Skira: Arte moderna. Cataloghi
Monet, Cézanne, Van Gogh... Capolavori della Collezione Emil Bührle-Meisterwerke der Sammlung Emil Bührle
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2021
pagine: 168
Fra le più importanti raccolte d’arte private al mondo, la Collezione Emil Bührle occupa un posto di rilievo per il cospicuo gruppo di opere impressioniste e postimpressioniste di qualità museale che ne costituisce il fulcro e che in questo volume è rappresentato da capolavori di Manet, Degas, Renoir, Monet, Cézanne, Gauguin, Van Gogh e altri ancora. Le opere, pubblicate a colori e corredate da schede di commento redatte da autorevoli storici dell’arte, illustrano i principi secondo i quali Bührle ha costruito la sua straordinaria raccolta: da un lato la volontà di mettere in relazione l’arte moderna con i risultati più alti della pittura europea dei secoli precedenti – di cui si fanno portavoce i capolavori di Canaletto, Strozzi, Delacroix e Corot – dall’altro la scelta di documentare in maniera esaustiva il percorso dei protagonisti dell’arte moderna, quali Manet, Degas, Van Gogh e Cézanne, delle cui fasi di produzione artistica viene proposta una parziale rassegna. Esemplare in questo senso è la presenza di opere di Claude Monet: dal paesaggio dipinto en plein air di Champ de coquelicots près de Vétheuil (circa 1879) fino alla rivoluzione di Le Bassin aux nymphéas, reflets verts (1920–1926), il catalogo pone l’accento sull’importanza di Monet non solo in quanto figura di riferimento per il movimento impressionista, ma anche come fonte di ispirazione per le generazioni di artisti successive. Pubblicato in occasione della mostra a Lugano, il volume presenta i contributi di Felix Baumann, Lukas Gloor e il catalogo delle opere.
Dario Mellone. Da Milano alla Luna. Viaggio con fermate a richiesta
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2020
pagine: 208
C'è un Dario Mellone pittore, raccontato in altri libri, primo fra tutti quello che nel titolo porta il suo nome, pubblicato nel 2003 da Skira, a cura di Paolo Biscottini. Questo libro, invece, racconta per la prima volta il Dario Mellone illustratore del “Corriere della Sera” (soprattutto, ma non soltanto). Come spiega nell'introduzione critica Andrea Ciresola, a sua volta artista ed eclettico professionista, non è un Dario Mellone “minore”, è diverso: il pittore sta all'arte come il giornalista-disegnatore sta all'informazione. Nelle tavole di Mellone c'è Milano, in tutte le sue sfaccettature, dall'urbanistica alla cronaca nera, dallo sport alle tragiche vicende del terrorismo. Il libro è diviso in parti, e le tavole raccolte sono distribuite per argomento, e personaggi e autori diversi hanno il compito di commentarle con testimonianze inedite. Tre i testi introduttivi, firmati da Ferruccio de Bortoli (che conosceva Mellone personalmente), Luciano Fontana e Giuseppe Sala, sindaco di Milano dal 2016. Dopo un capitolo dedicato alle illustrazioni di alcuni eccezionali racconti d'autore pubblicati da “Panorama” nel 1980 e un florilegio di messaggi e lettere riferiti alla collaborazione con il quotidiano di via Solferino, chiudono il libro un'autobiografia scritta dallo stesso Mellone e la postfazione del presidente della Fondazione Dario Mellone, Valerio Villoresi. Testi di: Andrea Ciresola, Saverio Paffumi, Valerio Villoresi, Gabriele Albertini, Carlo Tognoli, Bruno Pizzul, Gianni De Felice, Antonio Pizzinato, Maria Pia Ammirati, Maurizio Piccirilli, Roberto Perrone, Donatella Alfonso, Massimo Razzi, Giuseppe Galli, Antonio Ferrari, Benedetta Tobagi, Andrea Benetti, Cecilia Scerbanenco, Paolo Nespoli, Gian Antonio Stella, Stefano Boeri, Valeria Numerico, Franco Portinari, Fabio Sironi.
