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La Bancarella (Piombino)

Il tesoro di Eulea

Elbano Braschi

Libro: Libro in brossura

editore: La Bancarella (Piombino)

anno edizione: 2025

pagine: 84

Una distesa d'acqua, qualche lenza per pescare, un bel tramonto e... un delitto. Anzi, per la precisione due delitti. Due uomini, due gemelli, i gemelli Pacini per l'esattezza, vengono ritrovati morti sulla loro barca. Due fratelli amati da tutto il paese... oppure no. Sembra quasi che si siano sparati da soli, tanto che non c'è alcuna prova che possa incriminare qualcuno. Sembra che nessuno sia stato lì... Fino a che non interviene il commissario della zona che, sulle tracce del nostro caro commissario Stecca, trova un elemento fuori posto: manca un remo. Niente di che, voi direte, potrebbero semplicemente averlo lasciato a casa, ma l'investigatore li conosce come le proprie tasche e sa che i due pescatori erano più che meticolosi. No, c'era per forza qualcos'altro sotto... Avevano forse trovato il famoso tesoro celato in quelle profonde acque? Chissà. Intanto, la calma del piccolo borgo si trasforma in un teatro di tensione, costruito su strati di mistero.
9,50 9,03

Jacopo V Aragona d'Appiano Elena Salviati Jacopo VI e l'ombra di Cosimo I De' Medici. Lettere dal 1538 al 1559

Nedo Tavera

Libro: Libro in brossura

editore: La Bancarella (Piombino)

anno edizione: 2025

pagine: 88

Le novità svelate dai carteggi che andiamo ad esporre sono tali che per se stesse meritavano una messa a punto storiografica, in quanto modificano alcune pagine della letteratura che conosciamo e che ci è stata trasmessa replicatamente da opere ormai classiche di vari storici, e consecutivamente, da molti altri. La storiografia ufficiale, infatti, ha indotto a presumere un dissidio profondo fra Elena Salviati e Cosimo I a seguito della pretesa del Medici di impossessarsi di Piombino, a discapito del legittimo Signore, Jacopo VI. Pertanto, viene fatto concepire un odio implacabile e una frattura insanabile sorti fra zia e nipote, intorno al 1548, a causa del conferimento del dominio piombinese a Cosimo I da parte di Carlo V; conferimento, poi revocato, che avrebbe indotto la Reggente spodestata, Elena, colma di sdegno e di rancore, a ritirarsi col figlio a Genova, dove vi sarebbe morta. Frutto di questa ricerca è stato, quindi, il sincerarsi delle vicende avvenute ed accertare che sulla scorta delle suddette opere classiche si è continuato a scrivere fantasiosamente pagine di notizie inesatte: ossia, che Elena Salviati e Jacopo VI furono costretti a rifugiarsi in esilio nella città di Genova, dovendo abbandonare il loro feudo nelle mani di Cosimo: niente di più non veritiero, come si riscontrerà, andando avanti nella lettura.
15,00 14,25

La custode dei misteri

Ilenia Bentani

Libro: Libro in brossura

editore: La Bancarella (Piombino)

anno edizione: 2025

pagine: 102

Noemi è una giovane ragazza con uno scopo: scoprire se stessa e le sue radici. Ha iniziato il suo percorso per caso, iniziando ad avvicinarsi a un mondo nuovo, a cui però sentiva di appartenere. Un panorama olistico che l'ha aiutata ad affrontare le sue paure e a incontrare la vera se stessa. Così le sue ricerche si sono infittite, fino agli archivi di famiglia. C'era qualcosa che non tornava, qualcosa attorno alla figura del bisnonno che veniva celato. La scoperta dell'adozione di quest'ultimo l'ha spinta in un'altra grande città: l'esoterica Torino, dove grazie all'aiuto di un'amica conosce persone molto influenti importanti, che custodiscono misteri ormai pronti a venire a galla.
8,00 7,60

Il mio mondo

Eleonora Fornai

Libro: Libro in brossura

editore: La Bancarella (Piombino)

