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Skira: Arte moderna. Cataloghi

Han Yuchen Tibet. Splendore e purezza

Nicolina Bianchi

Libro: Libro rilegato

editore: Skira

anno edizione: 2022

pagine: 96

L'arte del grande maestro della pittura a olio della Cina contemporanea Han Yuchen Il Tibet, la sua gente, i suoi paesaggi, la sua anima. Un'immersione nella bellezza naturale e spirituale del Tibet, il "Tetto del mondo", ma anche una galleria di ritratti di chi quell'immenso altopiano lo vive. Tibet. Splendore e purezza testimonia - attraverso oltre cinquanta opere, molte delle quali di grandi dimensioni - il profondo legame morale e spirituale che unisce la famosa regione autonoma della Cina all'insigne pittore cinese Han Yuchen. Un artista molto legato ai valori tradizionali e alla qualità della pittura ma anche caratterizzato da una fortissima passione per l'arte europea dell'Ottocento, tanto da aver creato nel 2007 il Museo d'Arte Han Yuchen nella città di Handan, con opere di Millet, Corot e Goya, solo per citare tre nomi eccelsi. Ricollegandosi soprattutto all'esempio di Millet, il Maestro cinese ha fatto di una pittura limpida e poetica il suo segno di riconoscimento, una cifra stilistica diretta e semplice come la vita dei tibetani che ha scelto di immortalare, rievocando per certi aspetti un realismo di matrice ottocentesca, ricco di valori etici e ideali, che si fonde con le capacità tecniche sviluppate in Cina nell'ambito della pittura ad olio. Una volta individuati i soggetti più coinvolgenti, Han Yuchen li traduce - attraverso un'indubbia sapienza pittorica e una spiccata capacità di elaborare ampie sintesi paesaggistiche o meticolosi dettagli - in ritratti e opere dove le vesti, gli ornamenti e gli oggetti della vita quotidiana o delle cerimonie ci restituiscono un'immagine emozionante del lontano Tibet.
30,00 28,50

Matteo Mezzadri. Rethink the City. Orizzonte degli eventi

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2022

pagine: 96

Il catalogo raccoglie le immagini, la poetica e le fasi di realizzazione della grande installazione site-specific realizzata dall'artista parmense Matteo Mezzadri per la Soglia magica di Milano Malpensa. Il progetto è inserito nel contesto di "Orizzonte degli eventi", ciclo di mostre ideate e a cura di Matteo Pacini per la "Porta di Milano" dell'aeroporto di Milano Malpensa. La grande opera, costituita da 6000 laterizi forati, riproduce lo skyline di una città immaginaria dove il mattone diviene matrice, granitica unità di misura modulare e infinitamente riproducile su scale crescenti. Mezzadri si concentra più sul "cosa" che sul "come" sarà la città del futuro e lo fa approfondendo il tema delle relazioni umane in tempi carichi di tensioni, accompagnata da fenomeni di segregazione razziale, etnica e di classe. Con questa installazione si vuole delineare il profilo di un futuro possibile utilizzando il vuoto come potenzialità costruttiva per appianare le disuguaglianze sociali, facendo leva su quell'aspirazione al miglioramento insita nell'essere umano che sta alla base della sua evoluzione e dà un senso al suo stare al mondo. La ricerca artistica di Matteo Mezzadri (1973) spazia dalla fotografia alla video arte con una particolare attenzione alle grandi metropoli contemporanee e alle complesse dinamiche relazionali che le caratterizzano. Nel 2022 è stato invitato dal Padiglione Nazionale del Camerun a realizzare una grande installazione per la 59° Biennale d'arte di Venezia. Matteo Pacini, laureato in Conservazione dei beni culturali, collabora come curatore indipendente con istituzioni ed enti pubblici e privati nell'organizzazione di mostre collettive e personali, in Italia e all'estero. Specializzato in Conservazione e valorizzazione del patrimonio industriale, ha pubblicato volumi sulla catalogazione del patrimonio industriale e curato cataloghi d'arte con importati case editrici Luciano Bolzoni, architetto milanese, ricercatore e critico di architettura, curatore di mostre d'arte e scrittore, è responsabile delle attività culturali, artistiche e musicali di SEA - Aeroporti di Milano all'interno dei quali dal 2012 sono state allestite mostre dedicate ad artisti contemporanei.
25,00 23,75

