Aracne: Orizzonti medievali
Medievalismi. Atti del Convegno (Ferrara, 20-21 novembre 2019)
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2020
pagine: 272
Si può dire che il medioevo continui ad abitare il nostro immaginario, nobilitandolo e legittimandolo. Pensati per offrire agli studenti di Filologia romanza dell'Università degli Studi di Ferrara un ventaglio di ottiche e prospettive sul suo riuso nella posterità, i saggi contenuti nel volume indagano i fenomeni di ricezione e ricreazione in letteratura, nel fumetto, nell'epica eroica di Tolkien, nella fiction cinematografica e televisiva e nel mondo del marketing. I contributi mostrano in modo divulgativo e affabile, pur nel rigore del metodo, come leggere il medioevo nelle molteplici forme della nostra contemporaneità.
Historia di Merlino
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2019
pagine: 504
Viene edita, con un ricco apparato di note, la Historia di Merlino (poi Vita di Merlino), nella prima edizione di Venezia del 1480. Composta nell'anno 1379, vi si narrano le strabilianti vicende della vita di Merlino, nato, sorta di altro Cristo o di Anticristo, da una madre vergine e da uno spirito diabolico; poi l'adozione del fanciullo Artù, la creazione della tavola rotonda, con la genealogia del Graal, fino alla tragica finale love story con Viviana, ossia la Dama del Lago. Inedite in Italia le misteriose e ancora in parte da decifrare sue Profezie, qui accluse alla sua Vita.
Romanzi tiranni. La prosa iberica di cavalleria nel primo Cinquecento padano
Jacopo Gesiot
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2018
pagine: 212
A cavallo tra i secoli XV e XVI le corti di Mantova e Ferrara rappresentano un'avanguardia nell'accoglimento dei prodotti letterari del tardo Medioevo iberico, su tutti la prosa cavalleresca del Tirant lo Blanc. Alla luce del frequente recupero rinascimentale di questo materiale, in primis da parte dell'Ariosto, il volume indaga la qualità del suo attecchire adottando una prospettiva pluridisciplinare: filologica, comparatistica e traduttologica, con lo scopo di far luce sul raccordo di marca intellettuale tra l'orizzonte d'attesa dell'aristocrazia militare padana e un modello panromanzo come quello del perfetto capitano. Prefazione di Gaetano Lalomia.
Storia del gran principe di Mosca Ivan il Terribile
Andrej Mihajlovič Kurbskij
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2016
pagine: 428
Ivan Vasil’evič IV (primo tsar’ russo, 1530-1584) nel corso della sua vita, soggetto a crisi di follia, commise enormi errori che gli costarono l’epiteto di “Terribile”. Fu tuttavia un grande sovrano, che lasciò il suo regno più potente di quanto l’avesse trovato, e grande riformatore, capace di unificare la Russia e di estenderne i confini a dimensioni fino ad allora inimmaginabili. Il principe Andrej Michajlovič Kurbskij (1528–1583) fu un contemporaneo di Ivan IV. Suo collaboratore nelle funzioni di generale, consigliere e amico divenne infine—in quanto rifugiato politico—suo acerrimo nemico. Per sfuggire alla morte fu costretto a riparare in Polonia, mentre in patria la sua famiglia veniva sterminata per ordine dello tsar’. Kurbskij è noto per la sua polemica e caustica corrispondenza con Ivan IV. Nel 1573, sollecitato da uno stuolo di nemici in comune, scrisse la sua Storia del Gran Principe di Mosca. Come Ivan IV, Kurbskij fu per il suo tempo un uomo di cultura. Tuttavia, nella storia, il suo russo non è sempre corretto, essendo influenzato dalla grammatica e dal lessico della lingua polacca.
Studi di ecdotica romanza
Francesco Benozzo
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2016
pagine: 260
Modernamente intesa, l'ecdotica non è soltanto quella branca della filologia che studia i mezzi e i fini per allestire l'edizione di un testo, ma un atteggiamento critico che ha a che fare, a monte di ogni indagine, con la responsabilità del filologo nei suoi modi di accostarsi alla letteratura, intesa come luogo d'incontro di testi, autori e lettori. Gli studi di questo volume, incentrati sulla tradizione romanza (dai trovatori occitani al romanzo arturiano, dalla letteratura cavalleresca alla poesia del primo Novecento) sono al tempo stesso esempi di ecdotica applicata e riflessioni che, a partire da essa, mirano a mostrare la centralità della filologia - di una filologia che accetti la sfida di interrogare costantemente se stessa e i propri metodi - nel mondo contemporaneo.
Il giro del mondo in ottanta saggi. Scritti scelti di linguistica, filologia ed etnofilologia. Volume Vol. 1
Francesco Benozzo
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2016
pagine: 572
Ottanta saggi per una filologia terracquea e libertaria, concepita come cartografia, viaggio di esplorazione, a scapito delle filologie formali e nazionali e a vantaggio di una filologia del mondo, simile in parte alla "Philologie der Weltliteratur", la "filologia della letteratura mondiale", propugnata da Erich Auerbach. Tra indagini etnodialettologiche ed etnofilologiche, quest'opera intende testimoniare anzitutto quella stessa voracità e curiosità che animarono, al suo nascere, la grande tradizione filologica ottocentesca, indicando possibili direzioni di indagine verso territori "en plein air" in genere poco battuti dai filologi.