anno edizione: 2025

pagine: 370

La scomparsa recente dell'autirce ha tremendamente scosso la sua famiglia, gli amici ed i colleghi, che le hanno dedicata nel libro il loro omaggio sia in prosa che in poesia. Perché realizzare un libro con la selezione degli scritti che Eleonora Fornai ha prodotto, spinta dal suo bisogno interiore di esternare la sua visione del mondo, permeata di ideali di giustizia, libertà e amore per le persone? La risposta è chiara: perché Eleonora rappresenta il modello di una persona giovane, dotata di vivace intelligenza ed onestà intellettuale e morale, che ha lottato sempre per realizzare i suoi obiettivi con tenacia e perseveranza, cercando sempre di superare le consuete difficoltà del vivere, ma soprattutto i limiti ed i condizionamenti posti da una malattia che l'ha perseguitata sin dall'adolescenza. [...] Eleonora ha perseguito lo "star bene" e la gioia di vivere nonostante tutto; l'ha fatto con il sorriso sulle labbra, con la solarità del suo carattere, impegnandosi a fondo nello studio e nel lavoro, trovando sempre il tempo da dedicare allo svago, allo sport, ai viaggi e soprattutto ai suoi familiari, ai suoi amici e amiche, ai suoi alunni e ai suoi colleghi. Ha coltivato l'idea di dedicarsi al giornalismo scrivendo diversi articoli, per poi abbandonarla come "sogno nel cassetto". E dagli scritti, che produceva spinta da istinto ed impeto interiori, come ha spesso ripetuto, emergono i suoi ideali di giustizia e verità che fanno trasparire il suo amore per la vita e per le persone. Dal libro scaturisce inoltre il vissuto stesso di Eleonora, dalla sua visione del mondo e dal bisogno di esternarla, come nel racconto romanzato "Generazione Diritti punto Zero", in cui evidenzia le difficoltà di una generazione di giovani che lotta per realizzare un presente e trovare un futuro. Le due tesi universitarie inserite nel volume testimoniano le profonde ed accurate conoscenze di Eleonora nel campo del Diritto dell'Unione Europea e delle regole del Commercio Internazionale.
18,00 17,10

Franz Liszt e l'opera italiana

Arianna Baldanzi

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: La Bancarella (Piombino)

anno edizione: 2025

pagine: 122

Il profilo emerso dallo studio delle fantasie operistiche di Liszt consente di considerare questi lavori come espressione significativa dell'evoluzione com-plessiva del suo stile. Al pari degli Études d'exécution transcendante, esse favoriscono la sperimentazione di nuove soluzioni tecniche, rappresentando un vero e proprio "ripensamento" del virtuosismo, da cui si svilupperà la moderna tecnica pianistica. Al tempo stesso, prefigurano elementi come la spoglia semplicità, la sensibilità timbrica e la ricerca armonica, che dalle opere dell'ultimo Liszt confluiranno nell'impressionismo debussiano e nelle nuove armonie della Scuola di Vienna. In una produzione pianistica tanto vasta, il corpus delle fantasie e trascrizioni operistiche è stato a lungo considerato di scarso interesse, oggetto di giudizi sommari e spesso ridotto a mera "appendice" rispetto alle opere originali. Questi brani venivano ritenuti frutto di motivazioni utilitaristiche e pratiche, o di una temporanea adesione al gusto e alle mode del tempo. Tuttavia, è lecito domandarsi se una produzione che attraversa l'intero per-corso creativo di Liszt non sia qualcosa di più che un repertorio occasionale destinato al concertista-virtuoso. Un repertorio in cui, attraverso l'elaborazione brillante dei temi operistici più celebri - con i quali ottenne straordinari successi in ambito concertistico - si rivela un dialogo continuo con l'opera italiana. Un dialogo che, più che segnare una semplice adesione a una tendenza, potrebbe testimoniare un rapporto più profondo e consapevole con la cultura italiana. Prefazione di Vincenzo Audino. All'interno del libro sono presenti numero si QR code che permettomo di accedere direttamente ai brani musicali citati e a preziosi documenti d'epoca.
12,00 11,40

Disegnando peni sulla Gioconda

Matteo Carmignoli

Libro: Libro in brossura

editore: La Bancarella (Piombino)

anno edizione: 2025

pagine: 374

"Il Doctor Aprutinus aveva inoltre un'altra grande passione, oltre alla filosofia tomista e alle lingue straniere: la politica, la grande politica, quella che stava mettendo a ferro e fuoco in quegli anni l'intera Europa. Dopo lo scoppio della Rivoluzione francese e il periodo del Terrore, dominato dalla figura di Robespierre, il potere era passato nelle mani del Direttorio che, nel 1796, aveva mandato in Italia un'armata al comando di Napoleone. Questi in quattro e quattr'otto aveva sconfitto gli austriaci e favorito la nascita delle repubbliche giacobine nei vari stati regionali della penisola italiana. Tali eventi avevano messo le ali alle aspirazioni politiche e nazionali delle persone più colte sparse in tutta la penisola, da nord a sud. Risuonavano nelle menti, nei cuori e nell'aria l'invocazione di Dante all'Italia ("Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincie, ma bordello") e l'invettiva del Petrarca contro la "tedesca rabbia". A Napoli erano arrivati i soldati francesi comandati dal generale Championnet e Ferdinando IV di Borbone era scappato protetto dalla flotta inglese al comando dell'ammiraglio Nelson. Era nata così la Repubblica Napoletana, sostenuta dai borghesi e dagli aristocratici di idee più avanzate, ma invisa ai lazzari o scugnizzi e al popolino".
20,00 19,00

