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Ombre Corte

Segni e macchine. Il capitalismo e la produzione di soggettività

Maurizio Lazzarato

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2019

pagine: 189

"Il capitale è un operatore semiotico": questa affermazione di Félix Guattari è al centro del lavoro di Lazzarato che, chiedendoci di abbandonare il logocentrismo che informa ancora tante teorie critiche, cerca di costruire una nuova teoria in grado di spiegare come funzionano i segni (e non soltanto il linguaggio) nell'economia, negli apparati di potere e nella produzione di soggettività. Superando il dualismo di significante e significato, "Segni e macchine" mostra come i segni fungano da "operatori" che entrano direttamente nei flussi materiali e nel funzionamento delle macchine. Il denaro, le quotazioni di borsa, i differenziali di prezzo, gli algoritmi, le equazioni e le formule scientifiche costituiscono "motori" semiotici che fanno funzionare le macchine sociali e tecniche del capitalismo, scavalcando la rappresentazione e la coscienza e producendo soggetti e servitù macchiniche. Mostrando come la semiotica di Deleuze e Guattari sia più efficace delle teorie politiche in cui il linguaggio gioca un ruolo fondamentale (Jacques Rancière, Antonio Negri e Michael Hardt, Paolo Virno e Judith Butler) per rendere conto del funzionamento del capitale contemporaneo, Lazzarato si chiede: quali sono le condizioni per una rottura politica ed esistenziale in un'epoca in cui la produzione di soggettività non dipende esclusivamente o principalmente dal linguaggio? Quali sono gli strumenti necessari per neutralizzare la produzione industriale di soggettività? Quali tipi di organizzazione dobbiamo costruire per un processo di soggettivazione che ci consenta di sfuggire alla presa della sottomissione sociale e della schiavitù macchinica? Nell'affrontare queste domande, "Segni e macchine" assume un compito che oggi appare sempre più urgente e inderogabile.
17,00 16,15

Contro la finzione

Contro la finzione

Carlo Baghetti

Libro

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2019

pagine: 120

10,00

I manifesti delle avanguardie artistiche latinoamericane (1920-1935)

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2019

pagine: 180

A un secolo dalla nascita dei primi movimenti avanguardistici, il fenomeno dell'"arte nuova" in America Latina suscita ancora oggi interesse tra gli specialisti della letteratura e delle arti figurative moderne ispanoamericane. Il volume, che raccoglie trentaquattro manifesti programmatici dei principali movimenti sviluppatisi tra le due guerre mondiali nel mondo latino americano, si rivolge non soltanto ai ricercatori del settore, ma agli studenti universitari e agli studiosi interessati ad approfondire i fondamenti estetici degli avanguardismi storici latinoamericani. I documenti proposti, di rilevanza nazionale e internazionale, sono in prevalenza riconducibili alle avanguardie letterarie; non mancano i manifesti di gruppi che, nel contesto di un rinnovamento radicale della cultura, chiamano in causa anche l'ambito delle arti figurative. I testi originali e le traduzioni italiane, corredate di note, sono preceduti da un'articolata introduzione che fornisce il quadro storico-culturale entro cui tali movimenti si sviluppano.
23,00 21,85

Morti senza sepoltura. Tra processi migratori e narrativa neocloniale

Ottavia Salvador, Fabrizio Denunzio

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2019

pagine: 107

"Migranti economici" o "migranti politici"? Queste classificazioni ciniche e strumentali, forgiate nei laboratori di tanta sociologia etnocentrica di stampo neopositivista, e adottate acriticamente da leader istituzionali, hanno finito col costruire l'immaginario con il quale si tende a percepire il fenomeno migratorio. In questo loro lavoro, i due autori provano a scardinarlo, introducendo un altro "tipo" di immigrati-emigrati, quelli morti, ritenendo che uno degli indicatori fondamentali e più affidabili con cui misurare la civiltà degli Stati d'accoglienza sia la sepoltura che essi riservano agli stranieri. Alternando il materiale al simbolico, la ricerca etnografica all'analisi socio-culturale del romanzo neocoloniale italiano, il libro analizza le migrazioni e la causa storica che le produce e riproduce, il colonialismo, a partire dal lungo corteo di morti che lasciano al loro passaggio, da Majid E. K., morto a causa di un incidente mentre era trattenuto al Centro di identificazione ed espulsione di Gradisca d'Isonzo all'eritrea Zeb'hí Tanqualít de "Il tempo delle iene" di Carlo Lucarelli, dai defunti nel mar Mediterraneo alla ragazza etiope senza nome de "I fantasmi dell'Impero" di Marco Consentino, Domenico Dodaro e Luigi Panella. Come scrive Abdelmalek Sayad, nel saggio inedito in appendice: "La morte in immigrazione e in esilio è un momento di verità, la morte dello straniero e la morte in terra straniera è un momento di verità per tutti".
10,00 9,50

