Pacini Editore: Arte
La Torre allo specchio. Le molte vite del campanile del Duomo di Pisa
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2024
pagine: 320
Da secoli, i campanili sono segni della relazione tra l’uomo e Dio, espressione di un’umanità credente che alza gli occhi verso il cielo alla ricerca di un “oltre” che possa dare significato al grigiore del vissuto. In tal senso, e in molti altri ancora, il Campanile della Cattedrale di Pisa è uno dei monumenti più rappresentativi dell’intera umanità; esso travalica qualsivoglia competenza specifica – storiografica, museografica o conservativa. In occasione delle celebrazioni dei 850 anni dalla sua fondazione, prende vita la mostra La Torre allo specchio, a cura di Stefano Renzoni, di cui il presente volume costituisce il catalogo. Non solo una mostra, ma una scommessa metodologica che ruota attorno alla virtù – che è un poco anche la condanna – della Torre: il modo, i modi, in cui è stata vista e rappresentata. Una Torre, dunque, allo specchio, cioè riflessa nelle innumerevoli superfici che ne hanno replicato l’immagine, come indizi e segni che rivelavano un modo di vedere e di pensare la Torre, di valutarne la mole incredibile ed eccedente, e d’interpretarne il significato.
Selim. Macerie/Rubble. Ediz. italiana e inglese
Giovanni Murialdo, Federica Capurro
Libro: Libro rilegato
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2024
pagine: 96
Il volume è il catalogo della mostra Macerie/Rubble dedicata a Selim. Nell’osservarne le opere si ha una profonda sensazione di coinvolgimento, non solo per il carattere tragico degli eventi storici ai quali ci rimanda, ma anche grazie al rapporto, quasi simbiotico, tra scultura, pittura e disegno. Il visitatore si trova al centro di una rete di interrelazioni e suggestioni emotive, che danno vita ad un contesto spaziale e immaginativo generato dal dialogo tra le diverse forme espressive. La percezione è quella di essere commossi, nel senso di messi in movimento, smossi dalla portata delle immagini e del loro significato.
Binocolo di zucchero e sale-A pair of binoculars made of sugar and salt
Libro: Libro rilegato
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2024
pagine: 36
«Binocolo di zucchero e sale rappresenta una riflessione approfondita sulla mia personale ricerca artistica. Questo libro illustrato costituisce un breve compendio poetico che traccia il percorso creativo di molte stagioni, incarnando quasi un rituale di passaggio, dove stoffe indossate e conservate disegnano immagini in volo: ho cucito insieme frammenti senza forzare conclusioni, aspirando a raggiungere una visione più nitida e serena. Matilde Teggi ha gentilmente redatto la prefazione, mentre Luca Manini si è occupato della traduzione di questa pubblicazione. Essa rappresenta non solo la conclusione di un progetto creativo e metaforico, ma anche un’esplorazione concreta e concettuale. L’immagine di copertina, un’incisione ad acquaforte, è stata appositamente realizzata con la tecnica dello zucchero e sale durante la mia residenza presso la Galleria Toller Gravura di Malaga. La ‘maniera al sale o zucchero‘ è un processo che corrode la superficie della lastra creando piccole asperità e producendo effetti speciali di granitura con varie intensità. Mi piace pensare che questo processo rifletta la giusta dose di corrosione, sufficiente a non eliminare lo zucchero e il sale dalla nostra vita.» (Antonella De Nisco)
I veri miracoli della piazza dei Miracoli
Piero Pierotti
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2024
pagine: 216
La Piazza del Duomo di Pisa, comunemente "Piazza dei Miracoli", è uno dei luoghi più famosi del mondo: una sorta di Mecca dell'arte, da visitare almeno una volta nella vita. Eppure, è mal conosciuta. Le visite rituali, sbrigative e convenzionali; gli stereotipi ripetuti da decenni senza aggiornamenti ed emendamenti. Così, paradossalmente, proprio i "miracoli" – contenuti realmente degni di osservazione e meraviglia – rimangono incompresi, nascosti e decontestualizzati. Avendo come riferimento soprattutto i metodi storiografici di Marc Bloch, Lucien Febvre, Georges Duby, Fernand Braudel e della scuola francese delle Annales, il volume vuole leggere tutte le storie possibili che, in parallelo e miracolosamente, si legano a questa piazza: preferendo per lo più la storia sincronica a quella diacronica. I veri miracoli della Piazza dei Miracoli connette situazioni lontane fra loro anche millenni, ma contigue nello spazio. Parla di arte d'uso. Incontra personaggi apparentemente minimi – come il coltivatore Erik il Rosso – e mostra in quale rapporto si ponessero con l'imponente fenomeno del formarsi delle Cattedrali in Europa. Il testo, benché scritto da uno specialista, non è destinato agli specialisti. La nota bibliografica è pensata come una traccia per chi volesse sviluppare ulteriormente alcuni argomenti. Il vocabolarietto è un sussidio immediato per richiamare alla memoria oggetti e personaggi di cui non si sovvengano lì per lì i connotati elementari.
