Donzelli: Interventi
L'Africa mediterranea. Storia e futuro
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2011
pagine: 222
È bastata una manciata di settimane per trasformare la sponda nord del continente africano in una polveriera, capace di ribaltamenti politici impensati appena solo qualche mese fa. Esperti, commentatori e inviati speciali di lungo corso: nessuno aveva presagito gli ultimi avvenimenti, che a catena rischiano di trascinare anche il Medio Oriente in una spirale che potrebbe modificare il quadro geopolitico uscito dal secondo conflitto mondiale e dagli anni della guerra fredda. Ma l'irruenza degli eventi attuali ha catalizzato l'attenzione, non solo degli esperti: dopo decenni in cui l'Occidente, e in particolare quei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, ha guardato con distrazione alla regione nordafricana, improvvisamente si è sentita forte l'esigenza di comprendere il significato e i possibili sviluppi di rivolte che non sono semplici manifestazioni di malessere originate da un momentaneo stato di insoddisfazione, ma profonde spinte al cambiamento che affondano le loro radici nel passato, anche recente. Infatti, nonostante la prossimità geografica, i rapporti politici ed economici, e il costante contatto tra le popolazioni delle due sponde attraverso l'immigrazione e i mezzi di comunicazione, l'Italia non ha prodotto analisi rigorose, e al contempo accessibili al grande pubblico, delle trasformazioni in atto nella regione e delle loro origini storiche.
Il giudice. Le battaglie di Raffaele Guariniello
Alberto Papuzzi
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2011
pagine: 153
C'è in Italia un magistrato che è diventato l'emblema di diritti da restituire a chi se li è visti conculcare: cominciando dai lavoratori oggetto di discriminazioni per le loro idee politiche, o per la loro militanza sindacale, e arrivando a uomini e donne costretti a rischiare la salute e la vita per mantenere un impiego, per crescere i figli, per vivere una vita normale. Il libro ripercorre e racconta le inchieste e i processi che questo magistrato, Raffaele Guariniello, ha promosso o celebrato nell'arco di quarant'anni come pubblico accusatore e, al tempo stesso, difensore delle parti più deboli e dimenticate della nostra società. Lo scandalo delle schedature Fiat, i problemi della medicina del lavoro, le prime azioni contro l'amianto, l'uso di certe categorie di farmaci in una squadra di calcio, fino a due grandi processi ancora in discussione nelle aule di giustizia - quello per lo spaventoso rogo alla ThyssenKrupp e quello per le migliaia di vittime dell'Eternit -, sono le più importanti vicende giudiziarie che il procuratore Guariniello ha seguito, mettendo a nudo guai e distorsioni della società italiana.
Che razza di tifo. Dieci anni di razzismo nel calcio italiano
Mauro Valeri
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 2010
pagine: 250
Sono le news, bellezza! Vincitori e vinti nella guerra della velocità digitale
Michele Mezza
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2010
pagine: 188
Con un occhio rivolto a Google e l'altro a Marx, l'autore analizza il mondo dell'informazione guardando agli sconquassi del mercato editoriale internazionale, per individuare perdenti e vincenti di una guerra che sta selezionando la specie del giornalismo. Il brulicare di infiniti produttori di comunicazione al tempo dei social network comporta una mutazione professionale del profilo del giornalista: non più disvelatore esclusivo della notizia, ma selezionatore, decifratore, e soprattutto coproduttore dei nuovi sistemi intelligenti che tendono sempre più a sostituirsi alla meccanica redazionale. Convinto che questa sia più una chance che una iattura, Michele Mezza giornalista di lungo corso e ideatore di Rai News 24 - prova a delineare la figura di un nuovo mediatore, capace di governare le potenze tecnologiche, di declinare linguaggi sociali, di dare un'anima all'informatizzazione della vita, a patto di bruciare ogni nostalgia e conservatorismo. Ne sortisce una concreta proposta alternativa di giornalismo, che prefigura filiere produttive, soluzioni editoriali, organizzazioni redazionali capaci di dare al sistema Italia l'ambizione di non essere solo magazzino o retrobottega di una comunicazione "importata". Prefazione di Derrick de Kerckhove. Postfazione di Pier Luigi Celli.
Nove dimissioni e mezzo. Le guerre quotidiane di una giornalista ribelle
Adele Cambria
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2010
pagine: 281
"Il Mondo", "Paese Sera", "Il Giorno", "La Stampa", "Il Messaggero", "L'espresso", "L'Europeo", "l'Unità": una carriera cominciata nel 1956, con le cosiddette colonnine di costume, e non ancora finita. E quelle colonnine qualche volta Pannunzio gliele faceva firmare con uno pseudonimo maschile: Leone Paganini. Un leone per il coraggio - o piuttosto l'incoscienza - che l'aveva spinta da Reggio Calabria a Roma, lei esile brunetta dagli occhi verdi, col pallino del giornalismo, in un'Italia che non conosceva ancora il femminismo, né la contestazione giovanile. Quanto al cognome, Paganini... "Mario Pannunzio sviolinava nell'aria con le sue mani bianche, curatissime, ed era detto tutto! Tempi favolosi, vivevo nel miracolo". Parte da lì il lungo flash-back di una donna che ha attraversato la storia degli ultimi cinquant'anni del giornalismo italiano, passando da una dimissione all'altra, talvolta cercata, talvolta subita. Una vita trascorsa a rincorrere e intervistare i grandi della cultura e del jet-set - da Sartre a Soraya, da Grace Kelly a Pasolini, che la volle in tre dei suoi film. Il racconto di una vita al servizio della scrittura e dell'"adrenalina della notizia", un rutilante susseguirsi di fatti, aneddoti e retroscena di un paese alle prese con la modernità.
