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Mursia: Testimon. fra cron.e storia.II guerra mon

L'affondamento della nave fantasma. Una storia vera di guerra

L'affondamento della nave fantasma. Una storia vera di guerra

Mario Rossetto

Libro: Libro in brossura

editore: Mursia

anno edizione: 2010

pagine: 166

Il 1° agosto 1942, al largo di Trinidad, il sommergibile italiano Enrico Tazzoli affonda un piccolo piroscafo di circa 2.000 tonnellate di stazza; i naufraghi che sono riusciti a mettersi in salvo riferiscono che si tratta del Castor, battente bandiera olandese. Un episodio molto chiaro per chi, come l'autore, è stato testimone diretto della vicenda, ma che nei resoconti ufficiali e in tutti i libri pubblicati negli anni seguenti si fa sempre più misterioso. Al Tazzoli infatti si attribuisce l'affondamento della nave greca Kastor, 5.497 tonnellate di stazza, e non del Castor il quale, peraltro, risulta essere andato perduto solo nel 1975. Ma allora che nave ha affondato il Tazzoli? E chi erano i superstiti? Inoltre, nessuno ha rivendicato l'affondamento della Kastor (che pure risulta perduta). Questo libro, attraverso il racconto in prima persona, attente ricerche, documenti ufficiali e rapporti dell'epoca, cerca di fare chiarezza su un'intricata vicenda, ricca di misteri.
14,00

Bugie di guerra. L'informazione come arma strategica

Claudio Fracassi

Libro

editore: Mursia

anno edizione: 2004

pagine: 272

13,50 12,83

Killer silenziosi. Virus, batteri e armi proibite

Killer silenziosi. Virus, batteri e armi proibite

Giovanni Baldoni

Libro

editore: Mursia

anno edizione: 2022

pagine: 192

12,50

I disobbedienti della 9ª armata. Albania 1943-1945

I disobbedienti della 9ª armata. Albania 1943-1945

Viscardo Azzi

Libro: Libro in brossura

editore: Mursia

anno edizione: 2022

pagine: 338

Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 sul fronte albanese due divisioni di Fanteria si rifiutarono di obbedire all'ordine di consegnare le armi ai tedeschi e di darsi prigionieri. La "Perugia" fu quasi completamente trucidata nel disperato tentativo di raggiungere I porti d'imbarco per l'Italia, mentre i 12.000 uomini della "Firenze" seguirono volontariamente il proprio comandante, il generale Arnaldo Azzi, e raggiunsero i partigiani albanesi sulle montagne per continuare al loro fianco la lotta contro il comune nemico nazifascista. Fu così che per alcune decine di migliaia di militari di stanza in Albania l'8 settembre 1943 segnò veramente l'inizio della Seconda guerra mondiale e di una lotta senza speranza su montagne selvagge e gelide, attenti a discernere, tra gli infiniti rumori del bosco, quello mortale dell'approssimarsi del nemico. L'autore, allora giovane sottotenente di prima nomina della "Firenze", testimone oculare e protagonista di questo tragico scorcio di storia, ricostruisce i confusi giorni vissuti dal Comando Militare Truppe Italiane della Montagna sul fronte albanese nei mesi successivi all'armistizio, citando documenti d'archivio ingialliti dal tempo, testimonianze di compagni d'armi e riandando con la memoria ai propri ricordi personali.
20,00

La rivolta degli zingari. Auschwitz 1944

La rivolta degli zingari. Auschwitz 1944

Alessandro Cecchi Paone, Flavio Pagano

Libro: Libro in brossura

editore: Mursia

anno edizione: 2022

pagine: 240

Porrajmos, "divoramento", è la parola con cui i nomadi designano il loro Olocausto, il sacrificio di migliaia di sinti, rom, kalé, inghiottiti dalla violenza nazista. Una tragedia che in questo racconto si mescola a un sogno, quello di un gruppo di piccoli detenuti, catturati con le loro famiglie dopo un'interminabile fuga, che cercano con la forza della disperazione e della fantasia di "far muovere il campo", di trasformare le baracche in cui sono rinchiusi nei carrozzoni di una carovana capace ancora di viaggiare. Al momento della verità, quando gli aguzzini decidono di "liquidare" il settore in cui sono rinchiusi, uomini, donne e bambini del "campo per famiglie zingare" scelgono di combattere, di difendersi fino all'ultimo respiro. Una vicenda sconosciuta e straordinaria rivive in queste pagine con la forza del racconto orale e consegna alla memoria moderna il ricordo indelebile del tributo spaventoso pagato dai nomadi alla follia della Storia.
17,00

