La Bancarella (Piombino)
Oradove il tesoro dei giovani
Daniele Calonaci
Libro: Libro in brossura
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2025
pagine: 292
Piombino ha sempre avuto questa cosa strana: tutti si fermano a guardare il mare. Non importa se sei un turista appena arrivato o se ci vivi da sempre, prima o poi ti ritrovi lì, in Piazza Bovio, a fissare l'orizzonte. I ragazzi ci vengono spesso. Si siedono qui, o sui muretti dei tanti lungomare, parlano, ridono, progettano il futuro. Qualcuno studia, altri si godono il vento di maestrale che spazza via le nuvole e porta con sé quell'odore di salmastro che ti resta addosso. La città sta cambiando. Le ciminiere sono spente da tanto tempo, ma c'è qualcosa di nuovo nell'aria, qualcosa che sta nascendo proprio qui, tra i banchi di scuola e i bar sul lungomare, nei discorsi di questi giovani che non hanno paura di fare domande scomode. Non è facile capire dove ti porta un'idea. A volte parte da una cosa che ha ogni famiglia, come un cucchiaino, e finisce per cambiare tutto. Bisogna solo avere il coraggio di provarci. Questa è la storia di chi quel coraggio ce l'ha avuto. Non è una storia di eroi o di grandi rivoluzioni. È la storia di ragazzi normali che hanno deciso di non aspettare che qualcun altro cambiasse le cose al posto loro.
La custode del karma
Ilenia Bentani
Libro: Libro in brossura
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2025
pagine: 104
Il fatto autobiografico è ovunque, non ne possiamo fuggire. Possiamo mentire a noi stessi e agli altri, ma esso si ripresenta sempre, in tutto ciò che facciamo, in tutto ciò che scriviamo. Qui l'autobiografia è forte, ma si trasforma in un reticolato di esperienze spirituali, quasi magiche. Le discipline ed esperienze olistiche ci insegnano a vedere la vita come un insieme armonioso di corpo, mente e spirito. Attraverso gli occhi di Noemi, protagonista e alter ego dell'autrice, scopriamo il potere trasformativo di un approccio integrato che abbraccia tutte le dimensioni dell'essere. Questo libro racconta un viaggio personale e profondo che illustra come le pratiche olistiche possano portare da una parte equilibrio, consapevolezza e benessere nella nostra quotidianità; dall'altra, invece, come ci possano aiutare a superare conflitti spesso al di sopra del nostro piccolo Io.
Alessandro Aragona D'Appiano signore di Piombino fra indici assolutori e accuse infamanti, sulla scorta di carteggi inediti nell'Archivio di Stato di Firenze
Nedo Tavera
Libro: Libro in brossura
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2025
pagine: 162
Il giovane Alessandro Aragona d'Appiano, Signore rinascimentale di Piombino, incolpato di tirannia e libertinaggio, esiliato da Genova, fu vittima di intolleranza politica e di eversione, e la congiura orditagli fu impietosamente fatale: una squadraccia di ribelli sovversivi lo assalì per strada, nel suo regno, ferendolo a morte e infierendo sul corpo concolpi di pugnali e alabarde. Ciò accadde la sera del 28 settembre 1589, 1590 allo stile piombinese. Una cosa inimmaginabile, un monarca del Cinquecento soppresso da un manipolo di sudditi congiurati: fatalità plausibile solo nella finzione teatrale o melodrammatica. l'eco dell'inaudito assassinio, comparabile quasi, per intensità, con la "congiura dei Pazzi", scosse tutti i potentati italiani, il Re di Spagna e l'Imperatore... Rispondendo alla necessità di indagare documentalmente la figura storica di Alessandro I, con nuove ricerche condotte presso l'Archivio di Stato di Firenze, si è ricorsi al responso di carteggi editi e inediti, in particolare di uno dal contenuto risolutamente accusatorio e di altri, viceversa, dal sapore e dalla valenza induttivamente liberatori. Del carteggio critico e diffamatorio rinvenuto, oltretutto contestuale alla circostanza della morte del detto Signore, fu autore un notabile cittadino, un'autorità presente a Piombino nei giorni in cui cadde vittima lo stesso Alessandro I. Tale cittadino testimone rispondeva al nome di Niccolò Calefati, appartenente ad una delle più abbienti, influenti e note famiglie piombinesi, di estrazione nobiliare ed una delle molte, di origine pisana, che si trasferirono a Piombino, nel 1406, dopo la caduta di Pisa in mano a Firenze.
