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Skira: Arte moderna. Cataloghi

Impressionismo e avanguardie. Capolavori dal Philadelphia Museum of Art. Catalogo della mostra (Milano, 8 marzo-2 settembre 2018)

Impressionismo e avanguardie. Capolavori dal Philadelphia Museum of Art. Catalogo della mostra (Milano, 8 marzo-2 settembre 2018)

Libro: Libro rilegato

editore: Skira

anno edizione: 2018

pagine: 140

Una storia di grande collezionismo americano raccontata attraverso un excursus nella pittura moderna, dall'impressionismo alle avanguardie, con cinquanta capolavori d'arte provenienti dal Philadelphia Museum of Art: dalla Classe di danza di Degas al Ritratto di Camille fìoulin di Van Gogh, dai Cerchi in un cerchio di Kandinskij al Nudo di donna di Mirò e al Simbolo agnostico di Dali, fino alle straordinarie sculture di Bràncusi, Rodin e Picasso. Il Philadelphia Museum of Art è uno dei musei d'arte pubblici più antichi degli Stati Uniti, considerato da tempo tra i più belli, la cui peculiarità sta nell'aver costituito la sua straordinaria collezione d'arte moderna grazie all'iniziativa personale di alcuni individui attenti e coraggiosi. Tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, infatti, l'acquisizione e l'esposizione di dipinti e sculture d'avanguardia, non considerati come oggi tesori degni di appartenere a un museo pubblico, dipendeva dalla donazione di singole opere, e anche di intere raccolte, da parte di collezionisti che spesso le hanno create in stretta collaborazione con gli artisti.
33,00

Giovanni Boldini. Genio e pittura

Giovanni Boldini. Genio e pittura

Libro: Copertina rigida

editore: Skira

anno edizione: 2017

pagine: 287

Il ferrarese Giovanni Boldini giunge a Parigi nel 1871 in un clima di energia creativa e fiducia ottimistica che rivoluzionano la storia europea tra Ottocento e Novecento. Celebrato come una star grazie a una pennellata inconfondibile che esprime bellezza e gioia di vivere, Boldini inventa meravigliosi ritratti delle personalità più in voga dell'epoca e trasforma le donne in "divine", creature sublimi ed eleganti, consapevoli del loro fascino, che alimentano a lungo l'immaginario artistico fino a incidere profondamente anche sulle avanguardie novecentesche. I suoi modi aristocratici, la vocazione per la mondanità, il numero altissimo di liaisons galanti e la frequentazione dei migliori ambienti borghesi ne fanno una personalità magnetica e attraente, di grande modernità e talento geniale.
39,00

Bruno Rovesti. Pittore contadino celebre

Bruno Rovesti. Pittore contadino celebre

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2016

pagine: 152

Pubblicata in occasione della mostra antologica dedicata a Bruno Rovesti (1907-1987), la monografia ripercorre attraverso 60 dipinti l’intero iter creativo di questo artista riconosciuto come uno degli esponenti più autentici della pittura naïf italiana. Il volume, che rappresenta la prima monografia dedicata all’artista, analizza l’aspetto più autentico dell’arte naïf di Rovesti. Davanti ai suoi dipinti si respira la sincerità di un uomo che cerca di raccontare e comprendere quello che se ne sta intorno a lui, o che vede in qualche parte del mondo, dove si è recato o che ha visitato nell’immaginario, per conquistarsi una propria identità e una propria visione dell’umana esistenza. Sulle sue tele scorrono persone, intente alle più varie occupazioni di lavoro o di svago, animali domestici, pesci, uccelli che volano nel cielo, case ed edifici, strade, ponti e piazze, alberi spogli che esibiscono le loro radici fuori dalla terra e tronchi tagliati come se fossero arti umani, ma anche, in tanti dipinti, una vegetazione lussureggiante che tutto assedia e che ovunque cresce, con gli stessi alberi che assumono le sembianze di fiori dai colori vivacissimi. Ciascun elemento del creato è trasfigurato e reso con una felicità tonale sorprendente; tutto appare, nei dipinti di Rovesti, disposto in una prospettiva peculiare e in una sorta di sorprendente, insistita ripartizione geometrica dello spazio, come se volesse padroneggiare, nella stessa struttura del quadro, una qualche tendenza al disordine insita nel reale. Le opere di Rovesti sono accompagnate, sul retro, oltre che dall’indicazione del prezzo di vendita (anche se è nota la ritrosia dell’artista a cedere una qualche sua opera, nonostante le accorate pressioni della moglie), da una fitta narrazione di ciò che lui ha inteso rappresentare in quel dipinto, intessuta di memorie e di rimandi che navigano senza sosta dentro il tempo e i luoghi: la lingua parlata dagli umili della Bassa, di straordinario interesse lessicale e immaginifico.
26,00