Conrad Marca-Relli. Il maestro irascibile

Libro: Libro rilegato

editore: Skira

anno edizione: 2022

pagine: 140

Un omaggio all'artista italoamericano, figura cardine dell'espressionismo astratto Amico di Jackson Pollock, Franz Kline, Afro, Alberto Burri e Giuseppe Capogrossi, fondatore dell'Eight Street Club e promotore di Ninth Street Show, una delle mostre più importanti dell'arte newyorchese degli anni Cinquanta, ma soprattutto artista a cavallo tra Europa e America, Conrad Marca-Relli (Boston, 1913 - Parma, 2000) è stato una figura cardine dell'Espressionismo astratto americano. p>Pubblicata in collaborazione con l'Archivio Marca-Relli, depositato presso la galleria Niccoli a Parma, la monografia ripercorre le tappe fondamentali della carriera dell'artista italoamericano, documentando il forte impatto della figura e dell'opera di Marca-Relli sulla scena americana e internazionale. Dagli anni immediatamente successivi alla Seconda guerra mondiale Conrad Marca-Relli (Boston, 1913 - Parma, 2000) è stato, infatti, tra i protagonisti della scena artistica newyorkese aderendo prima al Downton Group e poi fondando, nel 1949, l'Eight Street Club con Mark Rothko, Fran Kline e William de Kooning. Amico di Jackson Pollock e Lee Krasner, docente a Yale e alla Berkeley, nel 1967 il Whitney Museum gli dedica una personale. Instancabile viaggiatore tra gli Stati Uniti e l'Europa, nel 1997 si traferisce a Parma, città scelta per la collaborazione che lo legava alla Galleria d'Arte Niccoli, con la quale, nello stesso anno, fonda l'Archivio Marca-Relli, che da allora collabora a tutte le mostre dedicate all'artista, tra cui l'ampia retrospettiva organizzata a Milano, negli spazi della Rotonda di via Besana, nel 2008. Opere di Marca-Relli sono presenti nelle collezioni, tra le altre, del Guggenheim di Bilbao, di The Art Institute, MET, MoMA, Whitney Museum of American Art a New York; del MoMA di San Francisco, Museum of Modern Art di San Francisco, della Fondazione Peggy Guggenheim di Venezia e della National Gallery of Art, Smithsonian American Art Museum di Washington D.C.
35,00 33,25

Yokai. Le antiche stampe dei mostri giapponesi

Paolo Linetti

Libro: Libro rilegato

editore: Skira

anno edizione: 2022

pagine: 208

Un viaggio fantastico con storie che miscelano mito, brivido e mistero attraverso duecento opere dei più spaventosi artisti giapponesi del XVIII e XIX secolo Sul sangue di quarantamila teste di nemici mozzate si fondò la lunga Pax Tokugawa. Il 1600 segnò infatti la fine del periodo di guerre che vide la disfatta delle truppe avverse al generale Ieyasu Tokugawa. L'assenza di guerre, allontanando i ricordi e gli orrori dei massacri del passato, favorì lo sviluppo di racconti epici che davano vita ad atmosfere cupe e terrificanti, come quella del gioco delle cento candele, una prova di coraggio in cui un manipolo di guerrieri si ritrova in una notte estiva a raccontarsi storie di paura popolate da mostri appartenenti alla tradizione nazionale. Così le Jorogumo, avvenenti donne che rivelano alle vittime la loro reale natura di enormi ragni; i Tanuki, simpatici tassi trasformisti; i Bakeneko, gatti mostruosi; i Kappa, esseri acquatici che importunano le natanti; le Ningyo, sirene la cui carne profumatissima può donare agli uomini nuova giovinezza o una morte atroce. Il rituale macabro delle cento candele è la grande idea alla base di questo originale progetto che presenta duecento opere del XVIII e XIX secolo, tra stampe, rari libri antichi, abiti, armi, spade, un'armatura samurai, oltre a settantasette preziosi netsuke, piccole sculture in avorio, della collezione privata Bertocchi e a un rotolo a scorrimento lungo dieci metri che racconta la vicenda di Shutendoji, una creatura mitologica (Oni) a capo di un esercito di mostri che infestava il monte Oe nei pressi di Kyoto. Pubblicato in occasione dell'esposizione allestita alla Villa Reale di Monza, il volume si presenta come un vero e proprio viaggio alla scoperta dell'immaginario giapponese e spazia dai famosi quaderni manga di Hokusai (affiancati da altri suoi capolavori) alle opere di Loputyn, l'illustratrice contemporanea molto nota agli hotaku appassionati di manga.
45,00 42,75