Franco Francese. Inquietudini notturne
DI STEFANO
Libro
editore: Skira
anno edizione: 2020
pagine: 104
Figura tetragona e umbratile della Milano del secondo Novecento, il pittore Franco Francese (Milano, 1920-1996) è stato uno dei rappresentanti più alti di una linea espressionista dell'arte italiana. I coniugi Boschi Di Stefano avevano collezionato alcune sue opere degli anni giovanili, quando, vicino all'ambiente di Corrente, aveva attraversato una fase picassiana che si può apprezzare nelle sale della Casa Museo. Negli spazi della scuola di ceramica, invece, si racconta nella sua complessità il tormentato percorso artistico ed esistenziale di un pittore solitario ma attento a quanto accadeva attorno a lui, che si troverà in sintonia con le ricerche di una generazione di pittori più giovani, e che soprattutto piacerà molto ai poeti e agli uomini di lettere milanesi, da Mario De Micheli ed Emilio Tadini a Vittorio Sereni, fino a Giovanni Testori e a Dante Isella, di cui ricordiamo le importanti testimonianze. Allo stesso tempo, Francese è fra i pochi a capire precocemente la grandezza della pittura di Mario Sironi, che lo aiuterà a fare i conti con la lezione di Francis Bacon, della quale rimane traccia nelle figure anatomicamente sgraziate e animalesche (non a caso un suo importante ciclo di lavori si intitola La bestia addosso). Dal racconto della vita contadina, progressivamente, di ciclo pittorico in ciclo pittorico, il suo lavoro si concentra su interni chiusi e notturni, popolati di teschi che rimandano a una dimensione di crisi esistenziale. Egli "non è mai, o quasi mai", scriveva Sereni, "un artista gradevole. Ma subito dopo, abolendo d'un colpo ogni esca di piacevolezza, appassiona".
Divine e Avanguardie Le donne nell'arte russa
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2020
pagine: 200
La grande esposizione, curata da Evgenija Petrova (direttore Scientifico del Museo di Stato Russo di San Pietroburgo) e Joseph Kiblitksy, è interamente alle donne in Russia, eroine di un'atmosfera storica, sociale e culturale, del tutto particolare. L'obiettivo è quello di restituire un'idea dell'arte russa dei secoli XIV-XX e del fondamentale ruolo delle donne nel loro Paese, del loro contributo alla storia dell'arte, allo sviluppo e alla modernità, al loro ruolo nella società per l'emancipazione e il riconoscimento dei diritti, grazie a un ricco corpus di opere. Sacre icone, pittura a cavalletto, scultura, grafica e raffinata porcellana dal XIV al XX sono le testimonianze di quest'evoluzione culturale e sociale. Il percorso espositivo e il catalogo si articolano in due grandi capitoli suddivisi in 8 sezioni in cui verranno esposti circa 90 capolavori del Museo Russo di San Pietroburgo, in larga parte mai esposti prima d'ora in Italia. Nel catalogo i testi di Evgenija Petrova Il volto femminile della Russia, Gioia Mari A Parigi! A Parigi! Le figliastre della Russia: storie di artiste emigrate dopo la rivoluzione, Stefano Zuffi L'arte di essere donna. Il volume, come la mostra, si articola in 8 sezioni: Il cielo, La Vergine e le sante; Il trono, Zarine di tutte le Russie; La terra, L'orizzonte delle contadine; Verso l'indipendenza, Donne e società; La famiglia, Rituali e convenzioni; Le madri, La dimensione dell'amore; Il corpo, Femminilità svelata e Le artiste, Realismo e amazzoni dell'avanguardia. In questa ultima sezione il lavoro delle donne artiste, "mazzoni dell'avanguardia russa", che furono attive nei primi trent'anni del Novecento quando vennero creati veri capolavori da artiste come Natalia Goncharova, Ljubov Popova, Aleksandra Ekster e altre ancora. In chiusura le biografie delle artiste citate.
