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LEG Edizioni: I leggeri

La classe di agosto

Adriano Ossola

Libro: Copertina morbida

editore: LEG Edizioni

anno edizione: 2019

pagine: 142

In una classe delle scuole superiori al confine orientale d'Italia si consuma un normale anno scolastico. L'autore filtra le vicende che vi accadono attraverso gli occhi attenti del professor Marco Vasta che ama la scuola, gli studenti, il colloquio con essi e con i loro genitori. Un po' meno la burocrazia imperante e, talvolta, le gerarchie. Vasta ha alle spalle una vicenda familiare ormai lontana e scolorita, i rapporti con i colleghi sono sporadici e sfilacciati ad eccezione, apparentemente, di quello con l'amica Caterina. Egli avverte in maniera forte il bisogno di ricominciare una vita nuova e l'avvio del nuovo anno scolastico gli appare come una palingenesi ideale. In breve proietta su di essa il senso di un riscatto esistenziale che tuttavia non accadrà. Al contrario, l'anno si trasforma in un vortice di avvenimenti inaspettati che culminano nel racconto di una doppia, amara tragedia. Lo svolgersi dell'anno scolastico diviene così la metafora di un tempo che invece di rigenerare, sconvolge tutto: la classe, l'esangue città in cui è ambientata la vicenda, il paese. Storia corale basata sull'intreccio e il raffronto tra il passato e il presente nel mondo della scuola e del costume, questo libro si inserisce nel solco di una tradizione narrativa consolidata e la tinge ora di ironia, ora di una lieve malinconia.
14,00 13,30

Leggende del Friuli e delle Alpi Giulie
16,00

I Luxardo del Maraschino

I Luxardo del Maraschino

Nicolò Luxardo De Franchi

Libro: Libro in brossura

editore: LEG Edizioni

anno edizione: 2014

pagine: 217

18,00

I Luxardo del Maraschino

Nicolò Luxardo De Franchi

Libro: Libro in brossura

editore: LEG Edizioni

anno edizione: 2024

pagine: 224

"I Luxardo del Maraschino" tratta le vicende della famiglia dei Luxardo a partire dall’età napoleonica e dalla figura del capostipite, l’imprenditore ligure Girolamo Luxardo, che, individuatevi possibilità commerciali, si trasferisce a Zara nel 1821. È qui che egli avvia l’attività di produzione del Maraschino che renderà rinomata la famiglia prima in Europa e successivamente in gran parte del mondo. Lo sviluppo economico si intreccia con le vicende storiche che, nella prima parte della narrazione, coprono l’intero XIX secolo e gli anni della Prima guerra mondiale; sulla scena si susseguono le figure dei discendenti di Girolamo Luxardo, presenti tanto nella vita economica che in quella sociale, politica e militare del loro tempo. Nella seconda parte, ai successi economici consolidati nel corso dell’Ottocento, fa seguito un periodo di relativo stallo, legato al crollo dei grandi imperi (Austria-Ungheria, Germania e Russia) con i quali i Luxardo avevano stabilito ottimi rapporti commerciali, nonché alla generale crisi successiva alla Prima guerra mondiale. Ciononostante, essi getteranno le nuove basi imprenditoriali che permetteranno loro di risalire la china, nell’immediato dopoguerra e negli anni Venti e Trenta, periodo che vede i Luxardo partecipi delle vicende fiumane e dalmate in quanto sostenitori dell’italianità in quelle terre. Nel corso della Seconda guerra mondiale si consuma la tragica vicenda di Nicolò e Pietro Luxardo (di cui già tratta il libro Dietro gli scogli di Zara), che insieme alla distruzione della fabbrica di Zara causata dai bombardamenti degli Alleati fra il 1943 e il 1944 chiude il capitolo più drammatico della storia della famiglia. Nel dopoguerra i Luxardo rilanciano la loro attività in Italia, impiantando un nuovo stabilimento a Torreglia, in provincia di Padova. Oggetto dell’ultima parte del libro sono la rinascita italiana a cavallo tra gli ultimi anni Quaranta e gli anni Cinquanta, e le problematiche ad essa connesse.
18,00 17,10

Lezioni italiane. Vivere felici studiando il Bel Paese

Stefan Maiwald

Libro: Libro in brossura

editore: LEG Edizioni

anno edizione: 2022

pagine: 168

“Gli italiani sono più felici di noi tedeschi. Perché?” Da questo interrogativo parte la riflessione di Stefan Maiwald, un giornalista tedesco che da vent’anni risiede in Italia, nella soleggiata località balneare di Grado. Sposato con una donna italiana, l’Autore attinge alla sua personale esperienza per rivelare il segreto della felicità del Bel Paese. In questa guida ironica e al contempo ben documentata, il lettore scoprirà i motivi per cui gli italiani possono essere considerati un modello del buon vivere. Un piccolo assaggio: perché non si assicurano contro tutto, perché danno valore agli amici più che agli psichiatri, e perché a un prato d’erba appena tagliato preferiscono un cesto di frutta e verdura del proprio orto. Seguire le “Lezioni italiane” è un modo per esplorare pratiche, consuetudini e consigli che fanno dello stile di vita italiano il più invidiabile in assoluto.
18,00 17,10

