Artemide
Ricomporre l'identità. Terremoto, città e beni culturali della Chiesa
Libro: Libro in brossura
editore: Artemide
anno edizione: 2019
pagine: 126
«L'Italia ha creato e custodisce un patrimonio artistico di valore incommensurabile. Allo stesso tempo, una grande parte del suo territorio è caratterizzato da un elevato rischio sismico. Per questo motivo, la riflessione sull'esperienza italiana, in un certo senso unica, è di straordinaria importanza. Un terremoto provoca sempre delle perdite e delle ferite. Innanzitutto, delle perdite e delle ferite che riguardano le persone coinvolte. Inoltre, un terremoto provoca delle perdite e delle ferite nel tessuto sociale ed economico. E, ovviamente, un terremoto provoca delle perdite e delle ferite per i gravi danni causati ai beni culturali e artistici delle aree colpite. Perciò si parla, con tutta proprietà, di 'bellezza ferita' e di 'arte ferita'. In questo libro ci occupiamo del modo di curare queste ferite o, meglio ancora, del modo di 'ricomporre l'identità', come evidenziato dal titolo stesso. E qui, penso che siamo proprio al centro della questione. Parliamo di una questione di identità perché i beni culturali, e tra di essi i beni culturali della Chiesa, sono sempre espressione di una identità. Se questa identità è ferita, dobbiamo fare tutto il possibile per ricomporla, pur nella consapevolezza che qualche cicatrice probabilmente rimarrà».
Fo memoria. Diario di un bresciano al tempo di Napoleone
Gio. Batta. Frugoni
Libro: Copertina morbida
editore: Artemide
anno edizione: 2019
pagine: 118
"'La narrativa incrocia senza sosta la vita di ciascuno di noi: storie che raccontiamo o sentiamo raccontare, che immaginiamo e sogniamo o che ci piacerebbe raccontare, tutte rielaborate in quella storia della nostra vita che raccontiamo a noi stessi in un monologo fatto d'episodi e talvolta persino inconscio ma virtualmente ininterrotto. Viviamo immersi nella narrativa quando esaminiamo e sistemiamo il significato delle nostre azioni passate, anticipando l'esito dei nostri futuri progetti, situando noi stessi all'intersezione, di storie diverse ancora da terminare' (Peter Brooks): è esattamente - in modo che non saprei dire meglio - l'impulso che spinse il nostro lontano antenato Giovan Battista Frugoni a redigere per anni un diario..." (Chiara Frugoni). Con un saggio di Stefano Levati.
E poi il silenzio. Nuove voci della letteratura austriaca
Libro: Copertina morbida
editore: Artemide
anno edizione: 2019
pagine: 140
Questo libro presenta ai lettori italiani sedici testi della più recente letteratura austriaca, privilegiando autori ventenni e trentenni - soprattutto donne - e attingendo a romanzi d'esordio usciti negli ultimi tre-quattro anni. Una "new wave austriaca" (De Villa) di cui si mostrano temi e linguaggi rappresentativi, dai registri neoclassici alla cultura pop: una letteratura caratterizzata da una grande pluralità e internazionalità che è in gran parte un'eredità dello "Stato dei molti popoli" asburgico col suo legame con l'Europa centro-orientale e balcanica da cui provengono non pochi autori. Relazioni di coppia instabili e volatili, il fenomeno della migrazione, il rapporto con la memoria storica, la finezza di indagine psicologica che è un contrassegno di tutta la letteratura austriaca, spesso declinato nel registro dell'ironia.
Riflessi del «Grande Gatsby». Traduzioni, cinema, teatro,
Gianfranca Balestra
Libro: Copertina morbida
editore: Artemide
anno edizione: 2019
pagine: 219
Il grande Gatsby di E Scott Fitzgerald è considerato da molti "il grande romanzo americano": esemplare di un'epoca - gli anni Venti - e portatore di tematiche universali, rappresentativo della cultura americana e capace di attraversare i confini nazionali. Fin dalla sua prima pubblicazione e nei decenni successivi, il libro è diventato fonte di ispirazione per adattamenti in altri media, dal cinema al teatro, dal musical all'opera al balletto, in trasposizioni che hanno contribuito a rinnovarne la fama. In questo volume l'autrice analizza il romanzo e le sue traduzioni letterarie e intersemiotiche che hanno contribuito a creare il mito del Grande Gats& e lo hanno fatto diventare parte del nostro immaginario.
