Giorgio Pozzi Editore
Contro l'Isis. Le fatwa delle autorità religiose musulmane contro il califfato di Al-Baghdadi
Libro: Copertina morbida
editore: Giorgio Pozzi Editore
anno edizione: 2016
pagine: 127
Il 29 giugno 2014 Abu Bakr al-Baghdadi proclama la restaurazione del califfato e chiede ai musulmani di tutto il mondo fedeltà al nascente Stato Islamico dell'Iraq e del Levante. Da allora una spirale di violenza ha inghiottito Iraq e Siria, e il terrorismo dell'Isis ha coinvolto Europa, Nord Africa, Vicino Oriente e Asia. L'espansione dell'organizzazione terroristica, ben armata e non priva di risorse, ha provocato un numero enorme di profughi, favorendo il reclutamento di decine di migliaia di combattenti e diffondendo la sua ideologia violenta anche in Occidente. Cosa ne pensano i musulmani, e qual è la posizione delle istituzioni religiose? Il libro presenta alcune delle più importanti dichiarazioni (fatwa) emanate dalle autorità musulmane di tutto il mondo contro il sedicente califfato, a partire dalla sua proclamazione. Si tratta di opinioni giuridiche articolate e di ferme condanne che in Occidente non hanno avuto l'attenzione dei media, con il risultato di aumentare la confusione e l'ignoranza su ciò che avviene nel mondo musulmano, e di favorire la paura dell'Islam. I testi introduttivi e le dichiarazioni dei religiosi musulmani aiutano il lettore a comprendere il fenomeno e offrono un punto di vista senz'altro inedito per il pubblico italiano.
Le opere dimenticate del melodramma italiano (1800-1850). Un capitolo di storia della musica da riscrivere
Thomas Milholt
Libro: Libro in brossura
editore: Giorgio Pozzi Editore
anno edizione: 2016
pagine: 242
L'opera lirica, intesa come genere teatrale e musicale in cui l'azione scenica è abbinata alla musica e al canto, nasce in Italia per poi diffondersi in tutto il mondo, raggiungendo nella prima metà del diciannovesimo secolo una popolarità paragonabile a quella del cinematografo nel Novecento. Con un approccio attento al fenomeno della ricezione, l'autore cerca di dimostrare che se circa duemila opere composte nella prima metà dell'Ottocento - l'epoca più feconda - sono state dimenticate e non vengono più eseguite, ciò forse non dipende dalla loro mancanza di qualità, ma dalle trasformazioni che si sono verificate nel gusto del pubblico e dai mutamenti politici e culturali che si sono succeduti. Attraverso l'utilizzo di fonti d'epoca e ricavando indizi sul grado di popolarità di centinaia di opere dai registri delle programmazioni dei più importanti teatri italiani, l'autore descrive le vicende del melodramma nel corso dell'Ottocento e del Novecento, soffermandosi sulla figura del compositore e musicologo Francesco Florimo, le cui idee hanno influenzato le successive ricostruzioni di quest'epoca fondamentale.
La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana del 1859. Osservazioni comparative
Alessandro Manzoni
Libro: Libro in brossura
editore: Giorgio Pozzi Editore
anno edizione: 2016
pagine: XXXVII-314
Delle tante leggende ingiustificate che circolano intorno alla vita e all'opera di Alessandro Manzoni, una delle più pertinaci è quella che vuole l'autore dei "Promessi sposi" abbandonare la letteratura dopo la conclusione del grande romanzo. Il che farebbe di Manzoni un autore in silenzio per oltre trent'anni, fino alla sua morte, che giunse nel 1873. Al contrario, egli continuò a lavorare malgrado l'età e la salute, in particolar modo a questo saggio: un immenso tentativo di raccontare in modo originale la storia della Rivoluzione francese, confrontandola con ciò che allora si chiamava la Rivoluzione italiana, ossia con l'impresa del Risorgimento. Fin quasi ai suoi ultimi giorni portò avanti questo sforzo con accanita lucidità e grande indipendenza di vedute, scostandosi dai racconti celebrativi e dalle propagandistiche condanne di nostalgici dell'Ancien Regime. Mettendo a frutto la sua profondissima conoscenza dei fatti, attingendo a un gran novero di memorie, testimonianze e atti parlamentari, il Manzoni racconta in maniera personale e appassionante, da romanziere, da linguista e da giurista, la vicenda forse mai letta, certo mai scritta così, dei primi cruciali mesi del 1789, in cui a suo giudizio è già implicito tutto ciò che poi sarebbe venuto, fino a Napoleone e oltre.