Oltre Trieste. Storie di famiglia e di vita vissuta (Un secolo attraverso molte frontiere)

Giorgio Rosso Cicogna

Libro: Copertina morbida

editore: LEG Edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 536

Questo libro non è un romanzo, né un saggio su temi socio-politici, e neppure un racconto tratto da spunti biografici: testimonianze variegate combinano ricordi sentiti in famiglia o di vita vissuta con riflessioni sulle vicende del mondo. Una piccola storia nella Grande Storia, dal 1915 ad oggi, con Trieste baricentro ricorrente. Attraverso varie vicissitudini dell'Italia fascista che coinvolsero direttamente, con una tragedia di terrorismo, la famiglia materna e con Mussolini in prima persona quella paterna, dopo la Seconda Guerra Mondiale l'attenzione si sposta su avvenimenti, misteri e protagonisti delia Prima Repubblica in Italia, che l'autore ha conosciuto da vicino con rapporti di stretta collaborazione e di amicizia. Della sua carriera in diplomazia sono anche richiamati, sempre con un voluto distacco e con una vena d'ironia, eventi diversificati in Europa, negli Stati Uniti ed in America Latina, in Africa, in Asia, ed incontri ravvicinati con diversi personaggi in ogni parte del mondo. Alla caduta del Muro di Berlino corrisponde un radicale cambio professionale, nella prospettiva di contribuire al rilancio di un ruolo per Trieste nella nuova realtà europea. Nella conclusione l'auspicio di un impegno generalizzato per contrastare superficialità e consumismo alle radici del populismo, con una rinnovata fiducia nell'Europa, contestando in parallelo l'inevitabilità di un confronto epocale tra Occidente e Islam. Così si configura un appello finale a combattere la crescente divaricazione fra troppi poveri senza speranza e pochi ricchissimi: un esproprio democratico da perseguire pacificamente a livello mondiale.
24,00 22,80

Lassù nella Trieste asburgica. La questione dei regnicoli e l'identità rimossa

Marina Silvestri

Libro: Copertina morbida

editore: LEG Edizioni

anno edizione: 2017

pagine: 354

Trieste, agli inizi del Novecento, era un caso singolare: una città di immigrati arrivati per la maggioranza dalle regioni contermini, il Goriziano e la Carniola, l'Istria, la Dalmazia e il Regno d'Italia. La storiografia indica per i regnicoli un dato che oscilla fra le 38.000 e le 50.000 presenze allo scoppio della Grande Guerra, su una popolazione di 243.000 abitanti. Erano facchini e operai, impiegati, caffettieri, osti, camerieri, molti i sarti e i barbieri; marinai, capitani e armatori, ma anche tipografi e giornalisti, proprietari di opifici, negozianti, agenti di commercio, di cambio, banchieri e possidenti. La componente più numerosa proveniva da Friuli, Carnia, Cadore e Veneto; significativi gli arrivi da Venezia e Chioggia, dall'Emilia e dalla Romagna, in particolare da Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, e dalla costa marchigiana, Pesaro, Senigallia e Ancona; molti gli arrivi dalla Puglia costiera e dalle Murge; inoltre dalla Calabria, dallo stretto di Messina, da Catania e Castellammare; pochi gli arrivi da Liguria, Piemonte, Lombardia; sporadici da Toscana e Campania. Uomini, donne, e intere famiglie che avevano scelto di emigrare per necessità, spinti da migliori opportunità economiche o per ragioni politiche. Ci sono fra i regnicoli garibaldini e mazziniani, socialisti e anarchici, ma la maggioranza resterà estranea alla politica e agli scontri nazionali. L'Europa fino alla fine dell'Ottocento è la prima destinazione della grande emigrazione italiana post-unitaria, e l'Impero austro-ungarico è la seconda meta. Da Trieste, inoltre, si salpava per le Americhe. Prefazione di Cristina Giudici.
28,00 26,60

Venezia austriaca

Venezia austriaca

Alvise Zorzi

Libro: Libro in brossura

editore: LEG Edizioni

anno edizione: 2017

pagine: 393

Venezia è stata austriaca dal 1798 al 1866: meno di sessant'anni, Interrotti prima dal dominio napoleonico, poi dalla rivoluzione di Daniele Manin. Anni non facili per l'ex capitale di una millenaria Repubblica, il cui ricordo aleggia Incancellabile su una quotidianità segnata dalla decadenza economica e sociale ma anche dalla vitalità delle arti e della cultura, e percorsa da fermenti che proromperanno nella gloriosa tragedia del 1848-49 e nella contestazione dell'ultimo periodo. La prima parte del libro rievoca le vicende di Venezia dalla caduta della Serenissima al plebiscito del 1866. Nella seconda Zorzi traccia con la consueta verve narrativa il profilo dei protagonisti, dall'imperatore all'amministrazione, dalla polizia alla marina, dalle classi sociali al clero, agli artisti, agli scrittori, agli scolari, ai cittadini còlti nella loro realtà d'ogni giorno. Non mancano al quadro I patrioti e le spie, I personaggi del dissenso e gli "austriacanti". Ma l'èra austriaca coincide con l'età romantica: ecco dunque una folla di "foresti" straordinari, da Byron a Shelley, dagli ultimi Borboni di Francia a Richard Wagner, a George Sand e Alfred de Musset. Coincide, anche, col tempo del trionfi di Verdi, di Donizetti, di Mercadante (e della "divina" Maria Taglioni) al Gran Teatro La Fenice, e di Maria Malibran in quello che le verrà dedicato.
20,00

