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LED Edizioni Universitarie: Collana della Rivista di Diritto Romano

Studi su stipulatio e azioni stipulatorie nel diritto giustinianeo

Studi su stipulatio e azioni stipulatorie nel diritto giustinianeo

Fabrizio Lombardo

Libro: Libro in brossura

editore: LED Edizioni Universitarie

anno edizione: 2020

pagine: 154

Attraverso l’esegesi delle principali costituzioni imperiali che ne modificarono la disciplina (in particolare: C.I. 8.37.10 del 472, con cui l’imperatore Leone sancì la validità delle stipulationes effettuate senza l’impiego di sollemnia vel directa verba e C.I. 8.37.14 del 531, con cui l’imperatore Giustiniano introdusse delle presunzioni di veridicità del documento circa la compresenza delle parti e le stipulationes servili), effettuata alla luce delle attestazioni contenute in scholio ai Basilici, e tramite l’analisi di alcune particolarità riscontrabili in seno alla prassi negoziale quale emerge dalle testimonianze pervenute per via papiracea, lo studio si ripropone da un lato di dimostrare come il documento stipulatorio non portò mai ad un radicale superamento della forma verbis del contratto e, dall’altro, di delineare la nuova vitalità assunta dall’istituto in chiave processuale, quale strumento privilegiato per la predeterminazione convenzionale della procedura giudiziaria di regolamentazione di un’eventuale controversia, sia in relazione a fattispecie altrimenti sprovviste di una autonoma azionabilità sia in relazione a fattispecie già diversamente tutelate
26,00

Pontefici e vestali nella Roma repubblicana

Pontefici e vestali nella Roma repubblicana

Mariangela Ravizza

Libro: Libro in brossura

editore: LED Edizioni Universitarie

anno edizione: 2020

pagine: 266

Il volume inquadra il potere punitivo del Pontefice Massimo nei confronti dei sacerdoti di Roma antica analizzando, in maniera specifica, il rapporto tra la massima autorità religiosa romana e le vergini Vestali. Com'è noto, tali sacerdotesse ebbero un ruolo fortemente carismatico nell'organizzazione socio-politica di Roma per tutta l'esperienza del paganesimo. Il lavoro ricostruisce la singolare peculiarità della loro cooptazione, le funzioni religiose e civili, i privilegi per poi analizzare, dal punto di vista sostanziale e processuale, le drammatiche conseguenze del reato d'incestum nel quale esse potevano incorrere. La punizione di tale crimen, consistente nell'essere sepolte vive, era di esclusiva pertinenza del Pontefice Massimo, ma subì col tempo una trasformazione profonda che portò per vari versi ad infrangere il monopolio pontificale. La figura della Vestale e il suo particolare status vengono quindi inquadrati nell'ambito della condizione della donna romana e dei costumi caratterizzanti tale società, guardando infine ai rapporti tra le sacerdotesse e il potere politico e alle trasformazioni che caratterizzeranno tale figura in epoca imperiale.
35,00

Ricerche sulle tecniche di scrittura delle Istituzioni di Gaio

Pierfrancesco Arces

Libro: Libro in brossura

editore: LED Edizioni Universitarie

anno edizione: 2020

pagine: 130

Le Istituzioni di Gaio occupano da sempre una posizione particolarissima nel panorama degli studi giusromanistici e della cultura giuridica occidentale. Il manuale scritto poco dopo la seconda metà del II secolo d.C. da un giurista a noi noto solo tramite il cognomen è stato di volta in volta indicato come paradigma della classicità o come prodotto mediocre di un maestro di provincia, sulla cui identità si è peraltro formulato ogni tipo di congettura. Recentissimi indirizzi metodologici auspicano un ritorno al testo inteso come luogo del «misterioso appuntamento» con il suo autore, secondo la metafora, dichiaratamente allusiva a suggestioni benjaminiane, formulata da uno studioso contemporaneo. In tale prospettiva, in questo libro si ripercorrono le principali questioni tradizionalmente poste in letteratura circa la genesi, la forma e la modalità di realizzazione delle Istituzioni, anche in relazione all’ambiente di destinazione, e si offre una lettura del testo e della sua formazione che tiene conto della rivalutazione della letteratura didattico-didascalica dell’antichità, senza tuttavia trascurare intuizioni e linee di ricerca più datate, delle quali si propone un recupero.
23,00 21,85