Per vicoli, strade e piazze. Stradario di Piombino XV-XX secoli
Mauro Carrara
Libro: Libro in brossura
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2024
pagine: 156
"Mi è sembrato utile, se non altro curioso, dedicare alla toponomastica stradale della città di Piombino un volume di questa Collana. La grande quantità di libri e documenti della Comunità conservati nell'Archivio Storico della Città di Piombino (ASCP), necessariamente consultati per dare forma a questi frammenti di storia locale, forniscono molte informazioni e notizie per le vie interne ed esterne della città, tanto da indurmi a prestare loro particolare attenzione. Come è noto, Piombino si presenta con due ben distinti "paesaggi urbani": quello medievale e rinascimentale e quello contemporaneo. Il primo è il centro storico, originatosi nei primi decenni del sec. IX e che, senza particolari modifiche territoriali nelle forme delineatesi nel sec. XV, è rimasto inalterato fino all'ultimo decennio dell'Ottocento. Il secondo si è sviluppato a partire da quest'ultimo periodo fino ai nostri giorni, in seguito all'istallazione degli impianti siderurgici che iniziarono la propria attività negli anni Sessanta del secolo scorso. Questa nuova, considerevole possibilità di lavoro richiamò a Piombino una gran massa di operai, ai quali si doveva dare un luogo dove abitare. Se consideriamo che alla metà dell'Ottocento gli abitanti della città non arrivavano alle duemila unità e che nel volgere di pochi decenni arrivarono a quindicimila, si comprende che il problema si presentò con notevoli difficoltà di risoluzione, anche per le particolari condizioni igieniche della città, che non aveva un'adeguata rete fognaria e mancava di un impianto generale per la fornitura idrica, sostituito da pozzi e cisterne dislocati all'interno dell'antico nucleo fortificato. QUI si racconta lo sviluppo e le strade e i personaggi a cui sono state dedicate dal XV al XX secolo".
Dalle crepe entra sempre la luce
Marina Lauro
Libro: Libro in brossura
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2024
pagine: 40
Un libro che insegna, che rapisce, che mostra una realtà davanti ai nostri occhi. Spesso ci chiediamo come sarebbe la nostra vita se fossimo al posto di un nostro amico, di un nostro compagno... Marina fa questo, si immedesima nella vita di qualcun altro, nella vita dei propri pazienti. Le persone si fidano di lei e ricambiano i suoi sorrisi, chi più timidamente, chi, invece, è più spavaldo e lotta con tutto se stesso contro la malattia. Quello che ci mostra l'autrice è ciò che sta dietro le tende degli ospedali, ma anche ciò che nascondono i pazienti dietro i loro cuori. C'è paura, tristezza, rabbia, ma anche tanta fiducia e speranza di un ritorno alla normalità. Una speranza che spesso viene data da persone come Marina, che accompagnano gli altri durante il loro viaggio.
Quando la solitudine ti avvolge nella vecchiaia... tu rivolgiti al cielo
Licena Maccanti Pizzi
Libro: Libro in brossura
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2024
pagine: 78
Questo libro riporta i pensieri di una grande autrice che, affranta da molte perdite familiari, ha cercato di trovare un senso alla propria vita. Un libro che accomuna tutti i lettori che hanno vissuto un'esperienza simile alla sua. Un testo che appassiona e ci fa sentire meno soli. «Grazie! Egregi lettori, devo ancora dire che io non ho studiato filosofia, ma la cerco nel mio cuore e scrivo quello che la mia mente mi insegna e mi rende viva, mi rende me stessa. Malgrado le mie forze distrutte dalla tarda età e dai bersagli dolori della mia lunga vita, lo scrivere mi risveglia dal silenzio della solitudine e vado avanti, verso i 100 anni che mai ho creduto di afferrare. Desidero il cielo e i mie cari che ritroverò. Grazie ai miei cari lettori, e al mio cervello che mi aiuta e mi segue. Licena, orfana di padre, di figlio e vedova del suo adorato sposo».