La copia pittorica a Napoli tra '500 e '600. Produzione, collezionismo, esportazione
Libro: Copertina morbida
editore: Artemide
anno edizione: 2019
pagine: 198
«Il progetto Copimonarch, pensato e diretto da David Garda Cueto, si è posto l'obiettivo di studiare il fenomeno della copia pittorica nell'ambito vasto e complesso delle tante realtà territoriali riunite dalla monarchia ispanica, tra il XVI e il XIX secolo. Sono i secoli che vedono l'emergere della figura dell'artista come creatore e il perfezionamento e la diffusione dei mezzi di riproduzione meccanica, i secoli in cui si passa dalla affermazione del concetto di "imitazione" come base dell'operare artistico, a quelli in cui si fa strada l'esaltazione del genio creativo individuale. Studiare il fenomeno delle copie in prospettiva diacronica, come raramente è stato fatto, permette di osservare da una angolazione inedita l'evolversi di questi processi. Nel contesto "imperiale" della monarchia ispanica dei secoli XVI-XVIII, individuato come campo della ricerca del progetto, la copia ha poi un significato speciale: lo sviluppo della pratica del collezionismo, che già sul finire del XV secolo si andava affermando come modello di comportamento proprio dei signori, dei dotti e degli uomini di gusto, nel corso del Cinquecento e poi nel Seicento porta ad una notevole crescita della domanda di dipinti e di oggetti d'arte. In Italia i funzionari spagnoli, forti della nuova posizione politica e sociale conquistata, acquisiscono volentieri opere dei paesi tradizionalmente riconosciuti come leader della creazione artistica, le Fiandre e l'Italia: originali, certo, ma in alternativa a questi anche copie. Sono poi le copie pittoriche a garantire la conoscenza delle immagini dei sovrani e, per le famiglie più importanti, che spesso si allargano e si diramano su una dimensione continentale, quella dei parenti lontani, così come sono spesso copie pittoriche a permettere, insieme alle stampe, la diffusione di culti legati a singole immagini, sopratutto della Vergine, ma anche la diffusione delle "vere effigie" dei nuovi santi dell'età della controriforma. Napoli ha un ruolo non secondario in questi processi, un ruolo che le relazioni nel corso del seminario si sono proposte, se non di esaminare in dettaglio, almeno di scandagliare in diverse direzioni." (dalla prefazione)
Pro bono urbis. Un progetto di riforma urbana per la Roma di Innocenzo X
Marisa Tabarrini
Libro: Libro in brossura
editore: Artemide
anno edizione: 2019
pagine: 240
Il codice "Varia consilia pro bono urbis Romae" della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, di cui si propone la prima edizione integrale, è una straordinaria fonte inedita per la storia di Roma in età barocca. Databile allo scadere del pontificato di Innocenzo X Pamphilj (1644-1655), il manoscritto presenta un piano di riforma urbana volto ad abbellire la città di Roma, un piano finanziario per rimediare all'indebitamento dello Stato Pontificio, e un regesto degli eventi più significativi tra il 1648 e il 1655. Di eccezionale interesse sono le molte proposte che anticipano i principali piani attuati dalla politica urbana di Alessandro VII (1655-1667) e dai papi di fine Seicento. Sorprendente la collocazione ideologico-religiosa dell'estensore del manoscritto — il cui volto rimane ancora ignoto — apertamente schierato a favore del giansenismo e di istanze politico-sociali che matureranno solo molti decenni più tardi nell'entourage di Clemente XII Corsini (1730-1740).
Le miniere dei monti della Tolfa. Notizie istoriche sullo scoprimento della miniera di allume e di altri minerali avvenuto nei Monti della Tolfa coll'aggiunta di alcuni cenni geognostici ove quelle si trovano non che dell'origine ed incremento della terra delle allumiere
Calisto Leoni
Libro: Libro in brossura
editore: Artemide
anno edizione: 2019
pagine: 140
"In occasione della visita di Gregorio XVI avvenuta il 21 maggio 1835 il Priore del Comune, volendo porre sotto gli occhi del S. Padre qualche notizia, richiese a uno studente dell'Università di Roma un manoscritto nel quale aveva principiato a riunire le notizie relative alle miniere di allume e all'origine del paese di Allumiere”. (Teodolfo Mertel, memorie inedite)
L'immagine di Roma moderna. Da Bufalini a Nolli. Un modello europeo
Mario Bevilacqua
Libro
editore: Artemide
anno edizione: 2019
pagine: 140
Piante e vedute di Roma dal Rinascimento all'Illuminismo, nel dialogo serrato con le capitali europee. Arte, scienza, simbolo e potere nella costruzione, produzione e diffusione dell'immagine della città eterna e del suo ruolo universale nella cultura dell'Occidente cristiano.
Bernini tradotto. La fortuna attraverso le stampe del tempo (1620-1720)
Benedetta Ciuffa
Libro: Copertina morbida
editore: Artemide
anno edizione: 2018
pagine: 718
Questo volume intende colmare una vistosa lacuna nell'ambito degli studi berniniani e offrire un contributo inedito alla definizione critica della figura dominante del Barocco romano. Molto si è scritto su Gian Lorenzo Bernini, ma alla fama di questo artista non hanno contribuito solo le penne dei suoi sostenitori e detrattori, ma anche la circolazione delle stampe coeve, una sorta di "istantanee del passato" in grado di raggiungere «le più lontane nazioni»: incisori italiani e stranieri si sono confrontati con le opere del maestro, dando alla luce un gran numero di riproduzioni che le botteghe calcografiche romane, spesso in competizione tra loro, producevano con ritmi serrati per soddisfare le richieste di un vasto pubblico. La fortuna grafica delle opere del Bernini è documentata dall'ampio catalogo, che conta oltre cinquecento incisioni: una sorta di "Galleria Berniniana", circoscritta agli anni in cui l'artista è ancora in vita e ai decenni successivi. Il volume Bernini tradotto costituisce un repertorio insostituibile rivolto a tutti gli studiosi del Barocco e del suo più grande interprete. Presentazione di Tommaso Montanari e prefazione di Barbara Jatta.