Stigma. Note sulla gestione dell'identità degradata

Erving Goffman

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2018

pagine: 178

"Stigma" è senza dubbio uno dei libri più letti tra i lavori di Goffman e, con "Asylum", certamente il più "critico". Il saggio descrive e analizza le pratiche di stigmatizzazione e gli usi sociali della diversità combinando tre direttrici dell'identità, personale, sociale e soggettivamente sentita, con i tre principali tipi di stigma: fisici, del carattere e della differenza culturale e religiosa. La gestione dello stigma è presente in qualunque società, ovunque entrino in gioco delle regole morali per la definizione delle identità. Ma quali sono le modalità concrete che sottopongono alcuni individui a quei giudizi morali che chiamano in causa l'appartenenza a una "categoria inferiore" dell'umanità? E quali sono le strategie di sopravvivenza, di difesa o di adattamento delle persone stigmatizzate? Qual è infine lo scarto tra l'identità sociale e l'identità personale e, in definitiva, tra la "normalità" e la "devianza"? In questo libro, sulla base di un'accurata analisi etnografica ricca di esempi e di racconti di vita, Goffman fornisce delle risposte specifiche a queste domande e stimola una riflessione più ampia sulle politiche dell'identità (e della differenza) che oggi sembrano caratterizzare sempre più fortemente le nostre società, attivando vecchi e nuovi processi di stigmatizzazione/esclusione.
15,00 14,25

Prendere le case

Pietro Saitta

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2018

pagine: 199

Cosa accade quando l'antagonismo esce dai centri sociali e incontra la "subalternità", quel vasto sottoproletariato caratterizzato da bassi livelli di istruzione, sospeso tra lavori precari e malpagati, che affolla le città del Sud? Il volume risponde a questo interrogativo proponendo uno studio etnografico sull'incontro tra il movimento politico e la popolazione dei "margini", uniti dalla lotta per il soddisfacimento dei bisogni primari e per la casa. Andando oltre i classici temi della sociologia politica, comunemente centrati sulla conquista dello spazio pubblico da parte dei movimenti, questo saggio indaga soprattutto le forme mentali degli attori, le tattiche di penetrazione del gruppo dei "politici" in quello dei "subalterni", le forme della pedagogia politica e quelle delle resistenze alla sua azione "civilizzatrice". Comunismo, volontà di potenza, mafia e magia, compongono lo sfondo di una lotta serrata che non condurrà lontani, ma dalla quale, per ragioni diverse, nessuno degli attori può sottrarsi. Scritto in un linguaggio che cerca di riprodurre quanto più fedelmente quello dei protagonisti, Prendere le case è una etnografia totale, che svela gli anfratti della città meridionale e le difficoltà di una pratica politica antagonista e popolare nella società contemporanea.
17,00 16,15

L'arte di fronte all'Origine

L'arte di fronte all'Origine

Vincenzo Filippone-Thaulero

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2018

pagine: 120

"L'arte di fronte all'Origine" raccoglie una serie di frammenti risalenti ai corsi di Estetica che Vincenzo Filippone-Thaulero (1930-1972) tenne all'Università di Salerno a partire dal 1965. I riferimenti all'estetica dassica, alle nozioni del bello e dell'arte, apparentemente accettati per il loro valore etico e normativo, in Filippone-Thaulero finiscono per essere "divorati" dall'ansia di ricondurre il gesto artistico e l'intenzione estetica alla più ampia "intenzionalità" del Dio-Origine, senza la quale il significato stesso dell'arte finirebbe per perdersi nell'insignificanza del tecnicismo e del puro intrattenimento. Per l'autore l'arte è una testimonianza per certi versi drammatica dello smarrimento e della resa al nulla. L'artista si "consuma" nel compimento del gesto estetico, senza mai cedere alla strumentalità dei mezzi che adopera o alla reificazione del prodotto artistico una volta uscito dalle mani del suo creatore. Il testo di Filippone-Thaulero è preceduto da un saggio di presentazione di Vincenzo Di Marco, discusso da Aldo Marroni. Il libro si chiude con un contributo di Ugo Di Toro dedicato al tema dell'origine presso gli antichi greci.
10,00

