Ist. Italiano Studi Filosofici
Leopardi moderno
Libro: Libro in brossura
editore: Ist. Italiano Studi Filosofici
anno edizione: 2025
pagine: 352
La raccolta di saggi presentata in questo volume mira ad approfondire da un punto di vista letterario, filologico e filosofico il rapporto di Leopardi con il ‘moderno’, inteso innanzitutto come categoria interna al sistema di pensiero dell’autore. Il volume è strutturato in due sezioni distinte, e complementari, volte a declinare da molteplici prospettive la tensione tra antico e moderno che attraversa l’opera leopardiana. Dalle riflessioni sullo stile letterario a quelle filosofiche di carattere storico o teoretico, i saggi delineano tanto il profilo di un Leopardi che costantemente interroga il modello antico (Leopardi antico tra i moderni) quanto quello del poeta e filosofo che dialoga, critica e, talvolta, supera il pensiero e la poesia del proprio tempo (Leopardi moderno tra i moderni).
Disperdersi. Una ricognizione sulla crisi dell’Io
Libro: Libro in brossura
editore: Ist. Italiano Studi Filosofici
anno edizione: 2025
pagine: 202
La collezione di saggi raccolti in questo volume intende presentare percorsi di ricerca e metodologie in grado di illustrare possibili alternative agli odierni interrogativi legati alla definizione dell’Io e alle relazioni che questi instaura con l’Alterità. Il volume è articolato in due sezioni distinte: nella prima, viene affrontato il tema da una prospettiva eminentemente storico-filosofica, partendo dalla conquista ottocentesca del Soggetto, fino al suo estrinsecarsi nel secolo successivo nel rapporto con l’Alterità attraverso la politica, l’antropologia, il metodo psicoanalitico, i new media; nella seconda, a partire da un tentativo di ricomposizione di tale disgregazione e dispersione dell’Io, vengono fatti dialogare differenti metodi e prospettive filosofiche affermatesi nel dibattito contemporaneo in ambito femminista intersezionale e post-coloniale. Da tali riflessioni emerge come non sia il Soggetto a scomparire, bensì l’Alterità a dimostrare la propria essenzialità per la ri-costruzione dell’Io, aprendo a nuove prospettive filosofiche di definizione e di ricerca.
Per una preistoria della «Phantasia»
Libro: Libro in brossura
editore: Ist. Italiano Studi Filosofici
anno edizione: 2025
pagine: 168
Secondo un’opinione consolidata, il termine phantasia costituisce, a partire da Aristotele, il corrispettivo del moderno “immaginazione”. Non essendo attestato prima dei dialoghi platonici della maturità, esso fa, del resto, la sua comparsa nella lingua greca relativamente tardi. Quali sono allora le caratteristiche attribuite a questa funzione cognitiva e i modi per farvi riferimento nella lunga fase della cultura greca in cui sono ancora assenti il termine phantasia come pure un suo preciso equivalente? La ‘preistoria’ della phantasia che prende forma dai contributi di questo volume, intrecciando con cautela terminologia antica e moderna, delinea lo spazio concettuale all’interno del quale poté emergere la nozione specifica di phantasia e la sua relazione con la moderna nozione di immaginazione.
Dopo il sapere assoluto. L'eredità hegeliana nell'epoca post-metafisica
Lucio Cortella
Libro: Libro in brossura
editore: Ist. Italiano Studi Filosofici
anno edizione: 2025
pagine: 504
Dopo il sapere assoluto di Hegel si apre la costellazione contemporanea della finitezza, l’impossibilità risolvere la realtà nel pensiero, la consapevolezza di esser determinati da qualcosa che non è a nostra disposizione. Ma il sapere assoluto di Hegel è anche l’anticipazione di molte tesi post-metafisiche contemporanee: risolve l’infinito nel continuo trapassare di ogni finitezza, espone un’oggettività concettuale da cui i soggetti vengono a dipendere, “dinamizza” l’intera realtà aprendo ogni determinazione all’alterità e alla differenza. Tuttavia queste “promesse” confliggono con la pretesa metafisica hegeliana di voler esporre l’essenza “ultima” di tutte le cose: il pensiero. Il libro espone questa interna tensione della filosofia di Hegel, da cui si può uscire solo prendendone le distanze ma, al tempo stesso, proseguendo la sua intenzione fondamentale di un congedo dalla metafisica. Pubblicato per la prima volta nel 1995, questo libro esce ora corredato da una nuova postfazione dell’autore.
