Storia dell'arte: stili artistici
Il Cinquecento. Le fonti per la storia dell'arte
Émilie Passignat
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2017
pagine: 511
Il volume prende in esame le principali problematiche della cultura artistica del Cinquecento sulla base di un'innovativa rassegna di testi: agli scritti d'arte più famosi, da Leonardo da Vinci a Federico Zuccari. si affiancano documenti meno conosciuti per illustrare al meglio quel momento cardine per lo sviluppo dell'editoria e del mercato dell'arte. In una stagione ricca di sfaccettature spesso contraddittorie o paradossali, in un clima di repentini mutamenti politici e religiosi, spicca l'evoluzione della figura dell'artista, primo argomento affrontato nel libro, proprio perché la difesa della dignità della professione si impose allora come il tema più ricorrente, la trama di fondo sulla quale dibattere e riformulare sia la teoria che la pratica. Un imprescindibile punto di partenza da cui scaturiscono le riflessioni sul fenomeno del collezionismo, sulla cultura antiquaria e la passione per l'Antico, nonché sul fiorire della scrittura d'arte e sulla conseguente nascita della storia e della critica d'arte. nuovi strumenti per promuovere tanto l'artista quanto l'opera stessa quale vettore di identità culturale.
Honar: The Afkhami collection of modern and contemporary Iranian art
Sussan Babaie, Venetia Porter
Libro: Copertina rigida
editore: Phaidon
anno edizione: 2017
pagine: 279
Cartoni. Disegni smisurati del '900 italiano
Libro: Copertina morbida
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2017
pagine: 88
Il cartone, com'è noto, è un disegno grande quanto l'opera o la parte di opera che l'artista intende realizzare. Debba essere questa un quadro, un affresco, una vetrata, un mosaico o un arazzo, il cartone è una realizzazione necessaria affinché l'opera sia portata a termine dall'artista stesso o dalle maestranze specializzate che devono materialmente compierla. Non deve stupire dunque che nel '900 italiano, legato al ritorno alle tecniche di decorazione antiche e tradizionali, sopravvivano questi grandi fogli su cui l'ispirazione dell'artista, già spesa in studi, schizzi, modelli e bozzetti, ha saputo trovare finalmente la vera misura e le linee definitive della forma del proprio lavoro.
Giacomo Amato. I disegni di Palazzo Abatellis. Architettura, arredi e decorazione nella Sicilia barocca
Libro: Copertina rigida
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2017
pagine: 632
La collezione di disegni di Giacomo Amato (1643-1732), principale architetto del barocco palermitano, si conserva presso Palazzo Abatellis, a Palermo. Con questa pubblicazione si presenta una monografia sulla poliedrica attività dell'architetto/decoratore/arredatore, consistente in un libro composto di una prima parte di saggi relativi alle varie discipline in cui Amato si cimentò, accompagnati da studi di contesto relativi agli scambi artistici tra Sicilia, Roma, Napoli e la Spagna, e una seconda parte contenente il catalogo generale dei disegni raccolti nei sette volumi, in gran parte inediti. Rivelati al grande pubblico da Alvar González Palacios e saltuariamente pubblicati da studiosi, la collezione ammonta a un totale di 497 disegni. Si tratta dell'unica collezione di progetti di un architetto italiano del seicento conservata intatta a livello europeo. Presenta schizzi ed elaborati tecnici per opere diversissime: da chiese e architetture civili a candelieri e alcove in argento, tavoli in marmi mischi, cornici, plinti e alzate per esporre e valorizzare le collezioni dei viceré spagnoli suoi protettori. Numerosissime le tecniche grafiche utilizzate, spesso miste: carboncini più o meno grassi, diversi tipi di matite, dorature, coloriture (a tempera e ad acquarello), documentando in questo modo la varietà delle tecniche disegnative del barocco siciliano.
Giovanni Segantini e i pittori della montagna-Et les peinters de la montagne
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2017
pagine: 150
Tre generazioni d'artisti, tutti petits maîtres di talento e solida formazione accademica, che hanno in comune di essersi misurati con la rappresentazione della montagna, sono qui radunati intorno a Giovanni Segantini. Il volume è l'occasione per una messa a confronto.