L'emozione di uno spazio quotidiano. Parole, racconti, immagini di Sant'Elia-Cagliari

Silvia Aru, Claudio Jampaglia, Maurizio Memoli, Matteo Puttilli

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2018

pagine: 206

In quanti e quali modi si può raccontare un quartiere? Quali emozioni, colori, parole ci legano al nostro spazio quotidiano? Quali problemi, desideri, inquietudini e aspettative lo rappresentano? Il volume sintetizza gli esiti di un intervento di ricerca-azione svolto a Cagliari nel quartiere di Sant'Elia. Come in tanti altri contesti simili, il quartiere è composto per la quasi totalità da edifici di edilizia residenziale pubblica ed è storicamente connotato da carenza di servizi (educativi, sanitari, commerciali, ricreativi) e investito dal dibattito sulla sua riqualificazione urbanistica e sociale. L'indagine ha prodotto una raccolta di racconti, storie, percorsi, foto, ma anche di memorie pubbliche e private, con l'obiettivo di costruire una collezione di auto-rappresentazioni della "geografia dell'emozione" del quartiere, facendo emerge una geografia "minima" fatta di legami personali e sentimentali collettivi. Il web-documentario "Sant'Elia. Frammenti di uno spazio quotidiano", frutto del percorso di ricerca qui presentato, nel 2017 ha vinto ex aequo il primo premio per i web-doc di "Capodarco l'Altro Festival" ed è stato selezionato in finale per il "Primed - Premio Internazionale del documentario e del reportage del Mediterraneo" di Marsiglia. È consultabile liberamente sul sito dell'Università di Cagliari all'indirizzo www.webdoc.unica.it.
18,00 17,10

Dances with stereotypes, La rappresentazione linguistica e visuale dei nativi americani: una prospettiva multimodale

Lorena Carbonara

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2018

pagine: 178

Il volume parte da una riflessione sull'assenza e sul silenzio. La figura dell'"indiano", che ha popolato l'immaginario di bambini e adulti a livello transnazionale per decenni, pare essere scomparsa dai grandi e piccoli schermi. Con il declino del cinema western questa icona di celluloide è venuta a mancare, mentre dai circuiti cinematografici indipendenti negli Stati Uniti emergono opere che ritraggono le popolazioni native d'America oggi. Trasformando la secolare tradizione dello storytelling orale in narrazione audiovisiva, queste autoproduzioni intendono decostruire gli stereotipi linguistici e visuali creati e diffusi dal cinema mainstream e puntano alla riappropriazione della sovranità linguistica e visuale da parte della comunità nativa. Dopo una panoramica che illustra gli strumenti d'indagine interdisciplinari utilizzati per l'analisi dei film che costituiscono il corpus, lo studio si concentra sull'approfondimento storico-culturale della cosiddetta "questione indiana", in particolare sulla politica educativa e linguistica in atto nelle boarding schools nel corso del xix secolo. È quindi analizzato il rapporto esistente tra Standard American English e American Indian English e le declinazioni dell'Hollywood "Injun" English e del Rez Accent. Nella parte conclusiva, l'analisi multimodale condotta su alcune sezioni del corpus, composto da produzioni cinematografiche western tra gli anni Trenta e Novanta e autoproduzioni native indipendenti, evidenzia le potenzialità insite nell'operazione di decolonizzazione della/con la lingua e delle/con le immagini.
16,00 15,20

