Archivio Storia
Guerre spaziali. La corsa allo spazio dalla Guerra fredda alle stazioni spaziali e oltre (1945-2022)
Stefano Cavina
Libro: Libro in brossura
editore: Archivio Storia
anno edizione: 2023
pagine: 395
Nel secolo scorso, durante la Guerra Fredda, la Corsa allo Spazio apparve agli occhi del grande pubblico come l'epica esplorazione di una frontiera immensa e sconosciuta. In realtà fu il campo di un duro scontro politico-militare, fra il Blocco Occidentale e quello Orientale, nel quale USA e URSS, più che conquistare la Luna volevano prevalere l'uno sull'altro, per motivi ideologici, strategici ed economici, rafforzando la loro influenza sul piano geopolitico mondiale. Se accettiamo l'antica filosofia greca dei "cicli storici", rileggendo quanto accadde durante la Guerra Fredda e la Corsa allo Spazio degli anni '50 e '60 del secolo scorso, possiamo trovare le spiegazioni all'attuale ritorno ai Blocchi contrapposti, con Stati Uniti ed Europa da un lato, Russia, Cina e India, dall'altro. Queste nuove contrapposizioni però, oltre al pacifico ritorno alla Corsa allo Spazio hanno innescato la pericolosa ripresa della sua militarizzazione. Un "quadro" già visto in passato, che potrebbe celare il ritorno di un ciclo storico già sperimentato, dove da un lato l'umanità si accinge a esplorare pacificamente "nuovi strani mondi", mentre dall'altro rischia pericolosamente, ora più che mai con l'invasione russa dell'Ucraina, e come accadde con la "crisi dei missili di Cuba", di scatenare una guerra di proporzioni devastanti.
I violatori di blocco italiani. Storia di uomini e navi
Alberto Rosselli
Libro: Copertina morbida
editore: Archivio Storia
anno edizione: 2023
pagine: 88
In questo piccolo libro denso di notizie, si ricordano i marinai italiani dimenticati, i "forzatori di blocco", autentici eroi sconosciuti della Seconda Guerra Mondiale: uomini a metà strada tra militari e civili, tra pirati e gentiluomini di mare. Si tratta di una storia davvero poco nota, di una guerra asimmetrica e particolare, tra Betasom e Massaua, Kobe e Singapore, che ha interessato mercantili e sommergibili, sulle rotte del Pacifico e dell'Atlantico.
Afghanistan. Eterno crocevia di interessi e guerre
Alberto Rosselli
Libro: Copertina morbida
editore: Archivio Storia
anno edizione: 2022
pagine: 88
L'Afghanistan non è mai stata una terra facile da conquistare, o da "pacificare" (come in voga attualmente). Il Paese è infatti costituito principalmente da montagne e steppe abitate da tribù da sempre ostili a qualsiasi tentativo teso ad imporre il controllo di un'autorità centrale. È una lezione che solo recentemente l'Occidente sta imparando, pur non assimilandola del tutto, dopo oltre 20 anni di guerra e guerriglia mascherata e missione di peacekeeping, anche se prima sono stati i sovietici a seguire, seppur con scopi politici e ideologici diversi, questa errata traccia.
Ucraina in fiamme. Le radici di una crisi annunciata
Fabio Bozzo
Libro: Copertina morbida
editore: Archivio Storia
anno edizione: 2022
pagine: 104
A sei anni di distanza dalla prima pubblicazione il libro ripercorre brevemente la storia dell'Ucraina, in particolare spiegando l'etnogenesi del suo popolo e lo sviluppo della sua identità nazionale. Perché tra russi e ucraini, le cui similitudini sono superiori alle diversità, negli ultimi 150 anni le aspirazioni nazionali sono andate sempre più differenziandosi? Perché l'Ucraina, dopo secoli di unità/sudditanza alla Russia, dal crollo dell'URSS ha svoltato con sempre maggior decisione verso l'Occidente? E perché la Russia vede nella perdita dell'Ucraina una menomazione storica, politica e persino fisica? L'autore risponde con sintetica chiarezza, per poi addentrarsi nell'analisi dei tragici eventi dell'occupazione/annessione russa della Crimea, della guerra del Donbass e delle cause dell'invasione russa dell'intera Ucraina iniziata nel febbraio del 2022.
Il carro armato Fiat-2000. Dal 1917 alla costruzione della replica. Tank master special. Volume 10
AA. VV.