Renoir. Dalle collezioni del Musée d'Orsay e dell'Orangerie

Renoir. Dalle collezioni del Musée d'Orsay e dell'Orangerie

Sylvie Patry

Libro: Copertina rigida

editore: Skira

anno edizione: 2013

pagine: 176

Il volume, a corredo dell'importante rassegna torinese, illustra il percorso artistico di Pierre-Auguste Renoir attraverso circa sessanta capolavori eccezionalmente concessi in prestito dai musei d'Orsay e dell'Orangerie, le due istituzioni parigine che ne custodiscono l'opera. Renoir è stato uno dei protagonisti dell'Impressionismo, la corrente attorno alla quale nella seconda metà dell'Ottocento si raccolse un gruppo di pittori francesi in polemica con l'ufficialità del Salon, che rifiutava le loro opere. Ammiratore di Gustave Courbet e di Édouard Manet, ebbe così per compagni di strada Claude Monet, Frédéric Bazille, Camille Pissarro, Alfred Sisley, Edgar Degas, Paul Cézanne e Berthe Morisot. L'esposizione di celebri tele di alcuni di questi artisti, accanto a quelle di Renoir, consente di cogliere appieno il fervido clima di creatività e desiderio di innovazione in cui operavano gli Impressionisti, fatto di ritratti reciproci, condivisione dei medesimi atelier e comuni sedute di pittura, in studio o en plein air. I dipinti presentati in questo catalogo, insieme a tre pastelli e a un bronzo, documentano tutti i momenti e le svolte della prolifica carriera artistica di Renoir, permettendo di ricostruire la sua passione per la pittura che fu feconda, variegata e talvolta complessa.
34,00

Allo! Paris! Il libro d'artista da Manet a Picasso nella Collezione Mingardi

Allo! Paris! Il libro d'artista da Manet a Picasso nella Collezione Mingardi

Libro

editore: Skira

anno edizione: 2008

pagine: 392

Il volume propone una raffinata testimonianza di un collezionismo raro, quello del libro d'artista, che in Corrado Mingardi ha il suo maggior esponente italiano. Il titolo, che richiama quello di un famoso libro con litografie originali di ispirazione cubista che Robert Delaunay dedicò alla Ville Lumière nel 1926, vuole sottolineare l'importanza straordinaria che Parigi, capitale delle arti nei secoli XIX e XX, ebbe anche per la nascita, lo sviluppo e la diffusione internazionale del libro d'artista. Con libro d'artista o "livre de peintre" si definisce un'edizione per lo più limitata nel numero delle copie che associa al testo opere di grafica originale appositamente realizzate dagli artisti, che spesso furono i migliori pittori e scultori del momento, nella loro libera unità di intenti con gli autori del testo e su sollecitazione e cura di editori lungimiranti. Della collezione personale di Corrado Mingardi, vengono presentati cento libri d'artista che permettono di ripercorrere per sommi capi la storia del genere: quasi tutte le grandi personalità e le correnti artistiche dei due secoli vi si trovano infatti rispecchiate. Da alcuni grandi libri dell'Ottocento illustrati da artisti come Eugène Delacroix o Edouard Manet alla sezione dedicata al Novecento, introdotta da Pierre Bonnard nel 1900 che, oltre a inaugurare emblematicamente il nuovo secolo, tenne a battesimo le edizioni di Ambroise Vollard e segnò l'inizio del fervido impegno dei grandi artisti dell'avanguardia nell'illustrazione del libro.
45,00

Fortunato Depero e Gilbert Clavel. Futurismo=sperimentazione. Artopoli. Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 368