Riformisti e comunisti. Il «migliorismo» nella politica italiana
Enrico Morando
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 2010
pagine: 180
Il guinzaglio elettronico. Il telefono cellulare tra genitori e figli
Daniela Brancati, P. Cesare Rivoltella, Anna Maria Ajello
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2009
pagine: 104
All'estero lo chiamano telemothering o teleparantage: è il ruolo assunto dal telefono cellulare nel rapporto fra genitori e figli. Vera e propria presenza fra loro, è per gli adulti uno strumento di controllo a distanza, un mezzo per tenere a bada le ansie per i pericoli che insidiano i figli quando si allontanano dalle mura domestiche. In sostanza una sorta di cordone ombelicale, un guinzaglio elettronico che crea negli adulti l'illusione di seguire e proteggere i ragazzi, anche se non consente di sapere dove essi realmente siano o cosa stiano davvero facendo. Ma un cordone ombelicale oltre la nascita è innaturale, e non solo non favorisce l'autonomia e la sicurezza, ma ostacola un armonioso sviluppo psicologico. Nato da due innovative ricerche complementari condotte su un campione di ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori e commissionato dall'Osservatorio "I Pinco Pallino" su minori e media, questo libro ha i pregi dell'indagine sul campo accanto a quelli dell'analisi rigorosa e aggiornata di un fenomeno che tocca la gran parte delle famiglie italiane. Sarà pure perennemente scarico, più usato per giocare che per comunicare, costoso da acquistare e da mantenere, ma qual è quel genitore davvero disposto a privare il proprio figlio del cellulare? La risposta è ben nota a tutti i gestori della telefonia, che si contendono la clientela a suon di offerte.
Governare Palermo. Storia e sociologia di un cambiamento mancato
Laura Azzolina
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2009
pagine: 144
Fra gli anni ottanta e novanta Palermo ha vissuto una stagione in cui sembrava avviato un profondo cambiamento sociale e politico. Dopo decenni di malgoverno e corruzione, segnati da un'economia debole e assistita e dai condizionamenti della criminalità, la società civile si era mobilitata. Il governo locale, anche per effetto della riforma, tentava di sperimentare un nuovo modello di sviluppo urbano e nuovi rapporti fra politica e società. Il decennio successivo ha visto però frustrate le aspettative di cambiamento: si ricostituiscono un sistema di governo e un rapporto con gli elettori di tipo tradizionale, mentre la città e la sua economia soffrono di vecchi e nuovi mali, in una involuzione che molti hanno letto come il ritorno a un ineluttabile destino. Si era dunque trattato di una fortuita commistione di contingenze, una temporanea deviazione da un sentiero di sviluppo da cui è troppo difficile uscire? O di un'occasione mancata, in cui le scelte della leadership politica si sono combinate alle situazioni del momento in modo da indebolire il consolidarsi dei risultati raggiunti? Il volume ripercorre la sequenza di eventi che hanno creato le condizioni per il rinnovamento e l'ascesa di Leoluca Orlando, rivisita la sua esperienza amministrativa e cerca di cogliere i passaggi critici che hanno finito per indebolirne gli esiti.
L'Europa indispensabile. Tra spinte nazionalistiche e mondo globalizzato
Gianni Pittella
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2009
pagine: 176
La grave crisi finanziaria, economica e sociale che ha investito gli Stati Uniti e ha contagiato il resto del mondo dimostra l'indispensabilità dell'Europa. Dell'Unione europea, un'organizzazione istituzionale, economica e - non ancora abbastanza - politica, che oltre sessantenni fa grandi uomini avevano già immaginato. Anche per l'Europa non è un momento facile. I no al Trattato costituzionale e al Trattato di Lisbona sono la spia di un disagio, di un disamore verso l'idea stessa dell'Unione. Questo libro spiega perché, invece, l'Europa è necessaria, cosa ha già fatto per i cittadini e cosa ancora può e deve fare, purché ne abbia la possibilità. L'autore, Gianni Pittella, parlamentare europeo di lungo corso, racconta come, dalle grandi crisi internazionali ai problemi energetici, dai fondi per il Mezzogiorno agli stanziamenti per la ricerca, al mercato del lavoro, ai temi della giustizia e dei diritti civili, più Europa significhi più forza e opportunità per tutti e non, come qualcuno vorrebbe far credere, burocrazia e istituzioni senz'anima. Il volume, oltre a rivelare curiosi aneddoti su personaggi noti, costituisce uno strumento per entrare negli ingranaggi di un'Europa che stanzia risorse e dispensa multe, che offre formazione ai giovani e infrastrutture ai diversi paesi, che a volte sembra invadere, e altre invece sfiorare, le nostre vite.
