Moretti & Vitali
Come dire dell'amore
Nadia Scappini
Libro: Copertina morbida
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2019
pagine: 100
"Queste di Nadia Scappini appartengono al tipo di poesie che accadono a ogni lettura. È adesso che noi vediamo ciò che l'autrice vede e, soprattutto, partecipiamo al suo dialogo ininterrotto con le persone vive e morte (fratello, marito, genitori, amici, poeti) stando essenzialmente nel cuore delle relazioni - relazione la poesia stessa. Sembra infatti che Nadia abbia scoperto il segreto del mondo, ma ogni volta ricomincia dalla stessa scoperta: ogni suo testo è scritto come se fosse evocato, imponendosi inatteso alla mente. A quel punto non resta che farlo scendere sulla pagina, sull'onda della musica, in questo libro accuratamente scandita, che di continuo lo accompagna. Così, piano piano, lo sguardo si mette a posto, le parole vengono pronunciate per i giusti destinatari e la poesia collabora a un'idea di risarcimento delle ferite e del passato, a una sorta di 'redenzione', perché 'bisogna pur cominciare a riparare le parole'." (Gianfranco Lauretano). Postfazione di Giancarlo Pontiggia.
Interstizi della città. Rifugi del vivere quotidiano
Giampaolo Nuvolati
Libro: Copertina morbida
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2019
pagine: 192
L'interstizio ha una caratteristica precisa: tiene insieme la realtà, il ricordo e la fantasia, intreccia gli aspetti micro e macro della storia umana. Questo volume si occupa dei piccoli anfratti urbani raccontandoli attraverso una operazione di scavo in profondità, oltre la patina dell'ovvietà. Interstizi sono i cortiletti che si celano dietro ai portoni socchiusi, sono i brevi tratti di un antico portico che ci riporta alla mente un episodio cruciale della nostra vita, sono gli arredi urbani dimenticati: le ringhiere traballanti di una scalinata, una vecchia insegna di un negozio che non c'è più; sono le minuscole tracce cittadine di arte religiosa e di devozione verso i defunti - una madonna con bambino Gesù che troviamo in un altarino incassato nel muro di un palazzo del centro dinnanzi al quale amiamo sostare per un rapida preghiera. Situazioni che non sempre saltano immediatamente agli occhi ma vanno ricercate e forse solo se vissute in prima persona possono diventare rilevanti. Quando si parla di interstizi è naturale riferirsi ad una figura come il flaneur - e ovviamente anche alla versione femminile: la flaneuse - perché questo personaggio, nato a metà ottocento, rielaborato nella prima parte del '900 e oggi tornato prepotentemente al centro della riflessione in vari ambiti disciplinari, rappresenta l'arte del perdersi nella città e dunque di entrare in rapporto con gli angoli più reconditi e le fenditure a prima vista più insignificanti e banali del contesto urbano. Egli è l'emblema di un riscatto, delle piccole cose che si fanno grandi in quanto nascondono in se stesse un valore inestimabile. Gli intersitizi, infine, presentano anche un tratto sociale e politico laddove sono occasione di controllo da parte delle istituzioni ma anche di emancipazione e libera espressione per vari segmenti della popolazione, compresi quelli più deboli.
La bambina
Cristiano Sormani Valli
Libro: Copertina morbida
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2019
pagine: 184
La Bambina è chiusa in una soffitta. Il Padre, che l'ha cresciuta tenendola separata dal mondo, è sparito. Della Madre, mai conosciuta, resta solo una fotografia. Costretta a scappare, uscirà di casa per la prima volta, scoprendosi dotata di poteri misteriosi che solo una vecchia zingara, la Nonna, l'aiuterà a comprendere e controllare. Le insegnerà cos'è la Gran Voce che tutto muove e il Gran Sibilo che tutto spaventa. La metterà in guardia dalle terribili Gemelle che la vogliono morta, ma soprattutto la inviterà ad andare incontro al suo destino, che passa anche dal folgorante incontro con il giovane Gabriel. Solo allora la Bambina potrà scoprire la verità e trovare il suo vero nome. Romanzo di formazione, racconto fantasy, storia d'amore, questo libro è difficilmente catalogabile e attraversa i generi con una leggerezza poetica rara. La Bambina chiede al lettore, giovane o adulto che sia, di giocare con lei. Ed è difficile resistere all'invito.
