Tipheret: Templaria
Le pratiche occulte dei templari
Joseph von Hammer
Libro: Libro rilegato
editore: Tipheret
anno edizione: 2024
pagine: 80
La secolare diatriba circa la "colpa del tempio" rischia di far passare nell'ombra quella che è la vera questione, cioè la natura delle pratiche occulte che appartengono ai gruppi gnostici sopravvissuti alla fine del mondo antico. Gli studiosi si sono nel corso del tempo divisi in due partiti: quello che difendeva l'ortodossia dei templari e quello che la negava, a quest'ultimo partito accodandosi in seguito quello degli esoteristi, con motivazioni naturalmente di natura extra-religiosa. Ma chi erano questi gnostici medievali dal cui materiale documentario si è attinto per accendere il fuoco della diatriba templarista? Erano sicuramente gruppi che facevano sopravvivere, nel massimo segreto, idee e pratiche appartenenti alle religioni politeiste scompaginate dal cristianesimo e che ancora in epoca moderna qualcuno ha cercato di nascondere, scosso dalla loro scandalosità.
I templari in Portogallo. Storia dell' Ordine del Tempio e del successore Ordine di Cristo
Douglas Swannie
Libro: Libro in brossura
editore: Tipheret
anno edizione: 2023
pagine: 184
Il ricordo dell’ordine templare evoca sempre epiche battaglie in Medio Oriente contro i musulmani, ma c’è un altro paese – europeo questa volta – dove i templari si distinsero nell’aiutare ad affermare la propria indipendenza: il Portogallo. Infatti i cavalieri templari si batterono a fianco dei re lusitani per estendere il territorio, difenderlo contro gli attacchi dei musulmani, ma anche dei vicini invadenti come i regni di León e Castiglia, e ripopolarlo, fondando paesi e rendendo coltivabili i campi. D’altra parte il Portogallo fu l’unico paese europeo che nel 1314, con il proprio re Dinis, resistette alle pressioni di Clemente V affinché tutto il patrimonio templare fosse consegnato all’ordine dei cavalieri ospitalieri, proponendo invece una sorta di “lifting” d’immagine dell’ordine templare, trasformandolo in ordine di Cristo. Questa metamorfosi in ordine di Cristo diede luogo, con il principe Enrico di Avis, detto il Navigatore, alla gloriosa era dei grandi navigatori portoghesi. Infatti, grazie alle vaste rendite dell’ordine di cristo e agli investimenti (arsenali, osservatori astronomici, scuole di marineria, ecc.), il principe Enrico poté finanziare il suo progetto: la navigazione atlantica. Da questa iniziativa uscirono i più famosi navigatori portoghesi che erano cavalieri dell’ordine di Cristo, come, ad esempio, Bartolomeo Diaz, Vasco da Gama, Pedro Alvares Cabral, e Ferdinando Magellano. Prefazione di Adriano Gaspani.
La Magna Charta e i Templari
Mario Giaccio
Libro: Libro rilegato
editore: Tipheret
anno edizione: 2021
pagine: 80
La Magna Charta è il documento che ha ispirato le moderne democrazie occidentali, essa contiene l'espressione di principi universali che si sono radicati profondamente nel nostro modo di vivere e che ancora oggi vengono reiterati allorché si tratta di sostenere i diritti umani universali. Ad essa si sono ispirate, ad esempio, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948 e la Convenzione Europea dei Diritti Umani del 1953. Ha condizionato le leggi dell'Inghilterra e sicuramente quelle degli Stati Uniti d'America, del Canada, dell'Australia e della Nuova Zelanda. La Magna Charta ha fornito le basi per il processo con una giuria, ha sostenuto il diritto dell'individuo di non essere imprigionato senza processo, ha sottolineato che il re stesso era soggetto alla legge. La sua storia è legata all'Ordine dei Cavalieri Templari.
Io sono Gerusalemme. Cronache del tramonto del regno
Osvaldo Faggioni
Libro: Libro in brossura
editore: Tipheret
anno edizione: 2021
pagine: 184
Questa è la leggenda degli uomini e delle donne che vissero il lungo tramonto del regno cristiano di Gerusalemme. Vite oscure o luminose, meravigliose o disperate comunque spese da protagoniste in quella drammatica epopea. L'autore non racconta di epiche battaglie, ci porta sul campo, non descrive la potenza dei baluardi cristiani e la ferocia degli assalti che subirono, ce le mostra nella cruda luce del sole implacabile di Palestina. Non parla della disperazione del maestro templare Ridefort né della sua follia, ce ne fa testimoni come ci fa testimoni allo strazio della morte del giovane Baldovino il "Re Lebbroso" e dello straordinario eroismo di Umfredo conte di Toron e di Giacomo d'Avesnes, il Primo Cavaliere. Ci accompagna di fronte allo sguardo ardente del nobile Taki al Din tutt'ora lodato dall'intero Islam come «colui che nutriva il più sincero odio per il regno dei franchi». Ci porta in battaglia con il nobile Salah al Din Ysuf ibn Ayyub al Malik al Nasir sultano di Siria ed Egitto nei suoi giorni di gloria e poi, alla fine, di fronte al tramonto del suo sogno di vittoria totale sugli adoratori della Trinità «Oh Allah! Oh Misericordioso! In cosa ti sono spiaciuto? Perché mi hai tolto il tuo favore?».