Isgrò. Dante Caravaggio e la Sicilia

Marco Bazzini, Bruno Corà

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2022

pagine: 120

Il dialogo artistico tra Isgrò, Dante e Caravaggio Realizzato in collaborazione con l'Archivio Emilio Isgrò, il volume presenta una selezione di opere a tema dantesco provenienti da collezioni pubbliche e private che, dal 1966 ai lavori più recenti, raccontano sinteticamente il multiforme e profondo rapporto che Emilio Isgrò ha avuto con la cancellatura, che recentemente si è concentrata sulla Vita Nova e sul De vulgari eloquentia di Dante "cancellate" (2021) dall'artista nativo dell'isola. Emilio Isgrò "cancella" per coltivare la memoria. Sembra quasi un ossimoro, ma le cancellature di Emilio Isgrò non sono volte a mettere in evidenza l'immagine di un'opera, ma solo a valorizzare un'opera nei suoi significati più profondi, ovvero in quei significati che sono fondamentali per tradurre l'opera da inanimata rappresentazione di un quid, fino a quel momento inespresso dell'autore, in un oggetto muto, in attesa di entrare in relazione con un Altro dall'autore. Questo volume va ad accrescere e puntualizzare ulteriormente lo sguardo, la lettura poetica e la riflessione critica pluridecennale, rivolta da questo Maestro contemporaneo alle maggiori opere del Sommo Poeta di cui lo scorso anno si sono celebrati i 700 anni dalla morte. Prima di quest'opera, fornitaci ora da Isgrò in forma pittorico-plastica e resa tale mediante l'elaborazione della "cancellatura" del volume scelto tra le edizioni disponibili in libreria, il "libello", espressione altissima della concezione dantesca del sentimento dell'Amore, non era ancora stato oggetto delle diverse incursioni dell'artista siciliano sull'opera dantesca. Un capitolo dedicato al rapporto tra Isgrò e Caravaggio che ha "cancellato" la Natività, una scelta simbolicamente molto forte attraverso la quale dalla tragica assenza del capolavoro del Caravaggio può generarsi un nuovo intervento creativo, un'opera inedita, che pone le radici nel passato, ma che è interamente proiettata nella contingenza della nostra storia. Chiude il volume la sezione dedicata a Seme d'Arancia su pietra siciliana, l'opera di Emilio Isgrò di recente acquisita alla collezione di Fondazione Sicilia.
19,00 18,05