Oltrerosa
Sara Benaglia
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2019
pagine: 260
"Oltrerosa" è un viaggio iniziatico per immagini, dentro un mutus liber, un percorso psichedelico, sapienziale ed esoterico, contemporaneo e arcaico al contempo. È una Hipnerotomachia attuale, un processo di liberazione dentro e oltre le questioni di genere. Tra il groviglio della libido e i bagliori sublimi prende vita una nuova consapevolezza. La passionalità non controllabile è resa dalla protagonista con disegni infantili. Sfogliando le pagine del libro si è testimoni di metamorfosi, di graduali distacchi dal corpo, di balzi della coscienza, di ritorni all'origine. L'anima oltregenere è ancora imprigionata in un corpo sessuato? "Oltrerosa" è un viaggio volto al discioglimento del confine dualista tra corpo e mente? A prescindere dalle interpretazioni, il percorso iniziatico appare come un'affascinante sequenza di proposte figurali e di neologismi iconologici, dall'imprevedibile lessico simbolico, un eterogeneo viaggio asimmetrico nella ricerca continua, per evocare qualcos'altro attraverso metalinguaggi.
Tasàr. Animale sotto la neve
Ida Travi
Libro: Copertina morbida
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2018
pagine: 139
In un campo ai bordi di un'autostrada, alcuni esseri umani si trovano a vivere la loro condizione di parlanti. Parlano una lingua ridotta all'osso. Sono i Tolki. Con loro vive Tasàr, alterego di Balthazar, asinello celebrato da Robert Bresson nel cinema. Nel campo c'è fango e neve. C'è un rifugio e uno schermo. Una corda. Una palizzata. Tasàr è il quinto libro della sequenza poetica sui Tolki, con cui Ida Travi ha inaugurato la sua poetica epopea contemporanea, dove campeggiano non le grandi gesta degli eroi, ma i minimi gesti dei sopravvissuti. Chi sono i Tolki? Scrive Ida Travi:"Penso a un Tolki come a un parlétre, un essere marchiato dal linguaggio. Parlétre è un neologismo di Lacan che fonde l'essere al linguaggio. Vedo i Tolki come lavoranti o non lavoranti, esseri che nello scontro con la poesia assumono in se stessi il peso d'una lingua povera, dura come una colpa, leggera come una liberazione".
Severino e Matte Blanco
Gabriele Pulli
Libro: Copertina morbida
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2018
pagine: 92
"Pagine, queste di Gabriele Pulli, di grande spessore filosofico-culturale. E sostanziosamente originali. Intendono approfondire la relazione tra la psicoanalisi e il pensiero di Parmenide attraverso la comprensione del rapporto tra i miei scritti e quelli di Ignacio Matte Blanco. Il più celebre dei quali, "L'inconscio come insiemi infiniti. Saggio sulla bi-logica" (1975; trad. it. Einaudi, 1981), è anche il primo dove nel modo più consapevole egli mette a tema il rapporto tra la psicoanalisi e Parmenide. «È singolare - scrive - che sia stata proprio la psicoanalisi ad aver contribuito a una rivalutazione delle concezioni apparentemente fantastiche ed altamente metafisiche di Parmenide». Il tratto che rende possibile questa "rivalutazione" è la tesi di Freud dell'"atemporalità" dell'inconscio: stando al di fuori del tempo, l'inconscio è eterno, come l'Essere di Parmenide. E se Matte Blanco trova nella matematica di Cantor un alleato, va aggiunto che nella fisica moderna (Einstein in testa) egli avrebbe potuto trovare altri grandi "alleati". Ma il problema decisivo è il senso e la consistenza della "rivalutazione". Problema che Pulli ha ben presente anche in questo suo libro, dove egli intende approfondire l'indagine da lui avviata nello scritto "Freud e Severino" (Moretti&Vitali, 2009)." (Dalla Prefazione di Emanuele Severino)
L'Africa in giardino. Migrazioni nell'arte contemporanea
Mauro Zanchi, Sara Benaglia
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2018
pagine: 109-XVI