Dalla telefonata al primo colloquio. 21 errori da evitare per una terapia strategica efficace
Andrea Fiorenza
Libro: Copertina morbida
editore: Giorgio Pozzi Editore
anno edizione: 2016
pagine: 121
Il libro, utile a psicoterapeuti, psicologi, counselor, e più in generale ai professionisti della relazione di aiuto, s'interroga su alcune questioni cruciali: come si costruisce una strategia terapeutica efficace? Quali gli errori tattici più frequenti da evitare e che possono compromettere la riuscita dell'intervento? Quando i dettagli rivelano importanti aspetti della relazione che bisogna tenere in considerazione? Che cosa significa avere il controllo della relazione a fini terapeutici e di cambiamento? Cercando di fornire risposte a quesiti sempre presenti nel lavoro psicologico e clinico, gli autori spaziano dagli aspetti cruciali della costruzione di una strategia ai ventun errori che possono rivelarsi delle vere e proprie insidie per il professionista. Il lettore potrà così affrontare nel modo più corretto quei passaggi che contraddistinguono il rapporto professionale dal momento della prima telefonata di contatto al momento in cui il paziente si presenterà in studio.
Lezioni americane di Giorgio Bassani
Libro: Libro in brossura
editore: Giorgio Pozzi Editore
anno edizione: 2016
pagine: 168
Fra gli anni Sessanta e Settanta Giorgio Bassani si è recato molte volte negli Stati Uniti: prima come presidente dell'associazione Italia Nostra, per presentare la mostra "Italia da salvare", poi per la pubblicazione delle traduzioni in inglese dei suoi libri, e infine per tenere corsi di letteratura italiana nelle università americane della California, Illinois e Indiana. Ripensando a quei viaggi, in una lettera del 1976 Bassani scrive che il ricordo si colora della luce del mito fino a sembrargli uno dei periodi più felici della sua vita - un periodo che gli ispirerà, tra l'altro, alcuni dei componimenti più belli della raccolta "In gran segreto", quasi un diario di viaggio americano in forma poetica. È proprio di questo segreto, biografico e letterario, che si sono occupati gli autori dei saggi qui raccolti: Roberta Antognini, Valerio Cappozzo, Alessandro Giardino, Sergio Parussa, con un ricordo del prof. Edoardo Lèbano che invitò Bassani all'Indiana University, e di una sua studentessa, Linda Nemerow Ulman. Le lezioni del titolo non sono da intendersi solo come una riflessione su quel che Bassani poteva insegnare all'America - le mostre, i corsi universitari, le conferenze - ma anche come uno studio di quel che l'America poteva dare a Bassani: la lezione letteraria e morale appresa dallo scrittore ferrarese durante i suoi brevi ma intensi soggiorni oltreoceano.
Casanova. L'eroe libertino e il teatro dell'autobiografia
Piero Pieri
Libro: Copertina morbida
editore: Giorgio Pozzi Editore
anno edizione: 2015
pagine: 164
Lontano dall'interesse divulgativo per il Casanova seduttore, Pieri analizza il ruolo dell'intellettuale inserendolo nel gran teatro della modernità pre-illuminista e illuminista. Nella sua opera Casanova spesso ordisce una trama fitta di eclettismi disciplinari conformi ai gusti arditi dell'epoca, come in "Histoire de ma vie", metafora testuale di un mito personale che l'avventuriero della penna elaborò in accordo col canone settecentesco dell'autobiografia. Discutendo la funzione ideologica dell'amour-propre, con cui Casanova autorizza la lettura delle sue memorie come un'avventura limpidamente cinica dello spirito libertino, lo studio discute la ricorrente contrapposizione all'opera di Rousseau e Voltaire, e l'adesione a un'idea moderna di autobiografia, in quegli anni ripresa anche da Alfieri. Adottando una tecnica del racconto che mescola confessione autentica, narrazione romanzesca e scena teatrale, Casanova finisce per conseguire una scrittura personalissima e impudente, spesso incline alla dichiarazione mendace, come risulta dall'analisi dei quattro dialoghi con Caterina di Russia presenti nell'"Histoire de ma vie", dei quali Pieri, confutando le precedenti interpretazioni, fornisce le prove di una scrittura propensa al gusto della bugia meravigliosa. Non manca uno studio sul D'Annunzio del "Piacere", che individua frequenti calchi presi dall'autobiografia casanoviana.
