Booklet Milano
Juan Olivares. Un pescatore scrittore del Messico indigeno
Flavia Cuturi
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2003
pagine: 384
Juan Olivares è un anziano pescatore di San Mateo del Mar (Oaxaca), un villaggio indigeno huave. Da quando, già adulto, Juan ha imparato a scrivere nella propria lingua, la sua inesauribile curiosità verso i costumi e le tradizioni di San Mateo si è andata sedimentando nelle pagine dei quaderni che ha riempito con scrupolo sin dagli anni Quaranta. Attraverso i tanti testi di Juan che Flavia Cuturi ci propone, conducendo una puntuale riflessione sulla sua scrittura, il lettore può avvicinarsi al "punto di vista di un nativo" sul proprio mondo e la propria esistenza quotidiana, marcata dalla fatica di vivere in un villaggio dove la trama e gli obblighi delle relazioni sociali sono spesso vissuti come un'avviluppante ragnatela.
Basi di semiotica letteraria
Denis Bertrand
Libro
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2002
pagine: 272
Il manuale rappresenta un'iniziazione alla semiotica letteraria e, in generale, all'analisi testuale. Affiancando sezioni teoriche a indagini concrete sui testi, Denis Bertrand ricostruisce la storia concettuale della disciplina, dalla prima semantica strutturale degli anni Sessanta fino ai recenti sviluppi della cosiddetta svolta semiotica, che integrano alle precedenti acquisizioni teoriche sulla significazione le questioni dell'enunciazione, dell'emozione e della sensorialità.
L'antropologia culturale oggi
Libro
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2000
pagine: 672
Un testo fondamentale che per la prima volta riunisce i principali paradigmi in vigore nelle scienze antropologiche. A 150 anni dalla nascita di questa disciplina, il libro traccia un bilancio degli studi fin qui realizzati, raccogliendo i contributi originali di trentatré fra i più noti antropologi. A ciascuno di loro è stato chiesto di indicare non solo lo "stato dell'arte" dell'antropologia, ma di descrivere, con una nota autobiografica, le proprie personali teorie e le proprie radici intellettuali.
Senza più paura. Il narcisismo nello studio di una psicoanalista
Gabriella Mariotti
Libro
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2000
pagine: 144
A volte ci sentiamo sopravvalutati, e piombiamo nella disistima, oppure sentiamo di amarci troppo o troppo poco, o ci si pensa forti e ci scopriamo fragili. La paura ci assale. Attacchi di panico, di ipocondria, somatizzazioni. Che fare? Questo libro aiuta a considerare l'inconscio come amico, ad essere capaci di star soli per riconoscere la voce, ad ascoltarsi per rispettare i propri desideri più autentici e sani, ad essere tanto forti da liberarsi dalle rivendicazioni del passato o dalle eccessive pretese del presente.
Lo scrittore e i suoi fantasmi
Ernesto Sabato
Libro
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2000
pagine: 192
È un diario zibaldone che raccoglie riflessioni e analisi del grande scrittore argentino sul romanzo moderno e sui suoi protagonisti. La domanda è: come e perché si scrivono finzioni? Da qui si dipanano i pensieri dell'autore su questioni quali la morte del romanzo, la crisi e la purezza dell'arte e sulla condizione dello scrittore.
Mandala. In cerca del proprio centro
Antonio Monroy
Libro
editore: Booklet Milano
anno edizione: 1999
pagine: 110
Antropologia come critica culturale
George E. Marcus, Michael M. Fischer
Libro
editore: Booklet Milano
anno edizione: 1998
pagine: 312
A metà degli anni Ottanta, questo libro avviò negli Stati Uniti una critica delle scienze sociali, segnando un punto di svolta in queste discipline e sfociando nella nascita dei Cultural Studies. Il testo infatti considera come "l'altro" non sia più solo fuori dai confini dell'Occidente, dell'accademia, dello studioso impegnato nell'analisi, ma è sempre più all'interno. E ciò obbliga all'utilizzo di chiavi di lettura meno cariche di esotismo e più attente all'ambiguità, alla polivalenza, alle contaminazioni.
