Edizioni ETS: Filosofia
Decostruzione e storia della filosofia
Manlio Iofrida
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 1997
pagine: 218
Storicità e religione in Hegel. Strutture e percorsi della storia della religione nel periodo berlinese
Marcello Monaldi
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 1996
pagine: 256
Della natura delle comete
Alessandro Marchetti
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 1994
pagine: 140
Trascendentale e temporalità. Gilles Deleuze e l'eredità kantiana
Sandro Palazzo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2013
pagine: 480
In alternativa all'ormai vieto topos di un congedo dai temi e dai modi 'classici' del filosofare, la ricerca qui presentata volge l'attenzione al pensiero di Deleuze come strumento per la costruzione di una possibile ontologia dell'immanenza, a partire dal problema del rapporto fra trascendentale e temporalità; rapporto in cui è in gioco la questione della verità e, forse, lo statuto stesso della filosofia. Nel delineare il problema, il testo pone in tensione la costellazione concettuale deleuzeana con quella kantiana e con alcuni temi di fondo delle filosofie di Maimon, Fichte, Hegel, cercando non tanto discendenze storiche quanto affinità e discrasie strutturali, e rispondendo all'esigenza di selezionare, nell'eteroclito corpus delle opere di Deleuze, un percorso quanto più possibile cogente e sistematico.
Introduzione alla filosofia
Eugen Fink
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2011
pagine: 228
"Un'introduzione [Einleitung] alla filosofia deve essere soprattutto una guida che conduce [Hinleitung] alle domande essenziali e di fondo in cui nasce la filosofia, laddove non intenda essere soltanto un avviamento [Einführung] ad una teoria attuale o anche una visione d'insieme soltanto storica. Tali domande di fondo non sono però ancora impostate nominandole semplicemente. Nominare un problema è il fare più provvisorio e inessenziale. Avere accesso ad una domanda è l'unica cosa necessaria in filosofia". Così Eugen Fink, nelle sue lezioni. Lungi da voler definire il metodo dell'indagine filosofica, in questo corso universitario il fenomenologo tedesco ha tentato piuttosto di dar voce ai primi passi dell'esperienza filosofica differenziandola fortemente da quella scientifica. Fink indaga così i grandi temi della filosofia occidentale a partire dal loro costituirsi come domande filosofiche per elaborare quello che, già in queste lezioni, emerge come il tema centrale della sua riflessione: la differenza cosmologica. Il rapporto tra io e mondo è impostato come ripresa della domanda kantiana, criticato alla luce delle filosofie Husserl e Heidegger, in un percorso filosofico illuminato dalla nitidezza del pensiero di un grande protagonista della filosofia del Novecento.
Un niente che pesa. Sull'ineludibile presenza di ciò che non c'è
Claudio Badano
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2011
pagine: 432
Il nostro senso della "realtà" è segnato da un abituale limite di prospettiva. Al di là della "censura cosmica", ossia della frontiera che delimita l'"orizzonte degli eventi" dell'universo fisico, vi è un ambito dell'accadere destinato a rimanere invisibile. L'indagine sulla struttura della materia ci ha peraltro reso consapevoli che la realtà fisica visibile è avvolta dalla dimensione ben più estesa dell'antimateria, pressoché totalmente sconosciuta. Anche all'interno del mondo in cui viviamo vi sono sfere non materialmente tangibili o non immediatamente visualizzabili. Oltre a sostanze ed eventi, oggetti materiali e sociali, l'ontologia conta nel proprio catalogo le cosiddette "entità non-esistenti", figure il cui paradossale statuto è all'origine di una antica ed animata discussione filosofica. Le passioni ci sono testimoni che l'immateriale - il cui essere è al modo del non-essere suscita in noi innegabili effetti concreti. Intorno alle entità non-esistenti si aggroviglia un intreccio variegato di fili di ordine ontologico, psicologico, epistemologico: è su questa rotta che si mantiene la navigazione ondivaga compiuta in questo saggio.
L'individuo medio. Dall'utopia all'aporia
Mauro Cosmai
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2010
pagine: 231
Chi è l'individuo medio? Come si fa a capire quando ce lo troviamo davanti, e se lo si è a nostra volta? E chi sono inoltre gli individui non medi e finti medi? Sono "strani mostri", semplici vittime o altro ancora? Anche tra coloro che hanno potere, ricchezza, visibilità allignano comunque individui medi, la cui buona sorte è dovuta in gran parte alla "maggioranza rumorosa" che premia chi si adegua e pretende anche di imporre i suoi limitati orizzonti a tutti gli altri. Un'altissima percentuale del genere umano è così composta, ma un tempo, paradossalmente, lo si poteva affermare con molta più tranquillità. Oggi un potente tabù della modernità permette a individui "superiori" o finti medi di manipolare e sfruttare i meno dotati facendogli innanzitutto credere, complice la massmediologia, di non esserlo.
Ragioni, valori e persone
Carlo Bertolozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2010
pagine: 178
Nella seconda metà del Novecento, autori come J. Smart, R. Brandt, R. Hare e J. Harsanyi hanno tentato di chiarire, attraverso diverse strategie argomentative, come sia possibile sottoporre ad analisi filosofica i desideri e i voleri. Il preferenzialismo (o teoria delle preferenze morali), di cui gli autori ricordati sono espressione, crede nella piena valutabilità dei desideri attraverso criteri puramente logici e formali, dunque rigorosi e condivisibili. Questa prospettiva risulta, però, deludente perché, come fa notare B. Williams, i desideri sono rivelatori di una dimensione personale che il filosofo non può ignorare nelle sue indagini. E neppure le vite degli altri, insiste D. Parfit, possono essere estranee all'orizzonte morale. L'esperienza del desiderare rimanda, così, alla ricerca del bene, come suggeriscono C. Taylor e Stuart Hampshire, una ricerca mai conclusa, alla quale è connaturato il conflitto e la tensione problematica. Tutto questo sembra dirci che è fondamentale porre di nuovo al centro la phronesis, la razionalità pratica consapevole del carattere aperto e sempre modulabile dell'idea di vita buona.