Klimt. L'uomo, l'artista, il suo mondo

Gabriella Belli, Elena Pontiggia

Libro: Libro rilegato

editore: Skira

anno edizione: 2022

pagine: 320

Un omaggio a Gustav Klimt e al ritrovato capolavoro Ritratto di Signora. Uno sguardo inedito e particolare sulla vicenda del grande artista viennese Fondatore della Secessione viennese, protagonista della pittura della Vienna imperiale negli anni tra Ottocento e Novecento, epoca cioè in cui l'Austria definita "il laboratorio dell'Apocalisse", Gustav Klimt (1862-1918) è considerato uno dei più grandi artisti del XX secolo. Questo volume vuole festeggiare il "ritorno a casa" del suo Ritratto di signora sparito nel 1997 dalla Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza e ritrovato fortunosamente nel 2019, e indagare il contesto in cui il dipinto - uno dei tre conservati in Italia - fu realizzato, a partire dal clima del simbolismo europeo per poi addentrarsi nella storia artistica e umana del pittore austriaco, attraverso la sua formazione, la Secessione, il mondo delle Wiener Werkstaette, i laboratori d'arte applicata fondati a Vienna da Josef Hoffmann e Kolo Moser nel 1903. Klimt. L'uomo, l'artista, il suo mondo è uno sguardo profondo e inedito sull'attività del Maestro e sulla sua vicenda, che permette non solo di seguire un itinerario artistico e umano di rara suggestione, ma anche di ampliare gli orizzonti su influenze e legami che includono, tra gli altri, pittori quali Franz von Stuck, Koloman Moser, Egon Schiele, Felice Casorati, Vittorio Zecchin. Pubblicato in occasione della mostra piacentina, il volume si snoda attraverso oltre 160 opere - tra dipinti, sculture, grafica, manufatti d'arte decorativa - ed è corredato dei saggi di Gabriella Belli, Elena Pontiggia, Alessandra Tiddia, Valerio Terraroli, Elisabetta Barisoni, Franz Smola, Lucia Pini, Eva di Stefano, Sandra Tretter, Giuseppe Virelli, cui seguono il catalogo delle opere del maestro viennese suddivise in nove capitoli (Il Contesto. Il simbolismo europeo; Le opere giovanili e il sodalizio con il fratello Ernst e con Matsch; Klimt e la Secessione viennese; La Wiener Werkstaette; Il fregio di Beethoven; Klimt. Le figure; Il Ritratto di signora della Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza; Schiele e Kokoschka; I seguaci italiani) e le sezioni dedicate al ritrovato Ritratto di signora e agli apparati.
35,00 33,25

Monet e gli impressionisti in Normandia

Libro: Copertina rigida

editore: Skira

anno edizione: 2022

pagine: 208

I legami tra la Normandia e il movimento impressionista Attraverso un corpus di settantacinque opere provenienti dalla Collezione Peindre en Normandie (una delle collezioni più rappresentative del periodo impressionista), dal Musée de Vernon, dal Musée Marmottan Monet di Parigi e dalla Fondazione Bemberg di Tolosa, il volume ripercorre le tappe salienti del movimento impressionista e i suoi stretti legami con la Normandia. Sul palcoscenico di questa terra, pittori come Monet, Renoir, Delacroix e Courbet colgono l'immediatezza e la vitalità del paesaggio imprimendo sulla tela gli umori del cielo, lo scintillio dell'acqua e le valli verdeggianti della Normandia, culla dell'Impressionismo. Opere come Falesie a Dieppe (1834) di Delacroix, La spiaggia a Trouville (1865) di Courbet, Camille sulla spiaggia (1870) e Barche sulla spiaggia di Étretat (1883) di Monet, Tramonto, veduta di Guernesey (1893) di Renoir raccontano gli scambi, i confronti e le collaborazioni tra i più grandi artisti dell'epoca che, immersi in una natura folgorante dai colori intensi e dai panorami scintillanti, hanno conferito alla Normandia l'immagine emblematica della felicità del dipingere. Furono gli acquarellisti inglesi come Turner e Parkes che, attraversata la Manica per abbandonarsi allo studio di paesaggi, trasmisero la loro capacità di tradurre la verità e la vitalità naturale ai pittori francesi: gli inglesi parlano della Normandia, della sua luce, delle sue forme ricche che esaltano i sensi e l'esperienza visiva. Luoghi come Dieppe, l'estuario della Senna, Le Havre, la spiaggia di Trouville, il litorale da Honfleur a Deauville, il porto di Fécamp diventano fonte di espressioni artistiche di grande potenza, dove i microcosmi generati dal vento, dal mare e dalla bruma possiedono una personalità fisica, intensa ed espressiva, che i pittori francesi giungono ad afferrare dipingendo en plein air dando il via così al movimento impressionista.
30,00 28,50

