Morcelliana: Estetica
La creazione artistica
Paul Valéry
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2017
pagine: 80
Che cosa è la creazione artistica? Come nasce l'opera d'arte? Quali sono i suoi elementi necessari? Queste le domande poste dal poeta francese durante la conferenza del 28 gennaio 1928, rivolta al pubblico della Società francese di filosofia e per la prima volta qui tradotta. Valéry descrive l'arte come l'incontro tra caso e necessità, tra dimensione sensibile e razionale, tra ispirazione da una parte e ordine e progettazione dall'altra; conseguenza di uno scambio tra mente, occhio e mano. Tre i soggetti di questo processo: l'artista "che sa guardare", l'opera d'arte e colui che ne fruisce. Il discorso del poeta - corredato di illustrazioni - sfocia in un vivace dibattito con due tra le figure più note della cultura filosofica di quegli anni: Paul Desjardins, membro del Collège de France, ed Henri Delacroix, studioso di psicologia.
I principi della creazione artistica
Susanne Langer
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2017
pagine: 79
Nel 1950, data di pubblicazione del saggio qui per la prima volta tradotto in italiano, cominciava a consolidarsi la fisionomia analitica della filosofia statunitense. Testimone di questo snodo essenziale del pensiero del Novecento è la riflessione di Susanne Langer, secondo la quale simbolo e significato sono componenti generali dell'esperienza e si articolano quindi in diversi ambiti della conoscenza, come quello estetico. L'arte incarna un particolare simbolismo in grado di esibire dimensioni del sentimento, senza alcuno scarto tra forma e contenuto. Rintracciare i principi della creazione artistica significa individuare i criteri logici distintivi della generazione dei simboli, forme astratte ma percepibili che fanno tutt'uno con il loro contenuto di senso. L'arte viene così del tutto riscattata dalla riproduzione della realtà, aprendo una prospettiva che coglie le tendenze successive dell'estetica contemporanea.
Vuoto e pieno. Il linguaggio pittorico cinese
François Cheng
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2016
pagine: 224
Comprendere la pittura cinese significa coglierne il senso filosofico: immergersi in una cultura dove arte e sapere sono un tutt'uno irriducibile ai modi di comprensione occidentali. Interprete d'eccezione ne è Francois Cheng per la sua duplice identità, cinese d'origine e francese di adozione. Nella prima parte del volume la sua analisi si concentra sulla nozione di Vuoto come principio originario, dal punto di vista filosofico e semiologico: evocando il suo opposto - il Pieno - esso è un "segno indiziale", pittorico ma anche calligrafico, da cui discende una pluralità di significati; transita nelle forme ma non si fissa in esse. La seconda parte verte sull'opera del pittore e maestro Shitao (1642-1707), dove pratica e teoria si integrano reciprocamente. L'idea di Vuoto rinvia a una concezione razionale e spirituale dell'universo, una dinamica vitale e figurativa di assenza e presenza che si riflette nella via della saggezza orientale.
L'intuizione creativa nell'arte e nella poesia
Jacques Maritain
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2016
pagine: 488
In tempi ormai poco propensi ad accogliere con facili entusiasmi gli sforzi di organizzazione globale delle summae, particolarmente nel campo estetico, l'Intuizione creativa di Jacques Maritain si impone ancora per l'acutezza dell'analisi e la poderosità della sintesi, per la sicurezza del gusto e la vastità di una cultura che spazia audacemente per i tempi e per le ragioni della creatività artistica, sorretta da un'idea e da una fede. Nella visione di Maritain la lezione degli amati maestri francesi e anglo-americani, da Baudelaire a Mallarmé a Poe a Breton a Eliot, si fonde organicamente e intelligentemente con l'insegnamento non solo di san Tommaso, ma anche di Platone e Aristotele, in una sintesi tanto pronta all'astrazione filosofica quanto attenta ai valori concreti del singolo testo e della singola opera d'arte. Il terreno su cui si muove l'indagine non è quello, chiuso e finito, di precedenti sistemazioni, ma quello vivo e inesauribile delle poetiche e dei testi poetici. Questo spiega l'originale struttura del libro, in cui ogni capitolo è concluso da un elenco di Testi senza commento degli autori più diversi, e che si avvale di un ricco corredo iconografico, che illustra l'arte degli antichi templi indiani così come quella di un Klee o di un Kandinskij. In un doppio e reciproco movimento, Maritain parte dai suoi autori per dare l'impostazione della propria indagine, e insieme torna a loro per trovarvene una conferma.
Nascita e fantasia. La naturale dissidenza del bambino
Hans Saner
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2018
pagine: 224
Saner si interroga sul senso antropologico della nascita e sul modo d'essere del bambino: in fondo, non due domande distinte, ma punti di vista da cui osservare la medesima questione. La "natalità" ("geburtlichkeit"), il "principiare" proprio tanto dell'essere quanto dell'atto creativo, che ha luogo nella fantasia, esprime una produttività al contempo ludica e conoscitiva, segno qualificante dell'esistenza umana. In quest'ottica il volume esamina, nell'ordine: il significato propriamente filosofico della nascita; il ruolo sociale del feto; la questione della legittimità o meno dell'aborto, osservato nell'insieme dell'esperienza della maternità; le ragioni della soppressione e del soffocamento della fantasia infantile, grande rimosso della civiltà occidentale e vero e proprio "infanticidio", che ha un emblema in quello compiuto da Erode a Betlemme; il principio della naturale dissidenza del bambino capace di infrangere, e innovare, l'ordine sociale. "L'epoca del bambino", per Saner, è quella capace di cogliere, non incanalare, l'attitudine alla libertà e curiosità che si esprime nel gioco infantile, trasformandola in "dissidenza riflessiva".
