette venire a patti con gli interessi particolari del collegio e dei suoi elettori e con pratiche di controllo del voto spregiudicate quanto diffuse. Senza derogare alla propria visione universalistica dell’agire politico egli cercò di adattarla alle parzialità della lotta politica, in un singolare quanto precario equilibrio tra rispetto delle norme e logiche pragmatiche.
34,00

Piero Pieri. Il pensiero e lo storico militare

Piero Pieri. Il pensiero e lo storico militare

Fabio De Ninno

Libro

editore: Le Monnier

anno edizione: 2019

pagine: 266

Piero Pieri (1893-1979) può essere considerato lo storico padre della storia militare italiana intesa in senso accademico-scientifico. Allievo di Salvemini, alpino pluridecorato nella Grande guerra, vicino a Croce, censurato dal regime fascista e in contrasto con Gioacchino Volpe, in corrispondenza con molti grandi intellettuali del suo tempo, il percorso di Pieri come studioso si intreccia con la storia italiana, in particolare dell’università e del mondo della cultura tra età liberale, fascismo e Repubblica. Le vicende personali dello studioso offrono un affresco sullo sviluppo della storiografia italiana, in particolare di quella militare, intesa da Pieri come superamento della storia evenemenziale delle battaglie, per tracciare invece la relazione tra guerra e politica. Il volume narra il suo percorso personale e intellettuale per comprendere le origini e lo sviluppo dei suoi studi sulle guerre del Rinascimento, del Risorgimento, della Grande guerra e sulla Resistenza, con i quali la storia militare italiana raggiunse per la prima volta una maturità e una complessità comparabili a quelle internazionali.
22,10

Frontiera Sud. L'Italia e la nascita dell'Europa di Schengen

Frontiera Sud. L'Italia e la nascita dell'Europa di Schengen

Simone Paoli

Libro

editore: Le Monnier

anno edizione: 2018

pagine: 356

Il 14 giugno 1985 i rappresentanti di cinque Paesi membri della Comunità Europea (i sei fondatori meno l’Italia) si incontrarono a bordo di un battello ormeggiato nelle acque del fiume Mosella in una cittadina lussemburghese allora semisconosciuta: Schengen. Era l’avvio di un processo destinato a trasformare il significato stesso di frontiera europea e il modo in cui questa era stata storicamente concepita e organizzata. Tutti i protagonisti avevano piena contezza dell’importanza dell’evento, ma nessuno poteva sospettare che sarebbero occorsi dieci, lunghi anni prima che, il 26 marzo 1995, l’area Schengen venisse effettivamente costituita. Nessuno, in particolare, poteva immaginare che, in quel drammatico decennio, il mondo sarebbe completamente cambiato e, con esso, intensità, direzione e composizione dei flussi migratori internazionali. Per la prima volta, uno studio ricostruisce in maniera ragionata e dettagliata tutti i passaggi di questo complesso e affascinante percorso, descrivendo il modo in cui esso ha influenzato e persino plasmato la politica migratoria italiana; nel momento in cui i controlli venivano traferiti all’esterno, infatti, la gestione dei confini dell’Italia divenne improvvisamente interesse, e preoccupazione, dell’intera Europa.
25,00

Qualunquismo. Una storia politica e culturale dell'uomo qualunque

Qualunquismo. Una storia politica e culturale dell'uomo qualunque

Maurizio Cocco

Libro

editore: Le Monnier

anno edizione: 2018

pagine: 266

«L'Uomo Qualunque» fu un settimanale satirico, un movimento di protesta e un partito politico. Nato, in tutte e tre queste sue componenti, dall'irriverente penna di un commediografo tutt'altro che anonimo, Guglielmo Giannini, il fenomeno del «qualunquismo storico» segnò una reazione spontanea alla nuova politicizzazione dell'Italia a seguito del crollo del regime fascista. Il successo pubblicistico del giornale fu seguito dal successo politico del partito che arrivò a influenzare in maniera rilevante le scelte della politica italiana negli anni di transizione dal fascismo alla Repubblica. Questo libro prova a delineare la storia politica e culturale del movimento di Giannini: prova cioè da una parte a rintracciare scopi, struttura e attività del partito politico e dall'altra a evidenziarne il retaggio, l'origine e il clima del suo formarsi e la sua eredità nella nostra cultura politica.
20,00

