Limina
Volevo solo fare il giornalista
Cristiano Tassinari
Libro: Libro in brossura
editore: Limina
anno edizione: 2009
pagine: 132
Il sogno nel cassetto di Cristiano è sempre stato quello di «fare il giornalista»: sfondare a livello nazionale, girare il mondo con la macchina da scrivere e con il microfono in mano, partecipare a Mondiali di Calcio, Olimpiadi e G8, scrivere articoli bellissimi e realizzare interviste a personaggi importanti, magari vincere il Premio Pulitzer, lasciare una traccia nel mondo dell'informazione. E invece..., fin dai suoi esordi, comincia una lunga, estenuante, interminabile via crucis, fatta di precariato, di cococo, di contratti a tempo determinato, di colleghi serpenti, di direttori incapaci e di editori improvvisati. Dagli inizi in una tv sgangherata fino all'approdo nella grande città, Torino, passando per le esperienze più disparate e più disperate, per i luoghi più improbabili d'Italia, per mille promesse non mantenute e per mille speranze andate deluse, tra occasioni perse e grotteschi colloqui di lavoro, sempre all'inseguimento del grande sogno: sfondare, diventare un giornalista vero. In un intreccio di nomi noti della tv e anonimi personaggi del «sottobosco», nel libro vengono fuori più di 20 anni di storia italiana, televisiva, e non solo. Feroce grido d'accusa contro il mondo dell'informazione «ufficiale» in Italia asservito al potere politico e popolato di personaggi sempre al confine tra bene e male: splendide persone ed emerite canaglie (molte di più le canaglie...), la storia di Cristiano è anche la storia di migliaia di altri giovani.
La Coca-Cola di Boninsegna. Inter-Borussia, la sfida più lunga
Stefano Tomasoni
Libro: Libro in brossura
editore: Limina
anno edizione: 2009
Ti amo. (La) Roma dritta al cuore
Alessandro Catapano
Libro: Libro in brossura
editore: Limina
anno edizione: 2008
pagine: VIII-148
Il racconto di una grande storia d'amore. L'amore tra una città e una squadra di calcio, così bello, passionale e spesso perfino irrazionale che la città e la squadra finiscono per identificarsi, per essere la stessa cosa. Un amore che va oltre le vittorie, i campioni, la bellezza della squadra, "perché i giocatori passano, ma la Roma resta". È il senso di appartenenza che l'autore dichiara senza pudori. È il viaggio dentro i quartieri di una straordinaria città - vicoli, osterie, muri - dalla Garbatella a Testaccio, da San Giovanni a San Lorenzo, dall'Eur alla Balduina, passando per il Centro storico e Trastevere, idealmente attraversati da un gol di Totti o una punizione di Agostino Di Bartolomei, un colpo di testa di Pruzzo, una botta dalla distanza di De Rossi e una discesa di Francesco Rocca. È un viaggio senza tempo dentro l'educazione sentimentale di un bambino e l'amore collettivo di una città dove si intrecciano racconti di vita e partite epiche, volti sconosciuti e i nomi di quei "figli" prediletti di cui andare orgogliosi. Roma e la Roma, un "unico grande amore" come dice l'inno di Antonello Venditti. Roma e la Roma, perché qui, più che in qualsiasi altro posto, sembra che vivere tutti sotto la stessa bandiera abbia un senso, che la città e la squadra abbiano un unico respiro. Il volume è introdotto dalla Prefazione di Antonello Venditti.
Giochi proibiti. Cina e Tibet, l'Olimpiade senza pace
Stefano Boldrini
Libro: Libro in brossura
editore: Limina
anno edizione: 2008
pagine: V-125
Questo libro ha solo la piccola pretesa di provare ad approfondire la cosiddetta "questione tibetana" e di raccontare quanto è accaduto alla vigilia dell'Olimpiade di Pechino del 2008. È un libro di cronaca, che cerca di esplorare dentro i fatti. Le opinioni riportate sono quelle di alcuni personaggi - giornalisti, ex sportivi, atleti di oggi, manager - e di documenti ufficiali, firmati Amnesty International e Reporters sans Frontières. I fatti sono il punto di partenza. La protesta scoppiata il 10 marzo 2008 a Lhasa, la capitale della regione autonoma del Tibet, culminata nelle violenze del 14, ha riportato al centro dell'attenzione il problema del Tibet, una terra grande quattro volte l'Italia, occupata dalla Cina nel 1950 e con la massima autorità in esilio dal 1959. Nei giorni della protesta di marzo, il Dalai Lama ha usato un'espressione forte per descrivere l'attuale situazione in Tibet: "È in atto un genocidio culturale". Il governo di Pechino ha rigettato le accuse, ma la verità, come diceva Gandhi, ha una faccia sola. Chi correrà per vincere la medaglia dei 100 metri, o cercherà di segnare il canestro decisivo nella finale del basket deve sapere che non lontano dalla pista, dal parquet ci sono migliaia di persone alle quali vengono negati i diritti più elementari o costrette a vivere in campi lager. Ha il diritto-dovere di sapere che laggiù, dove si alzano le vette più alte del mondo, c'è un popolo che reclama la sua identità.