Jeff Koons lost in America

Libro: Libro rilegato

editore: Skira

anno edizione: 2021

pagine: 256

Curato da Massimilliano Gioni, il volume si focalizza su una lettura dell'arte di Koons in relazione alla cultura americana contemporanea. Nel corso della sua carriera Koons ha composto un'America fantastica [...] fatta di arte, schmaltz ed emozioni", per usare le parole con cui Warhol descrive e interpreta la cultura americana. Materiali originali, ricordi personali e narrazioni biografiche rendono questo libro indispensabile per poter leggere le celebri serie di Koons attraverso il prisma della sua biografia, e il modo in cui la sua storia individuale si interseca con quella del suo Paese. Spaziando dall'educazione ricevuta nella Pennsylvania rurale fino al fascino per la cultura popolare, questo volume restituisce una visione non convenzionale di Jeff Koons e del suo lavoro, ripercorrendo le influenze personali e le storie culturali che hanno plasmato il vocabolario formale unico dell'artista. Pubblicato per accompagnare la grande mostra a Doha nel marzo 2021, il catalogo presenta un'intervista del curatore a Jeff Koons e saggi del critico d'arte Dodie Kazanjian e della scrittrice e artista Sophia Al Maria.
49,00 46,55

Bobo Piccoli

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2021

pagine: 284

Un volume che raccoglie gli studi su uno dei maggiori protagonisti della scena artistica milanese del '900. Nato dall'importante collaborazione tra Accademia di Brera e Fondazione Stelline, il volume, a cura di Cloe Piccoli, vuole approfondire l'arte di Bobo Piccoli (Milano, 1927-1981), figura rilevante del Novecento italiano. Piccoli fu autore della pavimentazione a mosaico del Palazzo delle Stelline e di altre opere, di cui sei conservate presso la collezione del Museo del Novecento e la Casa Museo Boschi Di Stefano. Il volume parte dagli esordi dell'artista milanese e dagli anni all'Accademia di Brera; si passa alle opere cubiste conservate nella collezione Boschi di Stefano; si approfondisce il suo passaggio all'architettura e il ritorno alla pittura, fino al dibattito estetico negli anni '70. A raccontare l'artista Bobo Piccoli alcuni fra i più interessanti studiosi, storici e critici dell'arte, tra cui Clara Bonfiglio, Paolo Campiglio, MariaVittoria Capitanucci, Maria Fratelli, Francesco Librizzi, Francesca Pola, Cloe Piccoli, Elena Pontiggia, Francesco Tedeschi, Angela Vettese, Giorgio Zanchetti.
34,00 32,30

Giovanni Nonnis. L'arte della reinvenzione del mito

Vittorio Sgarbi

Libro: Libro rilegato

editore: Skira

anno edizione: 2021

pagine: 200

«Quale artista meglio di Nonnis, come è stato giustamente notato, ha proposto nel secondo Novecento nuova arte sarda di genere anticlassico e planare, in piena coerenza storica con quella delineata da Maltese e Serra? Eccola, di nuovo, l'attualità di Nonnis proiettata in uno scenario ideale di arcaismo senza tempo che non disdegna l'uso della materia anomala o preziosa, in contrasto solo apparente con la ruvidità degli impaginati, quasi che il massimo della modernità non possa che coincidere con l'antico più remoto, l'originalità della proposta con la spersonalizzazione del discorso, l'ordine costituente dell'impianto visuale con l'imprevedibilità creativa dell'istinto. Ecco la risposta equilibrata a chi, fra gli anni sessanta e settanta, quelli in Sardegna del massimo slancio verso la modernità (Nonnis si è nel frattempo trasferito nella "capitale" Cagliari, reduce da diversi viaggi di aggiornamento in Italia e all'estero), pretendeva scelte più radicali fra "sardità" e "italianità", tradizione e innovazione, localismo e internazionalismo, destinazione colta e popolare. L'anima estetica più autentica della Sardegna sta nella sua disponibilità a farsi decorazione potenzialmente infinita nelle manifestazioni come nelle varianti, arte non tanto per luoghi particolari, in questo senso eletti (la galleria, il museo), ma applicabile al quotidiano, così come già avevano capito, per esempio, i Melis. Chissà dove sarebbe potuto ancora arrivare, l'espressionismo antropologico di Giovanni Nonnis, se la storia, quella che lo riguardava più direttamente, non avesse deciso all'improvviso di voltargli le spalle. Presto, troppo presto.» (Vittorio Sgarbi)
48,00 45,60