La locanda della fortuna e altri racconti

Fioralba Niccolini

Libro: Libro in brossura

editore: La Bancarella (Piombino)

anno edizione: 2025

pagine: 132

"La Locanda della fortuna" è il primo racconto di questa nuovo libro della instancabile creatrice di storie che è Fioralba. Virginia si sta facendo bella, ha già compiuto diciassette anni anche la sua statura è ormai quella di una donna in tutte le sue forme. Con i suoi capelli ricci e rossi che gli cadono sulle spalle trattenuti da un fermaglio verde ametista e gli occhi verdi e due seni a punta che la valorizzano; è proprio divenuta una bella ragazza, desiderabile dai ragazzi di quella età e oltre. L'amore si sta insinuando tra i suoi pensieri, ma si ripromette di concedersi solo al vero amore. I padroni della locanda hanno un solo figlio Mino, avvocato emigrato in america, ma questo non è certo alla sua portata di mano, è di tutto un altro mondo e lei come moderna cenerentola sente che non potrà mai accedere al suo cuore. Una storia di amore sentimento dai risvolti inaspettati Segue "Prima dopo e oltre" un racconto sulla giovinezza è il tempo dell'amore, il tempo delle promesse. Quanti sogni, quanti progetti abbiamo e forse qualcuno si potrà anche realizzare ma ci saranno sempre dei traguardi degli esami "Gli esami non finiscono mai" recitava Eduardo nella omonima commedia. Infine piccoli racconti poesie e pensieri vari, dove Fioralba pone ancora ai suoi lettori delle riflessioni, che gli sgorgano dal cuore e, che possono essere dei sentieri guida in questo mondo che ha perso se stesso
15,00 14,25

17 poesie d'amore d'altri tempi

Dorothea Dormuntd

Libro: Libro in brossura

editore: La Bancarella (Piombino)

anno edizione: 2025

pagine: 48

L'attrazione spesso non ha a che fare con la bellezza, almeno non con quella "oggettiva". L'attrazione reciproca è chimica inspiegabile. È combinazione di tantissimi elementi che sono ponti tra anima e corpo... L'attrazione di pelle, quella più spontanea e violenta, tende a sciogliersi ad un primo abbraccio.... Poi c'è l'attrazione più sottile, che richiede tempi più lunghi, che si alimenta di competenze, di piacere a viversi, di risate e complicità, di parole e gesti comprensibili solo a due... Questa attrazione diviene origine e approdo. È il viaggio più entusiasmante dell'attrazione tra corpi. Il "17" del titolo risponde al giorno della mia nascita, giorno in cui forse non sono mai nata veramente. L'intera mia vita è stata costellata dalla presenza di questo numero a me tanto caro quanto non particolarmente fortunato. "Poesie d'Amore d'altri tempi", ovvero la continuità del titolo, vuole proiettare il lettore in un mondo costellato di emozioni dove gli stati d'animo vanno a distendersi sui versi e la poesia diventa il mezzo necessario per poter sbirciare nelle pieghe dell'anima. Le poesie si nutrono di essenzialità e di purezza. L'intento è quello di delineare un percorso intenso attraverso le proprie esperienze e di riuscire ad affrontare le avversità del tempo. L'amore non è un atto bensì un dono, un regalo.
10,00 9,50

Jacopo VI Aragona e la «signoria» di Piombino di Cosimo I de' Medici. Lettere dal 1552 al 1588

Nedo Tavera

Libro: Libro in brossura

editore: La Bancarella (Piombino)

anno edizione: 2025

pagine: 124

È notorio, ed acclarato dagli storici, che la Città di Piombino, "chiave di Toscana" in epoche passate, secondo autorevoli commentatori, destò bramosia negli antichi potentati, grandi e meno grandi. La Capitale dello Stato dei D'Appiano, col suo territorio circostante ed insulare, vantando prerogative naturali uniche per riconosciuti requisiti di posizione geografica, in ordine a pecularietà strategiche, portualità e abbondanza di giacimenti minerari, fu al centro di disegni di annessione, in seguito ai quali subì più d'una occupazione straniera, anche di non lunga durata. […] Come si può ben comprendere, chi fra le varie potenze aveva speciale interesse ad assoggettare Piombino era lo Stato ad esso confinante, il Ducato del Medici, il quale anelava ad acquistare uno sbocco al mare e un porto efficiente con cui sviluppare la propria potenza marittima e intensificare l'attività mercantile connessa. Proprio ai traffici della navigazione nel Tirreno era di grande e temibile ostacolo la selvaggia pirateria di cui sopra, che metteva in allarme le popolazioni costiere, terrorizzadole, ivi comprese quelle di Piombino e delle sue isole.
15,00 14,25