"L'Africa in giardino" prende in esame le questioni inerenti ai grandi fenomeni migratori, agli sbarchi dei profughi, alle detenzioni nei campi, allo "stato di eccezione", alla clandestinità, partendo dal percorso visivo di una rassegna dí videoarte nel Museo BACO di Bergamo. Oltre ai saggi introduttivi il libro contiene anche le interviste agli artisti Maria Iorio, Raphael Cuomo, Guy Ben Ner, Regina José Galindo, Adrian Paci, Gabriella Ciancimino, Invernomuto. L'opera è arricchita dagli scatti di Rocco Rorandelli che colgono la sintesi del controverso rapporto tra realtà ed evasione dal reale, tra un evento drammatico e la sua spettacolarízzazione. Le sue immagini collegano il passato politico italiano ai problemi del presente e traducono il dramma delle migrazioni attraverso una terribilità poetica della forma e dell'astrazione. Inoltre un breve saggio è dedicato a Radio Ghetto, progetto di radio partecipata, che dà voce ai braccianti che raccolgono i pomodori in Puglia, mettendo a nudo lo sfruttamento e l'isolamento di chi ha raggiunto il Sud Europa.
Atque. Soglie
Libro: Copertina morbida
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2018
pagine: 146
"A partire dal fatto che «atque» rivolge la propria attenzione verso la psicoterapia ponendola in stretto rapporto con i contributi delle discipline scientifiche e la riflessione contemporanea, questo fascicolo della rivista intende focalizzarsi sulla nozione epistemica di soglia che attraversa vari ambiti della conoscenza: dalla psicologia alla biologia, dalla psicologia sperimentale alla matematica, dalla medicina e la filosofia sino alla fisica. E ciò per giungere a una comprensione sempre più scientificamente adeguata della dimensione psichica dell'uomo e, più, in generale l'umano in quanto tale. Proprio recuperando dell'umano una comprensione - lo si ripete - sempre più scientificamente adeguata e nello stesso tempo attenta alle differenti declinazioni in cui si specifica anche in rapporto alle pratiche delle varie discipline, si propongono contributi che in vario modo affrontano i seguenti temi: la soglia della coscienza, la soglia del dolore, la soglia tra psichico e fisiologico, la soglia del vivente, la soglia del trascendente (anche in relazione alle possibilità dell'esperire umano), la soglia dell'alterità (anche in rapporto all'identità personale), ecc. Chiamando in causa la polisemia e non già l'ambiguità del termine soglia, sostanzialmente i vari contributi qui raccolti pensano e ripensano il darsi pratico di tale concetto nel pensiero filosofico e nei saperi psicoanalitici allorché si embricano con i contributi delle discipline scientifiche più significative e con la riflessione più fertile." (Paolo Francesco Pieri)
Lo sguardo e oltre. Da Friedrich a Rothko
Giorgio Agnisola
Libro: Copertina morbida
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2018
pagine: 137
Nonostante il progressivo allontanamento dai temi religiosi, l'avvertimento dell'oltre pervade l'arte contemporanea: un avvertimento non di rado drammatico, che si coglie nel profondo dell'espressione come riflesso di un'ansia, come turbamento e ricerca di ragioni e sensi del mistero della vita. E talvolta nella stessa fisionomia multiforme dei linguaggi segnati dalla sperimentazione e nell'eclettismo espressivo che l'uomo d'oggi testimonia la sua ricerca di infinito. Una ricerca in genere non inquadrabile in un ambito confessionale, che non assume l'ansito di una speranza coltivata come dichiarata religio, ma che è tuttavia vivissima, attinge più di tante pallide e retoriche manifestazioni confessionali alla sapienza del mistero. Giorgio Agnisola, critico e docente di arte sacra, rilegge con questa chiave l'arte degli ultimi due secoli, da Friedrich a Rothko, proponendo attraverso la vita e l'opera di nomi esemplari, un'insolita ricerca teologica, capace di aprire lo sguardo alle regioni profonde della vita.