I fratricidi. Jugoslavia Bosnia 1991-1995
Edgar Morin
Libro
editore: Booklet Milano
anno edizione: 1997
pagine: 116
Il Paese delle badanti
Francesco Vietti
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2010
pagine: 238
Quante famiglie italiane affidano ormai i propri anziani alle cure di una "badante venuta dall'Est"? Questa ricerca etnografica, raccontata con i toni narrativi e intimi di un diario di viaggio, parte proprio da una di queste case, per poi seguire il ritorno della lavoratrice al suo villaggio natale in Moldavia, piccola repubblica ex sovietica ai confini dell'Unione Europea. Mentre l'importanza dell'assistenza domiciliare offerta da migliaia di donne immigrate è ormai evidente per l'odierna società italiana, molto meno noto è l'impatto che tale migrazione femminile ha nei paesi di provenienza delle emigranti. In Moldavia, così come in Romania o in Ucraina, il mercato del lavoro e gli stessi rapporti familiari vengono "ristrutturati" insieme alle case di chi lavora all'estero. La catena globale della cura coinvolge mariti, figli, parenti, vicini di casa e amici in complesse dinamiche relazionali che mettono in profonda discussione gli equilibri dei piccoli villaggi rurali in cui vivono le famiglie delle donne che lavorano in Italia. Esplorare tali mutamenti è l'unico modo per comprendere la rilevanza di un fenomeno che ha cambiato non solo la vita di tante famiglie italiane, ma anche le società di una buona parte dell'Europa Orientale, protagonista della più vasta e silenziosa migrazione transnazionale di questo inizio secolo.
Differenti, disuguali, disconnessi. Mappe interculturali del sapere
Néstor García Canclini
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2010
pagine: 262
Alimentata dai processi migratori, dall'accessibilità degli spostamenti, dagli scambi economici e tecnologici, l'interazione tra le culture è oggi sempre più intensa, la convivenza evidentemente più complessa e il semplice appello etico alla tolleranza del tutto insufficiente. Saremo capaci di costruire un ordine interculturale globale in cui le dimensioni sociali, economiche, politiche e culturali possano riorganizzarsi e scoprire il valore di ciò che è differente, in modo da ridurre le disuguaglianze e da generare connessioni costruttive a distanza? In poche parole, sapremo costruire una cittadinanza globalizzata? Mettere in comunicazione i differenti, correggere le disuguaglianze e democratizzare l'accesso ai patrimoni interculturali sono diventati compiti imprescindibili della nostra società. Analizzando i modi in cui le scienze sociali hanno affrontato la questione - l'antropologia sottolineando il fatto che alcuni processi globali ci differenziano mentre altri ci omologano; la sociologia studiando i movimenti che favoriscono l'uguaglianza o le disparità; gli esperti di comunicazione ragionando spesso in termini di inclusione ed esclusione - Néstor García Canclini costruisce un percorso originale tra teorie socioculturali e fallimenti politici, rivalutando criticamente gran parte della teoria antropologica più recente, la sociologia di Bourdieu e i suoi sviluppi successivi, gli studi culturali e le teorie della comunicazione più in voga.
Filosofia della gastronomia laica. Il gusto come esperienza
Nicola Perullo
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2010
pagine: 167
È possibile una riflessione filosofica sul gusto e sulla gastronomia? Non è una domanda retorica, ci avvisa l'autore: noi siamo infatti ancora prigionieri della metafora platonica che condanna la gola e la culinaria in quanto "meramente" empiriche, tese a un piacere labile e poco degno dell'uomo. Ma "prendere sul serio" il gusto non significa elevarlo nell'empireo dei sensi intellettuali, sottraendolo alla sua materialità, bensì rivalutare il quotidiano, proponendo uno sguardo "dal basso", a partire dalle esperienze più ordinarie: mangiare una brioche al bar, bere un bicchiere di vino, degustare una specialità al ristorante. Solo così potremo mettere a nudo le rigidità di molti discorsi sul cibo e proporre una filosofia della gastronomia saggia e laica. Nell'originale percorso seguito dall'autore, l'argomentazione filosofica si intreccia con la dimensione narrativa e biografica propria delle esperienze gustative. Attraverso le suggestioni letterarie di Nothomb, Calvino, Epicuro e Proust, Perullo rivendica le esigenze di certa ingenuità volgare del piacere, senza trascurare la dimensione "ecologica" del sapere, e rimettendo il tutto all'interno delle scene di senso della nostra vita, dove emergono tanto la forza della singolarità individuale quanto i codici culturali e sociali delle pratiche di degustazione. Riferimento privilegiato di queste pagine è il vino: in appendice, "Una critica estetica della degustazione".