Quando la Fiat parlava argentino. Una fabbrica italiana e i suoi operai nella Buenos Aires dei militari (1964-1980)

Quando la Fiat parlava argentino. Una fabbrica italiana e i suoi operai nella Buenos Aires dei militari (1964-1980)

Camillo Robertini

Libro

editore: Le Monnier

anno edizione: 2019

pagine: 272

Come è stato possibile che molti operai abbiano accettato una delle dittature più sanguinose della storia dell’America Latina? Che relazione si stabilisce tra consenso e repressione? Attraverso quali strategie la Fiat trasformò i propri dipendenti in strenui difensori dello status quo? Per quale motivo l’impresa italiana collaborò coi generali? Questo studio analizza la storia della presenza della Fiat in Argentina attraverso la viva voce dei suoi operai, tecnici e dirigenti facendo ricorso a una documentazione ampiamente inedita. Dall’incrocio tra fonti orali e scritte si articola la storia di una comunità di lavoro in bilico tra dittatura, violenza politica e vita quotidiana. La storia di Guillermo, che passò vent’anni in catena di montaggio, quella di Diego, che amò la fabbrica come una seconda casa e quella di Francesco, che un giorno non riapparve più, tratteggiano il profilo di una grande fabbrica fordista posta ai margini di Buenos Aires. Le memorie dei dipendenti, lo sguardo delle forze di polizia, le regole e le discipline dell’impresa compongono una narrazione concentrata sull’esperienza quotidiana di quella comunità. Sullo sfondo della fabbrica si palesa a più momenti la storia dell’Argentina, contraddistinta da cruente dittature e dall’insorgenza armata dei gruppi guerriglieri.
20,00

Una «union sacrée» per la pace e per la rivoluzione. Il movimento dei giovani sovversivi meridionali contro la guerra (1914-1918)

Una «union sacrée» per la pace e per la rivoluzione. Il movimento dei giovani sovversivi meridionali contro la guerra (1914-1918)

Daria De Donno

Libro

editore: Le Monnier

anno edizione: 2018

pagine: 200

Allo scoppio del primo conflitto mondiale l’adesione della gioventù patriottica e nazionalista alle spinte interventiste ha messo in ombra l’esistenza di un opposto fronte giovanile, antimilitarista e internazionalista, che dai mesi della neutralità e per tutto il periodo bellico tenta di dare forma a un articolato movimento dal basso contro la guerra, per la pace, per la rivoluzione sociale. Il volume ricostruisce – con un taglio che, nel quadro di una narrazione più generale, privilegia la realtà meridionale – le vicende di una minoranza organizzata di giovani e in alcune congiunture di giovanissimi (appartenenti al mondo rurale e artigianale/operaio), che cercano di farsi interpreti e di mobilitare quella ‘maggioranza silenziosa’ che non trova altre voci, proponendo una dimensione alternativa a quella della retorica del sacrificio per la patria. Il progetto fallisce, ma lascia dietro di sé una significativa eredità valoriale che può essere colta, in una prospettiva di più lungo periodo, nel corso del Novecento.
15,00

Quel che resta di Mao. Apogeo e rimozione di un mito occidentale

Quel che resta di Mao. Apogeo e rimozione di un mito occidentale

Libro

editore: Le Monnier

anno edizione: 2018

pagine: 304

Nella storia politica e ideologica del XX secolo nessun episodio appare comparabile alla fulminea ascesa e all'imporsi del mito maoista tra gli anni Sessanta e Settanta. E alla sua successiva rimozione e dissolvenza. Che il celebre Libretto rosso delle citazioni del presidente Mao abbia potuto circolare in un numero valutato a miliardi di copie e, in coincidenza con l'azione di movimenti diffusi in tutti i continenti, dominato il dibattito intellettuale delle grandi capitali europee e occidentali, a partire da Parigi, appare oggi un fatto di difficile spiegazione. E tale da sfidare la comprensione immediata. Obiettivo del libro è quello di offrire un panorama delle diverse implicazioni – e nelle sue diverse stagioni – di quel mito politico, che per molti versi risulta essere, nonostante le origini del suo protagonista, un mito occidentale.
22,00

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