ABE: Catasti onciari del Regno di Napoli
Pellezzano nel 1755. Il catasto onciario della provincia di Principato Citeriore. Pellezzano di Salerno oggi comune di Pellezzano. Salerno
Arturo Bascetta, Bruno Del Bufalo
Libro
editore: ABE
anno edizione: 2008
pagine: 98
Pontecagnano Faiano nel 1755. Il catasto onciario della provincia di Principato Citeriore. Ponte Cagnano Fajano oggi comune di Pontecagnano. Salerno
Arturo Bascetta, Bruno Del Bufalo, Angelo Cillo
Libro
editore: ABE
anno edizione: 2008
pagine: 80
Salerno nel 1755. Il catasto onciario salernitano, da Pellezzano a Ponte Cagnano Faiano
Arturo Bascetta, Bruno Del Bufalo
Libro: Copertina morbida
editore: ABE
anno edizione: 2008
pagine: 184
luoghi di Salerno. Extra mura: S. Massimo, Carmine a S. Lorenzo, Monte, Canali. Meno di 500 famiglie dentro e poco oltre quattro Porte. Otto deputati prescelti per la redazione del Catasto Onciario. Il Castello e Torre Gentile fuori le mura: Distretto di S. Massimo. S. Angelo dei Marronibus e S. Bartolomeo in Plano Montis e Fratte. Le Piazze fuori le mura: S. Agostino in S. Lorenzo di fuori. Conservatorio nuovo ex Chiesa Annunziatella (vecchia) ai Canali. Salerno Corpo: Dentro le mura della città antica. Fra capodipiazza, slarghi, Parrocchie, Cappelle e Strada. Le Porte: Catena-Ronca, S. Nicola, Rotese, Mare e poi Portanova. Capodipiazza e Piazza pubblica, Cassavetere, S. Matteo e gli slarghi. Le Parrocchie delle monache della Maddalena e di S. Grammazio. Dentro la Città: Dogana, Botteghelle, Mercadanti, Fontana Campo. I distretti cittadini più antichi: le parrocchie sul mare. Dodici apostoli alla Marina, S. Maria a Torre S. Lucia de Giudaica. S. Apostoli e altre alla marina, ex Commenda maltese di Capua. Il Ristretto della Parrocchia di S. Maria ossia S. Lucia de Giudaica. Altri luoghi pii: Confraternite, Oratori, Benefici.
Pietrastornina nel 1745
Arturo Bascetta
Libro: Libro in brossura
editore: ABE
anno edizione: 2006
pagine: 118
Mugnano nel 1754. La Provincia di Terra di Lavoro
Arturo Bascetta, Bruno Del Bufalo, Angelo Ciclo
Libro
editore: ABE
anno edizione: 2005
pagine: 144
Atripalda nel 1755. Il borgo settecentesco e la Porta di Juso. Con i nomi di tutti gli abitanti e i luoghi antichi
Arturo Bascetta, Marco Fiore, Genny Loffredo
Libro
editore: ABE
anno edizione: 2005
Apice nel 1753. Benevento, Apigi, Cubante, Calore. Principato Ultra
Arturo Bascetta, Bruno Del Bufalo, Lucio Fiore
Libro
editore: ABE
anno edizione: 2004
Nereto nel 1748. Catasto Onciario della provincia di Abruzzo Ulteriore di Teramo
Fabio Paolucci
Libro: Libro in brossura
editore: ABE
anno edizione: 2018
pagine: 80
Cervinara nel 1753
Bruno Del Bufalo, Arturo Bascetta
Libro
editore: ABE
anno edizione: 2017
pagine: 96
Tutti i cognomi e gli abitanti, le strade, le case, le terre e le chiese di Cervinara nel 1700, parrocchie di S. Nicola della Terra e Arcipretale di S.Gennaro. Parrocchie di S. Adjutore, S. Potito, S. Maria a Valle, S. Marciano. S. Maria del Carmine, Oratorio de' Piccolo, Torre Criscoli a Starza, Beneficio di S.Sebastiano al Cimitero, Taverna del Trescine. Casali Castello, S.Rocco, Cioffi, Perozza, Pantanaro. Castello a Cesinella, Palazzo del Marchese e casali di Telari, Ferrari, S.Paolino, Pantani, Ioffreda, Scalamuni, Salomoni e molini di S. Nicola e S. Gabriele.
Colle Sannita nel 1742
Fabio Paolucci
Libro: Libro in brossura
editore: ABE
anno edizione: 2017
pagine: 144
Un mini albero genealogico di tutti i cognomi di questo comune in provincia di Benevento, ieri in distretto di Bovino di Foggia (FG) con le le strade, le chiese, i conventi, i preti, le monache, i frati dei luoghi del 1700: Piazza Pubblica, Porta di Rago, Casaleno delli Zingari, Casale, Portiello, Sopra San Giorgio, Dentro la Terra, Fontanova, Alla Nunciata, Porta quassù, Li Tufi.