Il vuoto, le forme, l'altro. Tra Oriente e Occidente
Marcello Ghilardi
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2017
pagine: 544
Se da sempre provoca il pensiero filosofico, la questione dell"'altro" assume nuovo interesse di fronte alla pluralità che caratterizza l'epoca odierna. Confrontandosi con autori e testi non solo della tradizione europea ma anche di quella orientale - in particolare cinese e giapponese -, l'autore esamina l'alterità nell'ambito del linguaggio, della pratica artistica e dell'etica, giungendo a una inedita nozione di "vuoto", non come nome dell'indicibile, ma come apertura nei confronti delle molteplici forme del mondo.
La verità dell'arte. Percorsi
Roberto Diodato
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2025
pagine: 192
Il libro è un manuale che invita a riflettere, con taglio tematico e antologico: esamina alcuni testi fondamentali – da Platone ad Agostino, da Bruno a Hegel, da Heidegger a Derrida – presi come esempi per approfondire le grandi questioni della filosofia dell'arte. Il commento aiuta a capire gli snodi decisivi della storia dell'estetica. In questo libro ci si domanda che cosa alcuni filosofi abbiano inteso significare con la parola “arte” e quale rapporto questo fare filosofico abbia tracciato tra tale parola e le prospettive di “verità” offerte dalla tradizione della filosofia. Si rivolge a lettori interessati non specialisti e a studenti universitari, in particolare del triennio, per riflettere su alcuni modi di intendere la natura e la funzione filosofica dell'arte, e per comunicare che questo tipico problema dell'estetica si declina sempre al plurale e la verità che esso esprime ha molti volti – i volti della Bellezza.
Estetica del teatro. Affettività ed emozioni
Maddalena Mazzocut-Mis, Claudio Rozzoni
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2025
pagine: 192
Questo volume propone una riflessione estetica sulla natura dell'esperienza teatrale; tanto quella agita sul palcoscenico quanto quella vissuta di fronte a esso. L'opera si articola in due parti. La prima indaga le radici settecentesche del teatro, analizzando la figura dell'attore, i suoi gesti, la dimensione emozionale delle vite “recitate” e il loro rapporto con le altre arti; la seconda esamina come il pensiero filosofico novecentesco riprenda e rilanci tali questioni, configurando il teatro quale forma di conoscenza e soglia tra realtà e finzione, elemento cruciale per comprendere la nostra contemporaneità. Il teatro come vissuto, poi, è esaminato trasversalmente come luogo dell'affettività e delle emozioni.
Dialoghi con Calipso. Sulla musica
Alfred Döblin
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2025
pagine: 128
"Dialoghi con Calipso" è il testo teorico-artistico più importante di Döblin. Si tratta di una conversazione tra un musicista, naufragato su un'isola, e la ninfa-dea Calipso, sopravvissuta alla morte degli dèi. Il musicista tiene le sue disquisizioni musicali per intrattenere la ninfa e non rischiare di essere ucciso. In Döblin, competente medico-psichiatra, la filosofia del suono, “il canto delle cose”, la musica che parte dalle materie, la psicologia delle note e la speculazione armonica si fondano sulle scienze naturali, riconoscendo l'importanza per ogni discorso estetico delle basi biologiche, della fisiologia sensoriale e della psicologia della percezione associata ai meccanismi della memoria e al passato dell'ascoltatore. Confluiscono nel testo tesi provenienti dai dibattiti estetici del circolo di Walden riguardanti anche le innovazioni del linguaggio musicale. Döblin indaga lo sviluppo delle possibilità compositive della nuova musica, come l'allargamento della tonalità consolidata e l'esigenza di instaurare nuovi principi compositivi superando il predominio delle funzioni armoniche e rappresentative convenzionali, liberando i suoni dai limiti delle tonalità, la “monarchia del suono fondamentale” a favore di una "repubblica atonale dei suoni".
Sul concetto di bello. Un saggio filosofico
Bernard Bolzano
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2023
pagine: 224
I problemi legati all'estetica non erano mai stati al centro degli interessi filosofici di Bolzano fino agli anni Quaranta dell'Ottocento, quando vide la luce Sul concetto di bello, l'inizio di una serie di scritti che rimase incompiuta. In questo saggio l'autore definisce l'estetica come una teoria del bello: il suo primo compito è quello di indagare questo concetto, per distinguerlo da tutti quegli oggetti che hanno qualche affinità con esso – ma che con esso non vanno confusi – e per indicare con precisione quali siano le proprietà di un oggetto bello e le sue tipologie che non si limitano al bello artistico. Attraverso un'analisi rigorosa, in continuo confronto con i massimi pensatori antichi e del suo tempo – da Platone e Aristotele a Kant e Hegel –, queste pagine ci presentano un Bolzano inedito, che dà prova di chiarezza concettuale. «La successione di pensieri cui ci abbandoniamo alla vista di un oggetto bello, nella misura in cui vogliamo godere appunto soltanto della sua bellezza, scorre velocemente davanti alla nostra anima con una tale facilità e rapidità che generalmente non siamo in grado di elevarla a chiara coscienza». Bernard Bolzano.