Coppola Editore: I fiammiferi

Protagonista dell’opera più importante della letteratura classica cinese è Sun Wukong, personaggio che ha ispirato il noto personaggio manga di Dragon Ball Goku. Storia di una scimmia antropomorfa che vuol diventare immortale. Viaggio in Occidente è il punto di partenza di tutta la cultura pop, anime e manga dell’intera Asia.

Una delle più belle favole della letteratura natalizia. Ernst Theodor Amadeus Hoffmann ci regala un racconto dove tutto può succedere. Durante la notte di Natale giocattoli prendono vita per battersi contro un esercito di topi. La piccola Marie Stahlbaum e il suo Schiaccianoci fanno la guerra contro il re dei topi a a sette teste. Un classico indimenticabile dal 1816, fonte di ispirazione per Alexandre Dumas che scrisse una propria versione del racconto e per Pëtr Il'ic Tchajkovskij, che musicò l’omonimo balletto. Insomma, una favola da leggere la notte di Natale e non solo, un racconto che mai più dimenticherete. Per grandi e piccini. Questo volume fa parte della collana da “taschino” I fiammiferi, la biblioteca lillipuziana di Coppola editore. Grandi classici e chicche in piccolo formato da 6,5 cm x 13 cm.

Un autore senza tempo, il cui nome è sinonimo di avventura. Emilio Salgari, il padre di personagi come Sandokan e il Corsaro Nero, ci regala due racconti in cui ritroviamo il carattere rocambolesco e imprevedibile della vita in mare. La perla nera, incentrato sulla ricerca della leggendaria e preziosissima perla di colore nero, ci narra di un vecchio pescatore, di un padre che affronta le insidie del mare al fine di assicurare ai propri figli una ricchezza senza fine. La pantera nera, il secondo racconto di questa raccolta, vi lascerà senza fiato. Una pantera deve essere trasportata da un capo all’altro dell’Oceano Indiano, ma lungo il viaggio riesce a liberarsi. Ne nasce uno scontro epico, su una nave in mezzo al mare, tra la ciurma e la bestia.

Napoli come non l’avete mai vista, narrata dal più grande poeta napoletano. Salvatore Di Giacomo ci mostra il lato esoterico e misterioso della città di Parthenope.

I racconti d’esordio di Louise Pergaud. L’autore del classico per l’infanzia “La guerra dei bottoni”, ci mostra la vita vista dagli occhi degli animali del bosco, la lotta quotidiana per la sopravvivenza regolata dalla legge del più forte. Pergaud, grande scrittore e naturalista, ci fa conoscere le pulsioni che muovono i comportamenti della fauna dei boschi, scelte e decisioni che sfuggono alla nostra comprensione, che ci mettono faccia a faccia con la crudezza e la violenza della natura.

Sedicesimo secolo. Spagna. Malavita sivigliana. Miguel De Cervantes dipinge due meravigliosi picari. Due vagabondi, imbroglioni, ladri, ragazzi che hanno dimenticato l’onestà. Mentre Cervantes era in carcere ebbe modo di conoscere la cofradía, la criminalità sivigliana. Intimidazioni, corruzione, agguati, vere e proprie regole di una mafia dimenticata. Un viaggio, una fotografia, un documento storico senza precedenti. Dimenticatevi Don Chisciotte e fate attenzione a Cantuccio e Sorcino, potrebbero coi loro coltelli venir fuori dalle pagine.

Il papà della fiaba popolare ci dona tre racconti senza tempo. Tre testi selezionati da Lo cunto de li cunti, opera definita da Benedetto Croce come "il più antico, il più ricco e il più artistico fra tutti i libri di fiabe popolari". Fatevi accompagnare dall’immortale Giambattista Basile in un mondo fatto di re e regine, sortilegi e magie. Faccia di capra, il racconto che dà il titolo a questa raccolta, è la fiaba che si fa perfezione stilistica e narrativa. La figlia di un contadino per dono di una fata diventa moglie di un re, ma a causa della sua ingratitudine subisce un maleficio, le viene data una faccia di capra, e solo con impegno e fervore potrà recuperare la sua originaria beltà. Età di lettura: da 6 anni.