Studi giuridici sulla Tabula Alimentaria di Veleia

Gianluca Mainino

Libro: Libro in brossura

editore: LED Edizioni Universitarie

anno edizione: 2019

pagine: 112

«Tabula Alimentaria di Veleia» è il nome che è stato dato a una grande epigrafe bronzea di forma rettangolare, di circa un metro e mezzo di altezza per tre metri di larghezza e un peso di più di due quintali, la quale fu rinvenuta sull’Appennino piacentino a Macinesso (Veleia) nel 1747 ed è oggi conservata in una sala del Museo Archeologico Nazionale di Parma. L’iscrizione, contenente circa 35/40 mila caratteri incisi, è coronata da una praescriptio maggiore in grande evidenza sulla sommità dello specchio epigrafico, ove per iniziativa dell’imperatore Traiano sono descritte le condizioni di un grande programma di assistenza pubblica a lungo termine in favore dell’infanzia. Il testo riporta i dati di una cinquantina di ipoteche fondiarie, fornite al fisco imperiale da privati proprietari terrieri a garanzia di un proporzionale mutuo di denaro a fondo perduto. L’iniziativa di Traiano, che implicava il coinvolgimento diretto di privati cittadini, rappresenta una testimonianza di un fenomeno molto diffuso nell’antichità, riconosciuto sotto il nome di «evergetismo», un modus vivendi che vedeva il dono come un mezzo per marcare la propria posizione sociale nella collettività.
26,00 24,70

«Ordine» e «ordinamento». Idee e categorie giuridiche nel mondo romano

«Ordine» e «ordinamento». Idee e categorie giuridiche nel mondo romano

Lucia Di Cintio

Libro: Libro in brossura

editore: LED Edizioni Universitarie

anno edizione: 2019

pagine: 114

Il libro prende spunto da un’apparente, inspiegabile presenza del termine ‘ordo’ in alcune interpretazioni visigotiche, e la sua rispettiva assenza nei testi romani di riferimento. Si è notato che in tali passi ‘ordo’ sostituisce il concetto di ‘regula’. Il dato è stato inserito in un contesto più ampio che esamina le fonti giuridiche contenenti sia ‘regula’ sia ‘ordo’. Si è notato che il lemma ‘regula’, di derivazione aristotelica, individua più concetti che si evolvono nel tempo. Anche ‘ordo’ è impiegato dai ‘prudentes’, ma in senso di progressione. Sarà Augusto che impiegherà ‘ordo’ anche in senso di sistema. Non si delinea una immediata evoluzione per tale genus, come se il concetto di sistema in sé concluso fosse rifiutato dalla giurisprudenza classica, che si poneva nella prospettiva del metodo, ossia ‘regula iuris’, più che della categoria, ‘ordo iuris’. I giuristi occidentali del V-VI secolo si dedicano alla stesura di normazioni che vogliono individuare un sistema in sé concluso, una sorta di ordinamento. Se la ‘regula’ risponde a un’esigenza di sintesi di ispirazione aristotelica, l’‘ordo’ avrebbe risentito di una corrente di pensiero neoplatonico.
26,00

Actio pecuniae traiecticiae. Contributo alla dottrina delle clausole penali

Actio pecuniae traiecticiae. Contributo alla dottrina delle clausole penali

Arnaldo Biscardi

Libro: Libro in brossura

editore: LED Edizioni Universitarie

anno edizione: 2019

pagine: 174

Biscardi perseguì una conglobante visione unitaria dei diversi aspetti del diritto, capace di spaziare dalla Grecia arcaica e dall’ordinamento attico, passando per il contesto ellenistico e la relativa documentazione papiracea, al diritto romano di età arcaica e classica sino al periodo postclassico e bizantino, nonché di spingersi sovente fino al diritto moderno e contemporaneo. Nella prima edizione del volume, egli enuncia una nuova teoria relativa alla difesa processuale del prestito marittimo in diritto romano, consistente nell’impiego dello strumento della stipulazione penale. La trattazione segue l’evoluzione del prestito marittimo e della sua difesa processuale dal mondo greco fino all’età tardoantica e a quella giustinianea. La seconda edizione riprende fedelmente la prima, salvo l’aggiunta di un’ampia Postilla e di una Appendice. Il lavoro di Biscardi venne ampiamente discusso nella letteratura successiva e costituisce un punto di riferimento per chi voglia approfondire lo studio del prestito marittimo nonché della stipulazione penale in diritto romano, mentre il nucleo delle tesi formulate risulta ancora oggi resistere alle critiche avanzate dalla storiografia più recente. Ristampa emendata della seconda edizione
35,00

