Corsiero Editore: Cataloghi
Offlaga Disco Pax. Una piccola rivoluzione reggiana
Fabrizio Fontanelli
Libro: Libro rilegato
editore: Corsiero Editore
anno edizione: 2018
pagine: 120
Prefazione di Massimo Zamboni.
Pittura analitica in Italia. Gli anni Settanta
Libro: Copertina rigida
editore: Corsiero Editore
anno edizione: 2014
pagine: 72
Erik Messori. Independence on my skin
Libro: Libro in brossura
editore: Corsiero Editore
anno edizione: 2023
pagine: 100
Tutto ha inizio da una birra nel pub sbagliato, all’interno del quale non entrava nessuno che non fosse conosciuto e “di famiglia”. Così, Erik Messori stabilisce il primo contatto con gli irredentisti irlandesi, alcuni ancora in clandestinità, e riesce a ottenere la loro fiducia al punto da poterli ritrarre. Ne esce una galleria di ritratti senza volto e di paesaggi senza figure umane, che racconta però l’essenza di una battaglia accantonata, ma non morta. La forza, e anche la violenza, di una lotta animata da aspirazioni tuttora insoddisfatte. Una vicenda storica apparentemente archiviata, ma ancora presente.
Lorenzo Viani Gabriele D'Annunzio eterna inquietudine
Libro: Libro in brossura
editore: Corsiero Editore
anno edizione: 2023
pagine: 192
La doppia mostra, che porta Gabriele d’Annunzio a Viareggio e Lorenzo Viani al Vittoriale degli Italiani, nasce – oltre un secolo fa – da un felice incontro di amicizia e di idee e dalla reciproca ammirazione fra i due grandi artisti. Viani amò sin da ragazzo d’Annunzio, che fu per lui il poeta delle virtù civiche e guerriere, del mito libertario, ma anche delle dolci malinconie trasmesse da un lirismo evocativo e musicale. ne parla nel volume Il Cipresso e la vite, ricordandolo alla Versiliana, poi alle prese con la stesura dell’Alcyone e durante le cavalcate sulla spiaggia dalla Versilia al Gombo. Nella Toscana del primo Novecento nessun altro luogo, a parte Firenze, è stato così intensamente amato e vissuto da d’Annunzio come il territorio compreso tra Bocca d’Arno, le spiagge di San Rossore e la Versilia che fece parlare nelle sue poesie. D’altra parte, Viani, considerato dalla critica uno tra i più grandi protagonisti della scena culturale europea agli inizi del Novecento, seppe raccontare una Toscana non più macchiaiola, rappresentando i lavoratori delle cave e del porto, le vedove del mare e i girovaghi con empatica efficacia, in uno stile sintetico nella forma e forte nelle scelte cromatiche. Aveva in comune con d’Annunzio l’aspirazione a una fusione tra arte e vita. Seppe articolare la sua visione del mondo coi molti mezzi espressivi di cui disponeva, pittura, disegno, xilografia, scrittura, poesia. Nel 1921 illustrò con otto xilografie lo storico messaggio di d’Annunzio a De Ambris Vogliamo vivere. Un suo capolavoro che mi commuove avere al Vittoriale è l’olio su tela La benedizione dei morti del mare, che rappresenta una folla di miseri popolani riuniti sulla spiaggia per un rito in suffragio dei morti del mare. È una vasta rappresentazione corale sul dolore, la compassione e la solidarietà. Mi commuove anche ricordare la mia adolescenza viareggina, quando a volte mi permettevo di sedere sul grande busto marmoreo di Viani, allora esposto all’aperto, all’inizio del molo, e ora fortunatamente protetto da iniziative simili, riparato alla GAMC. Fumavo le prime sigarette, guardavo i gabbiani, sognavo di scrivere poesie che per mia fortuna non ho scritto e mi chiedevo quale sarebbe stato il mio futuro. Il mio futuro è stato ricevere qualche anno fa – con immensa gioia – il Premio Città di Viareggio e adesso avere Viani al Vittoriale. Qui, insieme a d’Annunzio, aggiunge ancora alla vita “Il vigore, l’ardire, l’eleganza, l’allegrezza, la franchezza, la volubilità, la voluttà” cantati nella Leda senza cigno. Giordano Bruno Guerri