Neri Pozza: La quarta prosa
La guarigione infinita. Storia clinica di Aby Warburg
Ludwig Binswanger, Aby Warburg
Libro: Copertina morbida
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2021
pagine: 304
Dall'aprile 1921 all'agosto 1924, Aby Warburg, il geniale inventore di una nuova scienza delle immagini, fu ricoverato a Kreuzlingen nella casa di cura diretta da Ludwig Binswanger, lo psichiatra che doveva rinnovare profondamente l'approccio al problema della malattia mentale. Finora, di questi tre anni decisivi, tanto per la biografia di Warburg che per quella di Binswanger, non si sapeva altro se non che Warburg aveva provato a un certo punto la sua guarigione, tenendo ai pazienti della clinica la celebre conferenza sul Rituale del serpente. Questo libro pubblica in prima mondiale non soltanto la cartella clinica che Binswanger redasse giornalmente sullo stato del suo straordinario paziente, ma anche i testi autobiografici di Warburg relativi al soggiorno a Kreuzlingen e l'epistolario fra i due autori, che stabilirono un importante scambio intellettuale all'insegna dell'idea e dell'esperienza di una «guarigione infinita». Una testimonianza sull'incontro fra due grandi protagonisti della cultura del Novecento.
Il dio sensibile. Saggio sul panteismo
Emanuele Dattilo
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2021
pagine: 384
«Che cos’è il panteismo? Una nozione oscura e vaga, che afferma la contraddittoria unità di dio e del mondo e che ci è nota essenzialmente attraverso l’implacabile critica dei teologi, o qualcosa che dobbiamo ancora pensare nella sua verità? Il grande merito di questo “saggio sul panteismo” è di formulare da capo con sobrietà e chiarezza le condizioni che lo rendono pensabile. Una lettura attenta e, insieme, serrata delle sue folgoranti apparizioni nella storia del pensiero, da Davide di Dinant a Giordano Bruno, da Avicebron a Spinoza, da Scoto Eriugena a Campanella mostra che il panteismo non è una dottrina su Dio, ma il tentativo di pensare l’identità di mente e materia; non è una tesi sull’identità fra un Dio ubiquo e senza luogo e i luoghi del mondo: è, piuttosto, il tentativo di pensare l’aver luogo di ogni cosa in Dio e, insieme, il farsi sensibile di Dio in ogni cosa. Il panteismo è, allora, la revoca di tutti dualismi (sensibile/intelligibile, materia/ forma, essere/pensiero, soggetto/oggetto, causa/effetto, ma anche: sacro/profano, bene/ male) su cui la cultura occidentale ha fondato la sua inaudita potenza e, insieme – com’è oggi più che mai evidente – il suo rovinoso fallimento. In questo senso il panteismo non è una filosofia: è la filosofia, insieme prima e ultima, una sorta di filo rosso che traversa tutta la trama del pensiero e non può esserne tolto senza che tutto il tessuto – il testo – si laceri. E il lettore che avrà seguito l’acrobatica, puntigliosa argomentazione di Dattilo vedrà alla fine apparire limpidamente davanti al suo sguardo quel dio sensibile, che non è altro che la vita – unica, amorosa e incandescente – della mente e della materia».
Opere complete. Volume Vol. 1
Ivan Illich
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2019
pagine: 512
Inizia con questo volume la pubblicazione della prima edizione mondiale delle Opere complete di Ivan Illich, un autore la cui attualità e il cui significato, al di là della sua prima, clamorosa ricezione negli anni Settanta del Novecento, forse solo oggi sono diventati pienamente visibili. La sua critica radicale della modernità e delle istituzioni dell'Occidente coincide infatti con un nuovo sguardo sull'umanità dell'uomo, che non appare più come una natura biologica o un'identità culturale presupposta, ma come l'insieme delle pratiche e delle tecniche immemoriali attraverso le quali gli uomini e le donne si rendono la vita possibile, cioè come la dimensione che Illich chiama «convivialità». Si suole distinguere nella biografia di Illich il periodo in cui egli opera ancora all'interno della Chiesa e quello in cui dichiarerà di rinunciare per sempre all'esercizio del ministero sacerdotale, iniziando un'attività di scrittore e conferenziere che farà di lui in pochi anni una figura conosciuta e discussa in tutto il mondo. I testi raccolti in questo primo volume, in buona parte inediti, mostrano che fra l'Illich dentro la Chiesa e quello fuori (o ai margini) della Chiesa non è possibile segnare alcuna frattura. La concettualità dell'Illich critico della modernità e archeologo della convivialità nasce come uno sviluppo radicale e coerente di categorie teologiche e filosofiche già presenti nel pensiero del sacerdote, prima di tutto quella escatologica di Regno, che non è per lui un compito da realizzare nel futuro, ma qualcosa di integralmente presente, di cui occorre testimoniare qui e ora.