Sulla democrazia. Il politico e l’istituzione del sociale
Claude Lefort, Marcel Gauchet
Libro: Libro in brossura
editore: Ist. Italiano Studi Filosofici
anno edizione: 2025
pagine: 152
Quando, nel 1972, Claude Lefort e Marcel Gauchet firmano l’articolo Sur la démocratie: le politique et l’institution du social stanno partecipando a una ricerca collettiva che coinvolge autori come Cornelius Castoriadis, Pierre Clastres e Miguel Abensour. Il tentativo di questo gruppo è quello di comprendere il senso della società contemporanea, della modernità, del totalitarismo e della democrazia, al di là di ogni scientismo, meccanicismo edeconomicismo. Il testo origina da un corso tenuto da Lefort all’Università de Caen tra il 1966 e il 1967. Gauchet rielabora, integra e trasforma i propri appunti nell’articolo che, pubblicato in apertura della nuova serie della rivista «Textures», diviene una sorta di manifesto, la prima presentazione sistematica della teoria dell’istituzione del sociale. Sur la démocratie rappresenta perciò un elemento chiave per fare luce su un dibattito ancora poco conosciuto e per comprendere appieno la proposta teorica che autori come Lefort, Gauchet e gli altri partecipanti a quel dibattito stavano formulando in quegli anni e continueranno a rielaborare nelle rispettive riflessioni nei decenni successivi.
La recensione a Jacobi (1817). Testo tedesco a fronte
Friedrich Hegel
Libro: Libro in brossura
editore: Ist. Italiano Studi Filosofici
anno edizione: 2024
pagine: 216
Il pensiero di Friedrich Heinrich Jacobi (1743-1819) non ha mai cessato di costituire, per Hegel, uno stimolo e una sfida costante, dai primi scritti jenesi fino all’Enciclopedia di Berlino. La recensione del 1817 al terzo volume delle opere di Jacobi è il testo dal quale meglio emergono la grande importanza e i molti livelli del confronto critico di Hegel con il pensatore di Düsseldorf. Il volume presenta in una nuova traduzione italiana uno scritto spesso ingiustamente trascurato dagli studi critici, insieme a un ampio saggio introduttivo, a un ricco commento analitico al testo, e a un’esaustiva panoramica della letteratura secondaria sul tema.
Gramsci fra due secoli. Il «sottosuolo» della storia e la soggettività
Antonio Di Meo
Libro: Libro in brossura
editore: Ist. Italiano Studi Filosofici
anno edizione: 2024
pagine: 232
All’interno di una vera e propria renaissance del pensiero di Antonio Gramsci, il volume rappresenta un ulteriore approfondimento sull’uso in esso largamente presente di concetti e metafore scientifici (e non solo) in connessione con le varie teorie dei processi storici e della emergenza delle soggettività a essi correlati. Uso che si dilata verso considerazioni più generali di teoria della conoscenza in un confronto diretto con autori marxisti e non, coi quali Gramsci intrattenne un intenso confronto critico-dialettico, talvolta mutuando da questi il loro vocabolario, ritraducendone i termini in un nuovo contesto. Una delle problematiche più rilevanti del volume risiede nella analisi della presenza della coppia consapevolezza/inconsapevolezza, che rimarrà attiva nel dipanarsi del ritmo del pensiero gramsciano dagli scritti giovanili fino alla ripresa nei "Quaderni del carcere" insieme al concetto di “filosofia della praxis” e di quello di “catarsi”, di origine psicologica e derivato anche dalla tragedia greca.
Dottrina dello Stato
Hermann Heller
Libro: Libro in brossura
editore: Ist. Italiano Studi Filosofici
anno edizione: 2024
pagine: 440
La "Dottrina dello Stato" di Hermann Heller chiude la grande stagione del pensiero giuridico weimariano e ne costituisce un capitolo – tutt’altro che marginale – del testamento spirituale. Pubblicata postuma nel 1934 a cura dell’allievo Gerhart Niemeyer, essa mira a superare quel pensiero antinomico del diritto che aveva segnato le grandi opere degli anni ’20, dalla Dottrina generale dello Stato di Kelsen alla Dottrina della costituzione di Schmitt. Heller prende le mosse dall’affermazione della incoercibile natura sociale dello Stato: l’istituzione politica sovrana non è né frutto esclusivo di un processo di formalizzazione concettuale, una mera Fiktion, né il risultato di una decisione astratta dalla forma complessiva della sua esistenza. L’interrogazione intorno al senso dell’ordine politico va riproposta in chiave di totalità: non è un caso che nella "Dottrina dello Stato", ancor più che nelle sue opere precedenti, Heller si soffermi sul pensiero politico hegeliano, in un’epoca che tendeva ad ignorarlo o a porlo come l’alfiere del nuovo Stato autoritario, riscoprendone in modo originale le tensioni e le geniali aporie che lo attraversano.