I grandi capolavori dell'arte simbolista
Edward Lucie Smith
Libro: Copertina morbida
editore: Ghibli
anno edizione: 2017
pagine: 231
Al di là delle forme e dei colori rinvenibili sulla superficie pittorica, nel quadro c'è sempre qualcos'altro, un altro spazio, un altro ordine di significati. Abbiamo spesso trovato ostici i grandi maestri del passato proprio perché abbiamo perso familiarità con i procedimenti simbolici. Recuperare questa familiarità, sulle orme di Gustave Moreau, Odilon Redon e Puvis de Chavannes, è l'intento di questo libro. Eredi naturali degli artisti romantici in opposizione alla rivoluzione impressionista, artisti del calibro di Munch, Klimt e Picasso propongono una diversa visione della pittura quale espressione del mondo eterno delle idee che i miti e i sogni rivelano.
Claudia Peill. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2017
pagine: 237
Catalogo di 166 opere dell'artista, tutte illustrate interamente a colori.
Vicende dell'arte in Italia dal dopoguerra agli anni Duemila. Artisti, gallerie, mercato, collezionisti, musei
Massimo Melotti
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 354
Il volume ripercorre la storia dell’arte in Italia dal dopoguerra ai primi anni Duemila, individuando gli eventi, le mostre, le pubblicazioni, le personalità più rilevanti di quel periodo e tenendo conto delle istituzioni e delle principali dinamiche di sistema e di mercato. Alla sequenza ininterrotta di fatti ricostruiti sulla base di numerose fonti di riferimento – cataloghi di mostre, manuali di storia dell’arte, articoli, monografie –, singoli focus su mostre e artisti forniscono un compendio utile per comprendere le vicende di volta in volta trattate. Pensato come strumento per avvicinare e stimolare gli studenti universitari e dell’accademia allo studio dell’arte contemporanea, il volume risulta un compendio utile anche per tutti gli appassionati del settore.
Raffaello segreto. Dal mistero della Fornarina alle stanze vaticane
Costantino D'Orazio
Libro
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 2017
pagine: 200
Raffaello Sanzio ha vissuto solo trentasette anni. Come ha fatto in così poco tempo a far sì che il suo nome divenisse uno dei simboli dell'arte italiana? Se il talento innato ha guidato le sue mani fin da un'età giovanissima, gioca un ruolo fondamentale anche il carattere, frenetico e passionale, curioso e intraprendente: Sanzio non ha paura della maestosità dei nomi dei suoi contemporanei, e apprende da Perugino, ammira Leonardo, osserva Michelangelo. Impara dal passato, si ispira al presente, aspira alla gloria futura. Il suo mondo, fatto di colori, nuove prospettive e pose dolci ed evocative, è in costante evoluzione, e non è mai la semplice somma delle lezioni imparate dai suoi maestri. Ma le opere di Raffaello non sono solo una mera rappresentazione: contengono dettagli dal significato sorprendente. Perché nella Scuola di Atene Platone ha le fattezze di Leonardo da Vinci? Chi è la protagonista di una delle opere più misteriose del Rinascimento, La Fornarìna? Qual è il significato degli affreschi nelle stanze "segrete" in Vaticano? In quali opere si legge chiaramente l'eterna rivalità con Michelangelo? Conio stile accattivante che lo contraddistingue, Costantino D'Orazio, storico dell'arte, celebra in questo libro il genio di Raffaello portandoci in un viaggio appassionante attraverso i capolavori dell'urbinate e gli avvenimenti più importanti, più curiosi, meno in luce della sua vita.