Le immagini del patrimonio culturale. Un'eredità condivisa?
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2023
pagine: 192
Le riforme del Codice dei beni culturali avviate nell'ultimo decennio hanno generato un ampio confronto, non solo fra gli addetti ai lavori. In particolare la liberalizzazione dell'uso delle immagini del patrimonio culturale pubblico per fini di studio, ricerca e libera manifestazione del pensiero, introdotta nel 2014 (c.d. Art bonus), ha suscitato una presa di coscienza dell'importanza della percezione della pubblicità del patrimonio da parte della popolazione italiana. Il dibattito si è quindi esteso a considerare l'ipotesi di libero riutilizzo delle riproduzioni di beni culturali, anche per quelle finalità commerciali rimaste sinora escluse dal regime di liberalizzazione. Al centro di questo volume, nel quale sono pubblicati gli atti dell'omonimo convegno promosso dalla Fondazione Aglaia (Firenze, 11/06/2022), si collocano interrogativi di stringente attualità: ha senso oggi porre limiti, in piena era digitale, alla diffusione delle immagini del patrimonio culturale pubblico? Come impedire l'uso di un bene immateriale che appartiene a tutti? E, soprattutto, perché? Nella prima parte del volume sono chiamati a misurarsi con questo tema giuristi, economisti, rappresentanti dell'università, del ministero e dell'associazionismo, mentre la seconda parte raccoglie esperienze tratte dall'imprenditoria culturale e da istituti culturali pubblici e privati.
Nelle terre del marmo. Il valore storico delle pietre da ornamento
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2023
pagine: 144
Nel 1563, David Fortini scoprì i “Misti” sopra Seravezza nel Monte di Stazzema e li consegnò a Cosimo I che, subito invaghitosi di marmi così carnali, li impose con enfasi e parsimonia prima a Firenze e poi sulla scena italiana ed europea. Nel lungo periodo che va dal Manierismo al Barocco, le Brecce paonazze delle Apuane fiorentine hanno ben rappresentato il simbolo materico del potere e del mecenatismo della casata Medici. Nelle tonalità cromatiche era possibile leggere il lessico luxuriosum dei marmi antichi, anche grazie a quella loro straordinaria somiglianza con il Marmor scyrium o Breccia di Sciro o di Settebasi. Sulla scia del successo delle Brecce medicee il mercato si arricchì di ulteriori pietre da ornamento, dagli Alabastri ai Diaspri teneri della Sicilia, dal Giallo di Siena al Portoro, per poi accogliere il Rosso di Francia con grande benevolenza soltanto pochi decenni dopo. È proprio in questo ultimo tratto di Cinquecento, dominato dal colore debordante dei marmi antichi e moderni, che il domenicano Agostino del Riccio offrì alla nascente marmologia un’opera manoscritta, sconosciuta al tempo, ma destinata a imporsi alla comune attenzione dopo la morte dell’autore. La sua Istoria delle pietre non poteva che nascere nella Firenze dei Medici, all’apice dell’impresa granducale di trasformazione della città nel più grande emporio, deposito, cantiere e mostra di marmi di cava e di spoglio. In questo luogo unico della più avanzata conoscenza naturalistica delle pietre e della sperimentazione di nuove tecniche di lavorazione artistica, Agostino del Riccio aveva frequentato il Casino di San Marco, ovverosia l’originario laboratorio mediceo delle grandi imprese di tecnologia produttiva. Grazie a quel clima, respirato per anni e profondamente, l’umile frate compilò, forse in modo inconsapevole, la prima opera di una lunga tradizione toscana di indagine storico-scientifica sull’impiego dei marmi nei vari campi dell’arte. L’interesse marmologico fondato sul valore storico dei lapidei trovò così un sicuro epicentro nella città di Firenze, dove maggiore fu l’effetto deflagrante del sisma culturale registrato per primo da Agostino del Riccio. A questo luogo di massima irradiazione lungo la Penisola di valori artistici e significati estetici, corrispose più di un ipocentro. Si ebbero dunque più punti di origine di quella propagazione materica che fu la ragione fisica principale di un’onda lunga d’interesse architettonico ed antiquario verso i marmi colorati e le altre pietre da ornamento. Uno dei massimi ipocentri del fenomeno estrattivo va sicuramente individuato nelle Alpi Apuane, dove la grande varietà di lapidei rinvenibili e il loro uso elettivo nell’arte erano ben conosciuti, sia da Agostino del Riccio sia dai sempre più numerosi cultori della “bella materia”.
