Pungitopo
Codice inverso
Nicola Fazio
Libro: Libro in brossura
editore: Pungitopo
anno edizione: 2018
pagine: 136
I fatti di vita quotidiana, trascinati a volte nelle aule giudiziarie, ad una osservazione attenta rivelano una trama di verità sotterranee e di occulti controsensi. Un codice inverso, appunto, che si fa beffa del sentire comune, delle convenienze sociali e degli infingimenti che non di rado lo sostanziano. Ne viene fuori la cifra di una umanità autentica, prevalente nella cultura popolare.
La barca del sale
Giuseppe Sicari
Libro: Libro in brossura
editore: Pungitopo
anno edizione: 2018
pagine: 200
Dopo Bengodi, Macondo e Cuccagna, ecco un altro paese immaginario (ma non troppo): Castel Rinaldo. Lo ha scelto Giuseppe Sicari come teatro delle sue storie, anche esse immaginarie (ma non troppo), storie sospese nel tempo e dal sapore di favola, anche se forti connotazioni di vissuto. L'atmosfera di Castel Rinaldo ricorda molto la Sicilia: la suggestione è stimolata non soltanto dalle vicende e dai personaggi, ma anche dall'incorreggibile vezzo dell'autore di ricorrere a forme lessicali tipiche dell'Isola. Le storie si sviluppano con ritmo serrato e coinvolgente, secondo i collaudati canoni delle affabulazioni popolari. Hanno ora un andamento epico, ora di una pantomima, ora di una rappresentazione dell'opera del pupi, ma sono sempre accompagnate da una pungente e sorniona ironia che tutto sdrammatizza e tutto riduce a un sorriso, a volte anche amaro.
La novella del buon vecchio e della bella fanciulla
Italo Svevo
Libro: Libro in brossura
editore: Pungitopo
anno edizione: 2018
pagine: 128
Pubblicata postuma per interesse di Eugenio Montale, in questa novella si ritrovano temi cari all'autore triestino. In un’atmosfera rarefatta, personaggi senza nome consumano, in un incontro erotico ed amoroso, l'illusione di una nuova vitalità.
L'uomo nuovo e altri racconti
Grazia Deledda
Libro: Libro in brossura
editore: Pungitopo
anno edizione: 2018
pagine: 88
L’esistenza dei personaggi di questi racconti appare dominata da forze superiori, sospesa tra il senso del peccato e l’ineluttabilità della colpa come fatalità di ogni scelta. Ciascuno vive comunque fino in fondo la propria condizione, consapevole di una ricompensa al proprio dolore, che si trasforma in esperienza e non teme il destino.
Storie di donne e di cani
Ezio D'Errico
Libro: Libro in brossura
editore: Pungitopo
anno edizione: 2017
pagine: 112
Puntoebasta
Sara Palermo
Libro: Libro in brossura
editore: Pungitopo
anno edizione: 2017
pagine: 136
Non ci prendono più
Carmelo Rucci
Libro: Libro in brossura
editore: Pungitopo
anno edizione: 2017
pagine: 168
Lu Nicolau eremita. Poema sacro di Placido Merlino
Fabrizio Passalacqua
Libro: Libro in brossura
editore: Pungitopo
anno edizione: 2017
pagine: 280
Pianeti di luce
Peppuccio Buzzanca, Mimmo Buzzzanca, Lucio Falcone
Libro: Libro in brossura
editore: Pungitopo
anno edizione: 2017
pagine: 104
Tre bambini su una scala d'arenaria, vineddivineddi, o sulla spiaggia di Marina di Patti, fanno gioco. "Quando comincia, quando finisce / il gioco non sappiamo, forse / era giorno... ", e il gioco non si è fermato: due fratelli, già ragazzi, hanno avuto tra le mani una (una sola) macchina fotografica: il terzo, cugino, ha tentato parole che vogliono diventare poesia. Fogli di fotografia e fogli di poesia che si ricompongono, s'inseguono ora qui, arruffate e confuse, in una memoria che non consente (e non vuole) distinguere di chi è stato lo scatto. "Ma il gioco / è nulla in sé, soltanto ci rende / vigili al secondo e fa / che vibrino le fibre". Consapevoli che fare fotografie non fa fotografi e che scrivere poesie non fa poeti, quanto oggi si offre è solo un dono a se stessi, a quei tre bambini, al ricordo di giorni vissuti insieme, a quell'insieme che adesso ancora continua in questo gioco adulto e miracoloso.
La devozione a San Calogero eremita. Pietà popolare, luoghi, storia, miti e leggende
Liborio Lombardo
Libro: Libro in brossura
editore: Pungitopo
anno edizione: 2017
pagine: 192
“Lasciato l'insegnamento e guidato dai fili invisibili del pàthos, non ho dimenticato il senso di appartenenza alla gente del Sud. Sempre alla ricerca di una patria che non c'è più, risorge e vive sempre nei miei sogni di esule la Magna Grecia ('a Grigìa), ormai smarrita tra gli alberi d'ulivo inondati dal canto delle cicale, ebbre di sole e nata dal sangue dell'anima caduta dal Cielo sul bianco sorriso della spuma del mar Mediterraneo. Ho cercato rifugio tra i boschi, i borghi e le ampie vallate dei Nebrodi. Quivi sono custodite dalla memoria feste ancora incontaminate, in cui mito, storia e religione, grazie alla nuova dimensione della fede cristiana, si ritrovano in un'affascinante amalgama con la vita quotidiana. All'interno della stessa festa è racchiuso un tentativo di spiegare i propri dubbi, le proprie esperienze e le proprie speranze, obbligando l'intelligenza a strappare le ragnatele tessute dai razionalisti, dai positivisti e via via dai novelli liturgisti, impedendo così il rivolgersi verso una realtà trascendente e l'accesso ad altre culture. Ogni viaggio verso la Patria ha un punto di partenza e un punto d'arrivo. "Colui che non fa mai visite pensa che sua madre sia la sola cuoca"”.
Domenico Sciacca Della Scala (1844-1900)
Riccardo Magistri
Libro: Libro in brossura
editore: Pungitopo
anno edizione: 2017
pagine: 144
Domenico Sciacca Presti della Scala nacque a Patti il 30 ottobre 1844. Studiò agronomia in Toscana e creò nei suoi possedimenti pattesi una fattoria modello. Laureato in legge a Pisa, si stabilì a Palermo, dove sposò, nel 1871, Marianna Merlo, dama d'onore della regina, e in seguito principessa di Patti e marchesa di S. Elisabetta. I coniugi, esponenti dell'alta società dell'epoca, ne vissero gli aspetti mondani. Nel 1880 il barone Domenico fu eletto nel centro-sinistra deputato al Parlamento nazionale e fece parte, fino al marzo 1896, del Gabinetto Crispi come Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Agricoltura, Industria e Commercio. Ricoprì diversi incarichi parlamentari e svolse in aula una vasta azione, pronunciando molti discorsi su argomenti di varia natura, specialmente su temi agrari ed economici. Accanto all'attività parlamentare, il suo interesse per l'agricoltura è testimoniato da varie appassionate pubblicazioni. Ben inserito nell'attività politica della capitale, intrattenne rapporti con i principali protagonisti dell'epoca. Alla sua morte (Roma, 6 dicembre 1900), ebbe funerali di Stato e fu ricordato alla Camera con una commossa celebrazione funebre. Le spoglie furono tumulate nella cappella gentilizia Piccolo-Natoli del cimitero di Patti.

