De Bastiani

Di Eliseo Gallo non è rimasto solo un nome scritto in un mausoleo dei caduti nella guerra di Russia. Ha un suo volto, il volto di un uomo comune, di un giovane travolto da un destino crudele al quale non aveva potuto sottrarsi. In questo libro si riporta la sua memoria. Abbiamo ritrovato le sue lettere e ricostruito le sue tracce. Ora sappiamo dov’era e cosa aveva fatto fino allo scontro con il nemico. Bertolt Brecht diceva: “Beata quella terra che non ha bisogno di eroi”. Il nostro pensiero va quindi alla guerra, alla guerra che si accanisce sempre contro la povera gente, a una guerra spietata che lo ha strappato alla vita, in una terra lontana, a soli vent'anni.

Nel XVIII secolo a Cibiana furono attive per alcuni decenni delle miniere di ferro, un forno per la trasformazione in ghisa del minerale ed una fonderia per la produzione di "attreccj" militari per la Serenissima: palle di cannone ed "anzoli" ma anche due "cannoncini" che a Venezia vennero collaudati con successo.

Quinto volume che raccoglie i testi dell'omonima rubrica settimanale dello scrittore Alberto Toso Fei che esce ogni domenica su "Il Gazzettino" di Venezia. Veneziani di ogni tempo, che nei secoli hanno lasciato un segno nella storia o sulle pietre della città, legando per sempre il loro nome a quello della Serenissima. Biografie di cortigiane, soldati, dogi, politici, letterati, artisti, poetesse... Personaggi storici o leggendari, nati a Venezia oppure trasferitisi e divenuti in tutto e per tutto veneziani, nell'accezione sempiterna che vuole appunto che chiunque ami la città e dia il suo apporto per essa ne divenga cittadino, a dispetto dei natali.

Trenta novelle della più antica e famosa raccolta nella letteratura italiana (ma sempre attuale), qui trasposte e ridotte in forma poetica. In 670 anni, non si è mai visto un Decameron con tanta copia di soluzioni metriche, ritmiche e retoriche, che penetrano agili l’orecchio, la mente e il cuore. Benché con registri linguistici e morfosintattici variabili, le trame rimangono fedeli all’originale di Boccaccio, apprezzabili sia da chi le conosce, sia da chi desidera avvicinarsi, in un modo nuovo e spassoso.

La ricerca è stata condotta su centotrentuno processi per sponsali del XVIII e inizio XIX secolo, conservati nell'archivio storico della Diocesi di Vittorio Veneto, un tempo Diocesi di Ceneda. I documenti offrono l'opportunità di conoscere la vita e le vicende di persone comuni, in particolare la condizione della donna, offrono inoltre preziose informazioni sulle abitudini e i costumi delle famiglie e degli stessi giovani nello stringere accordi di futuro matrimonio. Le numerose testimonianze poi hanno il merito di far emergere la situazione sociale e umana di quelli che nella comunità avevano ruoli deboli, sottomessi e che grazie all'azione giudiziaria hanno potuto far sentire la loro voce. Schedatura dei processi in appendice

Questa non è una pubblicazione celebrativa, è il tentativo di condensare in 196 pagine la storia gloriosa, sì gloriosa, di una società sportiva che da mezzo secolo è al servizio della comunità e degli sportivi. Lo sport della bicicletta ha sempre avuto tanti appassionati, tanti tifosi di questo o quel campione. La S.C. Santa Lucia di Piave ha saputo andare oltre e dare un'opportunità concreta a chi le due ruote le ha volute vivere per davvero, montando in sella e facendo fatica, in qualche caso tanta fatica. E lo ha fatto soprattutto, e per lungo tempo, con le giovani generazioni che hanno così soddisfatto una passione, ma anche praticato uno sport sano, con un'organizzazione alle spalle che li ha aiutati a diventare uomini e qualcuno anche campione. Questo libro racconta alcune storie rappresentative dell'attività sportiva e associativa svolta in 50 anni dalla S.C. Santa Lucia di Piave, ma raccoglie soprattutto centinaia di immagini di ragazzi, di giovani e di meno giovani che in sella a una bicicletta hanno saputi praticare lo sport più bello del mondo: il ciclismo. E allora: viva la S.C. Santa Lucia di Piave!

"[...] Uscire dalla chiacchiera quotidiana del si dice e della curiosità fine a se stessa che, a qualsiasi livello, ci circondano e ci attanagliano, per parlare con persone interessate, e di cose interessanti. Ridare alla parola il posto che merita rispetto all'immagine imperante che la toglie, occupando spazi impropri e impedendo la vita della mente. Riproporre una parola originaria che coinvolga l'individuo nella sua totalità e pluridimensionalità - come ci insegna Jung quando parla di homo totius - in cui tutte le sue principali dimensioni siano esercitate: senso, emozione, intelletto e intuizione."

Età di lettura: da 3 anni.

Rodolfo Sonego, lo sceneggiatore veneto padre della commedia all’italiana e inventore del personaggio di Alberto Sordi. Bastano pochi titoli per ricordarlo al grande pubblico: La ragazza con la pistola, Un tassinaro a New York, Detenuto in attesa di giudizio, Bello onesto emigrato sposerebbe compaesana illibata. Gli autori, ideatori del “Premio Rodolfo Sonego” hanno riunito una decina di esperti per allestire una monografia sul celebre sceneggiatore che illustrano tanti aspetti, anche inediti, della sua appassionante carriera artistica.