AlboVersorio: Figure dell'estetica
L'istante e il frammento. Estetica del racconto nel primo Novecento
Laura Talarico
Libro: Libro in brossura
editore: AlboVersorio
anno edizione: 2013
pagine: 171
Nel periodo di intensa sperimentazione, di riconfigurazione radicale di tutto il panorama letterario che fu il modernismo primo-novecentesco, due fenomeni si profilano in modo particolarmente evidente. Per un verso, una diffusa e approfondita riflessione sui momenti privilegiati di conoscenza intuitiva, le joyciane epifanie; per altro verso, una metamorfosi profonda, accompagnata da un'inarrestabile ascesa nella gerarchia dei generi letterari, del racconto breve in prosa, la short story. Colpisce la centralità senza precedenti dell'istante e del frammento. Esiste una connessione tra i due? E, se esiste, è rilevante per comprendere la rivoluzione delle forme che segnò quella stagione creativa? Il libro si propone di tracciare un'ipotesi interpretativa che possa contribuire a rispondere a queste domande.
Cinema, mass media e la scomparsa della realtà. Immagini e simulacri dell'11 settembre
Alessandro Alfieri
Libro: Libro in brossura
editore: AlboVersorio
anno edizione: 2013
pagine: 147
Gli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001 sono stati interpretati come l'"evento assoluto" della nostra epoca. Il presente saggio ripercorre la posizione di alcuni tra i maggiori filosofi e sociologi, per mettere in evidenza la connotazione dialettica che caratterizza il concetto stesso di evento, con un'attenzione particolare dedicata all'approccio adottato dai vari media in occasione di quella fatidica data. A partire da ciò, assume una posizione essenziale la riflessione estetica relativa allo snaturarsi dell'immagine in simulacro, dove l'"eccedenza" svanisce assieme alla "realtà". Attraverso il cinema divengono evidenti alcuni caratteri tipici dell'immaginario americano contemporaneo: colpe mai espiate e mali profondamente radicati nella società contemporanea rivelano come la sciagura dell'11 settembre, pur se determinata da un attacco esterno, possa venire intesa come il necessario sviluppo delle dinamiche spirituali che caratterizzano la cultura di chi l'attacco l'ha subito.
I Salons di Antonin Artaud. Scritti sull'arte (1920-1924)
Fiorella Bassan
Libro: Libro in brossura
editore: AlboVersorio
anno edizione: 2013
pagine: 95
Se si eccettuano le poesie giovanili, i primi testi pubblicati da Artaud riguardano la pittura. Sono resoconti dei Salons parigini, secondo una tradizione critica che in Francia fin dal XVII secolo costituisce un genere letterario colto e raffinato. Basti pensare ai Salons di Diderot e di Baudelaire. In questi primi scritti, Artaud delinea una vera e propria teoria della pittura: ricerca una "verità" in pittura, un'espressione, un pensiero. Rifiuta la semplice tecnica, la pittura narrativa, l'effetto decorativo. L'interesse di Artaud per la pittura si connette anche alla sua attività di pittore, attività che, interrottasi nel 1924, sarà ripresa negli ultimi anni. Proprio alla luce dell'ultimo Artaud, i Salons sono rivelatori, non solo perché anticipano molte tematiche che saranno riprese negli scritti della maturità, ma anche perché Artaud è sempre ritornato sui suoi scritti per riscriverli, correggerli, a partire dalla nuove posizioni raggiunte, in una ricerca continua mai definitiva.
Arte, esperienza e natura. Il pensiero estetico di John Dewey
Alfonso Ottobre
Libro: Libro in brossura
editore: AlboVersorio
anno edizione: 2012
pagine: 160
Libero ormai dai fraintendimenti dei suoi sostenitori e dalle banalizzazioni dei suoi denigratori, che per molti anni ne hanno impedito una sua piena comprensione, il pensiero estetico di John Dewey si propone oggi come uno dei migliori strumenti di indagine filosofica a nostra disposizione, e non soltanto in relazione al mondo dell'arte. La sua teoria estetica è infatti un esempio ancora insuperato di come sia possibile pensare l'arte e l'esperienza estetica come fattori perfettamente funzionali all'esistenza, tanto nella sua dimensione biologica individuale quanto in quella sociale; una teoria quindi affatto attenta ai temi specifici della tradizione estetologica, integrati però in una proposta filosofica di ampio respiro che cerca di restituire al lettore una visione olistica dell'uomo, indicandone la sua collocazione nella natura e nella società civile.
Introduzione all'estetica di Jean Paul Richter
Erasmo Silvio Storace
Libro: Libro in brossura
editore: AlboVersorio
anno edizione: 2010
pagine: 121
La Vorschule der Ästhetik dì Jean Paul costruisce, attraverso una dettagliata fenomenologia delle forme narrative, una teoria estetica del romanzo, incentrata su alcuni concetti chiave: creazione artistica e nichilismo, imitazione e immaginazione, genio e ironia, quest'ultima nelle forme della comicità, dell'umorismo e dell'arguzia. In sintesi, Jean Paul si interroga sulla possibilità e sul ruolo dell'arte nell'epoca della morte del tragico e della morte di dio.