Nuda e crudo. femminile e maschile nell'Italia di oggi
Sandra Puccini
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2009
pagine: 189
In principio ci furono la contestazione, il femminismo e la liberazione sessuale; poi vennero la donna oggetto, le scosciate tutte-tette delle tv commerciali, l'imperativo dei giovani belli e disinibiti a tutti i costi, uomini compresi. Qual è il nesso che tiene insieme così tanti ribaltamenti di ruoli e di costumi, all'apparenza tra loro stridenti? Qual è la strada che ha condotto dalla minigonna degli anni sessanta alle nudità dei novanta, dalla rivendicazione femminile dei diritti sul corpo all'esibizione spudorata della sessualità, dall'accettazione di sé alla manipolazione estetica? E che dire degli uomini, sospesi tra il sogno dell'harem e il mito della tenerezza materna? Con i ferri del mestiere dell'antropologa e una quotidiana consuetudine col mondo giovanile, Sandra Puccini passa in rassegna fiction e reality show, spot e messaggi pubblicitari, moda, narrativa per i giovani e neopornografia. Immagini e scritture, dunque, per raccontarci le trasformazioni delle rappresentazioni dei ruoli sessuali nella cultura italiana contemporanea. E mettendo in fila i modelli a cui oggi si ispirano maschi e femmine (da "Amici" a "Melissa P." e "Tre metri sopra il cielo") ce ne svela somiglianze e differenze rispetto a quelli dei loro genitori. "La grande mutazione antropologica" degli italiani, di cui Pasolini parlava inascoltato negli anni sessanta, è dunque ormai completata oppure all'alba del terzo millennio è tuttora in corso?
Il mio nome è Lucy. L'Italia del XX secolo nei ricordi di una transessuale
Gabriella Romano
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2009
pagine: 95
Il secolo breve con occhi diversi: quelli di Luciano, classe 1924, dapprima bambino inquieto della provincia piemontese, poi adolescente "diverso" nella Bologna fascista, e subito dopo disertore con l'8 settembre, deportato a Dachau e liberato dagli alleati, e nel dopoguerra trasmigrato a Torino sulle ali del boom economico, dove cambia sesso in pieni anni ottanta per poi tornare, da donna matura, nella casa e nel quartiere che lo hanno conosciuto ragazzino. Una storia lunga ottant'anni che si intreccia a quella del nostro paese e delle sue svolte sociali, culturali e politiche, e getta luce sui suoi lati più in ombra, sugli espedienti, i luoghi, i linguaggi, le trasformazioni di una diversità sessuale, sempre in bilico tra il segreto e l'esibizione, tra l'insicurezza e la piena rivendicazione di un'alterità consapevole. La Lucy di oggi, ormai ottantenne, racconta il Luciano di un tempo e l'età di mezzo con la serenità di chi, con grande tenacia, ha saputo ricavarsi un angolo di mondo in cui coltivare gioie e dolori di una vita vissuta controcorrente. L'ipocrisia della piccola provincia, il regime, la guerra, la deportazione, il dopoguerra, le fatiche per campare, i cabaret en travesti, la vita notturna, la prostituzione, le feste, gli amori, gli arresti, e poi l'incontro coi nascenti movimenti di liberazione sessuale. Si dipana in queste pagine l'esperienza di una differenza vissuta "senza rete".
La rivincita di Roma ladrona. Viaggio nel modello che può conquistare l'Italia
Stefano Marroni
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 2009
pagine: 160
Da sgangherato centro geografico-burocratico di una nazione che le preferiva un'altra «capitale morale», a modello vincente nell'immaginario collettivo e meta glamour del jet set internazionale. È bastato un quindicennio per capovolgere l'immagine di Roma, che a ottobre si accinge a lanciare il suo sindaco alla leadership del Partito democratico: una trasformazione che ha amplificato l'effetto-vetrina della città che aveva già imposto sulla scena nazionale il suo predecessore, Francesco Rutelli, ma anche il suo sfidante sconfitto, Gianfranco Fini. È la forza del modello-Roma: l'effetto, su una capitale adagiata su edilizia e pubblico impiego, di una politica pronta a giocare la carta della cultura, dell'innovazione e delle grandi opere per fare del turismo l'innesco di una crescita superiore a quella del resto del paese. E dotata di una capacità di inclusione che ha garantito alla città una relativa protezione dagli squilibri della globalizzazione e dagli effetti delle nuove povertà. A fronte di queste luci, restano le ombre che uno storico ritardo infrastrutturale proietta sulla vita della Città eterna: traffico infernale, servizi pubblici spesso in affanno, diffusa illegalità sono solo alcune delle sfide che il futuro riserva anche al prossimo inquilino del Campidoglio. Ma la rivincita di Roma - capitale del cinema, centrale nel sistema dei media - ha offerto a Veltroni il palcoscenico per una straordinaria performance seduttiva.