Daniel Steegmann Mangrané. A Leaf-Shaped Animal Draws The Hand. Ediz. italiana, inglese e francese
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2020
pagine: 216
Pubblicato in occasione dell’antologica in Pirelli HangarBicocca, il volume è una monografia di Daniel Steegmann Mangrané (Barcellona, 1977) e ne ripercorre il lavoro dalla fine degli anni Novanta a oggi presentando un regesto di oltre cento opere tra installazioni, disegni, sculture, fotografie e produzioni cinematografiche. Il catalogo raccoglie testi delle storiche dell’arte Kaira M. Cabañas e Flora Katz, una conversazione tra l’artista e la scrittrice e curatrice Lauren Cornell, nonché testi di Nathalie Ergino, direttrice dello IAC – Institut d’art contemporain – Villeurbanne/Rhône-Alpes, e delle curatrici dell’esposizione in Pirelli HangarBicocca, Lucia Aspesi e Fiammetta Griccioli. Il lavoro di Daniel Steegmann Mangrané si caratterizza per un approccio poetico in cui forme geometriche e astratte si intersecano con elementi naturali e danno vita a un immaginario in cui motivi ricorrenti come foglie, alberi e insetti aprono a una riflessione sulla realtà in cui viviamo. L’artista utilizza media diversi per la creazione dei suoi lavori, privilegiando una modalità operativa in cui le caratteristiche tecniche si legano intrinsecamente al processo di realizzazione dell’opera. L’interesse di Daniel Steegmann Mangrané per la biologia lo ha portato a indagare complessi sistemi ecologici e a introdurre il mondo naturale all’interno delle sue opere, con numerosi riferimenti alla foresta pluviale in Brasile – come rami, foglie e insetti – che, uniti a forme geometriche e motivi astratti, aprono a riflessioni sulle complesse dinamiche tra gli elementi che ci circondano.
Juan Navarro Baldeweg. Architettura, pittura, scultura
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2020
pagine: 128
La Vittoria alata, una delle più straordinarie statue di epoca romana sarà ufficialmente restituita a Brescia nel Capitolium a novembre 2020 in un allestimento museale curato dall’architetto spagnolo Juan Navarro Baldeweg. E proprio all’architetto Navarro Baldeweg, a settembre viene dedicata una esaustiva mostra-omaggio e questa importante monografia che presenta una serie di opere (modelli e disegni dei suoi progetti più importanti, grandi tele e sculture) che ne ripercorrono la poliedrica carriera come architetto, pittore e scultore, e che consentono di cogliere le interazioni e le connessioni tra le varie arti. "In un’epoca che premia sempre di più la specializzazione è raro incontrare architetti che fondano il loro lavoro su una pratica artistica a tutto campo, come avveniva nel Rinascimento – afferma il curatore Pierre-Alain Croset – e come solo pochissimi architetti hanno saputo fare in epoca contemporanea. La monografia evidenzia la straordinaria coerenza e continuità dell’opera di Navarro Baldeweg, insieme architettonica e artistica, e la sua capacità rara di saper dialogare con le preesistenze storiche come lo straordinario palinsesto architettonico di Santa Giulia". In apertura, il volume propone una lunga e interessante conversazione tra Baldeweg e Croset: vengono affrontate le ragioni e le motivazioni di una pratica artistica divisa tra pittura, scultura e architettura, nonché esplorati i riferimenti artistici (e l’idea d’arte in sé) che alimentano il lavoro di Baldeweg. Il catalogo delle opere si articola in tre sezioni, quanti sono gli ambiti di sperimentazione e interesse di Baldeweg: Pittura Immagini del fare e dei modi del fare; Scultura Metafore dell’orizzonte e della natura, Visualizzare fenomeni fisici, Il gioco delle ombre, Sculture di equilibrio e gravitazione, Scarabocchi nell’aria, Installazioni di luce, Strutture e unità di luce; Architettura Una casa dentro un’altra casa.