Natura, artificio e meraviglioso nei testi figurativi e letterari dell'Europa medievale
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2015
pagine: 304
Il volume raccoglie una serie di saggi dedicati alla percezione e alla categorizzazione dei realia nel Medioevo occidentale. In primis si investigano le enciclopedie di saperi, che si affiancavano e si confrontavano generando costellazioni di significati tendenti a coagularsi attorno a temi e motivi iconografici, letterari, simbolici, con l'intento di chiarire le relazioni istituite da filosofia, teologia e scienze "naturali" tra i frutti della creazione divina (i naturalia, appunto), gli artificia, elaborati dalla teknè umana, e i mirabilia o portenta, fenomeni, naturali o meno, di cui sfuggivano comunque leggi e cause. Sono inoltre evidenziati la dialettica fra prodotti dell'arte e dell'ingegno, i significati e le valenze loro attribuite in relazione a ottiche divergenti, e i rapporti esistenti fra essi e l'universo effettuale.
I gallicismi della «Divina Commedia»
Riccardo Viel
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2014
pagine: 456
L'analisi dei gallicismi della 'Divina Commedia' consente di misurare l'influenza esercitata su Dante dalla cultura galloromanza e al contempo l'evoluzione semantica che il poeta impone al sistema lessicale d'oltralpe, con un'operazione "che apre lo spazio allo sviluppo della lirica post-dantesca, quella del 'Canzoniere' petrarchesco" (p. 379). Sulla base di questa ipotesi, il libro si articola in due parti: un repertorio di schede lessicali, dove la discussione etimologica della parola è correlata all'analisi della sua storia e alle ipotesi esegetiche in campo, e una sezione dedicata all'interpretazione dei dati raccolti dal punto di vista storico-letterario e della complessiva produzione dantesca.
Il re dei belli, il re del mondo. Teologia del potere e della bellezza nella poesia persiana medievale. Storia tematica della letteratura persiana classica. Volume Vol. 1
Carlo Saccone
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2014
pagine: 308
Questo saggio ci mostra, usando ben note categorie di Rudolf Otto, che l'amato cantato dai lirici persiani è sentito come un vivente testimone del Deus fascinans, mentre il sovrano cantato dagli autori epici è sempre un vicario in terra del Deus tremendus; ovvero, in termini propri della teologia islamica, potremmo anche dire che il sovrano testimonia l'aspetto di Maestà ('jalâl'), mentre l'amato venuto "da cielo in terra a miracol mostrare" è un vicario della Bellezza ('jamâl') divina. L'uno e l'altro, nella percezione dei poeti persiani del medioevo e del loro pubblico, additano sistematicamente a un Oltre, a un potere e a una bellezza che sono ben presenti in questo mondo, ma non sono di questo mondo. "La letteratura persiana apparirà, alla fine, un conturbante doppio di quella occidentale, un gemello diverso, che non solo possiamo tentare di comprendere, ma che ci fornisce anche uno specchio in cui guardarci e riconoscerci" (C. Donà).
La leggenda di Petr e Fevronjia. Trascrizione, traduzione e commento di due manoscritti inediti
Edgardo Tito Saronne, Elzbieta Szamko
Libro
editore: Aracne
anno edizione: 2014
pagine: 236
La Leggenda rappresenta l'eterna lotta fra il Bene e il Male. Un principe uccide un drago, ma il sangue che fuoriesce dalle sue ferite lo infetta provocandogli un'incurabile malattia. Una semplice fanciulla del popolo accetta di guarirlo purché il principe la prenda in sposa. Il principe esita, ma infine si arrende. E la fanciulla, divenuta principessa, porta il consorte sulla via della santità. Lo spirito del drago continuerà ad agire, ma infine soccomberà all'amore casto e pio dei due sovrani, divenuti monaci poco prima della morte. I loro corpi, separati nella sepoltura, si riuniranno miracolosamente e per sempre. Il testo, diffuso nel XVI secolo, si colloca fra epica, fiaba e agiografia.
Trovatori alla corte di Alfonso X. Alfonso Mendez de Besteiros e Estevan Faian
Simone Marcenaro
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2013
pagine: 164
I due trovatori la cui opera è oggetto di questa edizione critica operarono entrambi presso la corte di Alfonso X Rey Sabio di Castiglia, che per l'Europa del XIII secolo rappresentò un vero e proprio laboratorio culturale. Le poesie di Afonso Mendez de Besteiros e di Estevan Faian descrivono un mondo, quello delle corti medievali, in cui il raffinato canto d'amore per l'irraggiungibile senhor e la più mordace satira dei costumi sociali sanno coesistere senza contrasti. Un ambiente culturale unico, capace di promuovere una poesia che s'ispira alla grande lezione dei trovatori provenzali, e che proprio sotto l'egida del re saggio si ritaglierà uno spazio autonomo nel panorama della lirica romanza medievale. L'edizione è corredata da un'ampia introduzione, dalla traduzione di tutte le poesie e da un ricco apparato di note esplicative, oltre ad un rimario e ad un glossario.
La dea dei cavalieri. Trasformazioni della signora datrice di sovranità tra epica e lirica
Antonella Sciancalepore
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2013
pagine: 264
Tra la regina saracena dell'epica in lingua d'oïl e la dama cantata dai trovatori non sembrano esistere somiglianze: una è la bella preda di guerra nelle battaglie tra cristiani e pagani narrate dai cantori del nord della Francia, l'altra è l'amante idealizzata del poeta occitano. Eppure una connessione c'è, e sembra essere la traccia di una continuità di culti e credenze che legano l'uomo del Medioevo alle prime civiltà che hanno popolato l'Europa. Attraverso una serrata analisi dei testi e escursioni comparatistiche, questo "scavo letterario" vuole gettare una nuova luce sul processo di trasformazione e sopravvivenza di uno dei più antichi archetipi femminili, la dea di sovranità.