Oradove il tesoro dei giovani

Daniele Calonaci

Libro: Libro in brossura

editore: La Bancarella (Piombino)

anno edizione: 2025

pagine: 292

Piombino ha sempre avuto questa cosa strana: tutti si fermano a guardare il mare. Non importa se sei un turista appena arrivato o se ci vivi da sempre, prima o poi ti ritrovi lì, in Piazza Bovio, a fissare l'orizzonte. I ragazzi ci vengono spesso. Si siedono qui, o sui muretti dei tanti lungomare, parlano, ridono, progettano il futuro. Qualcuno studia, altri si godono il vento di maestrale che spazza via le nuvole e porta con sé quell'odore di salmastro che ti resta addosso. La città sta cambiando. Le ciminiere sono spente da tanto tempo, ma c'è qualcosa di nuovo nell'aria, qualcosa che sta nascendo proprio qui, tra i banchi di scuola e i bar sul lungomare, nei discorsi di questi giovani che non hanno paura di fare domande scomode. Non è facile capire dove ti porta un'idea. A volte parte da una cosa che ha ogni famiglia, come un cucchiaino, e finisce per cambiare tutto. Bisogna solo avere il coraggio di provarci. Questa è la storia di chi quel coraggio ce l'ha avuto. Non è una storia di eroi o di grandi rivoluzioni. È la storia di ragazzi normali che hanno deciso di non aspettare che qualcun altro cambiasse le cose al posto loro.
15,00 14,25

La custode del karma

Ilenia Bentani

Libro: Libro in brossura

editore: La Bancarella (Piombino)

anno edizione: 2025

pagine: 104

Il fatto autobiografico è ovunque, non ne possiamo fuggire. Possiamo mentire a noi stessi e agli altri, ma esso si ripresenta sempre, in tutto ciò che facciamo, in tutto ciò che scriviamo. Qui l'autobiografia è forte, ma si trasforma in un reticolato di esperienze spirituali, quasi magiche. Le discipline ed esperienze olistiche ci insegnano a vedere la vita come un insieme armonioso di corpo, mente e spirito. Attraverso gli occhi di Noemi, protagonista e alter ego dell'autrice, scopriamo il potere trasformativo di un approccio integrato che abbraccia tutte le dimensioni dell'essere. Questo libro racconta un viaggio personale e profondo che illustra come le pratiche olistiche possano portare da una parte equilibrio, consapevolezza e benessere nella nostra quotidianità; dall'altra, invece, come ci possano aiutare a superare conflitti spesso al di sopra del nostro piccolo Io.
10,00 9,50

Alessandro Aragona D'Appiano signore di Piombino fra indici assolutori e accuse infamanti, sulla scorta di carteggi inediti nell'Archivio di Stato di Firenze

Nedo Tavera

Libro: Libro in brossura

editore: La Bancarella (Piombino)

anno edizione: 2025

pagine: 162

Il giovane Alessandro Aragona d'Appiano, Signore rinascimentale di Piombino, incolpato di tirannia e libertinaggio, esiliato da Genova, fu vittima di intolleranza politica e di eversione, e la congiura orditagli fu impietosamente fatale: una squadraccia di ribelli sovversivi lo assalì per strada, nel suo regno, ferendolo a morte e infierendo sul corpo concolpi di pugnali e alabarde. Ciò accadde la sera del 28 settembre 1589, 1590 allo stile piombinese. Una cosa inimmaginabile, un monarca del Cinquecento soppresso da un manipolo di sudditi congiurati: fatalità plausibile solo nella finzione teatrale o melodrammatica. l'eco dell'inaudito assassinio, comparabile quasi, per intensità, con la "congiura dei Pazzi", scosse tutti i potentati italiani, il Re di Spagna e l'Imperatore... Rispondendo alla necessità di indagare documentalmente la figura storica di Alessandro I, con nuove ricerche condotte presso l'Archivio di Stato di Firenze, si è ricorsi al responso di carteggi editi e inediti, in particolare di uno dal contenuto risolutamente accusatorio e di altri, viceversa, dal sapore e dalla valenza induttivamente liberatori. Del carteggio critico e diffamatorio rinvenuto, oltretutto contestuale alla circostanza della morte del detto Signore, fu autore un notabile cittadino, un'autorità presente a Piombino nei giorni in cui cadde vittima lo stesso Alessandro I. Tale cittadino testimone rispondeva al nome di Niccolò Calefati, appartenente ad una delle più abbienti, influenti e note famiglie piombinesi, di estrazione nobiliare ed una delle molte, di origine pisana, che si trasferirono a Piombino, nel 1406, dopo la caduta di Pisa in mano a Firenze.
15,00 14,25

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