Babbo non vuole mamma nemmeno
Ferruccio Cabibbe
Libro: Copertina morbida
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2018
pagine: 192
. "...In quel palazzo, con i miei compagni di giochi, ho assorbito un conformismo da cui non mi libererò mai completamente. Le famiglie con bambini, come la mia, quella di Aldo, di Gianni e altre simili, erano "normali". Quelli che litigavano ad alta voce e, a volte, lanciavano piatti, erano "matti". Quelli che oggi chiameremmo single, spesso taciturni e non molto socievoli, erano "strani". Erano giudizi condivisi da tutti noi che facevamo parte dei normali e in questo modo si trasformavano in verità oggettive..." Le vicende quotidiane di quegli anni, le ristrettezze del dopoguerra, fino al boom degli anni '60, si alternano con le fantasie, soprattutto erotiche, dei protagonisti: la macchina fantascientifica dell'amore perfetto, la beatitudine del padrone dell'harem. E le angosce degli amori vissuti davvero. Le passioni di quel periodo sono tutte a tinte forti e con grandi contrasti. Le sfumature, invece, sono nello sguardo e nel ricordo di chi osserva e racconta.
I quaderni di Eduardo Descondo
Gian Piero Quaglino
Libro: Copertina morbida
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2018
pagine: 335
Invitato a un convegno sul tema del denaro, a Eduardo Descondo torna in mente il corso Sul buon uso del denaro a cui aveva partecipato, molti anni prima, all'Istituto Pesaventa. In quell'occasione aveva incontrato Carlos Albasuelo, Marcelo Malavista e Lumir Medana, e ne era nato un sodalizio inossidabile. I quattro avevano deciso che ogni anno avrebbero scelto insieme a quali altri corsi iscriversi, e che da quel momento sarebbero stati la Compagnia del Mitra, dal nome del caffè ai cui tavolini si ritrovavano a fine giornata per chiacchierare del più e del meno. Nella grande scatola verde sul suo tavolo di lavoro Descondo custodisce quelli che gli piace chiamare i Pesaventa Papers: ci sono i suoi Quaderni di Appunti dei vari corsi, seminari e conferenze a cui i quattro hanno partecipato e pure gli Scritti Improbabili che ciascuno di loro coltiva in segreto. Questo volume raccoglie i materiali dei primi due anni di avventure (e disavventure) della Compagnia del Mitra all'Istituto Pesaventa.
Per lumi sparsi. Narrazioni d'arte e di filosofia
Vincenzo Vitiello
Libro: Copertina morbida
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2018
pagine: 197
Dal Canto di Orfeo alla Lira di Apollo, al sorgere della Città dell'uomo. Per lumi sparsi si costituisce come un intreccio di memoria e riflessione, di storia, poesia e mito, e di linguaggi diversi, dal dialogo al racconto, dall'esegesi alla filosofia, seguendo il libero movimento dell'immaginazione, che unisce nelle stesse "narrazioni" la pietà feroce di Giuditta e la sacra furia di Medea, la "celeste" pittura di Simone Martini e la "terrena" poesia di Mario Luzi. In questo intreccio lo spazio si fa tempo e il tempo spazio nella barocca, "corpulenta" scrittura di Vico, come nel puro concetto di Hegel; nella inquieta meditazione di Heidegger e nella sofferta poesia di Celan, come nella varietà dei racconti e delle poesie di Borges e nei plurali pensieri di Benjamin. Si estende, infine, lo spazio e si contrae il tempo nella rappresentazione kafkiana del "più grande teatro del Mondo", culmine e tramonto della Città dell'uomo, ove la moderna New York atlantica e l'antica Neapolis mediterranea sembrano riflettersi l'una nell'altra.