Futuro. Arte e società dagli anni Sessanta a domani
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2020
pagine: 141
La rassegna “Futuro” curata da Luca Beatrice e Walter Guadagnini, apre una riflessione di straordinaria attualità sul concetto di ‘futuro’ attraverso le visioni dell’arte, dagli anni ’60 - decennio del boom economico, della crescita demografica, dell’ottimismo e del consumismo che nell’arte si traducono nell’era pop e nell’esplosione dei fenomeni giovanili -, fino a una società che si è trovata a vivere contemporaneamente il cambio di un secolo e di un millennio, attesi con grandi aspettative e alcune paure. L’esposizione e il catalogo offrono l’opportunità di conoscere le collezioni del Gruppo Intesa Sanpaolo, ma non solo: sono presentate oltre novanta opere di artisti italiani e internazionali come Boccioni, Fontana, Christo, Boetti, Rotella, Warhol, Lichtenstein, Rauschenberg, Schifano, Hirst, provenienti da importanti collezioni private e dalla collezione Intesa Sanpaolo. Il volume riprende e approfondisce tutti i temi e i percorsi della mostra. Al dialogo sul futuro tra Luca Beatrice e Walter Guadagnini segue il saggio di Aldo Grasso, L’ombra del Futuro. Si snodano poi le sezioni allo spazio e al tempo, due concetti che in ambito artistico (e non solo) finiscono per misurarsi con il tema del futuro; e al futuro in tutte le sue possibili declinazioni: Il futuro è il presente, Il futuro è il politico, Il futuro è il successo, Il futuro è il postumano, Il futuro è l’ambiente. Insieme alle opere, le immagini fotografiche provenienti dall’Archivio Publifoto Milano, parte della collezione Intesa Sanpaolo, accompagnano la time-line dei singoli decenni e raccontano l’idea di futuro nella società, in particolare quella italiana.Con un saggio di Aldo Grasso.
Gestozero istantanee 2020
AA.VV.
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2020
pagine: 80
Anri Sala. As you go. Ediz, italiana e inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2020
pagine: 264
Anri Sala (Tirana, 1974) realizza installazioni filmiche e musicali, sculture, fotografie e disegni che indagano le fratture, gli intervalli, le sovrapposizioni e gli echi attraverso i quali la realtà si snoda nel tempo e gli eventi acquisiscono significato. L’artista utilizza lo spazio architettonico per modulare elementi visivi, sonori e tattili al fine di generare nuove interpretazioni del reale e inedite possibilità percettive. Il riferimento alla musica è parte integrante della sua ricerca e uno degli elementi che accomunano le sue opere più recenti. Questo catalogo approfondisce "As you go", l’inedito progetto ideato da Sala per il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea nella forma di una mostra che si configura anche come un’unica nuova opera, estesa nel tempo e nello spazio espositivo e capace di coinvolgere gli spettatori in un’esperienza percettiva senza precedenti. Oltre che nuovi testi di Carolyn Christov-Bakargiev e Marcella Beccaria, il volume include la più ricca selezione di scritti dell’artista mai pubblicata. Il catalogo è corredato da una cronologia scientifica delle mostre personali e collettive e da un’antologia di saggi critici relativa all’intero percorso di Sala, dal 2000 al presente, con testi di Natalie Bell, Svetlana Boym, Julia Garimorth, Boris Groys, Christine Macel, Edi Muka, Molly Nesbit, Hans Ulrich Obrist, Philippe Parreno, Vladimir Perisic, Nicolaus Schafhausen, Noam Segal, Joshua Simon e Peter Szendy.
Cerith Wyn Evans. The illuminating gas. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2020
pagine: 260
La monografia presenta una rilevante selezione di opere tra sculture storiche, complesse installazioni monumentali e nuove produzioni, che ripercorre la carriera dell’artista premiato nel 2018 con l’Hepworth Prize for Sculpture. Insieme a vedute della mostra in Pirelli HangarBicocca e a una serie di immagini selezionate da Cerith Wyn Evans legate al tema della luce, il volume raccoglie tre saggi inediti: un testo della storica dell’arte Briony Fer, che si focalizza sugli aspetti più concettuali e materici della serie di sculture Neon Forms (after Noh); un ampio contributo del filosofo e teorico Éric Alliez che presenta una carrellata di complessi riferimenti al lavoro dell’artista; e infine “False Starts” di Alexander García Düttmann che restituisce la peculiarità del lavoro dell’artista attraverso un loop di incipit diversi. Il catalogo comprende inoltre un testo introduttivo dei curatori, una serie di apparati con schede dettagliate per ciascuna opera in mostra e una cronologia illustrata di tutte le esposizioni personali dell’artista. Dopo gli esordi come filmmaker, dagli anni Novanta Cerith Wyn Evans (Llanelli, Galles, 1958) si dedica alla realizzazione di sculture, interventi site specific e performativi che si caratterizzano per l’utilizzo di elementi e materiali effimeri come la luce e il suono e per la centralità della dimensione temporale nella fruizione dell’opera. Nella loro eleganza ed equilibrio formale, i lavori di Cerith Wyn Evans attingono a una complessità di riferimenti e citazioni – dalla letteratura, alla musica, filosofia, fotografia, poesia, storia dell’arte, astronomia e scienza – che vengono declinati in forme del tutto nuove attraverso un articolato processo di montaggio. Questa operazione avviene sia attraverso l’impiego di materiali testuali che, decontestualizzati, vengono tradotti in un linguaggio luminoso sia trasponendo in sculture l’immaginario di artisti storici, come Marcel Duchamp.