Bollettino dantesco. Per il settimo centenario
Libro: Copertina morbida
editore: Giorgio Pozzi Editore
anno edizione: 2015
pagine: 227
Il "Bollettino dantesco. Per il settimo centenario", nato sotto l'egida del Comitato Ravennate della Società Dante Alighieri, si occupa di critica e di curiosità dantesche e si pubblica una volta l'anno (dal 2012 al 2021) in un volume di circa centosessanta pagine. Edito grazie al patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, la rivista ricalca le orme de "Il VI centenario dantesco. Bollettino bimestrale illustrato", già diretto (dal 1914 al 1921) da mons. Giovanni Mesini, conosciuto come "il prete di Dante". Ogni volume si suddivide di norma in cinque sezioni, così destinate: la prima a Nuove letture dantesche; la seconda a Il "Bollettino" fra l'antico e il moderno, ossia alla discussione e al recupero di articoli particolarmente significativi dello storico "Bollettino" novecentesco sottoposti all'esame della moderna esegesi; la terza a Curiosità dantesche; la quarta a Rassegna bibliografica; la quinta a Notizie ravennati. Il "Bollettino dantesco" coinvolge studiosi e dantisti di fama internazionale, ed è diretto dai professori dell'Università di Bologna Alfredo Cottignoli ed Emilio Pasquini. Direttore responsabile della testata è il giornalista Franco Gàbici.
Il senso del tempo in Giacomo Leopardi
Libro: Libro in brossura
editore: Giorgio Pozzi Editore
anno edizione: 2015
pagine: 132
Nonostante la sterminata bibliografia sull'opera e sul pensiero di Giacomo Leopardi, non molto è stato scritto su un tema tanto specifico quanto cruciale della sua riflessione, quello del tempo. Anche se lo "Zibaldone" definisce il tempo "uno accidente delle cose", un puro nome che non ha un'esistenza indipendente se non nel nostro intelletto, in Leopardi il senso del tempo s'intreccia alla riflessione storica, filosofica e linguistica su presente e passato, ai motivi poetici ed esistenziali della memoria, della rimembranza, della morte, del vago e dell'infinito, intessendo del proprio filo la complessa trama di tutta l'opera del grande poeta recanatese. La miscellanea vede la partecipazione di studiosi di varia provenienza e formazione, presentandosi come una riflessione interculturale tra Danimarca e Italia, affrontata nelle sue varie declinazioni, con punti di vista e approcci disciplinari diversi. Saggi di Hanne Jansen, Steen Jansen, Ole Jorn, Paola Polito e Antonio Zollino.
I premi Sanremo d'arte e letteratura (1935-1940)
Daniela Lauria
Libro: Libro in brossura
editore: Giorgio Pozzi Editore
anno edizione: 2015
pagine: 128
I Premi Sanremo, istituiti nella cittadina ligure dal 1935 al 1940, ben rappresentano il clima culturale dell'epoca. All'iniziativa presero parte personaggi quali Achille Starace e Giuseppe Bottai, ma anche Massimo Bontempelli, Antonio Maraini, Filippo Tommaso Marinetti e molti altri. I Premi Sanremo si imposero come un'occasione in cui convergevano mondanità, cultura e soprattutto arte. In soli cinque anni parteciparono alle diverse sezioni del concorso poco meno di tremila opere, provenienti dall'Italia e da quasi tutti i paesi europei, persino dal Giappone. La ricostruzione delle vicende legate al premio offre un inedito spaccato della cultura italiana degli anni Trenta, approfondendo quel "sistema dei premi" che ricoprì un ruolo fondamentale anche a livello internazionale, in quanto momento di incontro tra le diverse tendenze del tempo.
