Morcelliana: Saggi
Pedagogia della letteratura giovanile
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2020
pagine: 304
Una ricognizione pedagogica sulla letteratura giovanile come "disciplina di confine", per riflettere sugli aspetti sociali e psicologici che la segnano e suggerire orientamenti a docenti, studenti, bibliotecari e genitori, avendo sempre presente il "bambino lettore", i suoi diritti e le sue esigenze. Il volume propone criteri di analisi del contenuto, del linguaggio, della grafica e dell'apparato iconografico del libro per ragazzi, affrontando questioni cruciali per la disciplina (la comprensione, le paure infantili, la rappresentazione della famiglia, la sessualità, la censura...). Dopo l'esame della fiaba come genere "intramontabile", vengono rivisitati alcuni grandi classici: Charles Dickens, Louisa May AJcott, Emilio Salgari, Rudyard Kipling, Vamba e gli autori contemporanei che hanno segnato una svolta nella scrittura per ragazzi: da Astrid Lindgren a Gianni Rodari, da Roald Dahl a Bianca Pitzorno, senza dimenticare la saga di Harry Potter di Joanne K. Rowling. Anche due cartoon di grande successo, come "Peppa Pig" e "Masha e Orso", sono oggetto di un'accurata analisi psico-pedagogica.
Modernità e individuo. Sociologia dei processi culturali
Salvatore Abbruzzese
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2020
pagine: 336
Una presentazione degli elementi costitutivi e metodologici della sociologia dei processi culturali. Tracciando non solo una ricostruzione storica o una sintesi teorica, il volume privilegia un approccio operativo per affrontare i temi emergenti nell'analisi sociologica. Una prospettiva particolare sulla disciplina, messa alla prova con l'esame della modernità, intesa come esempio paradigmatico di processo culturale. La chiave è data dalla scelta di attribuire una particolare attenzione allo statuto del soggetto, colto dentro le opportunità e i vincoli della contemporaneità. Modernità e individuo costituiscono così le due polarità di un particolare rapporto tra la società, vista nella forma di un preciso evento storico culturale che la ridisegna, e il soggetto, che in questa si trova a vivere e a ridefinire strategie e valori di riferimento.
Il meeting di Rimini. Dalle inquietudini alle certezze
Salvatore Abbruzzese
Libro
editore: Morcelliana
anno edizione: 2019
pagine: 256
Chiarire e spiegare il Meeting di Rimini, a quarant’anni dal suo esordio in un’Italia e in un’Europa profondamente diverse da quelle di oggi, implica un lavoro che è solo in parte una ricostruzione storico-politica. Il Meeting è un evento culturale con un’attenzione alla polis, alla città e quindi al Paese. Una storia condivisa che, con il passare degli anni, ha fatto del Meeting un appuntamento di riferimento anche per le massime autorità istituzionali. Diviene essenziale rintracciarne lo spirito che lo anima e la visione dell’uomo che lo giustifica. Ciò porta ad analizzarlo come ambiente morale: là dove solidarietà e analisi critica non sono mai scisse da un interrogativo sull’uomo e sul senso dell’esistenza. Politica e cultura si declinano dentro la provocazione di una domanda più grande sulla vita interiore che sovrasta tutto e costituisce l’anima del Meeting; perfettamente visibile in quella dimensione religiosa che ne è alla base e lo alimenta.
Manuale del FilmMaker. Scrivere, produrre, distribuire
Dario Edoardo Viganò
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2019
pagine: 192
«Per restare alla battuta di Woody Allen: da una parte c’è chi pensa che lo show business sia “show show” e dall’altra chi ritiene che si tratti di “business business”. Una riprova di questo principio sta in un fatto lampante: l’assenza sul mercato editoriale di un manuale di produzione leggibile sia da chi vuole realizzare film sia da chi li vuole produrre. Il libro che avete tra le mani intende colmare questa lacuna e superare alla radice questa divisione. E certo non è un caso che a realizzarlo sia una persona di provenienza umanistica, ma portato dai casi della vita a confrontarsi direttamente con meccanismi e dinamiche della produzione. L’idea di fondo del libro è dunque che i due mondi della creatività e della produzione debbano parlarsi. Ma attenzione: questo dialogo non deve essere “di facciata”; la sinergia tra i due aspetti deve innervare i processi realizzativi fin dai primi balbettii della ideazione cinematografica.» (Ruggero Eugeni)
La gloria della lingua. Sulla sorte dei poeti e della poesia
Daniele Piccini
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2019
pagine: 128
È Dante nel suo Purgatorio, nel canto di Oderisi da Gubbio, a parlare di «gloria de la lingua». Proprio lì, nel canto undicesimo della seconda cantica, l'Alighieri istituisce un arduo connubio tra eccellenza e umiltà, tra scienza e innocenza, come dirà poi Mario Luzi in un saggio sulla Commedia. Il modello dantesco sembra profeticamente adattarsi alla sorte dei poeti e della poesia in epoca moderna: nel Novecento e nella contemporaneità, ma già a partire da quel caposaldo della modernità che è Leopardi. Finita l'epoca della gloria letteraria, ne è iniziata un'altra, che potremmo definire della testimonianza-martirio. Il libro indaga questa mutata condizione - che non è di rinuncia o di abdicazione, ma di aderenza a un diverso e più profondo servizio reso alla lingua entrando nel merito dell'opera di Leopardi e poi di autori novecenteschi come Ungaretti, Montale, Sereni, Luzi, Fortini, Pasolini, Giudici, Merini, Raboni, passando per un autore ancora poco studiato in relazione alla sua produzione poetica, come Aldo Capitini. È l'occasione di un approfondimento, tra filologico ed ermeneutico, sull'uso della lingua poetica. Ricordandoci che la gloria della lingua è possibile oggi solo nel dono di sé che il poeta fa al mondo e agli altri.