Dal naufragio di Europa. Scritti scelti 1909-1965
Ezra Pound
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2016
pagine: 652
Questa ampia antologia degli scritti in prosa di Ezra Pound è la sola che l'autore abbia fatto in tempo ad autorizzare tre mesi prima della morte. Che tratti di poesia, di religione o di economia, la sua voce parla "dal naufragio di Europa", dalla "terra devastata" della cultura occidentale, che forse nessuno come lui ha attraversato con assoluta lucidità e altrettanto assoluta visionarietà. Solo Pound - ha detto una volta Eliot - è capace di vedere tutte le figure del passato come contemporanee: Omero e Cavalcanti, Dante e Mussolini, Mani e Browning, Persefone e Woodrow Wilson, Confucio e Arnaut Daniel sono per lui ugualmente vivi e ugualmente significanti. Per questo l'ABC dell'economia non è meno importante dei principi dell'arte della poesia e la critica, tuttora attuale, del sistema bancario, "che strozza i popoli attraverso la moneta", va di pari passo in queste pagine con una limpida introduzione agli assiomi della religione e della filosofia. Che il poeta che aveva percepito con più acutezza la crisi della cultura moderna abbia dedicato un numero impressionante di opuscoli alla critica della "denarolatria" e dell'usura è, in questo senso, perfettamente coerente. "Gli artisti sono le antenne della specie. Gli effetti del male sociale si manifestano innanzitutto nelle arti. La maggior parte dei mali sociali sono alla loro radice economici".
Le metamorfosi della libertà. Tra Atene e Gerusalemme
Shlomo Pinès
Libro: Copertina morbida
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2015
pagine: 456
Uno dei grandi studiosi dell'ebraismo del Novecento, accostabile per importanza soltanto a pensatori del calibro di Jonas, Scholem, Strauss e Taubes, è stato certamente Shlomo Pines, il celebre curatore e traduttore dell'edizione inglese della "Guida dei perplessi" di Maimonide. Pines ha lasciato un'infinità di scritti, impressionanti per erudizione e varietà di temi, che spaziano dal mondo greco-romano alla mistica ebraica e araba, a Nietzsche e al pensiero contemporaneo. I "Collected Works" in cinque volumi pubblicati tra il 1979 ed il 1997, di cui si offre un'ampia antologia, raccolgono la quasi totalità delle sue opere in inglese e in francese. E mostrano l'originale linea di ricerca dello studioso, dagli anni di formazione parigini fino a quelli dell'insegnamento nell'università di Gerusalemme. Per Pines non esiste un solo ebraismo poiché, nel corso della sua storia, l'ebraismo ha sempre costituito una realtà plurale, capace di definirsi ogni volta in relazione al contesto con cui entrava in contatto. Analogamente, non esiste nemmeno una filosofia specificamente ebraica, ma un sistema di testi e di problemi ereditati dal mondo greco-arabo con cui gli ebrei, a un certo punto della storia e per ragioni diverse, si trovarono ad avere a che fare. La stessa critica viene da lui mossa a più riprese all'idea di "cultura ebraica", troppo generica e imprecisa per poter davvero dar ragione della complessità che intende rappresentare. Introduzione di Giorgio Agamben.
Biografie sessuali. I casi clinici dalla «Psychopatia sexualis» di Richard von Krafft-Ebing
Libro: Copertina morbida
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2014
pagine: 590
La "Psychopathia sexualis" di Richard von Krafft-Ebing, professore di psichiatria all'Università di Vienna alla fine del secolo XIX, ci ha lasciato una straordinaria collezione di "biografie sessuali": un documento fondamentale per chi vuole conoscere le diagnosi cliniche di un'epoca; per chi vuole indagare la morale, i costumi e la scienza degli uomini e delle donne del XIX secolo, ma soprattutto per coloro interessati a cogliere - nella breve luce di lampo che getta su di esse lo sguardo del potere medico - un'intera vita. Omettendo le pagine ormai datate che contengono le considerazioni mediche dell'autore, questo libro estrae dalla propria cornice ottocentesca alcune tra le più sconvolgenti biografie sessuali e le cataloga pazientemente. Il risultato è un affresco stupefacente e ben documentato di ciò che la scienza dell'epoca considerava come perversioni: iperestesia sessuale, sadismo, masochismo, feticismo, esibizionismo, omosessualità, gerontofilia, zoofilia, autosessualismo. E alla fine del libro, il lettore vedrà affiorare per un attimo, come in un riflesso dentro a uno specchio, i volti dei testimoni, i loro gesti, i rossori, le abiezioni, le tenerezze, le smorfie, le richieste di amore, le ingenuità, nonché gli obbrobri di un secolo in cui la scienza e la comprensione umana sembravano distanti e inconciliabili. Prefazione di Giorgio Agamben.