Giovanni Rizzoli. Canto liquido
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2020
pagine: 248
Questa grande monografia ripercorre la ricerca artistica di Giovanni Rizzoli, dalle sue prime opere alla fine degli Ottanta fino alle sue più recenti creazioni. Esponente di punta della generazione degli artisti degli anni Novanta, Giovanni Rizzoli esprime il suo universo creativo in sculture, dipinti e disegni dalla forte potenza lirica ed evocativa. Il suo lavoro è una costante riflessione - modulata attraverso una varietà di linguaggi espressivi - sulla storia dell'arte e sulla necessità di essere attuale, di cogliere lo spirito del tempo. L'attenzione verso i dettagli, la scelta mai casuale dei materiali, lo studio di forme e fonti iconografiche sono alcune delle caratteristiche della ricerca di Rizzoli, motivata dall'impulso a ridefinire il linguaggio artistico contemporaneo. L'esplorazione di nuove possibilità plastiche si unisce nell'opera di Rizzoli alla poesia e allo stupore che l'artista scopre davanti alla bellezza. Il tempo e l'infinito, il piacere e il dolore, la fede e la conoscenza, eros e thanatos, concetti filosofici si trasformano in immagini a volte dolenti a volte gioiose cariche di riferimenti, in forme riconoscibili ma spesso con tratti immaginari. Parallelamente alla ricerca scultorea, dai primi anni Novanta Rizzoli ha affiancato quella che definisce pittura oggettiva, una serie di "dipinti" astratti realizzati con l'impiego della flebo su imbottiti di tessuto. La monografia comprende un approfondito saggio critico di Bruno Corà e contributi di Tommaso Trini, Werner Meyer, Renato Polacco, Marco Meneguzzo e Ilaria Porotto.
Fiori all'occhiello. Presenze artistiche nel XX secolo da Boccioni e Marasco ai contemporanei
Tonino Sicoli
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2020
pagine: 96
Benché l'identità culturale calabrese sia stata penalizzata per molto tempo dall'emigrazione intellettuale e dall'assenza di fenomeni significativi in loco, in Calabria sono nati artisti che, pur venendo spesso da situazioni difficili e di emarginazione, hanno fatto sentire la loro presenza nelle vicende italiane e internazionali del Novecento. A partire dal futurismo, che ha avuto tra i suoi protagonisti Boccioni, nato a Reggio Calabria, e altri due artisti calabresi come Marasco e Benedetto, fino alle innovazioni radicali di figure come Rotella, alla svolta culturale dei postmeridionalisti e alle sperimentazioni linguistiche degli ultimi decenni, in cui si nota un'interessante dialettica tra la conoscenza e la valorizzazione del proprio territorio e l'identità aperta dell'artista contemporaneo, che pratica un consapevole nomadismo mentale e fisico. Su tutte queste vicende Tonino Sicoli, critico militante e direttore di un museo ventennale e intraprendente come il MAON di Rende (CS), ha scritto puntualmente, con un taglio giornalistico, analitico e documentario, molti saggi che in questa antologia raccolgono venticinque profili critici su rappresentativi artisti "fiori all'occhiello" della Calabria. Prefazione di Bruno Corà.