Campanotto: Zeta teatro
La seduzione. Azione teatrale in tre quadri
Piero Sanavio
Libro
editore: Campanotto
anno edizione: 2014
Custode di dune. Un dialogo per due voci in tre scene
Lucia Boni
Libro: Libro rilegato
editore: Campanotto
anno edizione: 2018
pagine: 96
"Custode di dune" nasce come una trascrizione di pensieri, ma nella stesura si sviluppa come un dialogo tra due voci, una narrante e una pensata sottovoce, un soffio quasi senza sonorità. Si sviluppa in tre scene e un finale "a sipario chiuso", tanto che nell'insieme appare come una situazione teatrale. Nell'intenzione dovrebbero apparire pressoché personificate le parole che emergono da ricordi: nenie e filastrocche, fiabe, miti o anche orazioni, che riporto tra parentesi angolari acute, quasi ad indicare un percorso ipertestuale. Di "Custode di dune", entrano a far parte anche un paio di brevi testi pubblicati nella raccolta Noci & bauli, che là erano idee appena appuntate, ma riscritti in "custode" trovano un loro posto più organico. Al lettore è affidato il ruolo di custode delle parole.
L'ultimo Ulisse. Enûma Eliš
Luciano Monti
Libro
editore: Campanotto
anno edizione: 2017
pagine: 208
Enuma Elis (quando lassù), le prime due parole della Genesi Mesopotamica, a significare che sin dalla notte dei tempi sono state le passioni divine e umane a determinare il corso della storia e a segnare le nostre esistenze. Un poema epico per raccontare l’onda della passione, che tutto e tutti travolge: la mano di Eros, forza irrazionale, forza primordiale in grado di abbassarci al ruolo di bestie oppure di mostrarci il piano divino. "L’Ultimo Ulisse" è la storia parallela di amanti vissuti il giorno del diluvio universale nella città mesopotamica di Uruk e sull’isola greca di Santorini durante lo tsunami più grande della storia antica, causato dall’esplosione dell’omonimo vulcano. Fiume, mare, pioggia, tutti simboli dell’acqua vitale della passione. Eroici amanti che decidono di non fuggire dinnanzi all’imminente catastrofe e che per questo, nell’ultimo episodio, presi per mano da Eros, abbandoneranno le spoglie mortali per divenire Amore e Psiche ed entrare nella leggenda.
Capitan Don Calzerotte e Arlecchin senza panza
Claudia Contin Arlecchino, Ferruccio Merisi
Libro: Libro rilegato
editore: Campanotto
anno edizione: 2014
pagine: 272
Il Capitano è un vecchio attore senza pensione, costretto su una sedia a rotelle. Insieme ad un Arlecchino altrettanto "non protetto" e appena più mobile di lui per raggranellare ancora qualche briciola di pane sulle piazze di periferia, si sono rifugiati a vivere in un teatro abbandonato. Tra i due non c'è solo cameratismo, ma una vera amicizia cavalleresca, con tanto di ruoli e ritualità, senza finte uguaglianze né psicologie complicate. In questo contesto il sogno del Capitano, l'ultimo, quello di mettere in scena nientemeno che il "Don Chisciotte" - uno spettacolo che in carriera "non gli hanno mai lasciato fare" - è al tempo stesso logico e teneramente folle. Ma poi, mentre la vita reale non risparmia altre durezze, la folle impresa di raccontare una mitica follia si rivela in realtà un toccasana quotidiano, capace di dare corpo a importanti resistenze umane e civili e di creare un futuro persino oltre la morte...
Anna Politkovskaja. In memoriam
Lars Norén
Libro: Libro rilegato
editore: Campanotto
anno edizione: 2013
pagine: 160
La giornalista Anna Politkovskaja viene assassinata per aver denunciato gli orrori di una spietata guerra di confine. Alla sua memoria Lars Norén dedica questo testo. Dai conflitti del microcosmo familiare, che si trova al centro della sua prima produzione teatrale, Norén percorre con la sua scrittura essenziale, implacabile, gli aspetti della società contemporanea rendendoci tutti responsabili delle nostre colpe.
Arlecchio e il suo doppio. Studio per una sopravvivenza
Ferruccio Merisi, Claudia Contin Arlecchino
Libro
editore: Campanotto
anno edizione: 2011
pagine: 288
Oggi questo è lo spettacolo che l'Arlecchino "da Pordenone" Claudia Contin presenta in tutto il mondo. Lo spettacolo preferito dai giovani che non si vogliono annoiare: nei Festival, da Oslo a Rio, da Mumbai a Pechino, un misterioso passaparola riunisce operai e medici, cantanti e contabili, punk e "bravi ragazzi"... Un Arlecchino scappato dalla prigione dello stereotipo infantile e veneziano, che si rivela un Giamburrasca del futuro e si presenta, a nome di tutti quei giovani e di tutti quelli che in loro vogliono credere, a sopportare il confronto e la discussione con la nera realtà: apparentemente logica, incontrovertibile, concreta, vendicativa... Così Arlecchino si infilò sotto la pelle di Amleto e gli disse: "Dio e il diavolo, se non sono morti in qualche canzone, stanno giocando a dadi da un'altra parte. Qui è questione di salvarsi la vita. A qualche parola che nasce da sola, fuori dalle grammatiche certificate, bisognerà pure dar retta! E se ti prendono per pazzo, bene, come tu sai, ti lasceranno in pace...".