Moretti & Vitali
L'inconscio può pensare. Tra filosofia e psicoanalisi
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2013
pagine: 126
In questo libro, donne e uomini incrociano sia la filosofia sia la psicoanalisi, pur provenendo da aree di pensiero diverse. Al centro del libro sta il problema di quali forme creative e intenzioni assuma l'inconscio; e quali forme di ragione possano accompagnare le sue trasformazioni. Autori e autrici pongono anche la domanda: a quale tipo di inconscio facciamo riferimento; a quale psicoanalisi e a quale filosofia? Viviamo un'inquietudine che ci impedisce di trovare pace nelle consuetudini stabilite, nelle istituzioni fondate, nei pensieri già formulati. L'inconscio è la parola che abitualmente spariglia queste carte e ci dà modo di intraprendere strade nuove. Nel fare incontrare filosofia e psicoanalisi di fronte a queste inquietudini, gli autori e le autrici mostrano come l'inconscio inceppandosi, esitando o accelerando, incuneandosi tra personale e collettivo, dando forme impreviste ai sogni, esprima un orientamento molto più che personale, perfino politico. Mantenere un legame con i movimenti dell'inconscio è dare un valore al pensiero per arrivare a un'altra forma di ragione che accolga finalmente il sentire. In altre parole, il libro mostra una ragione che dà conto dell'inconscio come forma di pensiero.
Un anno parlato dalla notte
Peter Handke
Libro: Copertina morbida
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2013
pagine: 238
"Un anno parlato dalla notte" rappresenta un processo creatore quasi prima del suo divenire. Dai sogni viene la materia prima: i fili del futuro tessuto che non sono solo sequenze di immagini ma "Sprachbilder", "immagini del linguaggio", come li chiama Handke stesso. In questo libro innovatore il critico letterario, ma anche l'appassionato, potrà trovare collegamenti tra le singole frasi all'interno della stessa pagina o tra quelle contenute in pagine diverse e anche in altre opere di Handke. Quelli che potrebbero sembrare pezzi di una cartina geografica rinvenuti casualmente, messi assieme creano l'immagine di alcuni personaggi e la continuità di temi quali l'amore, i rapporti conflittuali, la natura e il dolore. Quest'opera può però anche venire apprezzata da chi non conosce Handke, poiché conduce il lettore, frase per frase, a una percezione più acuta di sensazioni, sperimentabile anche nel mondo onirico: "Un anno parlato dalla notte" non comunica solo con la nostra coscienza diurna, ma con questo mondo fantastico retrostante che sta in ognuno di noi." Dalla prefazione di Eva Pattis. Postfazione di Flavio Ermini.
Il corpo sospeso. I gesti della danza tra codici e simboli
Fabrizio Andreella
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2012
pagine: 200
Cosa si nasconde dietro la marginalità della danza in un Occidente che sembra decantare incessantemente i piaceri del corpo? Dove è iniziato il viaggio, intrapreso dall'idea di corpo, che ha portato alla reclusione della danza negli ambiti dell'arte e dell'intrattenimento notturno? Sono questi gli interrogativi da cui parte "Il corpo sospeso", un'indagine che coglie l'essenza dell'esperienza coreutica esaminandone gli elementi costitutivi: l'anima e il rito, il corpo e il gesto, il linguaggio e il sacro. Il processo di codificazione del corpo, che si inaugura con la nascita e la definizione della modernità, viene individuato come lo snodo decisivo per la storia, le pratiche e le rappresentazioni della danza in Occidente. Almeno da allora, la nostra cultura sembra aver occultato e dimenticato l'insegnamento finale di Gesù che, secondo gli Atti di Giovanni, al termine dell'ultima cena disse enigmaticamente: "Chi non danza non sa cosa succede". Prima paganizzata, poi demonizzata e infine secolarizzata, la danza oggi non fa più parte di quel corredo di strumenti rituali che, nel corso della storia, hanno sempre cercato di unire simbolicamente corpi e anime, uomini e donne, esseri divini e vicende umane. E così, il corpo che essa abita non è più soggetto di un rito ma oggetto di un codice. Un corpo chiuso nelle regole che, dal Rinascimento, ancora oggi lo irreggimentano.