Michel Verne, figlio del grande Jules, dopo la morte del padre regala al grande pubblico questo racconto postumo di scienza e apocalisse. Verne finisce la sua vena ottimistica e immagina una ciclica catastrofe. Ogni volta che l’umanità raggiungere il suo apice scientifico e tecnologico un diluvio cancella tutte le conquiste. Solo un sopravvissuto, un nuovo Adamo riesce a far ripartire la civiltà. Ogni volta nell’oscurità, dimenticando quanto accaduto, riorganizzandosi, partendo da forme sociali primitive. Ricostruire per sopravvivere! Jules Verne, con l’aiuto di suo figlio Michel ci porta a spasso nel genere apocalittico.

Un Émile Zola squisitamente romantico. Dimenticatevi Assommoir e Germinal, in Ninetta il maestro francese ci mostra tutta la sua potenza letteraria. Piccole storie dove già fioriscono i semi del romanzo realista e sociale tanto caro a Zola. Racconti scritti quando Zola aveva 20 anni, mentre lavorava nella libreria di Louis Hachette, dopo essere stato bocciato a scuola. Storie di fantasia, scritte nel tempo libero. Storie che dipingono su carta la vita dei giovani francesi nel 1800. Una testimonianza mirabile di uno scrittore che nonostante la giovanissima età mostrava il suo talento attraverso storie immaginarie dedicate al fantomatico personaggio di Ninetta.

L’autore del "Piccolo Principe" scrive una meravigliosa lettera al suo amico Leon Werth, mentre è in fuga verso gli Stati Uniti, lasciando la sua amata Francia occupata dai nazisti. “Lettera a un ostaggio” è stato definito “il poema della restaurazione del sorriso”. Antoine De Saint-Exupery raggiunge con questo scritto il punto più alto della sua carriera di scrittore. Leon Werth, a cui l’autore aveva già dedicato “Il Piccolo Principe”, è il destinatario di queste righe preoccupate per una guerra interminabile. Un inchiostro che pare dire: impegnatevi ogni giorno, per voi stessi e per la comunità che vi circonda.

Così come Omero, migliaia di anni fa, ridicolizzò la Guerra di Troia che lui stesso aveva trasformato in poema, il nostro Giacomo Leopardi prende in prestito i personaggi greci per raccontare il fallimento dei moti rivoluzionari del 1820 e del 1821. Leopardi crea il sequel di Omero e attraverso un poemetto satirico ci racconta di rane borboniche, di topi liberali napoletani e di granchi austriaci. Dopo quasi cinquemila anni, Leopardi riparte da dove Omero si era fermato. Pare che Omero, ma non siamo sicuri, abbia scritto questo giocoso poemetto di 303 versi. Batracomiomachia in greco antico, ovvero la battaglia delle rane e dei topi. Una parodia dell'epica guerra di Troia. In queste pagine troverete il re delle rane Gonfiagote che fa sbranare da un serpente il principe dei topi Rubabriciole. Rodipane iracondo per la morte del figlio, dichiara guerra alle rane. Quando i topi stanno per trionfare arrivano i granchi a regalarci un finale inatteso. L'intera storia si svolge in un solo giorno. Batracomiomachia è uno dei pochi testi di poesia parodica giunto fino ai nostri giorni. Fonte di ispirazione per autori del calibro di Giacomo Leopardi e Alexander Pope.

Gerardo Bonini è un inventore, è un fabbricante, è un venditore di bambole. De Amicis, celebre autore del libro Cuore, con ironia e maestria racconta la borghesia, i vizi delle donne e delle bambine del tempo che ha vissuto. Facce pittate, corpi senza testa, occhi fissi, parrucche, bei visetti, crani vuoti, donne di gomma, quanto somigliano le bambole del signor Bonini alle sue clienti, quanta realtà c’è nella sua bottega, nel suo giocattolificio. Una fotografia perfetta di un pezzo di società che vuol solo apparire. “E se son rare le donne infrangibili, così come i politici che si agitano e gridano per un’idea, soltanto finché dura la corda che ha dato loro il padrone.”