Piazza dei Cavalieri. Lo spazio urbano e gli edifici
Ewa Karwacka Codini
Libro: Libro rilegato
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2023
pagine: 224
«Questo volume è dedicato a Piazza dei Cavalieri, agli edifici storici che vi si affacciano e alla Chiesa di Santo Stefano. Piazza dei Cavalieri, oltre a essere una testimonianza storica e architettonica della grandezza di Pisa, rappresenta un po' un luogo dell'anima.» (dalla presentazione di Giuseppe Sardu)
Dall'alto del cielo. La diocesi di San Miniato vista da sopra la terra
Stefano Renzoni
Libro: Libro rilegato
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2023
pagine: 200
«Il volume, grazie alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie, ci permette di volare sul nostro territorio, di cogliere particolari che non avremmo mai notato, ci offre la possibilità di godere di vedute inedite e inaspettate al di fuori delle immagini più canoniche e scontate. Sarà un modo nuovo e sorprendente per indagare il territorio, per riscoprirne le bellezze e il fascino. Il libro indaga sia i centri abitati che la campagna circostante e le foto sono integrate da un testo che ne spiega e ne integra il contenuto» (dalla presentazione di Antonio Salini Guicciardini).
La via degli acquedotti. Le antiche strade dell'acqua
Stefano Renzoni, Irene Taddei
Libro: Libro rilegato
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2022
pagine: 224
«L'acqua è un elemento centrale del nostro territorio: lo caratterizza, lo esprime, lo racconta. Come Amministrazione Comunale abbiamo quindi lavorato per valorizzare il ruolo culturale, sociale ed economico che questa svolge attraverso progetti specifici, come ad esempio la Via dell'Acqua. Riqualificare e dotare di segnaletica le fonti presenti sul territorio Capannorese ha permesso una narrazione che ha dato centralità all'acqua non solo per la sua funzione principale, ma anche per l'insieme dei valori che porta con sé. Prendere l'acqua alle fonti, infatti, riduce l'acquisto di bottiglie di plastica e quindi concretizza l'impegno nel campo della sostenibilità e della salvaguardia dell'ambiente. La valorizzazione delle fonti vuol dire anche riconoscere l'acqua come bene comune, e questo attribuisce alle fonti un significativo valore simbolico di comunità. Un lavoro analogo sta prendendo campo sui lavatoi, grazie alla collaborazione fra il Comune, Acque Spa e alcune associazioni. È evidente, quindi, quanto l'acqua sia una parte costitutiva di Capannori e dei valori della comunità; per questo motivo sono molto contento della pubblicazione di quest'opera, che ricostruisce la storia dell'acqua a partire dalla bellezza che essa ha portato sul territorio. Una bellezza che cresce e che Capannori sta esaltando in ogni sua espressione.» (Dalla Presentazione di Luca Menesini)
Viaggio intorno al sonno. Quando scienza e arte si incontrano. Volume 3
Liborio Parrino
Libro: Copertina rigida
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2022
pagine: 207
Riposa Ulisse sulla barca mentre i marinai aprono l'otre scatenando le ire di Eolo. Dorme Palinuro avvinto dal sonno mentre guida la nave verso l'Italia nel viaggio di Enea. Dormono gli Dei, gli uomini comuni e le cortigiane. Dormono i cani e i gatti nelle pitture seicentesche. Dorme sinuoso Ermafrodito, incurante della sua ambigua natura. Dorme Amore tra le braccia di Psiche per immortalare una passione che si dissolve al risveglio, così come dormono i guerrieri ai piedi della figura di Cristo nella Resurrezione di Piero della Francesca. Dormono gli amanti ritratti da Simona Sarao, avvolti da una passione colorata di blu. Solo il bacio di un amore sincero può risvegliare la Bella Addormentata di Disney. Prefazione di Monica Ferrari.