Viva Basaglia!
Stefano Alghisi, Livio Tinti, Maria Rosa Tinti
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2012
pagine: 55
A 30 anni della emanazione della legge 180 e dalla scomparsa del suo grande ispiratore, una graphic novel d'autore su Franco Basaglia, il grande psichiatra che chiuse i manicomi.
Il libro delle somiglianze. «Il libro è luogo di somiglianza di ogni libro»
Edmond Jabès
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2011
pagine: 165
"Il libro delle somiglianze", nel dedalo della scrittura di Edmond Jabès, costituisce un nuovo inizio. Porre al centro della scrittura non più l'identità, ma la somiglianza, significa innanzitutto trasgredire uno dei principi cardine che hanno fondato il logos in Occidente: il principio, appunto, chiamato di identità e non contraddizione. Se A è identico ad A e se non-A gli è differente, c'è però la possibilità che nella differenza ci sia somiglianza. Il principio di somiglianza - se potesse esisterne uno - nasce proprio dal riconoscimento della dignità della differenza che non è più sinonimo di menzogna (ovvero, negazione del principio di identità), ma garanzia ontologica del divenire, accettazione e riconoscimento dell'altro, rifiuto dell'assimilazione (che è il contrario della somiglianza, in quanto quest'ultima si fonda su un'ontologia plurale, mentre l'assimilazione introduce la dittatura dell'uno al quale tutto deve essere ricondotto e in cui tutte le differenze debbono scomparire). Per questo, "Il libro delle somiglianze" è innanzitutto il racconto, sempre interrotto e continuamente ripreso (quasi una voce punteggiata di silenzi), di quanto la vita possa assomigliare alla scrittura e di quanto lo scrittore possa assomigliare al lettore. Premessa di Vincenzo Vitiello. Postfazione di Flavio Ermini.
La rinascita di Afrodite
Ginette Paris
Libro
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2006
pagine: 184
Nel paese di Meneghello. Un itinerario critico
Ernestina Pellegrini
Libro
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 1992
pagine: 179
Sospeso respiro. Poesia di pandemia
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2020
pagine: 280
Il titolo “Sospeso respiro” vuole indicare quella condizione soffocante di apnea e di ansia che tutti abbiamo vissuto fisicamente e psicologicamente durante la pandemia del virus Covid19, che ha ammorbato le nostre esistenze nella lunga primavera di questo terribile anno 2020. Una sensazione di soffocamento che, tragica per chi si è ammalato e letale per chi se n’è andato, ha comunque inciso in profondità sui tempi, gli spazi, i movimenti e le relazioni del quotidiano di tutti, imprigionandolo in una condizione drammatica di sospensione e di tensione che non avevamo mai sperimentato prima. Di come tale condizione si sia tradotta nel respiro, nel battito e nella lingua dei loro versi, danno qui testimonianza quattro tra i più qualificati e conosciuti poeti italiani di oggi, Alberto Bertoni, Paolo Fabrizio Iacuzzi, Giancarlo Sissa E Giacomo Trinci, proponendo ciascuno una silloge inedita di scritture o riscritture poetiche, composte in tempo di pandemia. A queste quattro raccolte di versi, fa seguito una riflessione di taglio antropologico di Mauro Ceruti, docente di Logica e Filosofia della Scienza presso lo IULM di Milano. Un percorso iconografico di riproduzioni pittoriche, raccontato e commentato da M. Cristina Rodeschini, direttrice dell’Accademia Carrara di Bergamo, impreziosisce di un contrappunto di immagini i diari dei quattro poeti. L’introduzione e i saggi di postfazione alle quattro sillogi, predisposti dal curatore, costruiscono la cornice narrativa e critica che unifica e dà coerenza all’intero racconto del libro. Il libro è dedicato dagli editori a Bergamo, la città ferita. All’interno Sillogi poetiche di: Alberto Bertoni “Un Diario Poetico e Impoetico del 2020”, Paolo Fabrizio Iacuzzi “Fiabucce per una Madre”, Giancarlo Sissa “Senza Titolo Alcuno”, Giacomo Trinci “Presa di Fiato”. Percorso iconografico di: M. Cristina Rodeschini. A Museo Vuoto Con dieci riproduzioni dall’accademia Carrara di Bergamo. Riflessione antropologica di: Mauro Ceruti. Un Groviglio Inestricabile.