Quel 28 aprile. Mussolini e Claretta: la verità

Quel 28 aprile. Mussolini e Claretta: la verità

Bruno G. Lonati

Libro: Libro in brossura

editore: Mursia

anno edizione: 2015

pagine: 126

Sulle ultime ore di Mussolini e di Claretta Petacci molto è stato detto e scritto nel corso degli anni. Uno degli eventi più drammatici legati alla Seconda guerra mondiale, oggetto di innumerevoli inchieste e testimonianze, ha finito per diventare un enigma sul quale molti, non sempre in buona fede, hanno espresso la loro opinione. L'autore, testimone e protagonista della vicenda, racconta, sul filo della memoria, quella fatidica "missione di guerra" dove un ruolo non secondario avrebbero avuto agenti segreti britannici che non volevano un processo pubblico a Mussolini.
15,00

Soldati di Mussolini. Armi, uniformi, equipaggiamenti

Soldati di Mussolini. Armi, uniformi, equipaggiamenti

Rex Trye

Libro: Libro in brossura

editore: Mursia

anno edizione: 2014

pagine: 170

Un importante contributo allo studio dei soldati italiani delle formazioni militari durante il Ventennio: l'organizzazione dell'esercito, le armi, le uniformi, gli equipaggiamenti, i documenti, i gradi e i distintivi. Ma anche le informazioni raccolte tra i reduci italiani emigrati per il mondo, che offrono nuovo materiale per ricostruire le vicende delle Forze Armate e rivalutare la figura del soldato italiano. Arricchito di numerose fotografie, a colori e in bianco e nero, questo volume è un testo per tutti gli appassionati di storia militare.
22,00

L'onda gridava forte. Il caso della Nova Scotia e di altro fuoco amico su civili italiani
17,00

Il gerarca con il sorriso. L'archivio segreto di Guido Pallotta, un protagonista dimenticato del Fascismo
22,00

Dio salvi l'Austria! 1938: il Vaticano e l'Anschluss

Dio salvi l'Austria! 1938: il Vaticano e l'Anschluss

Paolo Valvo

Libro: Libro in brossura

editore: Mursia

anno edizione: 2012

pagine: 278

Con questa battuta, pronunciata alla vigilia del plebiscito dell'aprile 1938 che avrebbe sancito l'Anschluss, Pio XI sintetizzava il suo giudizio sui protagonisti delle vicende che portarono alla fine ingloriosa della prima repubblica austriaca. In effetti, nel momento in cui risultava a tutti ineluttabile il crollo del piccolo Stato alpino, e tutti apparivano rassegnati all'evento, quella della Santa Sede si trovò ad essere l'unica voce, in Europa, decisa ad opporsi all'espansionismo hitleriano. Coglieva quindi nel segno l'affermazione di un alto prelato, secondo cui "dalla Cupola di San Pietro l'aspetto del mondo è più vasto e più vero". Proprio da tale ottica l'autore di questo saggio ha ricostruito le complesse vicende che precedettero e accompagnarono la fine dell'indipendenza austriaca. E lo ha fatto con cognizione di causa, sia perché sostenuto da un'attenta, approfondita analisi della letteratura sull'argomento, sia per il fatto di potersi avvalere di un'ingente messe di documenti vaticani riservati, solo di recente resi accessibili agli studiosi.
18,00

«Aggredisci e vincerai». Storia della divisione motorizzata «Trieste»

«Aggredisci e vincerai». Storia della divisione motorizzata «Trieste»

Salvatore Loi

Libro: Libro in brossura

editore: Mursia

anno edizione: 2012

pagine: 226

Nell'aprile del 1943, il fronte d'Africa si è ormai ristretto alla Tunisia e degli entusiasmi che hanno accompagnato le imprese di Rommel attraverso la Marmarica, rimane soltanto il ricordo. In quei giorni, a Takrouna, la "Trieste" è impegnata nella sua ultima, eroica battaglia nel disperato tentativo di arginare l'avanzata dell'8ª armata britannica. Si conclude così la sua storia gloriosa, iniziata sul fronte occidentale contro la Francia nel 1940 e proseguita l'anno successivo in Africa settentrionale dove combatte, da Tobruk a El Alamein, in coordinamento con l'Afrikakorps di Rommel e nella successiva ritirata verso il confine tunisino. Prima della resa di Capo Bon del 13 maggio 1943, la 101ª divisione motorizzata "Trieste" viene sciolta ufficialmente. Nel dopoguerra le tradizioni legate al suo nome sono ereditate da altri reparti dell'esercito italiano.
17,00

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