Libro: Copertina morbida
editore: Archivio Storia
anno edizione: 2022
pagine: 160
Il progetto originale del Fiat-2000 fu realizzato completamente in proprio dalla Fiat nel 1917-1918, all'epoca una delle principali industrie motoristiche del mondo, che però non aveva alcuna esperienza di costruzione di mezzi cingolati. Ne nacque un carro pesante molto interessante, dotato di un motore d'aviazione, che presentava varie soluzioni tecniche all'avanguardia, quali un cannone in torretta girevole, un abitacolo dedicato per il conduttore e la separazione tra il comparto equipaggio ed il vano motore. Nonostante avesse prestazioni paragonabili, se non superiori ai coevi carri di produzione britannica e francese, il Fiat-2000 non fu apprezzato dal Comando Supremo Italiano, che gli preferì un carro ben più piccolo e meno potente quale il Renault FT-17. Costruito in soli due esemplari rimasti a livello di prototipo, fu impiegato nel 1919 nelle operazioni in Libia. Dal 2017 al 2019, per celebrare il centesimo anniversario della costruzione del primo carro armato italiano l'Associazione Nazionale Carristi d'Italia, il Museo delle Forze Armate 1914-1915 di Montecchio Maggiore (VI) e l'Associazione culturale "Raggrupamento SpA" hanno eseguito la riprogettazione filologica del grande veicolo e costruito una replica marciante del carro in scala 1:1.
L'odissea dell'Armir. Dal Don a Nicolajewka. La ritirata degli alpini dalla Russia raccontata dai reduci
Mario Bussoni
Libro: Libro in brossura
editore: Archivio Storia
anno edizione: 2022
pagine: 212
Un libro sulla Campagna e la Ritirata di Russia potrebbe oggi risultare un'impresa pressoché impossibile, se non inutile. Per prima cosa, perché ormai è stato scritto tutto quanto si poteva dire, senza contare che la maggior parte dei testimoni oculari di quelle crude vicende, fosse solo per ragioni anagrafiche, purtroppo non c'è più. E per seconda cosa perché certi aspetti ideologici e certi interessi di fazioni politiche sono ancora tenacemente superstiti. Nella prefazione del libro, il generale degli alpini Giuliano Ferrari riconosce però a Mario Bussoni di aver saputo muoversi sulla stretto crinale dell'imparzialità di giudizio. E aggiunge inoltre che l'autore si è fatto schermo delle fonti di un'imponente bibliografia, dalla quale ha estratto, con ammirevole coerenza d'opinione, tutti gli eventi sino ad oggi documentati e la narrazione delle emozioni dei protagonisti. Ecco allora in "L'odissea dell'Armir" un lucido riepilogo di ogni aspetto di cosa è successo realmente laggiù, concatenato in un filo logico coerente e scorrevole. Un'opera amica, dunque, per porre definitivamente la parola fine a uno degli eventi più tragici della storia italiana.
All'Oriente di Parma. Storia della massoneria parmense
Fiorenzo Sicuri
Libro: Libro in brossura
editore: Archivio Storia
anno edizione: 2022
pagine: 124
In questo volume della storia della massoneria parmense dal Settecento al Novecento, l'autore identifica le tracce della massoneria settecentesca nella corte, negli ambienti intellettuali, nel mondo musicale, nell'esercito e nell'aristocrazia del piccolo ducato di Parma, Piacenza e Guastalla. Per la prima volta, alle ipotesi e alle congetture sinora avanzate dagli storici si aggiungono certezze, accertando l'esistenza di logge massoniche parmensi con il reperimento di nuove e inedite fonti. Un versante massonico e massonizzante, a più riprese risorgente, segnò pertanto la storia della dominazione dei Borbone nel ducato. Cominciò così la lunga storia della massoneria parmense, in parallelo con la più generale storia della massoneria italiana ed europea, con momenti di splendore, come sarà nel successivo periodo napoleonico o in epoca giolittiana e nel primo dopoguerra, alternati a lunghi periodi d'inabissamento e di dissolvimento, come nel Risorgimetno e durante il regime fascista.
Paolo il danese. Il prete partigiano
Paolo Lauritzen, Rosita Lauritzen
Libro: Copertina morbida
editore: Archivio Storia
anno edizione: 2022
pagine: 480
Quando Lauritzen arrivò a Vigatto, la Repubblica Sociale Italiana era in via di costituzione; il fascio repubblicano si costituì soltanto nel dicembre e con un minor numero di aderenti, mentre il podestà della città di Parma, a cui il comune di Vigatto era stato temporaneamente annesso dal fascismo. Tuttavia, nel complesso emerge anche dalla testimonianza di Lauritzen la fragilità dell'impianto e del radicamento della RSI. Grazie ai suoi precedenti di ufficiale e alla stima che raccoglie fra gli uomini del distaccamento Matteotti, un distaccamento composto quasi esclusivamente di giovani (soprattutto cattolici) della zona di Vigatto e a cui egli resterà anche in seguito particolarmente legato, poco dopo ne diviene comandante. Nel movimento partigiano, Lauritzen salirà rapidamente i vari gradi: capo di stato maggiore della IV Brigata Giustizia e Libertà, col grado di comandante di battaglione (senza però avere funzioni dirette di comando), poi vice comandante e infine comandante di Brigata.