Mia cara amica Maria. Lettere a Maria Zambrano
José Bergamín
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2009
pagine: 108
Dopo la pubblicazione delle Corrispondenze con Rejna Rivas uscito col titolo "Dalla mia notte oscura" prosegue, con questo secondo volume, il progetto di pubblicare tutte (o quasi) le Corrispondenze di Maria Zambrano. L'amicizia tra lo scrittore, poeta e saggista José Bergamín (Madrid 1895 - Saint Sébastian 1983) e la grande filosofa spagnola Maria Zambrano inizia negli anni '30, quando la giovane studiosa è invitata a collaborare alla prestigiosa rivista "Cruzy Raya" diretta dallo stesso Bergamín. I due amici condivideranno l'esperienza della guerra civile e dell'esilio dovuto alla vittoria di Franco. Si incontrano di nuovo a Parigi nella primavera del '57, anno in cui comincia la corrispondenza che viene presentata nel volume. Bergamín tornò in Spagna nel 1970, ben prima di Zambrano, e dal 1981 fino alla morte militò in Herri Batasuna, nome politico del movimento indipendentista basco che ha nell'ETA il braccio combattente. Le lettere raccolte nel volume, inviate da Bergamín alla Zambrano, si dividono in due gruppi: il primo copre il periodo dal 1957 al 1969 e sono state pubblicate in Spagna con il titolo "Dolory claridad de España"; il secondo è un gruppo di lettere trovate presso la Fundación M.Z. e sono del tutto inedite. Si collocano in un periodo che va dal 1958 al 1965. Attraverso le lettere raccolte nel volume si approfondisce il quadro delle relazioni politiche e culturali che la filosofa ha coltivato negli anni dell'esilio e, particolarmente, nel periodo romano e francese.
Natura e creatura
Claudio Borghi
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2025
pagine: 104
“Claudio Borghi ci sorprende con questo suo nuovo libro per la capacità di affrontare – nei modi tesi e problematici di chi ben conosce i fondamenti epistemologici di ogni ricerca – i grandi temi della filosofia classica e le decisive scoperte della microfisica e dell’astrofisica contemporanea entro una prospettiva poetica. Il libro è diviso in tre sezioni che vanno a costituire un vero e proprio trittico intitolato “Natura e creatura”. E già i titoli di queste tre sezioni – “Ricognizione e miracolo”, “Vicenda degli enti” e “Germe attuale” (quest’ultima in prosa) – fanno intuire la portata teorica e poetica del lavoro. Ma al poemetto centrale della raccolta si aggiunge anche una chiusa intitolata “Origine e vertigine”, che svela l’intreccio di indagine scientifica e di dimensione esistenziale in cui l’intero libro consiste: un attraversamento delle vicende umane in cui l’indagine scientifica si permea di pathos, il motivo dell’infinità si intreccia con quello della finitudine. Borghi non sente discontinuità tra fisica e poesia, che percepisce nella loro unità originaria: la poesia è abitata da una musica che è già nell’universo, da una forza emotiva che è la stessa da cui nacque e si sviluppò il cosmo che conosciamo. Con gli strumenti della scienza e la tensione immaginativa insita da sempre nell’animo umano, e sulla suggestione del grande modello lucreziano, così come delle intuizioni cosmologiche dei possenti dialoghi italiani di Giordano Bruno, Borghi entra nei misteri della luce, del tempo, della materia, alternando sezioni più teoriche e argomentate a improvvisi slarghi immaginativi. Emblematici, per la potenza di pensiero e di visione che esprimono, i versi in cui va a concludersi l’opera: «l’io è una candela che appare accesa, l’ombra totale copre l’illusione della percezione e il tempo pare un sogno di corvi nella mente sola, ambra di fiori, nulla di cori».” (Giancarlo Pontiggia)
Sogni oltre le sbarre. Storie di donne in carcere