Da Dioniso al Sinai. Saggi di filosofia della musica
Leonardo V. Distaso
Libro: Libro in brossura
editore: AlboVersorio
anno edizione: 2011
pagine: 158
Questo libro affronta nell'essenziale i problemi relativi al rapporto tra filosofia e musica. "Nell'essenziale" vuol dire: esso risale all'origine comune di filosofia e musica, al gesto iniziale di entrambe, mantenendo inalterato lo stupore che hanno condiviso e da cui si sono separate. Nello stesso tempo questo libro conserva la memoria di quello stupore proprio nell'interrogazione di quella origine comune, svelandola come ovvia e, proprio per questo, enigmatica e meravigliosa.
Il museo degli errori. Thomas Bernhard e gli antichi Maestri
Micaela Latini
Libro: Libro in brossura
editore: AlboVersorio
anno edizione: 2011
pagine: 90
Astrazione e astrazioni. In occasione di una mostra di Gualtiero Savelli
Libro
editore: AlboVersorio
anno edizione: 2010
pagine: 128
Contro le attuali tendenze artistiche dominanti nel mercato, che si potrebbero etichettare come "post-moderne", l'opera di Savelli si pone all'interno di quella categoria del "moderno" che nella Teoria estetica di Adorno contrappone tanto l'arte tradizionale, centrata sulla Bellezza sull'Eternità, quanto alle avanguardie, caratterizzate dalla "confusione" di arte e vita e oggi, con le neo-avanguardie, da un "realismo acritico". Considerare la pittura di Savelli come adornianamente "moderna" significa giudicarla estranea alle produzioni dell'"industria culturale" e a quelle della cosiddetta "società dello spettacolo". Di qui il suo isolamento e, soprattutto, la strenua difesa della "forma" e dell'"opera". L'arte di Savelli, infatti, nella sua astrazione, mette in questione l'esistente per fare emergere per fare emergere l'altro dell'esistente stesso, quel "non-visibile" che apre a possibilità diverse rispetto alla realtà vigente..
Alle origini della rappresentazione. La tragedia in Aristotele e Nietzsche
Antonio Valentini
Libro: Libro in brossura
editore: AlboVersorio
anno edizione: 2009
pagine: 252
Il libro propone una ricognizione delle teorie della tragedia elaborate da Aristotele e da Nietzsche, assumendo come motivo conduttore dell'analisi il tema della rappresentazione. In questa prospettiva, la tragedia diventa l'occasione esemplare per ricomprendere non soltanto la questione della rappresentazione - questione, peraltro, di indubbia rilevanza e attualità filosofica - ma anche quella, strettamente connessa alla prima, relativa al rapporto arte-vita, o arte-realtà. A essere in gioco, allora, è innanzitutto quel carattere autenticamente "veritativo" che tanto Aristotele quanto Nietzsche - in modi e forme radicalmente diversi -attribuiscono alla forma-tragedia, finendo col riconoscere la sua ineludibile funzione conoscitiva, la sua capacità cioè di parlare del mondo: il suo offrirsi a noi, insomma, come uno dei luoghi eminenti del pensare e del comprendere.
Oggetti semi-opachi. Sulla filosofia dell'arte di Arthur C. Danto
Luca Marchetti
Libro: Libro in brossura
editore: AlboVersorio
anno edizione: 2009
pagine: 164
A partire dal problema dell'indiscernibilità tra opera e oggetto la filosofia dell'arte di Arthur C. Danto va alla ricerca di una loro differenza ontologica che lo porta a pensare le opere d'arte come oggetti trasparenti e opachi allo stesso tempo: le opere manifestano un di più incarnato nei loro stessi mezzi formali e materiali. Attraverso il confronto con autori della tradizione estetica e analitica questo lavoro prova a ripensare produttivamente le ragioni della filosofia dell'arte di Danto.
I segni del giovane Proust. Per un ritratto filosofico del futuro autore della «Recherche»
Claudio Rozzoni
Libro: Libro in brossura
editore: AlboVersorio
anno edizione: 2009
pagine: 206
Quali somiglianze può produrre un ritratto del giovane Proust? Quali "reminiscenze anticipate", confrontandosi con un tale compito, si possono udir risuonare con la filosofia che si respira fra le parole del suo futuro capolavoro? Sebbene Proust non sia stato un filosofo, nondimeno, fin da quando i primi volumi della Recherche fecero la loro comparsa, gli spiriti più sensibili si accorsero che stava vedendo la luce un'opera che, pur rinunciando alla tentazione di 'enunciare tesi', era portatrice d'una inedita valenza teoretica. Dovremo allora comprendere, attraverso questo lavoro, se si possano rinvenire all"'origine' dell'apprentissage proustiano i segni dell'estetica filosofica che si paleserà nell'opera futura. Sarà ripetendo - ricreandolo l''inizio' che si tenterà di capire come tutto cominciò.