L'istituzione del conflitto. Il Discursus florentinarum rerum post mortem iunioris Laurentii Medices
Niccolò Machiavelli
Libro: Libro in brossura
editore: Ist. Italiano Studi Filosofici
anno edizione: 2024
pagine: 72
Tra i molti progetti progetti sviluppati nel corso della sua vita, solo negli ultimi anni Niccolò Machiavelli ha la possibilità di scrivere una costituzione per la sua città. L'occasione è data da un ampio dibattito che si apre a Firenze a partire dal 1519, dopo la morte di Lorenzo de' Medici il Giovane, duca di Urbino. Il Discursus florentinarum rerum, scritto tra il 1520 e il 1521, è l'ultima occasione per mettere in pratica le sue idee, incidendo sul destino della sua comunità. Contro l'accentramento del potere e della ricchezza nelle mani di poche famiglie, tipico delle repubbliche oligarchiche del suo tempo, Machiavelli progetta una costituzione in grado di tenere insieme ordine e conflitto valorizzando il ruolo del popolo (l'universale). Istituzioni come un nuovo tribunato della plebe e una larga assemblea popolare sono così lo strumento per controllare e limitare il potere delle élite. Un modello, ispirato alla storia repubblicana di Roma e Firenze, che non finisce di parlarci.
Il soggetto e il potere
Michel Foucault
Libro: Libro in brossura
editore: Ist. Italiano Studi Filosofici
anno edizione: 2024
pagine: 80
Il soggetto e il potere è il più citato e il più famoso fra i testi brevi di Michel Foucault. Concepito come un’introduzione alla sua ricerca per il pubblico anglofono, si tratta dell’ultimo testo dedicato dal filosofo francese alla sua concezione della natura del potere, nonché del più sistematico. Esso contiene, inoltre, l’abbozzo di una teoria della nascita della modernità politica e alcune tra le più significative indicazioni riguardo alla natura di una proposta politica foucaultiana. Si tratta, infine, di una delle più importanti riflessioni dedicate da Foucault al tema dell’istituzione. Questa nuova edizione italiana, con una traduzione interamente rivista, è completata da un saggio introduttivo a cura di Andrea Di Gesu.
Scritti di filosofia, economia e politica
Francesco Mario Pagano
Libro: Libro in brossura
editore: Ist. Italiano Studi Filosofici
anno edizione: 2024
pagine: 240
Questo volume ripropone scritti noti e meno noti di Francesco Mario Pagano che fanno da corona ai celebri Saggi politici di cui si danno le introduzioni alle due edizioni a stampa (1783-’85 e 1791-’92) con uno studio sui contenuti che collegano la filosofia politica dell’autore ai suoi interlocutori (Filangieri), ai suoi oppositori (Marone e Conforti). Il Ragionamento sulla libertà di commercio del pesce contribuisce a documentare la ricchezza di interessi e le scelte politico- culturali tra gli anni Ottanta e i Novanta del Settecento meridionale ed europeo, fino ai mesi della rivoluzione a Napoli di cui Pagano fu un interprete originale e tuttora da non dimenticare.
Orazioni di diverso tipo, adeguate a luoghi diversi
Margaret Cavendish
Libro: Libro in brossura
editore: Ist. Italiano Studi Filosofici
anno edizione: 2024
pagine: 280
Le Orazioni di diverso tipo, adeguate a luoghi diversi (1662) sono la più politica delle opere di Margaret Cavendish. Cimentandosi nell’arte maschile della retorica, la Marchesa di Newcastle sfida la costituzione patriarcale del tempo e rivendica la novità della propria opera, che implicitamente contesta la scienza politica di Thomas Hobbes. Questa novità fa delle Orazioni un classico del pensiero politico: prendendo parola come donna e riconoscendo la politicità dei rapporti privati di dominio, Cavendish sostiene che non è possibile pacificare una volta per tutte i dissidi che avevano innescato la prima guerra civile inglese. In un’epoca che ha tagliato i ponti con il passato, ma non può confinare nel passato le pretese di uguaglianza avanzate dalle donne e dagli uomini dei ranghi più bassi della società, Cavendish pensa la politica come movimento, con l’intento di ripristinare un ordine che può essere tale solo a condizione di non essere più ciò che è sempre stato.