Banchieri di Dio. Le attività finanziarie dei Templari
Mario Giaccio
Libro: Libro in brossura
editore: Tipheret
anno edizione: 2020
pagine: 140
L'Ordine del Tempio, già fin dagli esordi, disponeva di consistenti risorse finanziarie derivanti da donazioni e dalla oculata gestione del loro patrimonio agricolo e immobiliare. Le loro operazioni finanziarie all'inizio erano meramente "passive": le case dell'Ordine erano, infatti, il luogo più sicuro per depositarvi beni preziosi. A poco a poco l'Ordine divenne la "cassaforte" dell'Europa. Questo stadio di gestione passiva venne in breve superato e l'Ordine passò ad amministrare, oltre che i fondi propri, anche i depositi dei suoi clienti, i quali avevano a disposizione dei veri e propri "conti correnti": potevano cioè ritirare denaro ed effettuare pagamenti con semplici lettere del Tesoriere. La disponibilità di questi fondi indusse i Templari ad esercitare anche l'attività di prestito: essi prestavano denaro ai pellegrini, crociati, mercanti, congregazioni monastiche, clero, principi e re. In tal modo diventarono ricchi e potenti, destando l'invidia di non pochi regnanti e religiosi. La loro ricchezza sarà la causa della loro fine. Il Tempio funzionò comunemente come esattoria e come agenzia di pagamenti per conto di re, papi, grandi signori feudali o mercanti. L'Ordine riscuoteva debiti e decime, tributi sul reddito e sul valore degli immobili. Vi si trovava sicurezza, serietà ed esperienza. È per questo motivo che i re di Francia, a partire da Luigi VII, affidarono la gestione del Tesoro reale al fratello tesoriere del Tempio di Parigi. L'aspirazione dei Templari non fu quella dell'agire economico per produrre profitto, come molta letteratura odierna vuol far intendere; infatti, per loro, il capitale non è mai diventato il padrone, è stato sempre il servo.
Clemente V e l'arresto dei templari
Filippo Grammauta
Libro: Libro in brossura
editore: Tipheret
anno edizione: 2020
pagine: 156
Gli arresti scattarono all'alba del 13 ottobre 1307 e riguardarono tutti i Templari in quel momento presenti nel regno di Francia. Il papa apprese la notizia con grande stupore: l'Ordine dipendeva da lui e se le accuse rivolte ai Templari fossero risultate vere, avrebbe dovuto prendere seri provvedimenti. Clemente, però, aveva capito fin dall'inizio a cosa miravano le azioni di Filippo IV e, facendosi scudo dei suoi problemi di salute, assunse un atteggiamento sfuggente nei confronti del re e dei suoi astuti ministri. La posizione del papa e della Chiesa era piuttosto delicata; egli poteva adottare iniziative forti, magari scomunicando il re, ma avrebbe aperto un conflitto istituzionale. L'immagine del Tempio era ormai distrutta e ogni iniziativa a sua difesa sarebbe risultata non credibile e avrebbe aperto una profonda crisi con l'autorità regia, e comunque, non avrebbe salvato l'Ordine. In questo libro, corredato da parecchi documenti, l'autore ripercorre le vicende storiche che riguardano l'arresto e i processi ai Templari nel periodo compreso tra il 1307 e il maggio del 1311, mese in cui si conclusero ufficialmente i lavori della Commissione pontificia incaricata di indagare in Francia sull'Ordine in generale.
Il percorso del Santo Graal. Maria Maddalena, Giuseppe d'Arimatea e le sante Marie del Mare
Luigi Antonio Macrì
Libro: Libro in brossura
editore: Tipheret
anno edizione: 2020
pagine: 112
"Dai tempi più remoti, ma soprattutto negli ultimi trenta anni, numerosi sono stati i libri sul Graal che, in forme diverse, hanno dato una lettura, una prospettiva, di uno dei simboli più complessi ma, ritengo, anche più belli e importanti della storia dell'umanità. Questo libro non vuole tanto aggiungersi alla lunga bibliografia esistente quanto approfondire un elemento, già presente nella tradizione letteraria del Graal, ovvero lo sbarco nel sud della Francia delle Sante Marie e il successivo viaggio di Giuseppe d'Arimatea a Glastonbury, nel Galles, in Gran Bretagna. La ricerca del Graal è anche la ricerca di quella verità interiore, di quella consapevolezza e visione di eventi storici centrali per l'umanità, che può essere solo nostra e che non ha bisogno di altro".