Habrermas. Le radici religiose del moderno
Leonardo Ceppa
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2017
pagine: 176
La filosofia a tutto campo di Habermas avanza una drammatica scommessa sulla modernità. Scommessa qui ricostruita nella sua complessità, dove una ragione fallibile ma non scettica giustifica i fondamenti culturali di una democrazia liberale. Sullo sfondo di una dialettica della modernità, Habermas ripensa il ruolo che vi svolgono, senza riduzionismi, i mondi della vita, la ragione e i suoi linguaggi, le religioni, il diritto e la pluralità dei valori. Una dialettica in cui contingenza della storia, normatività della cooperazione sociale e funzione delle religioni, quali depositi di senso, rendono aperto l'orizzonte della storia, oltre il nichilismo post-moderno e l'ideologia di un progresso fatale. In tal senso per Habermas «nel diagnosticare il futuro della religione noi diamo un giudizio sul senso complessivo della modernità». Una scommessa che Habermas fa dialogando con Kant, Hegel, Marx, Weber e i classici della sociologia, i maestri della Scuola di Francoforte, Rawls. Un dialogo in cui lui stesso appare come uno dei maggiori eredi di questa tradizione.
Dio in programma. Scuola e religioni nell'Europa unita (1957-2017)
Flavio Pajer
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2017
pagine: 240
Così come gli Stati nazionali dell’Europa moderna si sono costruiti mediante laboriosi rapporti con i poteri religiosi delle Chiese, anche il processo di unificazione europea (giunto faticosamente al suo sessantennio) non ha potuto – e non può – fare a meno dell’apporto delle religioni. Che oggi non è più diplomatico o politico, ma educativo – a valenza culturale, civica, etica – offerto mediante una complessa tipologia di modelli di istruzione religiosa che da un paese all’altro, da una Chiesa all’altra, da un decennio all’altro, si rivelano come la cartina di tornasole di una società europea prima maggioritariamente “cristiana”, poi via via secolarizzata e, infine, post-secolare. Il volume presenta una ricognizione sui sistemi educativi del continente, utile per rintracciare le fasi dell’evoluzione subìta dagli insegnamenti in materia di religione, ma anche per individuare, oltre il mosaico dei modelli didattici, le ragioni delle politiche educative adottate da governi, Chiese, associazioni religiose e filosofiche e organismi dell’Europa unita, per negoziare, promuovere, gestire una “cultura religiosa” a misura della scuola pubblica, che deve educare alla nuova cittadinanza in contesti di multireligiosità. «L’insegnamento religioso, se è raccomandabile che abbia anche una funzione sociale, deve, prima di tutto aiutare gli studenti a rendersi conto che la religione ha dimensioni e identità sue proprie e che le norme religiose non possono essere scambiate con quelle civili né, tanto meno, con quelle giuridiche.» (L. Pazzaglia)
I cambiamenti della pratiche didattiche oltre la pandemia. Antropologia e pedagogia
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2024
pagine: 192
L'irruzione del digitale nelle pratiche didattiche ha rappresentato la grande novità del periodo pandemico: tutti sono stati costretti a misurarsi coi propri limiti, a modificare le proprie abitudini di insegnamento e apprendimento o anche solo a constatarne l'insufficienza nella nuova situazione. Perché quello sconvolgimento collettivo non venga banalmente rimosso, occorre attivare un processo riflessivo di comprensione di quanto accaduto, che possa prefigurare un avvenire del rapporto educativo con le tecnologie digitali non improntato né a immaginari apocalittici né a immotivate speranze messianiche. Questo volume si propone di dare un contributo allo sviluppo di tale coscienza collettiva attraverso una struttura multiprospettica, che presenta lo sguardo dell'antropologia culturale, il punto di vista pedagogico, le riflessioni sulla didattica universitaria, le esperienze umane e professionali dei docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado, la voce delle studentesse e degli studenti. Contributi di: Giulia Bianchi Arrigoni, Angela Biscaldi, Matteo Canevari, Martina Caporusso, Ferdinando Fava, Monica Ferrari, Antonella Lotti, Milena Piscozzo, Pier Cesare Rivoltella.