Monet dal Musée Marmottan Monet, Parigi

Marianne Mathieu, Sarah Belmont, Pierre Pinchon

Libro: Copertina rigida

editore: Skira

anno edizione: 2021

pagine: 220

Attraverso una cinquantina di capolavori provenienti dal nucleo della collezione del Musée Marmottan Monet di Parigi, il volume propone una riflessione sul tema della luce e dei suoi mutamenti nell'opera di quello che è uno degli indiscussi protagonisti della stagione dell'Impressionismo. Claude Monet, esponente centrale dell'Impressionismo, ha influenzato il suo tempo ed è stato capace di definire il futuro dell'arte per merito dei suoi capolavori. Pubblicato in collaborazione con il Musée Marmottan Monet di Parigi, da cui proviene l'intero corpus di opere, e curato da Marianne Mathieu, storica dell'arte e direttrice scientifica del Museo, il volume introduce alla scoperta di opere chiave dell'Impressionismo e della produzione artistica di Monet sul tema della riflessione della luce e dei suoi mutamenti nell'opera stessa dell'artista, l'alfa e l'omega del suo approccio artistico. Oltre cinquanta le opere di Monet tra cui capolavori come La spiaggia di Trouville (1870), Passeggiata vicino ad Argenteuil (1875), Il ponte di Charing Cross (1899-1901), le sue Ninfee (1916-1919), Londra. Il Parlamento. Riflessi sul Tamigi (1905) e Le rose (1925-1926), la sua ultima e magica opera. Il percorso cronologico ripercorre l'intera parabola artistica del maestro impressionista, letta attraverso le opere che l'artista stesso considerava fondamentali, private, tanto da custodirle gelosamente nella sua abitazione di Giverny; opere che lui stesso non volle mai vendere e che ci raccontano le più grandi emozioni legate al suo genio artistico.
32,00 30,40

A.B.O. Theatron. L'arte o la vita-Art or life

Achille Bonito Oliva, Carolyn Christov-Bakargiev, Andrea Viliani

Libro: Copertina rigida

editore: Skira

anno edizione: 2021

pagine: 416

Alla fine degli anni Settanta Achille Bonito Oliva ha scardinato il sistema dell'arte concettuale d'avanguardia (che ha definito "puritano") introducendo la Transavanguardia, il quarto movimento artistico italiano (dopo Futurismo, Metafisica e Arte povera) che nel XX secolo si è affermato internazionalmente. Ma è anche uno dei pochi ad aver saputo combinare una seria ricerca teorica ed espositiva con una presenza ironica e istrionica sui mezzi di comunicazione di massa, a partire dalla televisione, esprimendo un costante senso del proprio dovere al servizio della divulgazione pubblica. Attraverso la presentazione di una molteplicità di materiali d'archivio e una puntuale selezione di opere connesse ad alcune delle sue più importanti mostre dal 1970 al 2019 (incluse opere dalla collezione del Castello di Rivoli), "A.B.O. Theatron. L'arte o la vita" intende celebrare l'importanza di Bonito Oliva per l'affermazione del ruolo del curatore nell'ambito dell'arte contemporanea, delineando il composito ritratto di un intellettuale propositivo ed espressivo, che ha superato le limitazioni delle strutture accademiche e ridefinito campi e strumenti d'indagine della curatela, divenendo una delle figure cardine della storia dell'arte del XX e XXI secolo.
45,00 42,75

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