Etica. Testo latino a fronte
Baruch Spinoza
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2014
pagine: 621
Con l'Etica di Spinoza, la filosofia occidentale ha raggiunto un vertice, che resta e resterà forse per sempre ineguagliabile. Giorgio Colli ha scritto che il libro "ha la fermezza di un tempio in un paesaggio disabitato". Non sembra rivolgersi a nessuno, non chiede di essere ascoltato e, tuttavia, "offre molto di più di quanto ci si possa ragionevolmente aspettare da un libro: indica la via della felicità". Di questo libro essenziale, non sono oggi disponibili in Italia edizioni col testo latino a fronte. Con questa edizione bilingue, che riproduce il testo dell'edizione critica di Gebhardt, si intende offrire un sussidio insostituibile per chiunque voglia misurarsi con il capolavoro di colui che Deleuze ha definito "il principe dei filosofi".
Conversazioni e ricordi
Ludwig Wittgenstein
Libro: Copertina morbida
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2013
pagine: 235
Che cos'è una "vita filosofica"? Nel caso di un filosofo come Wittgenstein, che in uno dei testi qui tradotti per la prima volta, dichiara di "volere essere perfetto", questa domanda acquista un'urgenza particolare. Il libro raccoglie alcune delle più importanti testimonianze di prima mano sull'uomo Wittgenstein: le conversazioni con Drury, i ricordi della sorella Hermine, dell'amica Fania Pascal, del critico letterario Leavis e dell'allievo John King. Non soltanto ascoltiamo, attraverso le attente trascrizioni di Drury, Wittgenstein che parla di Dostoevskij e Freud, di san Paolo e Lenin, di Brahms e Sant'Agostino, ma penetriamo di colpo nella sua intimità, come nel celebre episodio della "confessione" a Fania Pascal, in cui Wittgenstein confessa di aver tenuto nascoste le sue origini ebraiche e di aver picchiato una bambina, negando poi di averlo fatto. Mai come in queste pagine uno stile di pensiero si consegna integralmente in un gesto, in una battuta, in un'ossessione.
Un giurista davanti a se stesso. Saggi e interviste
Carl Schmitt
Libro: Copertina morbida
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2012
pagine: 314
Chi è Carl Schmitt? Il giurista conservatore divenuto teorico del nazismo, o il filosofo che ha pensato in modo nuovo le categorie del politico? Il pensatore geniale che ha incrociato le personalità più significative del suo tempo, da Benjamin a Heidegger, da Taubes a Ernst Jünger, o il consigliere di stato opportunista, che ha cercato di dare legittimità giuridica al nazismo? Il teorico convinto del decisionismo o piuttosto, come lo definì Karl Lowith, un occasionalista incerto e privo tanto di convinzioni che di scrupoli? I testi e le interviste qui raccolti cercano di dare una risposta a queste domande, proponendo una nuova immagine di una delle personalità più discusse e attuali del pensiero politico-giuridico del XX secolo. Nel teso contrappunto fra le maschere mitologiche che egli indossa nelle interviste e i testi cruciali e più segreti del suo pensiero, compresi quelli in cui egli è più vicino al nazionalsocialismo, Schmitt non appare più come il teorico del decisionismo, che ha pensato la sovranità come decisione sullo stato di eccezione e la politica come cesura fra l'amico e il nemico, ma come una figura amletica e incerta, che, nell'Europa stretta nella morsa del fascismo, cerca un impossibile varco fra legalismo e stato di eccezione, diritto e violenza. Per questo egli deve assumere la maschera di Benito Cereno, l'infelice capitano del racconto di Melville, che si trova a dover fingere di una nave, il St. Dominick, che è caduta nelle mani degli schiavi in rivolta.
