Sociologia e antropologia

Le università possono giocare un ruolo fondamentale nella trasformazione delle città o dei quartieri, influenzando lo sviluppo urbano tramite l'innesco di complessi processi di rigenerazione e rinnovamento. Il volume contestualizza i profondi cambiamenti socioeconomici che l'Università Roma Tre ha generato nel quadrante Ostiense-Marconi, senza eludere la questione più delicata: come bilanciare la pianificazione urbana con il rischio di favorire rendite speculative? L'autrice si interroga sul dilemma “rigenera-regentrificare” e propone nuovi strumenti per affrontare la sfida.

Partendo dalle teorie sociologiche classiche sulla moda formulate tra Ottocento e Novecento per giungere alla Fashion Theory contemporanea, il volume mostra come si manifesta oggi la moda quale forma culturale, sistema di comunicazione e rappresentazione sociale dei corpi. Evidenzia, inoltre, quale potere trasformativo essa abbia sul corpo, anche sul piano del genere, come entri in stretto rapporto con i media, sia tradizionali che digitali, e come assuma un ruolo politico, anche critico, nella società.

Il volume analizza le origini della sociologia, partendo da un rinnovato interesse critico verso Auguste Comte. Muovendosi su più fronti tematici e usando chiavi di lettura differenti, l'autore riapre la questione “Auguste Comte”, ricollocandolo, senza anacronismi, nel suo tempo ed evidenziando la portata critica del suo progetto, anche alla luce dei recenti tentativi di restituirgli quella statura di classico che paradossalmente proprio la tradizione sociologica aveva finito per negargli.

"La ribellione delle masse" è un capolavoro profetico che, nonostante sia stato pubblicato tra le due guerre mondiali, rimane uno dei testi più attuali e illuminanti per decifrare il nostro presente e le dinamiche sociali e politiche contemporanee. In questa opera visionaria, Ortega y Gasset teorizza con lucidità straordinaria l'avvento di un soggetto politico rivoluzionario: l'uomo-massa. Parallelamente, denuncia la contemporanea abdicazione delle élite dal loro ruolo di guida, configurando un evento di portata storica che ha trasformato per sempre la società europea. L'uomo-massa di Ortega y Gasset è l'individuo medio del nostro tempo: privo di slanci e aspirazioni elevate, pervicacemente conforme alla collettività, paladino di diritti slegati da ogni responsabilità. Figlio della democratizzazione e del progresso tecnologico, questo nuovo tipo umano rappresenta l'annullamento dell'individualità e del genio creativo. Per l'autore, l'emergere dell'uomo-massa costituisce la più grave minaccia per la civiltà europea e occidentale. Un'analisi che risuona con sorprendente attualità nelle sfide del XXI secolo, rendendo questo libro una chiave di lettura indispensabile per comprendere i fenomeni della massificazione culturale contemporanea e dei social media.

Think global, speak local" è il primo manuale italiano che colma il divario tra marketing internazionale e cultural content adaptation, dimostrando che il vero successo globale nasce dal multilinguismo e dalla capacità di tradurre non solo le parole, ma anche i significati culturali. Il marketing internazionale non è semplice traduzione ma trasformazione: ciò che convince a Londra può fallire a Tokyo, l'umorismo che funziona in Italia può sembrare inappropriato in Germania, le festività e persino i metodi di pagamento cambiano radicalmente da un mercato all'altro. Il volume affronta i temi chiave del marketing cross-country: dalla translation trap al nuovo paradigma SEO, dalla psicologia dei consumatori al ruolo dell'intelligenza artificiale nella personalizzazione su scala internazionale. L'approccio è pratico e arricchito da casi reali, framework implementabili, tabelle e schemi di sintesi, rivolgendosi a imprenditori e fondatori di start-up, a marketing manager, a specialisti seo, a marketing strategist e a pmi che vogliono ampliare le proprie strategie e cogliere nuove opportunità per accrescere la competitività sui mercati esteri.