Lella Ravasi Bellocchio
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2025
pagine: 208
"Per circa due anni la psicoanalista Lella Ravasi Bellocchio ha incontrato, nel carcere milanese di San Vittore, un gruppo di donne di differenti età e paesi di provenienza, quasi tutte con figli. L’autrice ha lavorato con le detenute attraverso i loro sogni, in un “setting” molto particolare: una cella, sigillata da otto porte di ferro che ogni volta si chiudevano alle sue spalle. Sogni oltre le sbarre racconta l’esperienza dell’analisi in modo rivoluzionario, ponendo le basi per una nuova lettura e interpretazione della realtà femminile fuori e dietro le sbarre." (Eugenio Borgna) "La forza di questo libro sta nella realtà umana che vi è presentata, nello spessore psicologico delle donne che narrano i loro sogni e possono vivere determinate emozioni nell’occasione offerta loro di poter liberare il proprio inconscio attraverso i sogni e di esprimere tutta la profondità misteriosa del femminile. È presente nel libro una densa analogia tra sogno e poesia: non tanto per le belle poesie che costellano il testo ma per la stessa radice visionaria, la stessa potenza della metafora, la stessa capacità di far vivere emozioni." (Mauro Mancia)
Creazione e mal-essere. Quando la solitudine diventa arte
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2025
pagine: 272
Questo libro è dedicato a Eugenio Borgna, una delle voci umane più autentiche del nostro tempo, lo psichiatra che è stato capace di stare vicino alla follia e sentirla come “l’infelice sorella della poesia”. Mal-essere e solitudine sono condizioni esistenziali ineliminabili che la cultura della prestazione tende a rimuovere, perché contrastanti con le spinte all’attivismo caratteristiche della nostra epoca. Il mal-essere non è una condizione umana da eliminare, ma un momento critico e topico della nostra vita che contiene potenzialità espressive ancora ignote ma dense di senso. In questo contesto, qual è il sottile ma tenace filo che tiene insieme disagio esistenziale e creazione artistica? A questo proposito, appare oggi più che mai essenziale comprendere l’alchimia attraverso cui grandi creatori come Proust, Kafka, Van Gogh, Hölderlin, Schumann, Strindberg, James, Nietzsche, Jung, Yourcenar, Montale, Pasolini, sono giunti grazie all’immaginazione a trasmutare quegli stati d’animo in parole e immagini capaci di parlare, ancora oggi, al cuore dell’uomo, se ha il coraggio di fermarsi e ascoltarlo. Pensiamo perciò utopicamente che sia possibile anche per l’uomo contemporaneo prendere spunto da questi casi eccellenti per affrontare il mal-essere, la solitudine, la mancanza di senso tipici del nostro tempo, non subendo il diffondersi del male e del sopruso, ma andando nella direzione di una svolta della coscienza umana che oggi appare improbabile, ma non impossibile, rispetto allo spirito dominante del tempo. L’immaginazione umana ha oggi un compito arduo ma necessario: resistere creativamente al male e al sogno tecnologico di perfezione e onnipotenza. Ma questa prospettiva appare possibile solo dando vita a una nuova creazione di senso. Testi di: Giovanni Testori “Vincent van Gogh”; Marco Garzonio “Eugenio Montale”; Giovanni Raboni “Marcel Proust“; Sergio Perosa “Henry James”; Nadia Fusini “Franz Kafka“; Giuseppe Zigaina “Pier Paolo Pasolini”; Patrizia Violi “Marguerite Yourcenar“; Carlo Sini “Friedrich Nietzsche”; Lucio Saviani “Friedrich Nietzsche“; Marco Gay “Carl Gustav Jung”; Quirino Principe “Robert Schumann“; Andrea Bisicchia “August Strindberg”; Remo Bodei “Friedrich Hölderlin“. E con testi di: Eugenio Borgna, Carla Stroppa, Iolanda Stocchi, Luigi Zoja, Emanuele Severino, Carlo Bo.