Decreti sporchi. La lobby del gioco d'azzardo e il delitto Matteotti
Riccardo Mandelli
Libro: Libro in brossura
editore: Giorgio Pozzi Editore
anno edizione: 2015
pagine: 140
Perché è stato ucciso Giacomo Matteotti? L'ipotesi più accreditata indica nell'incendiario discorso antifascista tenuto alla Camera la causa più probabile. Un'ipotesi diversa, che ha accumulato ormai tanti indizi da essere diventata quasi una certezza, riguarda invece la serie di "affari sporchi" su cui Matteotti stava indagando, affari che coinvolgevano uomini di governo e lo stesso fratello di Mussolini: residuati bellici, concessioni petrolifere e gioco d'azzardo. A ridosso del rapimento, il 10 giugno 1924, quasi nessuno indicava la pista del delitto politico. I giornali di tutto il paese puntavano il dito sul nuovo quotidiano fiancheggiatore, il "Corriere Italiano", crocevia di tangenti e di finanziamenti occulti per il partito. Ma c'era un problema: il fascismo stava facendo affari con i massimi livelli del sistema finanziario nazionale, e colpire il duce significava coinvolgere la più grande banca del paese, che a sua volta era un'importante articolazione del capitalismo internazionale. E soprattutto questa copertura che ha permesso a Mussolini di salvarsi. La stessa che ha impedito di accertare la verità anche dopo la caduta del regime, quando le forze finanziarie coinvolte nella morte di Matteotti diventarono protagoniste della rinascita repubblicana. Il mito dell'eroe che tutto aveva sacrificato in nome dei suoi ideali poteva e doveva bastare alla nuova Italia.
Le nuove forme dell'impegno letterario in Italia
Libro: Copertina morbida
editore: Giorgio Pozzi Editore
anno edizione: 2015
pagine: 207
"Io so, ma non ho le prove" scriveva Pier Paolo Pasolini in un celebre articolo del 1974, divenuto l'emblema dell'impegno degli scrittori. "Io so e ho le prove" scrive Roberto Saviano in Gomorra, romanzo-simbolo del "ritorno all'impegno" che contraddistingue una parte dell'attuale produzione letteraria italiana. Quali forme assume l'impegno nella letteratura italiana contemporanea? Quali sono gli aspetti di continuità e quali le differenze rispetto alla "lezione" pasoliniana? Come si configura la rappresentazione della realtà in un contesto caratterizzato da nuove forme di espressione e comunicazione? Nel corso di due giornate di studio svoltesi all'Università di Nizza, un gruppo di giovani ricercatori italiani e francesi ha cercato di rispondere a questi quesiti di estrema attualità e centralità nel dibattito critico, analizzando le opere più rappresentative della nuova letteratura impegnata. I saggi qui raccolti approfondiscono i temi del convegno e propongono ulteriori sviluppi: sugli anni Sessanta rivisitati da Ascanio Celestini, sugli anni di piombo reinterpretati da Giorgio Vasta, sugli intrighi della politica restituiti in poesia e in prosa da Valerio Magrelli, sulla criminalità organizzata raccontata da Roberto Saviano e Giancarlo De Cataldo, sul mondo della finanza narrato da Walter Siti.
Stop al panico. Terapia strategica breve per paura, fobie e panico
Andrea Fiorenza, Chiara Giovannini
Libro: Copertina morbida
editore: Giorgio Pozzi Editore
anno edizione: 2015
pagine: 94
Nella nostra società i disturbi legati al panico sono molto più frequenti di quanto si creda. L'ansia e le fobie, che possono avere origine da esperienze personali vissute o create dalla nostra mente, possono condurci a reazioni estreme e incontrollabili. In questo libro vengono analizzate le paure e le fobie più frequenti, a cominciare da quelle specifiche (verso cose, situazioni o animali), fino alla fobia sociale. A partire dagli ultimi contributi delle teorie scientifiche che affrontano il tema, il testo è concepito come un vero e proprio itinerario di auto-aiuto della durata di poche settimane, durante il quale la persona, in maniera del tutto autonoma e secondo il proprio ritmo, verrà guidata, pagina dopo pagina, verso il raggiungimento di uno stato di benessere libero da paure, panico e fobie.