LED Edizioni Universitarie: Collana della Rivista di Diritto Romano
«Magnum munus de iure respondendi substinebat». Studi su Publio Rutilio Rufo
Annamaria Manzo
Libro: Libro in brossura
editore: LED Edizioni Universitarie
anno edizione: 2016
pagine: 140
La monografia indaga su Publio Rutilio Rufo, iurisperitus, storico, politico romano vissuto tra la metà del II e i primi decenni del I secolo a.C. Amico degli Scipioni, aderì allo stoicismo di Panezio che si rivelò non solo una opzione dottrinale, ma una scelta di vita: emblematica, in tal senso, la condotta tenuta durante lo svolgimento del processo a seguito del quale fu giudicato colpevole del crimen de repetundis. L’Autrice, dopo aver proposto, sulla base dei dati testuali, una rilettura delle vicende della vita, del cursus honorum e della formazione culturale del giureconsulto, individua e discute i fragmenta delle opere storiche scritte da Rutilio durante gli anni dell’esilio, le testimonianze delle fonti relative agli interventi riconducibili alla sua attività di praetor urbanus, i fragmenta orationum e le regulae iuris, al fine di far luce sulla sua complessa e poliedrica personalità e di ricostruirne il pensiero giuridico così come sedimentatosi nelle fonti antiche.
L'interpretatio visigothorum al Codex Theodosianus. Libro IX
Lucia Di Cintio
Libro: Libro in brossura
editore: LED Edizioni Universitarie
anno edizione: 2013
pagine: 242
La monografia analizza un rappresentativo numero di passi della "Interpretatio alla Lex Romana Visigothorum" del 506 d.C., tentando di cogliere aspetti testuali ancor oggi non chiari, come la provenienza dei commenti stessi, la loro funzione, la loro validità normativa. L'"Interpretatio" viene inoltre esaminata come possibile modello cognitivo per prospettive più ampie, miranti a porre in luce altresì le complesse relazioni politiche e sociali tra Visigoti e Romani nonché l'evoluzione del rapporto tra diritto romano e diritto germanico nei territori assoggettati ai Visigoti nel VI secolo d.C.
Studi sul caput XXI della Lex Rubria de Gallia Cisaplina
Gianluca Mainino
Libro: Libro in brossura
editore: LED Edizioni Universitarie
anno edizione: 2012
pagine: 150
"Lex Rubria de Gallia Cisalpina" è il nome attribuito a un'epigrafe bronzea, di circa cm 54 x cm 72 e del peso di poco superiore a kg 13, che venne rinvenuta nel piacentinoa Veleia nell'aprile del 1760 ed è attualmente conservata in una sala del Museo Archeologico di Parma. Il frammento, giunto fino a noi grazie a questa scoperta, costituisce però solo una parte della legge in questione, e riporta unicamente il testo integrale di tre capitoli più quello parziale di altri due. Si tratta di una legge pubblica romana di età tardo repubblicana recante una serie di disposizioni normative destinate a trovare applicazione in una vasta regione geografica indicata come Gallia Cisalpina. Oggetto di questo volume è l'esame di uno dei capitoli pervenutici della legge, il caput XXI, dedicato al regime giuridico della tutela del creditore di una somma determinata di denaro e ai connessi aspetti processuali.
Anonymi graeci oratio funebris in Constantinum II
Paola O. Cuneo Benatti
Libro: Libro in brossura
editore: LED Edizioni Universitarie
anno edizione: 2012
pagine: 232
Nella Biblioteca Apostolica Vaticana è conservato un manoscritto (Pal.gr. 117) che contiene un'orazione funebre scritta in greco da un oratore anonimo. L'orazione non è un'opera inedita, ma ebbe diverse edizioni, purtroppo non del tutto fedeli al testo: solo il primo editore, il Morel, fra l'altro ebbe visione diretta del manoscritto. Destinatario dell'orazione era indicato dai vari editori come Costantino II: gli errori di trascrizione del testo hanno, però, indotto ad una interpretazione diversa, estudiosi tedeschi hanno pensato che il destinatario fosse Teodoro Paleologo, morto nel 1448. Certamente il copista è del XV secolo, ma dal suo stile si può evincere cheil testo è stato copiato qualche anno prima della morte di Teodoro Paleologo. Anche l'esame del linguaggio ci porta ad escludere che l'orazione possa riferirsi al Paleologo. D'altra parte, i riferimenti storici e giuridici fanno pensare ad un testo composto nel IV secolo: ad esempio i riti matrimoniali e funebri, il culto del sole, la correggenza imperiale. Il destinatario era allora Costantino II.
Processo civile e processo penale nell'esperienza giuridica del mondo antico. In memoria di Arnaldo Biscardi. Atti del convegno (Siena, 13-15 dicembre 2001)
Libro: Libro in brossura
editore: LED Edizioni Universitarie
anno edizione: 2011
pagine: 532
L'interpretazione del diritto è «affabulazione»?
Filippo Gallo
Libro: Libro in brossura
editore: LED Edizioni Universitarie
anno edizione: 2005
pagine: 130
La tesi dell'interpretazione del diritto come "affabulazione", enunciata da Pier Giuseppe Monateri, ha radice in posizioni del suo maestro Rodolfo Sacco, dalle quali si dissente. L'assenza di fondamento dell'interpretazione del diritto e la sua sostituzione con la categoria della decisione, sostenute dal Monateri, difettano di supporto sul piano della teoria generale, della storia, della comparazione e del nostro diritto positivo. Le ragioni profonde del rifiuto della tesi in esame attengono alla concezione del diritto, ai rapporti tra esso e la giustizia, alla funzione giudicante e al compito della dottrina. Si cerca, in particolare, sull'ultimo punto, la spiegazione del fatto, nascosto da ideologie, che la consolidata elaborazione della dottrina costituisce diritto.
Rivista di diritto romano (2002). Volume Vol. 2
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: LED Edizioni Universitarie
anno edizione: 2003
pagine: 1338
Rivista di diritto romano (2001). Volume Vol. 1
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: LED Edizioni Universitarie
anno edizione: 2002
pagine: 1354
La nozione di «universitas» in diritto romano
Raffaella Siracusa
Libro: Copertina morbida
editore: LED Edizioni Universitarie
anno edizione: 2016
pagine: 136
La ricerca si propone di ricostruire l'effettivo significato della nozione di universitas attraverso l'individuazione di una tipologia delle varie ipotesi in cui compare tale termine, ricavata dall'esegesi dei passi dei giureconsulti romani che lo hanno utilizzato; questa analisi sarà accompagnata altresì dall'esame dei testi degli autori letterari. Dalle accezioni proprie del linguaggio comune si passa quindi all'uso della parola, già a partire dall'epoca classica, da parte dei giuristi, che vi ricorrono per considerare, come centro unitario di imputazione di rapporti giuridici, una pluralità che, a seconda dei casi, può essere costituita di res e/o di diritti oppure di persone: i risultati cui si sarà pervenuti verranno confrontati con le costituzioni imperiali e con alcuni testi desunti da varie opere tardoantiche in cui si riscontra il ricorso a tale nozione. La trattazione si conclude con un confronto tra l'universitas e un altro fenomeno apparentemente molto simile, i cd. Corpora ex distantibus, ossia più cose semplici non congiunte tra loro e tuttavia considerate unitariamente, come ad esempio il gregge, per fare emergere affinità e differenze tra le due nozioni.