La trasmissibilità ereditaria della stipulatio

La trasmissibilità ereditaria della stipulatio

Valentina Casella

Libro: Libro in brossura

editore: LED Edizioni Universitarie

anno edizione: 2018

pagine: 160

Entro il vasto e articolato panorama della disciplina delle obbligazioni contrattuali, il volume si concentra sulla questione della trasmissibilità agli eredi dei rapporti nascenti da stipulatio. Nel dettaglio, mentre con riguardo alle stipulationes in dando il quadro delle fonti non pone particolari problemi interpretativi, le testimonianze inerenti alle stipulationes in faciendo e in non faciendo sono state oggetto di ipotesi ricostruttive assai audaci in dottrina, sia da parte della critica interpolazionistica, sia nella letteratura specialistica contemporanea. Pur condividendo il generale approccio metodologico di quest’ultima, l’autrice si discosta dalle più ardite e recenti proposte esegetiche, presentando una congettura imperniata sulla diversa natura del facere attivo e negativo e sulla questione della possibile infungibilità della prestazione. Lo studio tende innanzitutto a ricostruire il regime classico dell’ereditabilità del contratto in esame, per poi poter valutare la sua successiva evoluzione giuridica e la portata delle innovazioni giustinianee, che proclamano la trasmissibilità di qualsiasi stipulatio, sive in dando, sive in faciendo, sive mixta ex dando et faciendo.
26,00

Della transazione, purtroppo

Ferdinando Zuccotti

Libro: Libro in brossura

editore: LED Edizioni Universitarie

anno edizione: 2018

pagine: 248

Questo pamphlet rappresenta la critica e la inevitabile ridicolizzazione di una delle pubblicazioni che ai suoi tempi si segnalò per essere un incredibile coacervo di errori di ogni tipo. Molto di più, questo scritto mostra come essa fu in certo modo l’archetipo di quella decadenza della produzione cosiddetta scientifica che ha ormai pervaso le università italiane, specie per quanto riguarda il diritto romano: creando così una inevitabile situazione ove prolifera sempre più numerosa una pseudoletteratura scientifica che inesorabilmente scende sempre più in basso. Un sistematico sfacelo del livello della produzione romanistica di cui si preferisce non parlare ufficialmente, mentre le riviste specialistiche del settore persistono a recensire benevolmente simili obbrobri.
35,00 33,25

Sequestro di persona, riduzione in schiavitù e traffico di esseri umani. Studi sul «crimen plagii» dall’età dioclezianea al V secolo d.C.

Sequestro di persona, riduzione in schiavitù e traffico di esseri umani. Studi sul «crimen plagii» dall’età dioclezianea al V secolo d.C.

Paola Ombretta Cuneo

Libro: Libro in brossura

editore: LED Edizioni Universitarie

anno edizione: 2018

pagine: 140

Il crimen plagii dall’età dioclezianea al tardo impero è diventato, rispetto al crimine in origine previsto dalla lex Fabia, un contenitore di fattispecie diverse che coesistono tra loro: in quest’epoca il crimine individua sovente più azioni criminose: il sequestro di persona, la riduzione in schiavitù e il traffico di esseri umani. Spiccano in questi secoli due costituzioni: una prima di Massimiano, che individua un «reato continuato» al fine di applicare la pena più grave nei confronti dei colpevoli di plagio ogni qualvolta si riscontri un concorso di persone nel reato; un’altra singolare costituzione è quella di Costantino, la quale prevede pene severe in caso di aggravanti e riguarda un crimen plagii ancora più riprovevole, in quanto le vittime sono i minori. L’analisi delle fonti giuridiche mette in evidenza le trasformazioni di questo crimine, la gravità che questo rappresentava per l’impero, il conseguente inasprimento delle pene, ma, soprattutto, come in tempi diversi erano andate a enuclearsi fattispecie differenti intorno a quelle previste dalla lex Fabia, mentre d’altra parte avevano continuato a coesistere le diverse procedure nonché le diverse pene comminate.
27,00