Ma la befana esiste davvero?
Donata Baiocchi
Libro: Libro in brossura
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2024
pagine: 38
Come tutti gli anni la Befana, già da alcuni mesi aveva cominciato a preparare le sue calzette per le bambini e e i bambini del mondo, e questo era il terzo anno che non era più sola nel suo paziente lavoro di "nonnetta" universale. Accanto aveva i suoi fedeli amici che la accompagfnavano quotidianamente per utto l'anno, sempre pronti ad intervenire in caso di bisogno: LUPO,LUPO, TOPINO D'ARTAGNAN CONIGLIETTO NEVE, e GUFO GUFO ... Dalle ricerche in Biblioteca si è subito evidenziato che libri a tema "Befana" ce ne sono pochissimi; infatti, mentre la letteratura per l'infanzia sul tema "Babbo Natale" è molto ricca, non lo è altrettanto sul nostro personaggio. Ecco dunque che, senza azzardare ipotesi (Befana come strega? Vecchietta brutta e quindi paurosa per i bambini? Befana che giudica i buoni ed i cattivi, portando ai primi i dolci e agli altri il carbone), ma data questa necessità, una lettrice volontaria ha riscoperto la sua vena di scrittrice e, coinvolgendo un'amica che si è resa disponibile a realizzare le illustrazioni, insieme si sono cimentate a produrre racconti a tema; un altro amico ha curato l'impostazione grafica. Ecco così che sono nate ben 5 storie con la nostra protagonista e questa che pubblichiamo di seguito, dal titolo "Una insolita Befana", è la seconda nata, ma prima ad essere stampata; ogni libro racconta, comunque, un'avventura completa in cui ritroviamo gli stessi personaggi con qualche piccola aggiunta.
Pensieri felini... gatti padroni
Maria Rosaria Esposito
Libro: Libro in brossura
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2024
pagine: 76
Un libro ironico, che ha lo scopo di farci divertire e sognare... Sognare, sì, un mondo in cui gli uomini riescono a capire gli animali, fino quasi a immedesimarsi in loro. Qui si raccontano storie buffe, surreali, eppure accadute davvero.... Un gatto randagio, un pappagallo amico e nemico insieme, un topo che intimorisce, delle mosche... Ma ciò che Rosaria ha cercato di farci capire è che gli atteggiamenti di questi animali sono di quanto più simile al comportamento umano. Di fatto, cos'è l'uomo se non un animale? Cos'è l'uomo se non un riflesso dell'ambiente che lo circonda? Se ci poniamo queste domande, notiamo allora che non è così difficile capire i sentimenti di un pappagallo in gabbia, di un cincillà venduto al mercato del sabato mattina o di un gatto randagio che lotta per crearsi i propri spazi. Ma la nostra autrice affronta tutti questi temi con spirito, con allegria, e così una pagina tira l'altra, portandoci sempre in una nuova storia.
San Paolo della Croce e le clarisse piombinesi
Nedo Tavera
Libro: Libro in brossura
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2024
pagine: 124
L'11 dicembre 1256, con sua Bolla, Papa Alessandro IV concesse alle Monache Clarisse di Massa Marittima, che l'avevano richiesta a sollievo della loro estrema povertà, la famosa Abbazia di San Giustiniano di Falesia, o Faliegi, alle porte di Piombino, con tutti i suoi beni, ormai abbandonata dai Monaci Beendettini. «Appena un anno dopo, il 5 dicembre 1257, Fra Rinaldo da Tocco negli Abruzzi, Cappellano e Penitenziere del Papa, che doveva essere Delegato, almeno in Toscana, per i Monasteri, per autorità del medesimo Papa esonera una tale Suora B., Abbadessa del Monastero di Massa, da tal carica, e la elegge Abbadessa di Faliegi, dove si recherà con alcune altre Monache ad aprire il nuovo Monastero, che dichiara del tutto indipendente da quello di Massa». L'Abbazia assunse in seguito la nuova dedicazione a Santa Maria, dal nome di altra Chiesa suburbana appartenuta ai Monaci e più vicina alla città, presso cu le Religiose stabilirono il proprio Monastero. Sicuramente alcune avversità e difficoltà non mancarono nella vita consuetudinaria del Monastero, il quale, fra gli alti e bassi causati alle vicende politiche di Piombino, e con fasi di alta luminosità, come l'esperienza apportata dalle predicazioni di San Paolo della Croce, portò avanti onorevolmente la propria esistenza fino al 1806, cioè fino alla soppressione decretata dalla Principessa Elisa Bonaparte e dalle leggi napoleoniche.