Il mio amico Nils. Liedholm, l'uomo che spaventò Pelè
Gino Franchetti
Libro: Libro in brossura
editore: Limina
anno edizione: 2008
pagine: 125
Nell'Italia che ancora si stava ricostruendo dopo la tragedia della Seconda guerra mondiale, fece la sua apparizione nell'ormai lontano 1949 un giovane contabile svedese, alto e secco, che fra le sue molteplici qualità aveva quella, già importante a quei tempi, di saper giocare piuttosto bene al calcio. Si chiamava Nils Liedholm ed era stato medaglia d'oro all'Olimpiade del '48 a Londra. Al suo Paese era già famoso. Venne al Milan e completò con Gunnar Nordahl e Gunnar Gren il magico trio del Gre-No-Li, che per anni incantò i tifosi rossoneri e gli amanti in tutta Italia del gioco del pallone. In qualche modo, i tre campioni svedesi rappresentarono una consolazione al grande dolore per la tragica fine, nel disastro aereo di Superga, dei campioni del Torino, che componevano la Nazionale azzurra. Da allora, e sin quasi al giorno della sua scomparsa, nel novembre del 2007, Nils Liedholm, fu un protagonista assoluto del calcio italiano, vincendo scudetti come giocatore e come allenatore e lasciando un ricordo incancellabile nelle squadre per le quali lavorò, dal Milan al Varese, dal Monza al Verona, dalla Fiorentina alla Roma.
Il Sessantotto a pedali. Al giro con Eddy Merckx
Francesco Ricci
Libro: Libro in brossura
editore: Limina
anno edizione: 2008
pagine: VI-151
Si fa un gran parlare del '68. Forse, però, non sono molti quelli che ricordano l'anno ribelle da un punto di vista sportivo. L'anno del cinquantunesimo Giro d'Italia, vinto e stravinto da un fantastico quanto dirompente e iconoclasta Eddy Merckx. Eddy voleva tutto e tutto si prendeva, con una forza e un'arroganza bestiale. Attraverso un falso diario di un ciclista mai esistito che partecipa per caso a quell'edizione del giro, Ricci riporta il lettore nel 1968. Nel racconto allucinato, in cui avvenimenti grandi e piccoli si mescolano con le vicende agonistiche, tutto sembra accadere secondo la logica del moto perpetuo. Parigi, Milano, Cannes, Praga, Roma, Jimi Hendrix e Marcuse, la Triennale e la banda Cavallaro, Cohn-Bendit e Bob Kennedy, Dino Buzzati e Sartre, Montale e la Cederna, Pasolini e la sua lettera, Moratti che lascia a Invernizzi, Brera che torna direttore della Gazza.
La prima volta. Perché dal 2008 l'America non sarà più la stessa
Giuseppe De Bellis
Libro: Libro in brossura
editore: Limina
anno edizione: 2008
pagine: VI-184
Le elezioni presidenziali americane sono l'evento politico globale del 2008. Finita l'era Bush, gli Stati Uniti dovranno scegliere chi mandare alla Casa Bianca, a chi affidarsi per sentirsi sicuri, prosperi e felici. È come se si ricominciasse da zero, perché queste sono le elezioni della storia. Le più ricche di sempre, le prime a superare la barriera del miliardo di dollari, le più lunghe, le più indecifrabili, le più dure, le uniche negli ultimi cinquant'anni in cui né il presidente, né il suo vice si ripresentano per chiedere alla gente di ridargli fiducia. Sono le elezioni della prima volta: la prima volta in cui una donna, un afroamericano, un italoamericano, un mormone possono davvero arrivare alla Casa Bianca. Queste elezioni hanno soprattutto il volto di Hillary Clinton, pronta a fare la storia. È lei il personaggio, la calamità, l'attrazione, la protagonista principale: l'ex first lady che uscì dalla Casa Bianca dalla porta di servizio pensando a come entrare dall'ingresso principale, la donna politica più celebre del pianeta. L'America la ama e la odia: queste elezioni sono quasi un referendum su di lei. Chiunque vinca, comunque, entrerà nella storia e gli Stati Uniti d'America, e forse il mondo, non saranno più gli stessi.
