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Ist. Storico dei Cappuccini

A ciascuno il suo paradiso. I giardini dei cappuccini, dei minimi, dei gesuiti, degli oratoriani, dei camaldolesi e dei certosini in età moderna

A ciascuno il suo paradiso. I giardini dei cappuccini, dei minimi, dei gesuiti, degli oratoriani, dei camaldolesi e dei certosini in età moderna

Carla Benocci

Libro: Libro in brossura

editore: Ist. Storico dei Cappuccini

anno edizione: 2020

pagine: 778

“Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba”: il celebre passo del Cantico delle Creature di san Francesco d’Assisi, ripreso nella Lettera enciclica sulla cura della casa comune "Laudato si" dI papa Francesco del 2015, è un filo rosso congiungente le diverse esperienze di giardini e orti del mondo moderno, rappresentando un’efficace risposta ad un’esigenza ormai imprescindibile e ampiamente diffusa. In questo ambito le diverse interpretazioni offerte dai vari Ordini religiosi, quali i cappuccini, i minimi, i gesuiti, gli oratoriani, i camaldolesi e i certosini, costituiscono esempi spesso non sufficientemente noti, che individuano strade diverse, secondo le rispettive Regole, tutte meritevoli di conoscenza e di ispirazione, nella ricerca di un anticipo di paradiso. Il nuovo volume di Carla Benocci, affermata studiosa di storia dell’arte, dei giardini e dell’architettura, offre una ricca documentazione archivistica e iconografica relativa ai giardini dei religiosi nella prima età moderna.
65,00

In apocalypsim beati Ioannis Apostoli commentaria
45,00

Nella mente di Dio. Guglielmo di Alnwick e le idee divine
18,00

Patrimonio artistico cappuccino nelle chiese e nei conventi di Calabria

Patrimonio artistico cappuccino nelle chiese e nei conventi di Calabria

Gianluca Crudo

Libro: Libro in brossura

editore: Ist. Storico dei Cappuccini

anno edizione: 2023

pagine: 712

Il volume raccoglie e cataloga le opere e i beni artistico-culturali conservati nelle fraternità che costituiscono oggi la Provincia di Calabria dei Frati Minori Cappuccini e quelli presenti nei conventi dismessi, nelle chiese parrocchiali e nei musei locali a seguito della chiusura o della soppressione degli insediamenti. Sin dall’inizio della loro storia l’opzione pauperistica condusse i Cappuccini a evitare l’uso di materiali preziosi, quali il marmo, l’oro e anche lo stucco per l’ornamento delle proprie chiese e a preferire l’uso di materiali poveri, come il legno, di cui il territorio calabrese è particolarmente ricco. Vennero così a crearsi vere e proprie officine conventuali che diedero vita a una produzione artistica autonoma solo in piccola parte raggiunta da influenze artistiche esterne. Tale produzione, riconducibile ai Cappuccini, è il frutto dell’impegno e dell’ingegno di un gran numero di frati artigiani, autori di una serie di manufatti lignei che ornano ancora le loro chiese. Diverso è stato l’atteggiamento nei confronti delle opere pittoriche, talvolta commissionate ad artisti di apprezzabile livello, non appartenenti all’Ordine.
70,00

Una scuola francescana di confine: un Bonaventura platonizzante ispiratore di Rosmini

Una scuola francescana di confine: un Bonaventura platonizzante ispiratore di Rosmini

Sara Capelli

Libro: Libro in brossura

editore: Ist. Storico dei Cappuccini

anno edizione: 2022

pagine: 361

La monografia di Sara Capelli, frutto della sua ricerca dottorale presso la Facoltà di Filosofia della Pontificia Università Antonianum di Roma, ricostruisce le fonti del pensiero rosminiano e, in particolare, quelle riconducibili alla tradizione del pensiero francescano. Seguendo alcuni percorsi speculativi contenuti nella ricca produzione rosminiana e grazie alle indagini svolte nelle biblioteche di Rovereto e Stresa, è stato possibile individuare gli autori francescani che particolarmente hanno influenzato il pensiero del Roveretano e che egli individua come membri di un’unica corrente filosofica che denomina Scuola platonica del Sudtirolo: i Frati Minori Riformati, quali Herkulan Oberrauch (1728-1808), Philibert Gruber (1761-1799), Aloys Adalbert Waibel (1787-1852) e Ambrosius Stapf (1785-1844), passato poi al clero diocesano. Secondo Rosmini, tale corrente filosofica fa capo ai cappuccini Giovenale Ruffini della Val di Non (1635-1714) e, in una prospettiva più lontana, Valeriano Magni da Milano (1587-1661).
35,00

Registrum scripturarum della Procura generale dell'Ordine cappuccino, 1761-1768
65,00

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