Comunicazione, cultura, società. L'approccio sociologico alla relazione comunicativa
Guido Gili, Fausto Colombo
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2022
pagine: 414
Cosa significa comunicare? A cosa serve? Come comunichiamo, in quali forme e con quali mezzi? Perché i tentativi di comunicare possono riuscire o andare incontro al fallimento? A queste domande fondamentali tentano di rispondere tutte le scienze della comunicazione. In particolare, il libro presenta e discute criticamente la prospettiva sociologica. Come illustrano gli autori, la sociologia studia la comunicazione in quanto relazione tra soggetti agenti che interpretano i propri rispettivi comportamenti comunicativi in quanto espressioni di intenzioni, volontà e scopi. L'approccio sociologico analizza questa relazione nelle sue dimensioni materiali, sociali, normative e di potere. Aggiornato agli esiti più recenti della ricerca sociologica internazionale, il volume non si limita a costituire una introduzione sistematica allo studio della comunicazione, ma offre anche una prospettiva innovativa sul suo rapporto con la cultura e la società.
Letteratura per l'infanzia e l'adolescenza. Storia e critica pedagogica
Angelo Nobile, Daniele Giancane, Carlo Marini
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2022
pagine: 352
Il saggio, snodandosi lungo suggestivi itinerari sia storici che critici, affronta in un'ottica psico-pedagogica e didattica, attenta alla dimensione educativa, questioni centrali e nodi problematici della letteratura giovanile, oggi spesso ignorati e rimossi, focalizzando l'attenzione sul destinatario della comunicazione letteraria, più che sull'autore o sul libro. In quanto tale, si rivolge prioritariamente, come lettura orientante, a quanto per ragioni di studio, per ruolo professionale o per responsabilità educativa si inoltrano nel variegato e complesso mondo del libro per ragazzi, o sono impegnati nella difficile scommessa di avvicinare le giovani generazioni alla pagina scritta.
Un'idea elvetica di libertà. Nella crisi della modernità europea
Carlo Lottieri
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2022
pagine: 224
La decisione del Regno Unito di abbandonare l'Unione europea obbliga a ripensare le istituzioni del Vecchio Continente. Di fronte al fallimento di un progetto, quello europeista, che ci costringe a ricercare il senso della nostra identità, può essere opportuno focalizzare l'attenzione sulla piccola Svizzera: una società posta al centro dell'Europa, ma al tempo stesso da sempre refrattaria a ogni ipotesi di dissolversi nell'Unione. Questo volume propone una riflessione sulla distanza che separa la Svizzera dei cantoni dall'Unione europea degli Stati, sposando l'idea che molto di ciò che vi è di buono in Europa giunga a noi dal persistere di logiche remote e proprie di ordinamenti basati sull'autogoverno locale. Evidenziare le ragioni della civiltà elvetica, come qui viene fatto in modo esplicito, implica pure che si accolga la tesi secondo cui per secoli l'Europa ha saputo fiorire perché ha evitato l'accentramento del potere e anzi ha scongiurato ogni tentativo di unificarla politicamente. Grazie a federalismo, democrazia diretta e neutralità, la Svizzera attuale è assai più fedele al meglio della tradizione europea di quanto non lo siano i fautori del progetto volto all'integrazione politica, dal momento che tale processo di unificazione sembra la più evidente negazione dell'eredità culturale e politica dell'Europa stessa.
Bioetica e pandemia. Dilemmi e lezioni da non dimenticare
Laura Palazzani
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2022
pagine: 224
La pandemia da Covid-19 ha sollevato numerosi problemi etici: nell’ambito delle politiche pubbliche, tra affermazione della libertà individuale e riconoscimento della responsabilità sociale; nel contesto delle scelte in merito a se e chi curare, con quale priorità, data la scarsità delle risorse sanitarie disponibili; nella sperimentazione di nuove cure con implicazioni relative all’informazione ai soggetti partecipanti, soprattutto i più fragili; nella ricerca, produzione e distribuzione dei vaccini, tra obbligo e scelta. Il volume offre uno sguardo complessivo sui temi centrali della bioetica nella pandemia da Covid-19, nell’ambito della discussione interdisciplinare e pluralista che si è svolta nel nostro Paese, e in ogni Paese del mondo, evidenziando gli interrogativi e i tentativi di risposta dell’etica – o delle etiche – ai dilemmi emersi ed emergenti nella prassi. In tutta la sua tragicità, la pandemia ci costringe a pensare nuovi percorsi per evitare gli errori commessi e proteggere e promuovere la salute individuale e della comunità globale: la bioetica può offrire un contributo critico e propositivo in questa direzione.