Pubblicato in collaborazione con il Mart Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, il volume propone un approfondimento - anche con materiali inediti - sulla collaborazione creativa tra lo studioso basilese Gilbert Clavel e il futurista roveretano Fortunato Depero, attraverso l'analisi del loro fondamentale apporto intellettuale all'interno del circolo artistico formatosi a Capri, noto come "Artopoli". Il volume presenta le opere di Fortunato Depero (1892-1960), uno dei protagonisti della storia delle arti visive del Novecento, firmatario con Balla del manifesto Ricostruzione futurista dell'universo, e gli scritti di Gilbert Clavel (1883-1927), studioso il cui contributo nell'ambito della "rivoluzione artistica" di Depero si rivela fondamentale, come si evince da opere quali la novella Un istituto per suicidi (1917) e la realizzazione dei Balli plastici (1918). Nel 1917 Depero soggiorna sull'idilliaca isola di Capri, poi è ospite di Clavel a Villa La Saida e successivamente a Positano alla Torre di Fornillo, luogo di arte, poesia e sperimentazione. Segnato profondamente dal periodo caprese e dalla collaborazione con Gilbert Clavel, il genio futurista Depero riproporrà influssi derivanti da questo periodo per tutta la sua carriera. Attraverso documenti d'archivio, fotografie, disegni, dipinti, schizzi, scambi epistolari e documenti, molti dei quali inediti, il volume ripercorre il complesso rapporto fra le due personalità. I saggi in catalogo sono di Luigi Sansone (storico dell'arte, già direttore del PAC di Milano), Gabriella Belli (storica dell'arte, già direttrice del Mart e dei Musei Civici di Venezia), Francesco Casetti (storico e critico del cinema, Sterling Professor of Humanities and Film and Media presso la Yale University), Federico Zanoner (responsabile del Museo Depero, Rovereto), Ruedi Ankli (studioso di letteratura e arte, grande conoscitore dell'opera di Gilbert Clavel), Nicoletta Ossanna Cavadini (storica dell'architettura e dell'arte, direttrice di m.a.x. museo e Spazio Officina, Chiasso). Il volume è completato da un ricco apparato iconografico di tavole e documenti trascritti dagli originali.
36,00 34,20

Yokai. Mostri, spiriti e altre inquietudini nelle stampe giapponesi

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 192

Sul sangue di quarantamila teste di nemici mozzate si fondò la lunga Pax Tokugawa. Il 1600 segnò infatti la fine del periodo di guerre che vide la disfatta delle truppe avverse al generale Ieyasu Tokugawa. L'assenza di guerre, allontanando i ricordi e gli orrori dei massacri del passato, favorì lo sviluppo di racconti epici che davano vita ad atmo?sfere cupe e terrificanti, come quella del gioco delle cento candele, una prova di coraggio in cui un manipolo di guerrieri si ritrova in una notte estiva a raccontarsi storie di paura popolate da mostri appartenenti alla tradizione nazionale. Il fantastico mondo dei mostri della tradizione nipponica viene illustrato attraverso più di centocinquanta opere inedite del XVIII e XIX secolo, tra stampe antiche, libri rari, maschere, armi e armature appartenenti alle collezioni del Museo Stibbert di Firenze. Dai dispettosi kappa ai temibili tengu, dalle sensuali kitsune agli oni giganti come montagne, un viaggio straordinario alla scoperta della loro storia, della loro importanza nella cultura popolare e delle caratteristiche distintive che li rendono così affascinanti. Una grande opportunità di entrare in contatto con un immaginario profondamente radicato nella cultura giapponese e di esso esplorarne le pieghe più intime, nella quali si nascondono sensazioni, inquietudini, paure e desideri vivi, reali e materici. Un'occasione per immergersi nelle affascinanti atmosfere dell'antico Giappone, ammirando opere d'arte antiche e oggetti tradizionali storici nei quali rivive la potenza evocativa di queste creature leggendarie.
35,00 33,25

Monet. Capolavori dal Musée Marmottan Monet, Parigi

Libro: Libro rilegato

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 224

Una selezione di capolavori del "padre" dell'impressionismo, provenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi, raccontano l'intera parabola artistica del maestro francese, letta attraverso le opere a cui Claude Monet teneva di più, le "sue" opere, quelle che lui stesso ha conservato gelosamente nella sua casa di Giverny fino alla morte e dalle quali non ha mai voluto separarsi, tra cui le famosissime e iconiche Ninfee. Il Musée Marmottan Monet possiede infatti la più grande e importante collezione di dipinti dell'artista francese, frutto del generoso lascito fatto dal figlio Michel nel 1966. Opere che costituiscono l'eredità diretta di Claude Monet, attraverso le quali è possibile immergersi nell'esuberante creatività del maestro, cogliere le sue fonti di ispirazione e addentrarsi nella sua intimità. Pubblicato in collaborazione con il museo parigino (da cui proviene l'intero corpus di opere) e curato da Sylvie Carlier, curatrice generale, direttrice delle collezioni e conservatrice capo del patrimonio del Musée Marmottan Monet, Marianne Mathieu, storica dell'arte, e Aurélie Gavoille, conservatrice del Musée Marmottan Monet, il volume presenta i capolavori di Monet affiancati da un nucleo di opere dei suoi maestri e compagni di strada come Boudin, Delacroix, Jongkind, Renoir e Rodin. Un'occasione straordinaria per ripercorrere le varie tappe della ricerca del pittore, dagli esordi sulla costa normanna, passando per i soggiorni in Olanda, in Norvegia e a Londra, fino alla sua opera-testamento, le Ninfee dipinte nella tenuta di Giverny. Opere straordinarie come Passeggiata vicino ad Argenteuil (1875), Il treno nella neve. La locomotiva (1875), Ritratto di Michel Monet con un berretto a pompon (1880), Londra. Il Parlamento. Riflessi sul Tamigi (1905), o ancora i cicli degli Iris, delle Ninfee e gli evanescenti Glicini.
35,00 33,25