Come cambia il lavoro nell’era digitale? Quali sono le traiettorie biografiche che attraversano le trasformazioni dell’economia, delle organizzazioni e delle soggettività? Questo volume restituisce i risultati di un’indagine qualitativa condotta attraverso il metodo biografico-narrativo. Le storie di vita raccolte – plurali, stratificate, spesso dissonanti – raccontano il lavoro come esperienza esistenziale e sociale, dove le dimensioni del tempo, dell’identità, dell’apprendimento e del riconoscimento si intrecciano. Attraverso l’ascolto profondo e la valorizzazione della soggettività, la ricerca condotta dall’autore mostra come la narrazione diventi uno strumento trasformativo: per leggere il presente, per orientarsi nel cambiamento, per riattivare progettualità.

Viene pubblicata per la prima volta l’edizione rivista da Mario Perniola del suo intramontabile "Il sex appeal dell’inorganico". In esso, Perniola esplora una trasformazione radicale della sensibilità contemporanea, in cui la sessualità si estende oltre il corpo, oltre l’atto, oltre la distinzione tra soggetto e oggetto. L’esperienza estetica e quella erotica convergono in una zona neutra, artificiale, abitata da superfici lucide, corpi senza desiderio, attrazioni impersonali e sempre disponibili. Attraversando filosofia, cultura pop, sport, tecnologie e arte, il libro disegna una mappa della condizione postumana, in cui pensare significa sentire come cosa, e sentire significa riconoscersi in ciò che non è più vivo, ma neppure morto. Perniola conduce il lettore in un paesaggio mentale inedito, dove l’eccitazione non si lega più alla carne, ma alla distanza, all’astrazione, alla possibilità di percepire senza appartenere.

In questo saggio fondamentale per la storia del '900, Le Bon analizza il comportamento delle masse e il modo in cui esse influenzano la vita politica e sociale. Secondo l'autore, l'individuo, una volta immerso nella folla e con i giusti fattori, perde la propria razionalità e responsabilità, diventando parte di un organismo collettivo dominato dall?emotività. In questo processo la personalità del singolo si dissolve, e al suo posto emergono impulsi primitivi e passioni elementari, che rendono la massa capace di grandi slanci rivoluzionari ma anche di violenze distruttive. Proprio per questo le folle sono facilmente manipolabili da figure carismatiche grazie all'uso di miti e linguaggio simbolico. Il testo, benché non privo di pregiudizi del suo tempo, ha influenzato numerosi studiosi, leader e teorici della politica, tra cui Freud e Lenin.

Insegne, lingue, profumi… sono alcuni indizi lasciati delle migrazioni nelle grandi città, così come in piccoli e sperduti comuni, nel presente e nel passato. Se ieri queste tracce venivano nel tempo cancellate o coperte da una progressiva omologazione dei gusti, delle preferenze commerciali, del camouflage per apparire come gli autoctoni, oggi le differenze vengono valorizzate dalle leggi dell'economia e dal diffuso pluralismo culturale. Così i luoghi di immigrazione si trasformano col contributo di coloro che arrivano da fuori. Nulla è più (o forse non lo è mai stato) confinato nelle periferie, nei quartieri "etnici", e quelle "little Italy" o "Chinatown" oggi restano solo attrazioni turistiche, caricature di un passato da dimenticare. La diversità ristruttura le città, ed essa è tangibile quotidianamente a tutti: detrattori e sostenitori del diritto alla mobilità, vecchi e nuovi migranti, cittadini di diverse generazioni. Nessuno infatti può più considerare estraneo chi contribuisce alla vita collettiva con attività commerciali e culturali, con iniziative formative e associative in cui si mescolano tradizioni, accenti, culture e pratiche.

Partendo da una preparazione sociologica e giuridica e sulla base di indagini sul campo finalizzate allo studio del meccanismo della vendetta, Pigliaru riformula un vero e proprio "Codice della vendetta". Le norme di comportamento della società pastorale barbaricina, i suoi imperativi, vengono tradotti nel linguaggio giuridico proprio dei codici scritti. Lo studio illustra così quanto le leggi elaborate nell'ambito di una lunga tradizione orale, ispirate alla necessità di regolare la convivenza sociale, non manchino della stessa tensione giuridica che appartiene agli ordinamenti della civiltà colta.