Il «Sermone» di Pietro da Barsegapè. Indagini sul Codice AD XIII 48 della Biblioteca Nazionale Braidense
Attilio Bartoli Langeli, Chiara Frugoni, Marta mangini, Giuseppe Polimeni
Libro: Copertina morbida
editore: Artemide
anno edizione: 2018
pagine: 338
"Dopo le segnalazioni degli eruditi del Settecento e la pubblicazione integrale a opera di Bernardino Biondelli (I 856), tra Ottocento e Novecento intorno al codice braidense si sono avvicendati studiosi che hanno lavorato a un'indagine sistematica, sia nella direzione del dibattito orientato all'edizione critica, sia in quella della descrizione della lingua. Rimasto ai margini delle antologie e dei canoni, in tempi recenti il Sermone è stato oggetto di una più approfondita analisi, volta a mettere in evidenza fonti, richiami, interferenze, offrendosi a un prezioso studio "di ritorno" che ha potuto portare in luce anche la persistenza di tasselli e di moduli nelle pieghe della letteratura religiosa a venire. Acquisiti i risultati messi a punto nel corso della storia della ricerca e i rilievi più recenti, la generosità di tre studiosi del Medioevo (Attilio Bartoli Langeli, Chiara Frugoni, Marta Mangini) rimette oggi al centro del dibattito il Sermone di Pietro, per un momento strappandolo alla piega di luce in cui si era, forse non del tutto involontariamente, adagiato. [...] Se il testo del Sermone è stato nella tradizione oggetto privilegiato della ricerca di chi si è occupato del manoscritto braidense, il volume che oggi si presenta vuole porsi, si crede per la prima volta nell'indagine su Pietro da Barsegapè, come studio complessivo di un codice: in questa prospettiva l'opera in versi, fulcro di tutta la discussione, dialoga con le miniature, con la materialità del manoscritto e, in filigrana, con il contesto storico e documentario". Il volume, curato da Giuseppe Polimeni, riproduce integralmente, in facsimile a colori, il Sermone di Pietro da Barsegapè (codice AD XIII 48) e riporta la classica "edizione" del 1891 di Carlo Salvioni.
George Bataille
Jacqueline Risset
Libro: Copertina morbida
editore: Artemide
anno edizione: 2018
pagine: 190
Questo volume non è il tentativo diligente di un curatore di riunire gli scritti che Jacqueline Risset ha consacrato a Georges Bataille. È la "visione" prontamente fissata su un foglio dall'autrice stessa nel momento in cui si è - come un lampo - imposta alla sua mente, inattesa, istantanea, e da lei archiviata senza averla prima convertita in progetto compiuto: e ciò nell'impazienza, forse, di affidarla alla feconda virtù della distrazione e alla chance, che presiede all'atto di scrittura, quest'ultimo essendo, come afferma Bataille, un aprirsi alla sorte nell'annullamento di ogni operazione subordinata a un fine. Un abbozzo più che un vero e proprio libro, come mostrano, nel foglio autografo che racchiude l'indice del volume, la cancellatura parziale di un titolo e la virgola che fa seguito all'ultima voce dell'indice stesso, quasi a lasciare in sospeso o incompiuta la struttura della raccolta, i cui capitoli - dati ora in lingua italiana ora in lingua francese sembrano tenuti insieme unicamente dal rigo verticale tracciato sulla parte sinistra del foglio, e dal titolo generale, scarno, apposto in alto al centro: Bataille. Si potrebbe invocare l'istante così caro alla studiosa, se è vero che, nella tensione di definirne la natura e di reperirne le molteplici facce «in tutti gli aspetti dell'esperienza umana», Jacqueline Risset ne ha teorizzato una specie propria del lavoro della traduzione ma estensibile a tutti i campi in cui vi è atto creativo: d'istante prima della creazione» dove, scrive, sono «in gioco ancora altre possibilità».
Roma e gli artisti stranieri. Integrazione, reti e identità (XVI-XX s.)
Libro: Copertina morbida
editore: Artemide
anno edizione: 2018
pagine: 320
Le opportunità culturali fornite da Roma caput mundi hanno attratto, come è noto, un flusso ininterrotto di "artisti migranti" dal Rinascimento ai giorni nostri. Questo volume affronta il tema della migrazione da una prospettiva particolare, concentrandosi su casi di artisti - o gruppi di artisti - che si sono recati a Roma per poi rimanervi stabilmente. L'intento è quello di approfondire la comprensione del processo d'integrazione dell'artista straniero nell'ambiente locale, esplorando i modelli di migrazione e le dinamiche d'insediamento nella città papale, le esperienze parallele, complementari oppure contrastanti, di artisti che si sono via via trasformati da "itineranti" a stabili "immigrati".