Napoli al tempo di Napoleone. Rebell e la luce del Golfo

Napoli al tempo di Napoleone. Rebell e la luce del Golfo

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2023

pagine: 248

Le vedute del golfo di Napoli e dei magnifici dintorni hanno da sempre affascinato i pittori di ogni epoca, non solo italiani. Napoli al tempo di Napoleone illustra il panorama cosmopolita della città tra la fine del Settecento e il secondo decennio dell’Ottocento; un periodo segnato da numerose personalità di viaggiatori e pittori di paesaggio come Joseph Rebell, Michael Wutky, Pierre-Jacques Volaire, Simon Denis, Alexander Dunouy, Louis de Forbin, Johan Christian Dahl, le cui opere vengono per la prima volta poste a confronto. Tra i protagonisti della pittura di paesaggio tra Neoclassicismo e Romanticismo spicca la figura del pittore austriaco Joseph Rebell (1787–1828), la cui poetica è caratterizzata dall’originalità nell’indagare e interpretare la natura, osservata e sperimentata sul vero; ma anche dalla forza drammatica con cui sa rendere il paesaggio, rappresentato in particolari situazioni atmosferiche. È stato il precursore di una concezione romantica, basata sulla esaltazione dei valori atmosferici e sentimentali, che ha avuto una decisiva influenza sulle sperimentazioni più moderne. Il suo esempio è stato infatti fondamentale per l’olandese Antoon Sminck Pitloo e la generazione degli artisti della cosiddetta Scuola di Posillipo. Formatosi a Vienna, alla scuola di Wutky (protagonista della pittura di paesaggio a Napoli in età illuminista), Rebell arriva nel 1812 a Napoli dove lega la sua affermazione alla corte di Gioacchino e Carolina Murat. Dopo la caduta dei francesi, si trasferisce a Roma, dove nel 1819 per la visita dell’imperatore d’Austria Francesco I a Roma viene allestita una grande mostra di artisti tedeschi a Palazzo Caffarelli. Il sovrano rimase particolarmente colpito dalla bellezza dei suoi paesaggi e gli commissionò una serie di vedute di grandi dimensioni, oggi conservate al Museo del Belvedere a Vienna. Fu Maria Luigia d’Austria, figlia dell’imperatore e duchessa di Parma, a favorire la nomina di Rebell a direttore della Galleria Imperiale e conservatore dei palazzi del Belvedere a Vienna, dove si trasferì definitivamente nel 1824, ottenendo l’incarico di professore di pittura di paesaggio, conservato fino alla sua morte nel 1828.
35,00

Tutta in voi la luce mia. Pittura di storia e melodramma

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2023

pagine: 272

Un originale dialogo tra la pittura di storia, il romanzo storico e il melodramma. Dalla fine del Settecento e con un prodigioso slancio nel secolo successivo, le vicende e i protagonisti della storia medievale e del romanzo moderno hanno occupato sempre di più l’immaginario occidentale. La rivoluzione romantica ha investito le lettere, le arti, il mondo dello spettacolo sostituendo i miti antichi e le gesta esemplari di Greci e Romani con una nuova mitologia e un’epopea più vicine alla sensibilità contemporanea. Un pubblico man mano più vasto e partecipe si appassiona alle vicissitudini e ai conflitti vissuti da personaggi, in molti casi realmente esistiti, sui quali proiettare i tormenti, gli ideali e le aspirazioni del proprio tempo. Tutta in voi la luce mia (titolo tratto dal celebre duetto dell’Anna Bolena di Gaetano Donizetti) rappresenta questa singolare temperie attraverso la testimonianza privilegiata dei grandi dipinti storici, capolavori di Francesco Hayez, Michelangelo Grigoletti, Francesco Coghetti, Domenico Induno, che documentano la fortuna trasversale di certi temi e personaggi rievocati tanto nelle tele quanto sulle scene. Pubblicato in occasione dell’esposizione a Bergamo, il volume illustra l’affascinante rapporto tra pittura e melodramma, che pur nella diversità dei linguaggi condividono gli stessi intenti e la stessa forza di coinvolgimento popolare, documentando il comune sentire che tra la fine del Settecento e la prima metà dell’Ottocento attraversò ogni ambito della cultura europea, nella stagione in cui una straordinaria generazione di compositori – Gioachino Rossini, Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti e Giuseppe Verdi – portò l’opera italiana a conquistare il mondo.
35,00 33,25

