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Officina

Il vivere periferico

Zaira Dato Toscano, Isotta Cortesi, Clara Arezzo di Trifiletti

Libro: Libro in brossura

editore: Officina

anno edizione: 2018

pagine: 228

Il tema della periferia implica una dialettica tra alcuni elementi fissi, sedimentati nel tempo, altri mutevoli e in continua evoluzione - primo fra tutti, il più decisivo, quello umano - da analizzare, invenire, e uno spazio, quello per progettare, inventare, il futuro sperato. L'invenzione della periferia è, dunque, per l'architetto un primo atto progettuale, che tiene necessariamente conto degli apporti delle diverse discipline urbane, ma che si sviluppa attraverso riferimenti disciplinari, una tradizione e una poetica propria. In questa pubblicazione si assume la nozione di periferia quale decisivo tema progettuale della città europea e in particolare di quella italiana, considerando come determinanti l'identità dei luoghi, la loro architettura e il rapporto con la città, scegliendo, così, di agire ad una scala architettonica e urbana, piuttosto che a quella conurbazione metropolitana.
48,00 45,60

La casa abbandonata. Il racconto delle politiche abitative dal piano decennale ai programmi per le periferie

Giancarlo Storto

Libro: Libro in brossura

editore: Officina

anno edizione: 2018

pagine: 224

Un racconto - è questo il contenuto del volume - che ripercorre quarant'anni di storia del nostro Paese attraverso le alterne vicende che hanno segnato le politiche abitative. Gli argomenti che si susseguono, ciascuno trattato come un saggio a sé stante, colgono i fatti più significativi del periodo considerato esponendoli con informazioni rigorose ed esaurienti che costituiscono il presupposto per commenti e valutazioni di merito. A partire dagli anni Settanta del secolo scorso, contrassegnati da importanti riforme e da una forte attenzione della politica per attenuare le condizioni di un diffuso disagio abitativo presente in larghi strati della popolazione, sino alla fine della XVII legislatura (dicembre 2017), anni in cui l'abitare e le problematiche urbane appaiono non avere l'interesse che meritano con la sola occasionale promozione di programmi di riqualificazione ancorati a generici obiettivi ed ogni volta inventando procedure e criteri di selezione differenti per l'attribuzione dei finanziamenti. Centrali nel racconto sono le sorti dell'edilizia residenziale pubblica che nel passato ha svolto un ruolo fondamentale per assicurare l'accesso all'alloggio agli esclusi dal libero mercato e che negli anni più recenti è divenuta oggetto di critiche sommarie quanto superficiali scontando l'incapacità dei Governi succedutisi nel tempo di affrontare la questione con progetti di riforma in grado di riconfigurare ruoli e delineare prospettive. In più gli incentivi e le scarse risorse disponibili sono indirizzate a vantaggio dell'edilizia sociale, terminologia che resta ambigua in mancanza di una chiara indicazione dei requisiti dei potenziali utilizzatori e delle regole per definire durata e canoni di locazione. Mancano in definitiva strategie convincenti per aggiornare le politiche a beneficio delle famiglie emarginate da un mercato alimentato più dalla rendita che dal profitto d'impresa e su tutto è palese il disimpegno dello Stato.
30,00 28,50

Dal grattacielo al tessuto verticale. Nuovi sviluppi architettonici e urbani

Giusi Ciotoli

Libro: Libro in brossura

editore: Officina

anno edizione: 2018

pagine: 195

Esaminato all'interno del complesso sistema infrastrutturale e architettonico delle attuali megalopoli, il grattacielo sembra riproporre nella propria conformazione strutturale e funzionale una "micro città", ossia un organismo autonomo capace di riprodurre le strutturazioni capillari e dinamiche aggregative tipiche del tessuto urbano. In particolare le mega città asiatiche quali Shanghai, Tokyo, Hong Kong, Shenzhen sperimentano, all'interno dei grattacieli, i luoghi di aggregazione e condivisione propri dell'esterno, esplicitando, in tal modo, delle trame urbane "in quota". Analizzando il grattacielo come una sorta di trasposizione verticale del sistema gerarchico orizzontale, è possibile definire un nuovo modello urbano calato direttamente dal mondo dell'Utopia nella realtà attuale. Al contrario della Torre di Babele, simbolo di incompiutezza e caos, il grattacielo interpretato come tessuto diventa modulo verticale per un nuovo ordine urbano. La teoria dei Tessuti Verticali qui esposta si è basata, innanzitutto, sulla analisi di alcuni casi prodotti nell'areale statunitense tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, ovvero decenni in cui si è assistito alla definizione spaziale e strutturale del nuovo tipo, mentre la seconda parte del testo si è posta l'obbiettivo di classificare tipologicamente - e di razionalizzare - anche le odierne logiche evolutive. Lo studio ha quindi cercato di riconfigurare il tipo nella città, attuando una presa di posizione rispetto ai caratteri urbani originari, centrali nella iniziale conformazione del grattacielo, e ancora persistenti nelle successive modificazioni, con l'intento di porre nuova luce su di una architettura "semplicemente complessa" e talvolta enigmatica.
35,00 33,25