Ricordi di guerra. Con la Julia sui fronti greco albanese russo 1939-1943
Domenico Rossotto
Libro: Libro in brossura
editore: Archivio Storia
anno edizione: 2022
pagine: 160
Questo volume raccoglie, integrandole con note esplicative, commenti e schede di approfondimento, le memorie militari di Domenico Rossotto, ufficiale effettivo durante la guerra '13-18. Con il grado di tenente colonello ha comandato il gruppo "Conegliano" del 3° Artiglieria Alpina "Julia" durante la campagna di Albania, Grecia e sul fronte russo, guidando i superstiti del Gruppo facente parte della colonna Rossotto nella ritirata del Don. Con lo pseudonimo di Colonello Verdotti è uno dei protagonisti del libro "Centomila gavette di ghiaccio" di Giulio Bedeschi.
Carristi Italiani in Spagna 1936-1939-Italian tankers in Spain 2936-1939
Paolo Crippa
Libro: Libro in brossura
editore: Archivio Storia
anno edizione: 2022
pagine: 120
La Guerra Civile spagnola fu il primo conflitto che vide l'uso intensivo dei carri armati, giungendo in un momento cruciale per lo sviluppo dei mezzi corazzati in Europa, e la Spagna fu quindi vista come un laboratorio per testare i propri blindati e le dottrine tattiche della specialità Carrista non solo dall'Italia, ma anche dalla Germania e dall'Unione Sovietica. Anche se negli anni '30 lo sviluppo dei carri armati stava subendo una forte accelerazione in chiave moderna, la specialità Carrista era praticamente ancora agli albori ed il Regio Esercito in modo particolare non aveva ancora maturato una consistenza esperienza in fatto di guerra corazzata, né, tantomeno, in fatto di costruzione di mezzi blindati. La guerra in Spagna costituì una prova fondamentale per l'impiego dei reparti carristi in un contesto di guerra moderna e certificarono l'assoluta inadeguatezza del concetto di “carro d'assalto” e la necessità di disporre dei cosiddetti “carri di rottura” dotati, cioè, di armamento pesante. L'esperienza della Guerra Civile spagnola fu dunque un segnale d'allarme forte per la specialità Carrista, sia per l'evidente ritardo nello sviluppo di mezzi corazzati italiani “moderni”, sia per la scarsa capacità dimostrata nell'impiego delle unità corazzate da parte dei Comandi Superiori.
Operazione Avalanche. Gli alleati sbarcano nel golfo di Salerno
Giovanni De Simone
Libro: Copertina morbida
editore: Archivio Storia
anno edizione: 2021
pagine: 88
Il 9 settembre 1943 gli Alleati lanciarono l'Operazione Avalanche sbarcando sulle coste della Campania: contemporaneamente i paracadutisti attaccarono Taranto. La prima operazione di sbarco su larga scala avvenne nel Golfo di Salerno, in un arco terrestre di circa 40 km compreso, da Nord a Sud, nei comuni di Pontecagnano, Battipaglia, Capaccio e Paestum. Questa zona era il limite massimo dell'autonomia degli arei alleati monomotore di stanza in Sicilia, e, nel contempo, il punto più vicino al porto di Napoli che era indispensabile per alimentare la Campagna d'Italia. Fu denominata "Avalanche" ma venne in seguito definita una "Valanga di errori". Gli alleati rischiarano di essere rigettati a mare come in nessun'altra occasione durante il conflitto e, solo dopo aver subito gravi perdite, circa tre volte superiori a quelle tedesche, riuscirono a dare inizio all'avanzata verso Napoli, sessanta chilometri più a Nord, dove sarebbero entrati solo il 1° ottobre, ben ventidue giorni dopi i primi sbarchi del 9 settembre.
La caduta dell'Impero ottomano e le radici della politica di Erdogan
Alberto Rosselli
Libro: Libro in brossura
editore: Archivio Storia
anno edizione: 2021
pagine: 288
La storia dell'impero ottomano è stata lunga, gloriosa e densa di avvenimenti che hanno coinvolto e segnato, direttamente o indirettamente, lo sviluppo sia dell'Europa occidentale e orientale che quello di altre vaste regioni del Nord Africa e del Medio Oriente. Per molti secoli, a partire dal 1300, l'impero ottomano ha infatti rappresentato un grande ed importante organismo politico, etnico, religioso e militare. Il testo descrive, nella prima parte, la caduta dell'Impero Ottomano (1918-1924) e in appendice il revanscismo nazionalista e islamico della nuova Turchia di Erdogan che vuole ripristinare il Vecchio Impero attraverso le armi di un nuovo espansionismo (in Libia, Siria e Corno d'Africa), anche il ricorso alle armi e non soltanto alla diplomazia.