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Sellerio Editore Palermo: La memoria

La rosa inversa

Maria Attanasio

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2026

pagine: 234

Giacomo Flerez, custode delle memorie cittadine di Calacte, ha ereditato Palazzo Henares; siamo all’inizio del Novecento e l’uomo scopre casualmente in quel vecchio edificio una stanza segreta dove sono custoditi classici dell’Illuminismo come Voltaire e d’Alembert, simboli massonici, ritratti. Ma ad attrarre la sua attenzione è il manoscritto La rosa inversa, racconto autobiografico di Ruggero Henares, l’antico proprietario, nato nel 1743... E inizia la lettura di una storia incredibile rimasta a lungo nascosta. Educato nel collegio dei Gesuiti, Ruggero Henares diventa amico di Giuseppe Balsamo, colui che diventerà il conte di Cagliostro; entrambi però vengono espulsi dal collegio per ordine del rigido padre Crisafulli. Henares si sposta a Napoli, e quando nel 1773 viene disposta l’espulsione dei Gesuiti dalla Sicilia, è proprio lui a eseguire l’ordine a Calacte esiliando l’odiato padre Crisafulli; nel frattempo fonda la loggia «La rosa inversa» dove si discute di uguaglianza e libertà, di una nuova società più giusta ed equa: la Rivoluzione francese è alle porte. Gli avvenimenti incalzano, avversato dalla Chiesa come massone Henares è costretto a nascondersi e il suo destino si lega a quello di Amalia, la clavicembalista con cui condivide letture e passione. Sullo sfondo di avvenimenti storici Maria Attanasio, con la sua scrittura immaginifica dalla matrice poetica, tratteggia il ritratto di un’epoca, restituendoci lo spirito dei tempi, le rivoluzioni culturali e sociali, i contrasti e le resistenze, e lo fa mescolando personaggi reali come Cagliostro – di cui vengono seguite le sorti fino alla cattura per opera del Tribunale dell’Inquisizione – e personaggi di invenzione, donne e uomini con le loro passioni e intelligenze, figure che emozionano mentre si ribellano alla loro epoca e al loro destino.
15,00

L'idiota di famiglia

Dario Ferrari

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2026

pagine: 500

Igor ha da poco oltrepassato la soglia dei quarant’anni, vive a Roma con la fidanzata Marta e un gatto, e si guadagna da vivere con le parole. È un traduttore, passa le sue giornate chino sulla scrivania traducendo operette perlopiù trascurabili quando non proprio impresentabili, eccezion fatta per il sommo Badwalds – «che il Signore me lo preservi» –, autore di culto di cui è diventato, un po’ per caso, la voce italiana. Marta, abbandonata la carriera accademica dopo una cocente delusione, si è da poco reinventata saggista femminista, ha all’attivo un paio di libri ed è lanciatissima sulla scena editoriale. Le giornate di Igor si somigliano un po’ tutte, almeno finché le frustrazioni del traduttore e le invidie del fidanzato devono farsi da parte per fronteggiare una crisi più urgente. Un messaggio della sorella Ester lo informa che il padre sta perdendo lucidità. La demenza senile avanza implacabile e presto tutto ciò che rimane dell’altero Franco Nieri – soprannominato Herr Professor, sosia di Adorno e severo teorico post-marxista – sono pochi balbettii e un’infinità di ricordi. Igor, tornato a Viareggio, affronta la crisi familiare, rimettendo insieme i brandelli di una vita intera, quella di Herr, una vita di ambizioni frustrate e sogni politici irrealizzati. Con sarcasmo brillante e ironia pungente, tra pagine comiche e passaggi commoventi, Ferrari ci porta di nuovo a Viareggio, questa volta per affrontare il rapporto tra padri e figli, le incomprensioni, i conflitti, gli affetti. E per farlo ci trascina nelle esilaranti storture del mondo editoriale, raccontandoci il disagio di una generazione un po’ sghemba, in un romanzo stratificato che è a un tempo romanzo politico, satira e romanzo di formazione.
17,00