Guida al Museo Nazionale della Certosa Monumentale di Calci
Antonia D'Aniello
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2022
pagine: 84
«Il maestoso complesso monumentale della Certosa di Calci, oggi visibile nel suo aspetto architettonico ed artistico frutto delle trasformazioni settecentesche, ha avuto origine sul finire del XIV secolo per volontà dei monaci dell’ordine Certosino, grazie alle donazioni di alcuni membri di famiglie pisane e al ruolo rivestito dal Vescovo di Pisa. In tutti questi secoli al suo interno si è svolta una intensa vita spirituale accompagnata da attività lavorative e artigianali che hanno reso questo luogo un mondo autosufficiente ma al tempo stesso capace di costituire profondi e significativi legami con il territorio circostante. La Certosa ha conservato nel tempo tutte le caratteristiche tipiche dei conventi dell’ordine di San Bruno, in cui l’organizzazione degli spazi è strettamente funzionale ai dettami della regola della comunità certosina. Soppressa prima dalle leggi napoleoniche e poi da quelle dello Stato italiano in epoca sabauda, divenne museo pur continuando ad ospitare i monaci dell’ordine che la abbandonarono definitivamente nel 1972; successivamente i locali di servizio furono concessi all’Università di Pisa che vi ha allestito il Museo di Storia Naturale. Oggi quindi il complesso della Certosa ospita due distinti musei, il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa e il Museo nazionale della Certosa Monumentale di Calci, gestito dal Ministero della Cultura tramite la Direzione regionale musei della Toscana…» (Stefano Aiello)
Luca e Andrea della Robbia. Un archetipo: storia, restauro e ricollocazione
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2022
pagine: 64
«Devo confessare che al termine del restauro mi sono sentito pervaso da due sentimenti contrastanti. Il primo di velata amarezza perché, al sottoscritto, inteso come lo spettatore Lando Silvestrini, sarebbero mancate le lezioni pratiche offerte dalle due navigate restauratrici, primissime nel loro campo, Paola Rosa ed Emanuela Peiretti e quelle di Alberto Casciani, il quale, oltre a collaborare al distacco e alla ripulitura delle formelle, aveva ideato il sistema per la ricollocazione delle stesse sulla nuova struttura. E avrei dovuto fare a meno della lucidità espositiva e della pratica determinazione dell’architetto Antonella Galli, colei che aveva individuato dove inserire l’opera, studiando un’installazione che potesse esaltarla in tutta la sua bellezza. Una sensazione straordinaria quella da me provata durante i lavori: io non mi trovavo a casa, in poltrona, a vedere un servizio di Sky Arte, ma per mesi e mesi, ero lì, a guardare, ad ammirare, a imparare, da curioso, le soluzioni più adeguate e innovative. Una situazione privilegiata la mia, fantastica, che ricorderò per quanto tempo mi resterà da vivere. L’altro sentimento di cui parlavo, quello provato come Presidente è di immensa soddisfazione. Nel 2002, anno di costituzione del nostro sodalizio, l’idea mia e del compianto Carlo Bottaini era stata quella “di promuovere tutte quelle iniziative utili a valorizzare la città di Pescia ed il suo territorio”, ma nessuno di noi avrebbe pensato che, grazie alle quote sociali e ai contributi della Banca di Pescia e Cascina, saremmo arrivati a finanziare il restauro di questo benedetto trittico, tanto splendido, unico e prezioso, quanto pieno di acciacchi. Ma come non ricordare il giorno in cui ebbi l’invito da S.E. il Vescovo ad entrare nella sua cappella privata dove era custodita l’opera, e il momento in cui mi esternò il desiderio di volerla trasferire in cattedrale. Era l’8 agosto 2018. E come dimenticare l’entusiastica approvazione della funzionaria della Soprintendenza M. Cristina Masdea, un’autentica innamorata della nostra città. La cara dottoressa, nostra socia onoraria, verrà poi sostituita, per raggiunti limiti di età, dalla giovane collega Elvira Altiero, anche lei costante e appassionata nella collaborazione con tutti gli addetti. Mi viene ancora un po’ di batticuore nel ripensare allo slancio incosciente con cui mi impegnai con Monsignore ad accollarmi le spese di restauro pur sapendo che, al momento, in cassa ci fosse poco o niente! Ma come rinunciare, anche se in cambio di sacrifici, alla opportunità di essere ricordati per sempre come l’associazione che aveva contribuito al ritorno del prezioso manufatto all’ammirazione e alla venerazione di tutti? A questo punto, se qualcuno mi domandasse quali dei due sentimenti espressi fosse in me predominante, gli indicherei senza dubbio il secondo, perché sono un amante appassionato di Pescia, che sempre di più sta dimostrando di meritare il titolo di Città d’Arte. Quanto all’essere presidente, io sto giubilando per l’impresa, anche se, come affetto da grave bulimia restaurativa, mi sto già guardando intorno per iniziare una nuova avventura, pur sapendo che nessuna sarà mai minimamente all’altezza di quella appena vissuta.» (Dalla Premessa di Lando Silvestrini)