Il mondo e le acque. Scritti. Volume 11
Leonardo da Vinci
Libro: Copertina rigida
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2006
pagine: 283
Con questo libro Neri Pozza avvia la prima edizione integrale degli scritti di Leonardo da Vinci, pubblicati secondo l'ordine e la forma dei codici che li conservano. Questo primo volume contiene la trascrizione del manoscritto D, il suo lavoro incompiuto sull'ottica, e del manoscritto F, i densissimi appunti che accompagnano la stesura del suo trattato di cosmologia. Per tutta la sua vita, Leonardo da Vinci stilò un'immensa congerie di appunti, schizzi, trattati tecnici, note di diario, annotazioni scientifiche, favole e allegorie. Gran parte di essi andarono perduti. Il resto fece di lui l'archetipo del "genio multiforme". Ma è stata appunto la sconcertante ricchezza di questo corpus a renderlo finora quasi inaccessibile. L'immagine che per molti si è fissata di Leonardo è infatti quella di un ricercatore incapace di metodicità, inventivo ma sprovveduto. Ciò spiega come, dall'età barocca fino ad oggi, i curatori delle sue opere si siano dedicati a un avvilente lavoro di ritaglio, finendo per offrire al lettore antologie di frammenti estrapolati dal loro contesto. Leonardo invece cercò di dare origine a un sistema filosofico estremamente articolato, in cui la centralità della pittura avrebbe permesso di sovvertire l'ordine cosmico del rinascimento e ricomporre il sistema delle arti liberali. Più di qualunque altro scritto occidentale, i suoi abbozzi palesano i retroscena del gioco enigmatico e audace da cui scaturisce il sapere.
Un giurista davanti a se stesso. Saggi e interviste
Carl Schmitt
Libro: Copertina rigida
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2005
pagine: 314
Chi è Carl Schmitt? Il giurista conservatore divenuto teorico del nazismo, o il filosofo che ha pensato in modo nuovo le categorie del politico? Il pensatore geniale che ha incrociato le personalità più significative del suo tempo, da Benjamin a Heidegger, da Taubes a Ernst Jünger, o il consigliere di stato opportunista, che ha cercato di dare legittimità giuridica al nazismo? Il teorico convinto del decisionismo o piuttosto, come lo definì Karl Löwith, un occasionalista incerto e privo tanto di convinzioni che di scrupoli? I testi e le interviste qui raccolti cercano di dare una risposta a queste domande, proponendo una nuova immagine di una delle personalità più discusse e attuali del pensiero politico-giuridico del xx secolo.
La città divisa. L'oblio nella memoria di Atene
Nicole Loraux
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2025
pagine: 464
In questo libro, che è il suo capolavoro, la grande antichista francese Nicole Loraux ha cercato di ripensare da capo la polis greca, questo modello prestigioso di tutta la tradizione politica occidentale. La scoperta di Loraux è che a fondare la città greca non sono né la libertà, né l’unità, né la comunità, ma qualcosa come un paradossale legame attraverso la divisione. Si tratta, cioè, di ripensare Atene sotto il segno della stasis, della guerra intestina, che divide e insanguina non solo la città, ma anche l’oikos, la famiglia. La guerra civile non è solo rottura e anomia, ma costituisce il legame politico segreto che anima e segna profondamente la vita e le istituzioni della democrazia greca, dal giuramento all’amnistia, dalla vendetta alla riconciliazione. Una città divisa deve essere infatti capace tanto di ricordare che di dimenticare. E a poco a poco, come in ogni grande libro di storia, l’analisi del passato permette di guardare in una nuova luce le divisioni e i conflitti, la memoria e la smemoratezza della società in cui viviamo. "Che la città sia una famiglia è cosa assodata. Bisognerebbe tuttavia determinare in quale momento questa famiglia manifesti la propria essenza nel modo più compiuto: nell’istante in cui l’odio si trasforma in riconciliazione o in quello della lotta accanita che mette i parenti contro i parenti. La «famiglia» è latente nella città – e l’asprezza della stasis la porta semplicemente alla luce? Oppure, nella dimensione familiare della città, bisogna vedere un modello (un ideale, forse un sogno) concepito per porre rimedio a quella malattia che è la guerra civile? Dobbiamo provare a pensare, con i greci, la guerra nella famiglia. Affermare che la città è una stirpe: la guerra civile sarà allora l’elemento che la rivela. Fare della città un oikos: all’orizzonte della guerra civile si profilerà allora una festa di riconciliazione. Ammettere infine che la tensione tra queste due operazioni non è di quelle che si risolvono."