L'architettura dal principio verità al principio responsabilità

Roberto Secchi

Libro: Libro in brossura

editore: Officina

anno edizione: 2018

pagine: 143

Oggi la responsabilità del progettista è normata dalla deontologia professionale per quanto riguarda i rapporti con la committenza e si ripropone ogni volta nel processo progettuale al cospetto dei regolamenti edilizi e delle norme urbanistiche di attuazione del piano. Questo assicura di rientrare nei termini di legge istituiti per la salvaguardia dei diritti, identifica il limite da non oltrepassare nella concezione di uno spazio dell'abitare e di un intervento sul territorio, l'ambiente e il paesaggio, fissa le misure minime alle quali attenersi nel dimensionamento, ingiunge una serie di divieti, fissa obblighi e vincoli. Inoltre, ovviamente, non può che riferirsi a situazioni tipo e soprattutto a un tipo di uomo del tutto astratto. È pur vero che le norme vengono aggiornate in base alle nuove situazioni storiche, agli eventi, all'insorgere di nuove problematiche, ma non possono necessariamente che rimanere astratte. Ma nella pratica progettuale da parte degli architetti si potrebbe fare molto di più se la questione dei diritti fosse ben presente nella concezione del progetto e nel corso di tutto il suo sviluppo, ogni volta di nuovo. Come per un nuovo inizio che rimetta in causa e domandi: dove sei? A che punto sei del tuo cammino? Questo cammino non è solo quello interno allo sviluppo di una professionalità e di una poetica, ma della coscienza della propria umanità che ci obbliga a un comportamento conseguente. L'assumere l'orizzonte dei diritti fondamentali dell'uomo come proprio insostituibile riferimento ci può aiutare a reiterpretare di volta in volta il tema del progetto ed il suo contesto nell'esercizio di quella pietas per le cose e per gli uomini che costituisce un nostro imperativo.
30,00 28,50

Bernardo Secchi. Libri e piani

Libro: Libro in brossura

editore: Officina

anno edizione: 2017

pagine: 275

Il quaderno raccoglie gli esiti di un ciclo di seminari che si è svolto presso l'Università luav di Venezia tra marzo e giugno 2015. Dodici giornate, quasi un semestre, in cui si è offerta a studenti e dottorandi l'occasione di riflettere sui temi e le questioni che Bernardo Secchi ha delineato lungo la sua vita di studioso ripercorrendo alcune tappe della sua ricerca teorica e progettuale, attraverso la rilettura di alcuni dei suoi più significativi libri e piani da parte di ventinove studiosi, allievi e colleghi. I testi qui raccolti restituiscono la riformulazione delle relazioni presentate e discusse in quelle occasioni. I sei libri selezionati e discussi in questo testo sono le monografie scritte da Bernardo Secchi dagli anni settanta fino al 2013 e consentono di ripercorrere le principali ipotesi interpretative che hanno caratterizzato la sua riflessione e hanno rappresentato delle tappe importanti nel suo percorso professionale. Ogni sezione dedicata ad un libro è aperta da un testo breve inteso come una sorta di "introduzione alla lettura", cui fanno seguito le riletture affidate a studiosi che si sono avvicinati in modi e in momenti diversi ai volumi e ai temi trattati. I sei piani qui riletti costituiscono una selezione circoscritta dell'attività professionale di Secchi e dello studio Secchi-Vigano (a partire dal 1990): quattro piani italiani che coprono gli anni ottanta e novanta, due piani all'estero che segnano gli anni 2000 e anche il definitivo riconoscimento dello studio alla scala internazionale. Il piano di Jesi (1983-1987), che - nelle parole di Patrizia Cabellini - "inaugura l'urbanistica di Bernardo Secchi", i tre piani degli anni novanta Prato (1993-1999), Pesaro e Brescia (1996-1998) che sperimentano e sedimentano al contempo una vasta esplorazione della città contemporanea; infine lo Strutture Pian di Anversa (2003-2007) e la partecipazione alla consultazione internazionale del Grand Paris (2008-2009) con i quali la riflessione si apre a temi urgenti e emergenti nel dibattito internazionale.
35,00 33,25

