Youcanprint: POESIA / Generale

«"Nel chiuso di una stanza" raccoglie poesie della mia giovinezza, in particolare del periodo liceale ed universitario; le altre ad essa successive riguardano tempi più recenti, fino all'anno attuale. Io preferisco chiamarle più propriamente esternazioni e riflessioni su fatti e situazioni di una parte del mio modo di essere e del mio vissuto e non poesie.» (l'autore)

"Ammesso che io sappia cos'è l'amore" è un'antologia poetica composta da 34 poesie. Ognuna di esse, sebbene prenda spunto da tematiche apparentemente differenti tra loro, è collegata alle altre da un unico leitmotiv: l'amore. La visione ampia dei componimenti, infatti, permette al lettore di immedesimarsi in questo sentimento descritto non soltanto nel suo senso ristretto di amore passionale, come in "Essere amanti", ma di darne un significato più ampio da riversare nella natura, nell'amicizia, nei rapporti tra genitori e figli e infine nel rapporto quotidiano con sé stessi, così come in "Ma tu, amico mio" e "Per una ragazza forte e sola".

Un appassionato canto d'amore in versi, che profuma di mare, di sole, sogni e libertà.

"La sua è una poesia autobiografica: raccoglie frammenti sinceri di se stessa ed esplora l'universo, il ciclo delle stagioni e pezzi recenti della sua vita. Questo libro è un piccolo pettirosso che, spinto da sogni di libertà e da un grande amore per la vita, vuole finalmente spiccare il volo."

"Pohémien è in ordine di tempo il quinto libro di poesie di Salvatore Bernocco. In questo lavoro poetico, l'Autore opera una profonda riflessione su temi antichi quanto nuovi, riprendendo e rivisitando temi a lui cari: l'amore, il dolore, la nostalgia, l'eterno. La sua poesia è stata definita come "sinfonica" per l'accuratezza della ricerca terminologica ed il suono, che si combinano armoniosamente senza essere per nulla scontati o artefatti. Taluni lo ritengono un poeta dell'inquietantismo contemporaneo."

Alessio Silo compone una silloge che parla a noi, di noi, ma soprattutto a tutti coloro che cercano, si cercano e amano pienamente. Un gioco di contrasti, un'altalena di sentimenti e visioni, in cui lo slancio del volo è costantemente minacciato dalla rovina della caduta, senza che il senso di perdita impedisca il grande salto nell'ignoto ad ali spiegate. È qui la garanzia del trovare e del trovar-si, come sanno i viandanti solitari e tutti i sognatori che sentono su di sé lo sguardo di persone assenti, mentre il loro si perde attraverso vetri bagnati di pioggia. Corpi riflessi cementa il suo ingranaggio di contrasti nella freschezza dei sentimenti di cui è pregno e che ci consegna, con la leggerezza di chi sa che i cuori che pulsano al ritmo di quelli lontani non vedranno mai negarsi l'approdo.

La morte di una persona amata è sempre occasione per una riflessione sulla vita e sull'amore; perdita, senso di abbandono, talvolta un'improvvisa solitudine sono la base feconda per una serie di ragionamenti profondi sul senso della vita e sul valore positivo o meno dell'amore. La durata di un anno, con sentimenti che si affievoliscono e altri che si innestano, porta presto la narrazione ad espandersi, traendo, dalle nuove esperienze occorrenti, la possibilità di spaziare su più vari argomenti di tipo filosofico e poetico, in una continua indagine di sé stessi. L'opera è stata tra le segnalate nell'edizione 2019-2020 del Premio Mario Luzi.

Che cosa hanno in comune un poeta e un fotografo? Usano mezzi completamente diversi, uno apparentemente immediato e realistico, la fotografia, l'altro apparentemente meditato ed elaborato, la parola. Eppure non è proprio così. Il fotografo e il poeta hanno in comune uno sguardo sul mondo che è necessariamente diverso dal comune "guardare". Hanno un punto di vista decentrato, una prospettiva con punti di fuoco insoliti, una diversa interpretazione del mondo.

Il viaggio di un uomo nei sentimenti, grida che non raccolte che segnano - come graffi - la sua anima... ed infine... Lei.

Intensa raccolta di emozioni antiche come l'anima di un popolo che stenta a ritrovarsi. Anime venete, rese deboli da furia, paura, rabbia, impotenza, inganno e miseria, si sfogano... La follia non si mostra ai folli e si nasconde con cura ai loro occhi, avvelena l'anima e il corpo. Poi si traveste di sogni vuoti che si legano a passioni di vendetta e rabbia disperate... Sono le ultime poesie in dialetto veneto con traduzione, raccolte dall'autore in un unico volume con numerose illustrazioni. Il volume raccoglie: Veneto, il veleno nel sangue e nell'anima; Veneto, rabbia e amore; Feltre, amore acerbo; MonteBelluna, la Dea dormiente.

"Gocce d'ambra, gocce di poesia, stille di parole sospese tra realtà e sogno, che si mescolano, interagiscono, pervasi da un forte senso di infinito che ci comprende e ci illude facendo credere infiniti anche noi." (Franco Spena)