Chimere dell'arte. Guerra estetica, ultramedialità e arte genetica

Roberto Barbanti

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2017

pagine: 160

Il modo di produzione materiale e simbolico attuale opera sul vivente tramite processi di controllo e dinamiche incontrollabili. Al controllo delle vite, degli affetti e dei percetti dovuto alle tecnologie di captazione-localizzazione, riproduzione e produzione d'immagini di ogni natura e sorta, corrisponde il non-controllo di un mondo che sfugge a qualsiasi orientamento "sensato" (molecole di sintesi, nanotecnologie, Ogni, radiazioni atomiche, frequenze elettromagnetiche...). In tale contesto la dimensione estetica, cioè l'universo del sentire, diviene una posta in gioco capitale. Ciononostante, l'arte sembra ritrarsi nel suo mondo. Asservita alle sirene di un ego sovradimensionato, a un mercato istituzionalizzato e nuovo bene rifugio, così come a un'autoreferenzialità patogena, essa produce chimere: fantasticherie e illusioni, ma anche opere transgeniche viventi. L'esigenza di una nuova est-Etica capace di affrontare consapevolmente le poste in gioco sensibili, sociali e ambientali del presente, appare ineludibile.
13,00 12,35

Essere passati. Tracce di vita di ricoverati nel manicomio di Mantova nell'Ottocento

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2017

pagine: 142

I contributi raccolti in questo volume si confrontano, da diverse prospettive - attraverso il lavoro storiografico, l'osservazione clinica, sociologica e filosofica -, con le tracce di vita lasciate consapevolmente o inconsciamente nelle cartelle cliniche dei pazienti ricoverati nella Sezione Maniaci dell'Ospedale civile di Mantova nel periodo 1808-1919, oggi conservate presso l'Archivio di Stato della stessa città. Leggere questi documenti, per loro natura particolarmente poveri, incerti e non di rado contraddittori, pone non pochi problemi storiografici e interpretativi, al centro dei quali sta la domanda di quanto sia possibile, a partire da essi, dire qualcosa di vero degli uomini e delle donne ricoverati, della loro sofferenza soggettiva, delle loro storie di vita, del rapporto con medici e infermieri, della correttezza delle diagnosi, dell'umanità o della bestialità dei trattamenti. E questa in effetti la preoccupazione che pervade e orienta l'insieme dei lavori che qui si misurano con i materiali d'archivio, riguardanti i pazienti psichiatrici "passati" attraverso l'istituzione manicomiale. La lettura vorrebbe coglierne aspetti del vissuto, ricostruendolo attraverso un lavoro ermeneutico reso possibile dalle tracce lasciate dai documenti che li riguardano. Il tutto, però, senza trascurare di leggere e connettere queste vicende individuali, relazionali e istituzionali, con quelle storiche che hanno riguardato la comunità mantovana dell'epoca.
13,00 12,35

Palestre di vita. Omaggio a Gennaro Vitiello

Palestre di vita. Omaggio a Gennaro Vitiello

Ernesto Jannini

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2017

pagine: 120

"Sono del parere che possano esistere tante particolari concezioni del teatro per quanti uomini di teatro ci sono, cioè per quanti artisti praticano il loro mestiere con la particolare cura di servire la propria arte. Così quest'arte non può sembrarmi governata da leggi fìsse, immutabili, universali e, in qualche modo, magiche. Lo studio dell'arte teatrale permette solo di costruire, con la riflessione e l'esperienza, delle teorie che valgono secondo l'efficacia della pratica. Le teorie sono una guida per la creazione drammatica e oggi non sono solo brechtiane. Ve ne sono di precedenti, forse più significative e determinanti per il Teatro Contemporaneo". Siamo nel 1966 e le parole di Gennaro Vitiello - magistrale regista, fondatore del Teatro Esse e della Libera Scena Ensemble, direttore artistico del Giugno Vesuviano Popolare, scomparso nel 1985 - risuonano attuali più che mai. In questo suo lavoro Ernesto Jannini dà corpo al racconto appassionato di chi, seppur per un breve periodo, è stato accanto a una delle personalità più vive e originali operanti in Italia tra gli anni Sessanta e Ottanta. Dall'affondo critico dei primi tre spettacoli, vissuti come attore con la Libera Scena Ensemble, emergono l'eccezionale operatività del regista di Torre del Greco e la sua impareggiabile maieutica nei confronti dell'attore. Il libro restituisce, tutta intera, l'atmosfera e il clima culturale della Napoli degli anni Settanta e l'impronta vivida che Vitiello ha lasciato in coloro che lo hanno frequentato e conosciuto. Si parte dai primi incontri con il regista per passare poi ai viaggi compiuti per portare in giro per l'Italia e l'Europa gli spettacoli dell'"Ur-Faust" di Goethe, "La morte di Empedocle sull'Etna" di Hölderlin e "Un matrimonio d'interesse" di Lorca.
10,00

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