XY. Ediz. italiana e inglese. Volume Vol. 2

Libro: Libro rilegato

editore: Officina

anno edizione: 2017

pagine: 115

Questo numero della rivista presenta i contributi di: Vito Cardone; Gian Marco Todesco; Edoardo Dotto; Liliana Albertazzi; Enrico Cicalò; Eleonora Zen; Roberto de Rubertis; Paolo Belardi, Luca Martini, Giovanna Ramaccini; Livio Sacchi; Rossella Salerno.
30,00 28,50

Gli schizzi di studio

Francesco Cardullo

Libro: Libro in brossura

editore: Officina

anno edizione: 2017

pagine: 96

Schizzo, esquisse, croquis, sketch, skizze, con queste parole si intende il primo manifestarsi dell'architettura con disegni elaborati con pochi tratti, segni e linee incerte, labili. Il saggio intende esplorare quel momento particolare dell'iter progettuale in cui le idee di architettura diventano forme, diventano spazio. Si tratta di un momento privato, intimo, in cui la relazione tra autore ed opera, oltre che essere esclusiva, è nella fase embrionale di nascita. Il saggio indaga questo momento e lo illustra con un ricco apparato di schizzi di studio di vari maestri dell'architettura moderna che costituiscono più che un campionario di modi di disegnare, una sorta di tuffo nell'intelligenza creativa, un riassunto di molte invenzioni compositive di alcune significative architetture dei nostri tempi.
20,00 19,00

Suolo. Letture e responsabilità del progetto

Libro: Libro in brossura

editore: Officina

anno edizione: 2017

pagine: 111

Posta accanto a paesaggio, territorio, ambiente suolo è parola che meno ricorre nei discorsi sulla città e le trasformazioni urbane; non per questo il suo ruolo può essere ritenuto marginale. Legata al fare dell'uomo e alla sua relazione fisica con la terra, ha mantenuto nel tempo densità concettuale, senso di solidità e radicamento; ha mantenuto anche una costante apertura al futuro rivelata dalla capacità di accogliere trasformazioni e cambiamenti. Molto di essa ci dicono il significato e l'etimologia, i depositi di senso che ne hanno definito le caratteristiche. Suolo come consistenza fisica e come dimensione etica; come luogo della permanenza e del divenire, una dimensione ossimorica capace di accogliere negli equilibri precari della coesistenza gli elementi stabili e il cambiamento, il diverso e la complessità. Queste declinazioni ne hanno fatto il luogo, spaziale sociale e concettuale, di molte sfide del progetto e della cultura. Nelle geografie mutevoli della nuova modernità il significato pubblico di suolo [ground] ritorna con evidenza ad essere non separabile da quello di terreno [soil]. Suolo è, oggi, luogo dell'incontro tra dimensione della giustizia sociale e spaziale e dimensione fisica ed ecologica; è, come sosteneva Carlo Cattaneo, «opera civile». Radicalità dell'immaginazione, etica della responsabilità e della «capacità di risposta» sono alla base di nuove utopie pubbliche che coinvolgono urbanistica e geografia.
30,00 28,50

Il modello ligneo della Basilica di Loreto. Storia, rappresentazioni e rilievo

Nicolò Sardo

Libro: Libro in brossura

editore: Officina

anno edizione: 2016

pagine: 111

Questo libro presenta uno studio sul grande modello ligneo settecentesco che raffigura la basilica e il palazzo apostolico di Loreto e attualmente custodito dal Pio Sodalizio dei Piceni in Roma. In questa ricerca il modello viene esaminato dal punto di vista storico all'interno dello sviluppo della fabbrica lauretana e analizzato in relazione alle coeve rappresentazioni grafiche della piazza. Il lavoro è accompagnato inoltre dal rilievo del modello che, oltre a permettere un'accurata analisi morfologica e dimensionale, ha consentito di confrontare il modello ligneo con l'architettura rappresentata e costruita.
25,00 23,75