Pavone e rampicante. Vita e arte di Mariano Fortuny e William Morris
Antonia Susan Byatt
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2017
pagine: 174
«Eravamo a Venezia in aprile, e io ero ebbra di luce acquamarina. È una luce impalpabile, che gioca con le superfici mobili e scure dei canali, che luccica sulla pietra e sul marmo fondendoli insieme con molteplici sfumature, sempre acquamarina. Sperimentavo una bizzarra sensazione. Ogni volta che chiudevo gli occhi, vedevo un verde molto inglese, molto più giallo, un amalgama di luce scintillante sui prati rasati e di pastosa luce verde dei boschi inglesi, una luce che svanisce dentro tronchi nodosi, guizzando fra le ombre su strati di foglie estive. […] Ogni volta che pensavo a Fortuny nel chiarore acquamarino, mi ritrovavo a pensare anche a un inglese, William Morris. Usavo Morris, che conoscevo, per capire Fortuny. Usavo Fortuny per reimmaginare Morris». Nasce così questa biografia iconico-letteraria bifronte: nell'ineffabile bellezza della cornice veneziana, l'attenzione di Byatt è catturata dalle atmosfere eccentriche e ombrose di quella «caverna scintillante» che è Palazzo Pesaro Orfei, dimora e laboratorio di Mariano Fortuny. I tessuti unici e preziosi da lui disegnati – le sciarpe Knossos e il plissé Delphos in particolare, punto di riferimento sia per la storia della moda sia per la danza e il teatro europeo di primo Novecento –, il gioco di buio e scintillii delle vaste sale, i dipinti, le lastre fotografiche, lanciano nell'immaginazione della scrittrice un ponte ideale verso le creazioni di quell'altro eclettico artista-artigiano che fu William Morris. Per molti versi i due sembrano antitetici. Figlio borghese della campagna londinese e appassionato di mitologia nordica, Morris; nato da una famiglia aristocratica catalana e radicato in un immaginario ellenico e mediterraneo, Fortuny. Entrambi però, con le loro intuizioni, hanno rivoluzionato il rapporto tra arte e artigianato, portando il bello nella vita quotidiana. A. S. Byatt ne esplora i caratteri, gli ideali, le ambizioni, visita le loro case, osserva gli oggetti che producono e di cui si circondano, racconta l'amore che li unì a due donne fuori del comune, Henriette Negrin, compagna di vita e di lavoro di Fortuny, e Jane Burden, la bellissima e infelice modella che sposò William Morris e fu dipinta e amata da Dante Gabriel Rossetti. Ne nasce una fitta trama di parole e di immagini scelte da Byatt e arricchite da didascalie di suo pugno. Un museo arredato con occhi che sanno guardare, soffermarsi sul dettaglio, connettere.
Storia del Limbo
Chiara Franceschini
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2017
pagine: 560
Da quando l'espressione' “limbus inferni”, "l'orlo dell'inferno", cominciò a essere usata dai teologi occidentali nel tardo XII secolo fino al 19 gennaio 2007, quando papa Benedetto XVI invitò i fedeli a "lasciar cadere l'ipotesi limbo", sono trascorsi quasi mille anni. Oggi la vicenda del limbo sembra finita. Questo saggio com'è nata e come si è sviluppata. Se Jacques Le Goff, in un capolavoro della storiografia contemporanea, aveva ricostruito la nascita del purgatorio, sul limbo mancava una ricerca completa e autorevole. Chiara Franceschini ha condotto questa ricerca, gettando luce sulla parabola di un'ipotesi teologica che fu non solo una questione centrale del cristianesimo, ma anche un'idea diffusa, concepita per rispondere a problemi antropologici e sociali ben definiti, rappresentata nelle arti figurative e narrata nella letteratura. Da Agostino a Dante, da Mantegna a Michelangelo, da Lutero a Federico Borromeo, con grande attenzione alla teologia, alle immagini, alle idee e pratiche diffuse, Franceschini riconduce l'affascinante storia del limbo al problema di fondo che l'ha segnata fin dall'inizio: quello dell'umanità residuale, cioè della difficoltà secolare da parte della Chiesa occidentale di risolvere l'anomalia della morte senza battesimo. Un percorso attraverso le fonti di un'intera civiltà per raccontare la storia di un'immagine che ha sfidato dall'interno la costruzione dell'aldilà cristiano.