Le Avanguardie. Capolavori del Philadelphia Museum of Art

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2023

pagine: 144

Chagall, Dalí, Duchamp, Kandinskij, Miró, Picasso, Matisse, Mondrian, Klee: una selezione di dipinti e sculture dei grandi maestri delle Avanguardie dal Philadelphia Museum of Art Le opere delle Avanguardie europee sono una parte significativa delle raccolte del Philadelphia Museum of Art. Lo stesso Marcel Duchamp, incaricato di un sopralluogo nei principali musei nordamericani per individuare la migliore collocazione per l'arte del Novecento, aveva indicato Philadelphia come la sede più opportuna. Pubblicato a corredo dell'esposizione pisana, Le Avanguardie presenta una straordinaria selezione di dipinti e sculture dei primi decenni del Novecento provenienti dal Philadelphia Museum of Art, con oltre quaranta opere realizzate dai grandi nomi della storia dell'arte, quali Matisse, Mondrian, Klee, Ernst, Chagall, Dalí, Duchamp, Kandinskij, Miró, Picasso. Accomunati dalla volontà di ricercare nuove strade e nuovi strumenti espressivi, opponendosi al naturalismo e alla mercificazione dell'arte, questi artisti hanno accolto il cambiamento del mondo e incarnato le drammatiche contraddizioni del Novecento. Curato da Matthew Affron, curatore del Philadelphia Museum of Art, Le Avanguardie costituisce un'occasione unica, non solo per ammirare riuniti alcuni punti di riferimento assoluti dell'arte europea, ma anche per tracciare un percorso attraverso alcuni dei momenti salienti del "secolo breve". La panoramica inizia con l'Autoritratto di Picasso del 1906 e termina significativamente con La Crocifissione di Chagall del 1940, seguendo un ordine cronologico che si snoda attraverso molti dei maggiori protagonisti di quegli anni drammatici e che vede l'accostamento di opere di giganti dell'arte di inizio Novecento come Kandinskij, Matisse e Picasso insieme alle sculture di Raymond Duchamp-Villon, Jacques Lipchitz, Jean Arp e alle opere di altri importanti artisti dell'epoca.
35,00 33,25

Adriano Pallini. Una collezione di famiglia

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2023

pagine: 96

La raccolta di opere d'arte di Adriano Pallini che dagli anni venti, grazie al suo atelier milanese, avviò una delle più importanti collezioni private di pittura e scultura del Novecento Dagli anni venti Adriano Pallini (1897-1955) inizia a collezionare opere d'arte, prima scambiandole con gli abiti realizzati per i pittori e gli scultori clienti della sua sartoria milanese, frequentando l'ambiente delle gallerie d'arte e gli studi degli artisti, poi intraprendendo una vera e propria campagna di importanti acquisizioni. Tra le opere della collezione Pallini si ritrovano così capolavori di Amedeo Modigliani, Giorgio de Chirico, Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Mario Sironi, Piero Marussig, Arturo Martini, Achille Funi, Filippo de Pisis, Massimo Campigli, Giorgio Morandi, Lucio Fontana e molti altri. Il volume, senza presentare l'intero corpus della raccolta, ora disperso nei principali musei e collezioni internazionali, intende riproporre una serie di opere significative, in alcuni casi mai esposte, la storia delle quali si intreccia con quella del suo animatore. Così il Ritratto di Adriano Pallini di Campigli, donato al FAI da Nicoletta Pallini Clemente, apre la sequenza dei ritratti di famiglia - la moglie Marta e le figlie Adriana e Nicoletta -, tutti dipinti dallo stesso autore, per approdare poi a capolavori assoluti come Il poeta Cechov di Martini, o a un raro busto in terracotta smaltata degli anni trenta di Lucio Fontana, fino alle composizioni astratte di Mauro Reggiani, Guido Somarè, Antonio Corpora. Pubblicato a corredo dell'esposizione milanese a Villa Necchi, questo volume dedicato alla collezione Pallini svela un percorso nella biografia artistica di un uomo, il collezionista, e del suo tempo: il Novecento.
28,00 26,60

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