Stella della Germania. Storia e gloria del Bayern Monaco
Thomas Donati
Libro: Libro in brossura
editore: Limina
anno edizione: 2007
pagine: 146
Monaco di Baviera, la capitale segreta della Germania, da tutti conosciuta come città d'arte, di musei e di innovazione, è anche universalmente identificata come il luogo dove la tradizione e le feste - il famoso Oktoberfest - fanno parte dell'immaginario collettivo. Questa città ha anche una squadra di calcio, il Bayern Monaco, con oltre cento anni di storia e 49 titoli vinti tra trofei nazionali e internazionali. Il Bayern è una delle squadre più titolate al mondo e una delle meglio gestite e organizzate, entrata di diritto nella storia del calcio europeo. Poche società di calcio esemplificano in modo così chiaro lo sviluppo che il pallone, e quanto ruota intorno a esso, ha avuto negli ultimi cento anni e poche rappresentano in modo così simbolico la bandiera stessa del movimento calcistico di un intero Paese.
Da Marrakech a Baghdad. Viaggio nel calcio di Allah
Luigi Guelpa
Libro: Libro in brossura
editore: Limina
anno edizione: 2007
pagine: VIII-198
Benvenuti nel calcio di Allah, dove l'ultimo dei muezzin conta più dell'allenatore della Nazionale. Da Marrakech a Baghdad, tra le tribù del disordine organizzato. Dove Al Owairan è più famoso di Maradona, lo zio di Zidane vanta più estimatore di Zizou, un pescatore di ostriche guadagna più di Ronaldinho e un impiegato di banca vince il Pallone d'Oro. Benvenuti nel pianeta Islam, tra Corano e petroldollari. Tra calciatori dimenticati all'aeroporto, goleador brasiliani che si improvvisano inviati di guerra, centravanti che giocano nella squadra di Bin Laden e allenatori mercenari in Sudan. Un caleidoscopio di colori, emozioni e pagine di vita. Basta non fermarsi alle apparenze, alle intolleranze e ai luoghi comuni. Il terrorismo è solo una scheggia impazzita che alberga in una civiltà meravigliosa e anche a Kabul le ragazze possono sognare Beckham... Storie sulla tracce di un calcio vero e spontaneo. È Islam, ma non chiamatelo medioevo.
Fabio Cannavaro, lo scugnizzo d'oro
Manuel Parlato
Libro: Libro in brossura
editore: Limina
anno edizione: 2007
pagine: XV-172
Nato a pochi passi dallo stadio San Paolo di Napoli, Fabio Cannavaro è riuscito ad alzare la Coppa del Mondo da capitano della Nazionale e a vincere il Pallone d'oro. La biografia del famoso calciatore narra gesta, segreti, ricordi e aneddoti di chi lo ha conosciuto da vicino, in una storia che ha come sfondo la sua città, Napoli, per cui Fabio Cannavaro è rimasto semplicemente lo "scugnizzo della Loggetta". Una favola a lieto fine per i ragazzi napoletani, ma non solo, perché possano sognare di farcela, un giorno.
Linea bianca. Trimestrale di scienza e cultura calcistica. Volume Vol. 8
Libro: Libro di altro formato
editore: Limina
anno edizione: 2006
Candido o del porcile dell'università italiana. Storia vera di un cervello senza padrino
Ernesto Parlachiaro
Libro: Libro in brossura
editore: Limina
anno edizione: 2006
pagine: 72
C'è un luogo, in Italia, nel quale il valore e il merito professionale contano meno di nulla: questo luogo è l'Università, specialmente le facoltà umanistiche. In Italia "è più facile che un asino passi per la cruna di un ago, che un nuovo Kant possa diventare, senza un padrino, dottore di ricerca in filosofia": un paradosso che è tutto il senso di questo racconto. Benché scritto sotto la forma leggiadra di una favola volterriana, "Candido" è infatti tratto da una vicenda reale e denuncia con spietata lucidità la corruzione che regna sovrana nel reclutamento di ricercatori e docenti dell'Università italiana.