La linea zero

Szczepan Twardoch

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2026

pagine: 320

Il 24 febbraio del 2026 saranno trascorsi quattro anni dall’invasione russa dell’Ucraina: anni di bombardamenti e rappresaglie, durante i quali Twardoch si è recato al fronte portando aiuti, osservando la morte da vicino, mettendosi personalmente in pericolo. Ha conosciuto soldati e ufficiali, ha raggiunto il fronte orientale, la «linea zero» che dà il titolo al libro e dove si svolgono i fatti raccontati. Da questa esperienza ha tratto un romanzo su una guerra reale, i cui personaggi sono però di invenzione, perché solo ricorrendo a figure immaginarie gli è stato possibile descrivere la realtà, quasi che la finzione sia l’unico modo di narrare l’indicibile. La linea zero descrive poco più di ventiquattro ore trascorse dai soldati al fronte, mentre aspettano l’attacco nemico. Il protagonista, Koń, è un volontario polacco, in fuga dai suoi fantasmi. L’attesa, l’isolamento, la paura lo costringono a riflettere su come la guerra lo abbia cambiato, a ripercorrere le vicende dei suoi compagni, ad aggrapparsi al ricordo di un amore forse perduto per sempre. Koń si trova in un rifugio sotterraneo insieme a Jagoda, matematico e accanito lettore, anche lui volontario. Prima della guerra faceva il barman a Berlino, era amato e ammirato, conduceva una vita felice che ha abbandonato per affrontare una guerra in cui non crede. Quando i russi si avvicinano, Jagoda e Koń ingaggiano una battaglia con i fucili e le granate: i corpi straziati dei nemici restano sul campo, soltanto un ragazzo russo si aggrappa alla vita, implora che lo facciano prigioniero. Poco dopo Koń viene intercettato dai droni russi, sa che questa volta non si salverà, eppure spera, nell’ultimo istante, che la guerra finisca e che ci sarà un futuro al di là di essa. Con capitoli brevi e affilati, una prosa asciutta, cruda, inclemente, La linea zero pone il lettore davanti all’orrore, allo spreco di vite umane per una causa che genererà odio per sempre: perché, suggerisce l’autore, vi sarà forse un giorno una pace fittizia, una tregua che permetterà ai soldati di tornare dalle loro famiglie, ma nessuno riuscirà a dimenticare ciò che è stato.
16,00

Lord Jim a casa

Dinah Brooke

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2026

pagine: 270

Giles Trenchard è nato in un ambiente privilegiato ma ostile, in un’atmosfera dominata da violenza emotiva e isolamento. Non amato, Giles lotta invano per essere sempre all’altezza delle aspettative della sua famiglia alto-borghese, viene spedito da un collegio all’altro finché, come gesto disperato, allo scoppio della guerra si arruola nella Regia Marina. Il cameratismo della vita militare gli offre una parvenza di scopo esistenziale, di appagamento. E tuttavia, di ritorno dalla guerra, si ritrova alla deriva e, come l’eroe del Lord Jim di Joseph Conrad, commette un atto così sconvolgente da mettere in discussione il suo passato, il suo carattere e il suo intero mondo di privilegi e di apparenze. E se nel romanzo di Conrad il protagonista tentava di scappare dalla vergogna per le sue azioni, qui la fuga non è un’alternativa. Pubblicato in Inghilterra nel 1973 e a lungo dimenticato, Lord Jim a casa racconta la caduta dall’Eden di un ragazzo cresciuto nell’ipocrisia della borghesia inglese. È un romanzo crudo, doloroso e appassionante, ricco di scene grottesche, una parodia dell’alta società britannica che diventa parodia di tutte le società occidentali. Con Lord Jim a casa scopriamo una voce nuova, spietata, più che contemporanea – nonostante sia un romanzo scritto (e dimenticato) più di cinquant’anni fa.
15,00

Allmen e il signor Weynfeldt

Martin Suter

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2026

pagine: 224

Allmen è l’archetipo del dandy: ama la letteratura, la cucina raffinata e gli alcolici più pregiati, spende più di quanto possa permettersi e vive oziosamente al di sopra dei propri mezzi. Ma c’è di più: per non rimanere a secco, Allmen si dedica da qualche tempo a furti d’arte, e a cavarlo fuori dai guai c’è sempre il fedele giardiniere guatemalteco Carlos. Una coppia, quella di Johann Friedrich e Carlos, che in questa nuova avventura diventa un trio: a unirsi ai due c’è infatti un’altra vecchia conoscenza del lettore di Suter, il collezionista d’arte Weynfeldt. L’occasione di questa bizzarra collaborazione è un quadro misteriosamente scomparso dalla sua ricca collezione, e quando una libraia specializzata in arte – l’unica, forse, in grado di dire qualcosa sulla scomparsa del dipinto – viene trovata morta, Allmen, Carlos e Weynfeldt si ritrovano coinvolti nel loro primo caso di omicidio. Martin Suter ci regala l’incontro letterario tra i due personaggi più amati della sua produzione letteraria e li mette alla prova con un’indagine complessa. E l’incontro è dei più riusciti. Con un ritmo serrato alla Patricia Highsmith che tiene il lettore con il fiato sospeso, architettando un congegno narrativo sofisticato degno della migliore tradizione crime, senza però rinunciare a un’ironia leggera e intelligente in puro stile Wodehouse, Martin Suter ha scritto forse il suo miglior giallo.
14,00

15,00

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