L'emersione dell'«Emptio» consensuale e le «Leges Venditionis» di Catone

L'emersione dell'«Emptio» consensuale e le «Leges Venditionis» di Catone

Mariateresa Carbone

Libro: Libro in brossura

editore: LED Edizioni Universitarie

anno edizione: 2017

pagine: 148

Il presunto riconoscimento dell’emptio-venditio intorno al III secolo a.C. comporta la necessità di ipotizzare come venisse soddisfatta in precedenza l’esigenza, sicuramente esistente, dello scambio tra cosa e prezzo. Il ricorso alla mancipatio o alla doppia traditio, per lo scambio contestuale, o alla stipulatio, per l’accreditamento delle prestazioni, non risulta né attestato né del tutto idoneo alla realizzazione dello scopo della vendita. L’evoluzione dell’emptio dalla iurisdictio peregrina non ne giustifica le caratteristiche tipicamente romane e comunque estranee agli altri ordinamenti dell’area mediterranea, e si scontra pure con l’assenza di tracce dell’origine ex iurisdictione peregrina o anche soltanto onoraria delle rispettive actiones, nonché della loro conseguente «recezione civilistica». L’analisi dei primi contratti di vendita contenuti nel De agricultura di Catone dimostra la piena vigenza inter cives dell’emptio consensuale a efficacia obbligatoria a cavallo tra III e II secolo a.C. e, soprattutto, evidenzia il ricorso alla predisposizione di strumenti determinativi e liquidatori delle pretese nascenti dalle fattispecie contrattuali.
29,00

Sacramentum civitatis. Diritto costituzionale e Ius Sacrum nell’Arcaico ordinamento giuridico romano

Ferdinando Zuccotti

Libro

editore: LED Edizioni Universitarie

anno edizione: 2016

pagine: 168

L’argomento degli articoli qui riuniti è quello del problema di rintracciare uno strumento giuridico atto a fornire, nell’ambito della costituzione romana, un carattere immodificabile a determinate norme fondamentali che si volevano rendere eterne e parte irrinunciabile della conformazione strutturale dello Stato, come in particolare quella sul carattere per sempre repubblicano di Roma o come quella della inviolabilità dei tribuni della plebe, cardine essenziale del nuovo assetto patrizio-plebeo dell’ordinamento romano. Una più che soddisfacente soluzione in tal senso venne tuttavia con ogni verosimiglianza reperita nella religione e specificamente nello ius sacrum romano, in quanto la città non si limitò a votare semplicemente queste norme in sede comiziale, ma le rese oggetto di un giuramento da parte di tutti i cittadini prestato per se stessi e per i propri discendenti. Per tal via, simili scelte costituzionali divenivano irremeabili e senza alternativa, dato che il venirvi meno avrebbe violato i giuramenti così prestati e reso Roma una città spergiura, come tale invisa alla divinità e destinata dunque alla rovina.
31,00 29,45

Nuove ricerche sulla «Interpretatio Visigothorum» al «Codex Theodosianus». Libri I-II

Nuove ricerche sulla «Interpretatio Visigothorum» al «Codex Theodosianus». Libri I-II

Lucia Di Cintio

Libro: Libro in brossura

editore: LED Edizioni Universitarie

anno edizione: 2016

pagine: 172

La monografia rappresenta il prosieguo del libro L’Interpretatio Visigothorum al Codex Theodosianus. I. Il libro IX, e come la precedente, si propone di analizzare e confrontare i commenti alle leggi del Codice Teodosiano recepiti e commentati nel cosiddetto Breviario Alariciano, al fine di trarre elementi utili per valutare come l’esperienza giuridica romana sia stata recepita e modificata nei regni barbarici. Attraverso l’analisi delle tecniche della Interpretatio – volta spesso ad apportare consistenti innovazioni ai testi commentati, sia pure sotto un’apparente immagine di fedeltà continuità – si cerca di cogliere il senso di un sistema giuridico, quale quello romano barbarico, a cavallo tra il V e VI secolo d.C., sospeso tra antichità classica e Medio Evo, di rilevante interesse ed ancora non adeguatamente studiato in tutte le sue molteplici e variegate sfaccettature.
27,00

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