XY dimensione del disegno. Ediz. italiana e inglese. Volume Vol. 1

Libro: Libro in brossura

editore: Officina

anno edizione: 2016

pagine: 143

"Questo è il primo numero della nuova serie della rivista "XY", edita ora in forma digitale, open access e multilingua. Contiene una selezione delle relazioni degli intervenuti alla sua presentazione, tenutasi nell'Università degli Studi di Trento il 10 luglio 2015 presso il Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e Meccanica. Da troppo tempo ormai alle vistose mutazioni dei mezzi di comunicazione verificatesi nel mondo contemporaneo e soprattutto all'abuso dei segnali visivi che le hanno caratterizzate, cui è stato dato globalmente il nome di 'civiltà dell'immagine', sono mancate, da buona parte degli ambiti culturali impegnati nell'analisi critica del fenomeno, significative voci di dissenso sull'implicazione essenzialmente negativa che la definizione andava assumendo e che quindi andava divulgandosi anche al di là delle intenzioni. È indubbio che aspetti di grave superficialità a carico degli autori e dei divulgatori d'immagini abbiano aggravato il giudizio negativo, ma sua importante concausa è stata senza meno anche la mancata assunzione di una seria difesa da parte di chi ha detenuto le leve del potere comunicativo. In primis dalla cultura umanistica della parola che si è erta quasi a paladina del sapere, difendendolo dagli assalti del più effimero mondo figurativo che andava progressivamente affermandosi."
30,00 28,50

Nuovo realismo/postmodernismo. Dibattito aperto fra architettura e filosofia

Libro: Libro in brossura

editore: Officina

anno edizione: 2016

pagine: 233

Con riferimento al dibattito aperto dal filosofo Maurizio Ferraris con il Manifesto del nuovo realismo, il volume, che raccoglie e rielabora gli Atti del Convegno promosso dalla Sapienza Università di Roma nell'ottobre 2014, propone in un confronto serrato tra filosofi, architetti e critici dell'architettura, alcune questioni essenziali per gli stessi fondamenti teoretici della disciplina architettonica che, da sempre situata fra le arti e le scienze, evidenzia più che mai oggi, nel periodo di crisi attuale, l'esigenza di un rinnovato rapporto inter/trans/meta-disciplinare. Si tratta di un rapporto che, nel confronto con la filosofia, ha inciso profondamente sulla ricerca architettonica, tracciando nelle diverse epoche storiche paralleli, adiacenze o traslitterazioni - a volte - quasi dirette. Basti, per questo, pensare alle influenze del pensiero filosofico novecentesco - dal realismo di Lukács all'estetica di Adorno, dalla fenomenologia di Heidegger e di Merleau-Ponty all'ermeneutica di Gadamer, dalla decostruzione di Derrida alla "piega" di Deleuze - per comprendere quanto sia connaturata alla formazione e alla pratica dell'architetto la questione teorica, dove questa non ne costituisce una sovrastruttura, bensì, anzitutto, un modo di essere del progetto difficilmente distinguibile dal suo esito. Per questo il dibattito sul nuovo realismo, inteso da molti come attuale "rappel à l'ordre" e "cambio di stagione" rispetto al postmodernismo, merita un'attenzione particolare.
30,00 28,50

Il pilone del ponte sullo stretto di Giuseppe Samonà

Francesco Cardullo

Libro: Libro in brossura

editore: Officina

anno edizione: 2016

pagine: 64

"Nel 1969 l'ANAS e le Ferrovie dello Stato indicono un 'Concorso Internazionale di idee per un collegamento stabile viario e ferroviario tra la Sicilia ed il Continente'. Il progetto secondo classificato di Giuseppe Samonà ha per titolo: 'La Metropoli futura dello Stretto' perché oltre a rispondere all'esigenza dell'attraversamento con la soluzione del ponte, si occupa di tutto il territorio dello Stretto. Si tratta di una straordinaria ipotesi di fondazione di una nuova città, dopo aver azzerato tutto l'esistente, che ha il mare dello Stretto al centro. In questo scritto il mio punto di vista su questo progetto-visione dello Stretto di Messina di Giuseppe Samonà non è quello paesaggistico, né quello urbanistico, né della viabilità o della portualità, e neanche quello infrastrutturale, in senso stretto, sulla tipologia di ponte sospeso a due campate. Pongo l'attenzione sui Piloni, sull'architettura dei Piloni, e su come questi enormi elementi alti trecento metri, per loro natura specificatamente funzionali ed essenziali al sistema strutturale, siano in realtà una sintesi di paesaggio, urbanistica, infrastruttura e architettura e come la loro forma è frutto di una ricerca lunga e complessa che mette insieme queste discipline."
25,00 23,75

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