Dante templare nascosto
Renato Ariano
Libro
editore: Tipheret
anno edizione: 2017
pagine: 108
All'opera Dante sono state attribuite, spesso arbitrariamente, infinite chiavi di lettura, dai significati diversi e disparati. Non poteva mancare il riferimento ai Templari, argomento molto di moda nella pseudostoria fantastica. L'approccio di questo libro, tuttavia, non vuole essere arbitrario o farneticante, ma fondato su di una metodologia rigorosa. Pur non essendo disponibili dati storici sui contatti tra Dante e i Templari, il legame di fidelizzazione di Dante all'Ordine del Tempio emerge evidente dalla lettura attenta della Commedia. Al termine di questo libro il lettore scoprirà i numerosi argomenti gravi, precisi e concordanti che sostanziano questa ipotesi indagatoria. Sarà un viaggio affascinante e ricco di sorprese di cui la guida sarà il medesimo Dante che, con quello che scrive nelle sue opere.
Templari, massoneria e chiese cristiane. Tra evoluzione ed etica
Libro
editore: Tipheret
anno edizione: 2014
pagine: 96
Il volume, curato da Filippo Grammauta, contiene diversi saggi critici di autori che si sono confrontati a Palermo sul tema dei rapporti fra il templarismo, gli ordini massonici e la cristianità. Fra questi, Giuseppe Fort, archeologo, Rettore dell'Accademia Templare-Templar Academy, tratta di siti e simboli templari e cristiani presenti in Italia. Gino Bellomo, studioso di simbologia massonica e relativi riti, illustra l'eredità templare nei riti massonici; Rinaldo Tieri, medico, studioso delle tradizioni filosofiche e di ritualità, evidenzia l'evoluzione di alcuni principi templari nell'etica del templarismo e delle obbedienze massoniche. Il pastore Valdese Giuseppe Ficara, partendo dalle origini e dallo sviluppo del movimento valdese (secoli XII e XIII, durante i quali nacque e si sviluppò l'Ordine dei cavalieri templari), mette in evidenza l'evoluzione di alcuni principi etici che caratterizzano l'attuale chiesa valdese, che sono propri anche dei movimenti neotemplari e delle istituzioni massoniche. Filippo Grammauta analizza dal punto di vista storico le vicende che hanno portato alla soppressione, senza condanna, dell'Ordine del Tempio.
L'isola del Sacro Graal. Viaggio nella Sicilia templare
Salvatore Spoto
Libro: Libro in brossura
editore: Tipheret
anno edizione: 2014
pagine: 112
Il rapporto, per molti versi misterioso ed enigmatico, dei templari con la Sicilia. Innanzitutto chi furono i normanni? conquistatori? L'autore spiega che la loro discesa nel Sud e in Sicilia fu concordata con il Vaticano con il fine di strappare la Sicilia agli arabi. Aveva, dunque, carattere di crociata.
Pauperes commilitones. La croce e la spada
Cesare Stella
Libro: Libro in brossura
editore: Tipheret
anno edizione: 2013
pagine: 152
Sui Templari si è scritto di tutto e di più, ma spesso la storia è stata abbellita ed ingigantita con racconti romanzeschi che se pur piacevoli hanno finito con il rendere vere cose non vere. È questo un problema che si presenta spesso nella storia, come rilevò autorevolmente Marc Bloch, in questo libro si riferisce solo ciò che è documentato e riferito da studiosi di chiara fama. Non si è voluto banalizzare la storia dei Templari, bensì nobilitarla restituendole l'aspetto semplicemente umano che ne fa una storia di eroi. L'epopea templare rappresenta un momento topico della storia dell'umanità che spesso viene trascurato per dare spazio ad aspetti più folcloristici della loro storia. Come ha scritto Bent Parodi "il divorzio fra potere sacerdotale e regale, fra il religioso e il civile", avrebbe una data ben precisa, da individuare nella distruzione dell'Ordine Templare ad opera di Filippo il bello.
I templari in Scozia. Storia dell'ordine dal 1128 ad og
Douglas Swannie
Libro
editore: Tipheret
anno edizione: 2025
pagine: 180
I cavalieri templari appartengono a un ordine monastico-militare, i cui rituali e riti sono stati ammantati di mistero, e la cui fine drammatica, conclusosi nel 1314 con il rogo del loro ultimo gran maestro Jacques De Molay, ha alimentato una serie infinita di leggende, come quella dell’enigmatica cappella Rosslyn, e di letteratura alternativa. Tuttavia, il loro destino nei vari paesi europei fu alquanto differente, soprattutto in Portogallo e in Scozia. In quest’ultimo paese, fin dal tempo del loro arrivo nel 1128 i cavalieri templari sono stati accolti come consiglieri dei re scozzesi, quali David I, che li rese i guardiani della sua morale, e William I, che impiegò un templare come elemosiniere reale. I templari rimasero in Scozia almeno fino alla dissoluzione dell’ordine nel 1307-1314.