Radio Venezia Giulia. Informazione, propaganda e intelligence nella «guerra fredda» adriatica (1945-1954)

Radio Venezia Giulia. Informazione, propaganda e intelligence nella «guerra fredda» adriatica (1945-1954)

Roberto Spazzali

Libro: Copertina morbida

editore: LEG Edizioni

anno edizione: 2012

pagine: 150

Nell'autunno del 1945, su proposta del CLN giuliano e per iniziativa del Ministero degli Esteri, viene allestita "Radio Venezia Giulia", l'unica emittente clandestina italiana del dopoguerra, allo scopo di garantire l'informazione e il sostegno psicologico alla popolazione italiana della regione Venezia Giulia e in particolare a quella residente in Istria sotto il controllo jugoslavo. Grazie all'impegno della missione diplomatica del conte Justo Giusti del Giardino, l'attività di "Radio Venezia Giulia", assume pure la funzione di strumento per la raccolta di informazioni, per mezzo di propri agenti, nei territori occupati dagli jugoslavi, contrastando così i diversi tentativi di infiltrazione dello spionaggio titoista e di propaganda anti italiana, in uno scenario di piccola "guerra fredda" adriatica. L'emittente ha operato continuativamente a Venezia, sotto la direzione dello scrittore Pier Antonio Quarantotti Gambini, dal novembre 1945 al settembre 1949 e dopo un breve periodo di interruzione riprende i programmi grazie ad un accordo tra il governo italiano e la Rai. Tutta la sua storia è stata coperta dall'estrema riservatezza e tuttora risulta pochissimo nota tra chi si è occupato di storia della radiofonia in Italia e di storia del giornalismo. Eppure nella redazione di "Radio Venezia Giulia" si è formata un'ampia schiera di giornalisti che hanno fatto carriera tanto nella RAI che nelle varie testate giornalistiche e presso le maggiori agenzie di stampa italiane.
24,00

La casa del duce. Gorizia 1938-1945

La casa del duce. Gorizia 1938-1945

Roberto Covaz

Libro: Copertina morbida

editore: LEG Edizioni

anno edizione: 2016

pagine: 129

I "giusti" di Gorizia non hanno mai tradito, hanno rispettato le idee degli altri, si sono aiutati, hanno combattuto perché il futuro fosse migliore. I "giusti" di Gorizia hanno abitato nella Casa del Duce, una casa speciale. In una Gorizia tragica racchiusa nel periodo che va dal 1938 all'aprile del 1945 ecco delinearsi e incrociarsi le esistenze di una guardia scelta della Pubblica Sicurezza, di un militare dei Reali Carabinieri, di un maresciallo della Guardia di Finanza, di un ragazzo adottato dal regime fascista e destinato a una fulgida carriera professionale, di un giovane che abbraccia la scelta partigiana, di una ragazza slovena alla quale sarà proibito persino l'amore. Un romanzo amaro che racconta di una città sbranata da tedeschi, cetnici, titini e fascisti. Nella notte dell'umanità una fioca luce di speranza emana dalla Casa del Duce. Ma anch'essa finirà con l'essere spenta.
14,00

Arte e profezia

Arte e profezia

Vittorio Sgarbi

Libro: Copertina morbida

editore: LEG Edizioni

anno edizione: 2015

pagine: 128

I profeti dell'arte si danno appuntamento, come per un mistero, all'inizio di ogni secolo: in quei frangenti, ecco uno scarto rispetto al passato che fa intravedere il futuro. Una profezia, appunto, che interpreta il presente, ma soprattutto anticipa la sensibilità popolare o più raffinata a venire. Vittorio Sgarbi parte da questo assunto e risponde a una serie di quesiti, scelti per elaborare un percorso tematico denso di sorprese. Il libro ripercorre così un millennio di storia e critica dell'arte, individuando dieci figure di artisti, minori, finanche sconosciuti, e maggiori, che hanno sovvertito la sensibilità di ogni secolo nascente. Così, accanto a Giotto e a Andy Warhol, troviamo Wiligelmo e Diego Velàzquez, Ercole de' Roberti, Masaccio e Pablo Picasso. Una lectio ricca di suggestioni e sorprese, gag e irriverenti digressioni artistico-politiche.
20,00

Il dilemma Trieste. Guerra e dopoguerra in uno scenario europeo
12,39

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