Hollywood in Maremma
Tiziano Arrigoni
Libro: Libro in brossura
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2024
pagine: 60
«Quindici anni fa - scriveva Calvino - prevedevamo tutto, tranne una cosa: che il mondo sarebbe entrato in una fase di bella époque. Adesso ci siamo dentro in pieno. C'è il boom economico, un'aria di cuccagna, ognuno bada ai propri interessi», 1 scongiurando la minaccia di una nuova Sarajevo, che questa volta sarebbe stata atomica. Ho voluto vedere questa trasformazione dall'ottica particolare di un paesino della costa toscana, Castiglione della Pescaia, all'alba del boom turistico che lo avrebbe trasformato nel giro di pochissimi anni in una località del turismo balneare tirrenico, conosciuta in tutto il mondo. È il momento della rivoluzione della modernità che parte indicativamente dal 1957, anno in cui a Castiglione venne girato un film hollywoodiano da lanciare sul mercato internazionale, Raw Wind in Eden di Richad Wilson. Non c'è un rapporto di causa ed effetto diretto e Castiglione non sarà trascinata nel boom dall'immaginario cinematografico, come avvenne invece, negli stessi anni, in un paesino della costa francese, per molti aspetti paragonabile fino ad allora a Castiglione e cioè Saint Tropez. Raw Wind in Eden (Vento di passioni) così si intitolava il film, sottolineando quell’'eden', una sorta di 'paradiso terrestre' intatto come dovevano fare apparire al pubblico americano questo angolo di Maremma. Se ne ricordano ancora, come di un evento straordinario, Roberto Temperani, ex titolare del bar della piazza del municipio di Castiglione della Pescaia, e il taxista Giovanni Ficcadori, allora ragazzi. «Non so se vi ricordate che alle Rocchette girarono un film con Esther Williams, c'erano anche Jeff Chandler e Rossana Podestà: non c'era ancora Roccamare, né Riva del Sole, non c'era nulla»
Archeologia del contemporaneo in Val di Cornia. Il paesaggio della Riforma Agraria a Vignale-Riotorto
Francesca Plateroti
Libro: Libro rilegato
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2024
Usokami e Mapanda. 50 anni di cooperazione missionaria fra le diocesi di Bologna e Iringa 1974-2024
Libro: Libro in brossura
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2024
pagine: 320
"Dopo poco più di un anno dal mio arrivo a Bologna, ho accettato con gioia, nel 2017, l'invito a raggiungere la parrocchia di Mapanda, per visitare i bolognesi presenti in Tanzania: due sacerdoti, un laico, le suore Minime, la comunità della Visitazione. In una decina di giorni ho constatato non solo il loro lavoro, ma la continuità con quanti erano passati lì in precedenza: il profondo legame con il territorio, la parola di Dio tenuta come centrale nell'opera di evangelizzazione, l'attenzione e la cura per le persone. E ho capito che non si trattava di un pezzo di Bologna riproposto nella diocesi di Iringa, ma di un luogo dove due chiese incontrandosi e imparando a camminare insieme, avevano generato qualcosa di nuovo. (Dalla Presentazione del card. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna). È sempre una benedizione immensa quando noi, membri della famiglia di Dio, viviamo da fratelli gioiosamente condividendo i doni ricevuti. Questo avvenuto nel 1974 quando la Chiesa di Bologna mandò due sacerdoti e delle sorelle della famiglia di Santa Clelia alla diocesi di Iringa, destinati alla parrocchia di Usokami. Col tempo sono venuti anche dei laici che si sono impegnati in campo tecnico per il bene della popolazione, non solo quella di Usokami, ma anche di altri posti bisognosi di assistenza. Rendiamo grazie a Dio per la sua guida e chiediamo che la storia della cooperazione tra le Chiese continui sotto la protezione divina" (dal Saluto di mons. Tarcisius J. M. Ngalalekumtwa, vescovo di Iringa).