Vico Equense nel 1754. La provincia di Terra di Lavoro
Arturo Bascetta
Libro: Libro in brossura
editore: ABE
anno edizione: 2016
pagine: 112
Gli eletti dell'Università popolano la nuova Piazza dell'Annunziata; S.Maria delle Grazie ricostruita fuori le mura: S.Maria in Punta a Mare; Borgo Vico al Vescovato: i ricchi Savarese, Capozzi, Fucito, e 100 altri; La Via dei Mulini: S.Maria del Toro, due Trinità e Pozzillo; Il Casale di San Ciro e la SS.Ciro e Giovanni (1610) patroni; Casali nuovi: Bonea e S.Giovanni detta S.Maria Visita Poveri; Massaquano e S.Francesco sui ruderi di S.Maria a Chiea; Casale S.Salvatore fra Grotta del Romito ed Avigliano; S.Michele al M.Faito, coi Casali di Patierno, Moiano, S.Renato al Castello; Casale Ticciano con l'Estaurita che esponeva la s.Croce e S.Angelo; S.Andrea a Preazzano, il casale degli Staiano; Casale Arola con la Chiesa: S.Antonino sul Monte Comune; Fornacella coi SS.Pietro e Paolo e l'Eremo dei Camaldolesi; Casale Pacognano con la chiesa, un reverendo ed un forestiero; S.Maria Vecchia di Seano e la discesa alla Marina di Equa; Casale Montechiaro e la Cappella di S.Maria a Petrignano.
Sant'Agnese nel 1754. 29° Catasto Onciario della provincia di Principato Ultra, 69° dei Catasti del Regno di Napoli
Paolo Muscetta
Libro: Libro in brossura
editore: ABE
anno edizione: 2024
pagine: 158
Il casale di Sant'Agnese, oggi frazione di San Giorgio del Sannio, in passato fu uno dei molti casali di Montefusco «sempre riportato per casale nelle antiche situazioni e nelle antiche carte; e costituiva un suffeudo della baronia di Montefusco» , apprendiamo dal Ricca41 che già in epoca angioina era presente il casale di Sant'Agnese «che il Serenissimo Re Ladislao con suo privilegio spedito in Napoli a' 16 decembre 1412 confirmò a Giovanni Sant'Agnesa sito nelle pertinenze della sua Terra di Montefusco della provincia di Principato Ultra Contado di Montorio» che viene definito feudo il cui possesso è antico «quod dicitur feudum Sanctae Agnesis tentum , et possessum antiquitus , et ab eo tempore». Sempre dal Ricca veniamo a conoscenza che nel Cedolario del 1500 si tassò Marino di Sant'Agnese per detto casale di S. Agnese, da Marino il feudo passò al figlio Ferdinando, la cui madre Maria de Mari come tutrice pagò il rilevio alla Regia Corte. Ferdinando trapassò senza eredi e la sorella Ippolita ereditò il feudo di Sant'Agnese sui cui pagò il rilevio al fisco nel 1529. Ippolita Sant' Agnese portò in dote il feudo a Pietro Sellaroli , patrizio beneventano e così il feudo passò alla famiglia Sellaroli di generazione in generazione pagandone ogni volta il rilevio da Giovan Camillo, poi al figlio Tommaso fino a Fabrizio Sellaroli che ne pagò il rilevio nel 1609, successivamente per istanza dei creditori, il Tribunale del Sacro Regio Consiglio vendette il feudo di Sant' Agnese a Camilla Griffo della città di Benevento, alla morte di quest'ultima nel 22 ottobre del 1656, il feudo passò a suo figlio primogenito Giovan Battista Sellaroli che soddisfece il rilevio del castello di Sant'Agnese. Il 1656 sarà ricordato come l'anno in cui si verificò una grave epidemia di peste che ebbe conseguenze devastanti sulla demografia e sull'economia, non solo nel Regno di Napoli ma anche in gran parte dell'Europa. Concentrandoci sul Principato Ultra, si registrò un significativo calo demografico stimato intorno al 40%. Sant'Agnese, ad esempio, vide una diminuzione dei fuochi da 24 a 17, mentre altri comuni più grandi come Apice subirono una riduzione del numero dei fuochi da 450 a 209. Questo volume, oltre al profilo storico, riscrive rigo per rigo, in una sintesi fedelissima, opera dell'Ingegner Muscetta, il Catasto Onciario del piccolo paese, con tutti i nomi antichi delle frazioni, le vie, le chiese e tutti gli abitanti, uno per uno, dal più vecchio al più giovane e traccia un nuovo solco nella vera Montagna dei Casali beneventani di San Giorgio del Sannio di Benevento..